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Escursioni in Montagna nelle Marche: Guida alle Difficoltà e ai Sentieri

Le Marche, una regione ricca di meraviglie naturali, offrono una vasta gamma di itinerari escursionistici adatti a tutti i livelli di preparazione. Fare trekking nelle Marche significa immergersi nelle bellezze dell'Appennino, scoprendo luoghi spesso poco frequentati e vivendo momenti di tranquillità a contatto con la natura.

Segnaletica e Sicurezza: Il Ruolo del CAI

Il Club Alpino Italiano (CAI) svolge un ruolo fondamentale nell'individuazione, nella segnalazione e nella cura dei sentieri. Grazie all'impegno dei suoi soci, il CAI offre sicurezza agli escursionisti, promuove un turismo sostenibile, valorizza la cultura della montagna italiana e incoraggia un uso responsabile del territorio. Il colore bianco-rosso è il "filo d'Arianna" dell'escursionismo, guidando gli appassionati lungo i percorsi.

È fondamentale saper interpretare la segnaletica presente sui sentieri:

  • Frecce, ometti di pietra o segni rosso/bianco: forniscono informazioni cruciali sulla direzione e sulla continuità del percorso.
  • Segnavia: indicatori di colore bianco-rosso, posizionati sui sassi o sui tronchi degli alberi, per segnalare la continuità del sentiero in entrambe le direzioni.
  • Tabelle informative: indicano la direzione della località di destinazione, il tempo necessario per raggiungerla e il numero del sentiero.

Tipologie di Sentieri e Gradi di Difficoltà

I sentieri possono essere classificati in base alla difficoltà, per permettere agli escursionisti di scegliere il percorso più adatto alle proprie capacità:

  • Turistico (T): Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi. Sentiero privo di difficoltà tecniche che corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro - silvo - pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi o di collegamento fra valli. È il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio e più frequentato e rappresenta il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata.
  • Escursionistico (E): Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.).
  • Escursionistico Esperto (EE): Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione). Sentiero che si sviluppa in zone impervie con passaggi che richiedono all’escursionista una buona conoscenza della montagna, tecnica di base e un equipaggiamento adeguato. Corrisponde generalmente a un itinerario di traversata nella montagna medio alta e può presentare dei tratti attrezzati - sentiero attrezzato - con infissi (funi corrimano e brevi scale) che però non snaturano la continuità del percorso.
  • Escursionistico per Esperti Attrezzato (EEA): Itinerario che conduce l’alpinista su pareti rocciose o su aeree creste e cenge, preventivamente attrezzate con funi e/o scale senza le quali il procedere costituirebbe una vera e propria arrampicata.
  • Percorsi adatti a tutti (facile): Percorsi su carrarecce, sterrati, tratturi inerbiti. Si caratterizzano per modeste pendenze (inferiori all’8%), larghezza maggiore di 1,5 metri, dislivelli contenuti (inferiore a 150 metri), lunghezza inferiore a 3 km.
  • Escursione Ambientale (AAE): Percorsi su mulattiere e sentieri con tracce di passaggi in terreno vario. Note: la presenza di almeno una di queste caratteristiche rende classificabile il percorso come AAE, poiché richiede competenze, tecniche, esperienza e numerosità dell’equipaggio adeguate al superamento delle difficoltà segnalate.

Esempi di Escursioni nelle Marche

Ecco alcuni esempi di escursioni nelle Marche, suddivise per provincia, con indicazioni sulla tipologia di percorso e sulla difficoltà:

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Provincia di Ancona

  • Foro degli Occhialoni - Genga: Un breve sentiero dal borgo di Pierosara di Genga conduce ad uno degli affacci più suggestivi sulla gola di Frasassi.
  • Cascata dello Sturo della Piscia - Sassoferrato: Dalla frazione di Piaggiasecca un facile sentiero conduce alla cascata.
  • Sorgenti del Fiume Giano - Fabriano: Un itinerario facilissimo fino alle sorgenti del fiume Giano con partenza da Cancelli di Fabriano.
  • Cristo delle Marche (Esanatoglia): Dalla vallata dove sorge il fiume Esino si sale verso l’Eremo di San Cataldo, dove il panorama sulla valle e sul borgo di Esanatoglia è spettacolare.
    • Zona: Esanatoglia
    • Durata: 4 ore a/r compreso un giro nel borgo
    • Distanza: 9 km
    • Dislivello: 500 m

Provincia di Ascoli Piceno

  • Cascate della Prata e della Volpara - Acquasanta: Un percorso di circa 7 chilometri tra castagneti e faggete consente di raggiungere le due suggestive cascate senza troppe difficoltà.
  • Canyon delle Tassinare - Acquasanta: Partendo dal paesino di Tallacano questa facile escursione conduce ad uno dei luoghi più affascinanti della zona nota come Appennino Perduto.
  • Gole dell’Infernaccio ed Eremo di San Leonardo (Monti Sibillini): Camminata nella splendida faggeta a monte dell’orrido scavato dal Fiume Tenna fino all’Eremo di Padre Pietro.
    • Tempo di andata: 1 h 30’ - 1 h 45’ (soste escluse)
    • Tempo di ritorno: 1 h 00’ - 1 h 15’ (soste escluse)
    • Dislivello: 250 m
    • Difficoltà: E (Escursionistico)

Provincia di Fermo

  • Sarnano: Una semplice passeggiata che unisce tre cascate attorno Sarnano.

Provincia di Macerata

  • Monte San Vicino - Matelica: Dai prati di San Vicino in breve tempo si raggiunge una delle vette più panoramica dell’intera regione.
  • Rocca Santa Lucia - Fiuminata: Un itinerario dalla frazione di Fonte di Brescia conduce attraverso i boschi fino all’antica fortificazione.
  • Bosco di Canfaito (Sefro): Tra i più fotografati delle Marche soprattutto in autunno.
    • Zona: Sefro
    • Durata: 3,5 ore a/r
    • Distanza: 10 km
    • Dislivello: 400 m
    Dalla faggeta si passa per la Valfucina fino ad arrivare al pittoresco borgo di Elcito, il paese del vento, il piccolo “Tibet delle Marche”.
  • Altino il Foliage, e Castagnata in Piazza a Montemonaco (Monti Sibillini): Sul Sentiero dei Mietitori da Altino di Montemonaco o da Astorara di Montegallo alla chiesa delle Sibille di Santa Maria in Pantano, sui Monti Sibillini.
    • Tempo di percorrenza previsto: 3 h 00’ - 3 h 30’ (soste escluse)
    • Dislivello: 200 m
    • Difficoltà E (Escursionistico)

Provincia di Pesaro e Urbino

  • Le Terrazze del Furlo: Si sale sul versante del Monte Pietralata con affaccio nel canyon del Furlo di fronte il Monte Paganuccio.
  • Arco di Fondarca- Cagli: Alle pendici del Monte Nerone un breve e ripido sentiero che parte dall’abitato di Pieia conduce allo spettacolare arco roccioso resudio di un’antichissima grotta.
  • Orrido dei Cupi di Fiamma - Cagli: Una camminata facile e rinfrescante nella splendida cornice della forra alle falde del Monte Nerone.
  • Arco di Fondarca (Monastero di Fonte Avellana): Si parte dal Monastero di Fonte Avellana e tramite un semplice sentiero si arriva alla suggestiva grotta intitolata al Santo.

Monte Conero

  • Una meravigliosa escursione che vi condurrà nei punti panoramici più belli del Conero, con vista mozzafiato sulla baia, mare e spiagge.
  • L’itinerario vi permetterà di toccare i luoghi più caratteristici e panoramici del Conero. Infine, potrete godervi anche il belvedere sul Passo del Lupo (Poggio della Croce).

Monte Strega

  • Suggestiva passeggiata che conduce alla vetta del Monte Strega e alle sue creste sottostanti, con panorami fantastici a 360 gradi.
  • Dal Parco dei Daini di Montelago, vicino Sassoferrato, questo sentiero conduce alla cima del Monte Strega, con la sua croce. La salita è mediamente impegnativa e senza difficoltà.

Valle Scappuccia

  • Per chi vuole ammirare la bellissima forra della Valle Scappuccia senza fare un percorso di oltre 10 km (quello qui sopra).

Consigli Utili per le Escursioni

Prima di intraprendere un'escursione, è fondamentale seguire alcuni consigli per garantire la sicurezza e il successo dell'esperienza:

  • Informarsi sulle condizioni del sentiero e del meteo.
  • Indossare calzature e abbigliamento adeguati.
  • Portare con sé una scorta d'acqua e cibo.
  • Utilizzare mappe e strumenti di orientamento.
  • Comunicare il proprio itinerario a qualcuno.

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