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Escursioni nelle Isole Pelagie: cosa vedere tra Lampedusa, Linosa e Lampione

Le isole Pelagie sono un arcipelago di tre isole: Lampedusa, Linosa e Lampione. Tutti e tre i territori sono famosi per le loro spiagge, l’acqua cristallina e la biodiversità marina. Il termine Pelagie deriva dal greco pelagos, mare. In riferimento all’arcipelago italiano, il nome indica “isole di alto mare”.

Panoramica delle Isole Pelagie

L'arcipelago delle Pelagie offre una varietà di esperienze e attività ideali per il mese di ottobre, quando il clima è ancora mite e la folla estiva si è ormai diradata. Ottobre rappresenta un periodo di calma perfetta, dove ogni isola può essere apprezzata al massimo della sua bellezza.

  • Lampedusa: L’isola più grande è Lampedusa: coi suoi 20,2 chilometri quadrati è la tredicesima isola italiana in ordine di grandezza. La maggiore delle isole, Lampedusa, affascina per le sue spiagge paradisiache e il mare cristallino che invita ancora a un tuffo.
  • Linosa: La seconda isola per estensione è Linosa, una delle più piccole isole italiane. Se Lampedusa colpisce per la sua bellezza marina, Linosa è altrettanto affascinante grazie al suo carattere vulcanico.
  • Lampione: La più piccola e disabitata è Lampione. A ovest di Lampedusa, da cui dista una decina di miglia, l’isolotto di Lampione è uno scoglio di poco più di un chilometro quadrato, lungo 700 metri e largo 180. Infine, Lampione, la più piccola delle isole, è un paradiso per gli amanti delle immersioni.

Cosa vedere a Lampedusa

Basta una mezza giornata per visitare Lampedusa via terra. L’isola è un’arida pietraia tagliata da una strada che dal paese, costeggiando il candido Santuario della Madonna di Porto Salvo e vecchi dammusi, raggiunge il Monte Albero Sole (133 m.), il punto più alto di Lampedusa. Il panorama marino da qui è bellissimo: a destra e a sinistra, la fuga delle falesie è quasi irreale. Vicino all’Albero Sole, Casa Teresa, edificio in pietra che fu il primo insediamento dei coloni borbonici, protetto ora dalle Belle Arti.

Un’altra strada costeggia tutta la parte nord dell’isola, dal Monte Albero Sole fino al faro di Capo Grecale e giù, passando da Cala Creta, fino al paese. Via mare, invece, usciti dal porto in direzione est, si doppiano Cala Maluk, Cala Francese e Punta Sottile, oltre la quale la costa orientale è un alternarsi di baie e promontori fino a Cala Creta, protetta dall’alta scogliera di Capo Grecale.

Superato Capo Ponente, il sud di Lampedusa digrada dolcemente verso il mare, in baie che si aprono in fondo a molti canyon. Da non perdere la vicina Tabaccara, una lunga scogliera dorata e bellissima.

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Spiagge di Lampedusa

Tra le spiagge imperdibili vi è senza dubbio la famosa Spiaggia dei Conigli, considerata una delle più belle del mondo. In ottobre, la spiaggia si mostra in tutta la sua pace, senza l’affluenza di turisti tipica dell’alta stagione. Altre calette di Lampedusa come Cala Pulcino e Cala Madonna sono meno conosciute ma altrettanto suggestive, ideali per coloro che cercano luoghi appartati e incantevoli.

  • Spiaggia dei Conigli: È considerata una delle spiagge più belle del mondo, famosa per la sua sabbia bianca e il mare turchese.
  • Cala Pulcino: È una caletta selvaggia e incontaminata, con acque cristalline e una baia incastonata tra alte scogliere.
  • Cala Croce: È facilmente accessibile in auto o scooter.
  • Spiaggia di Cala Creta: È una piccola baia con acque limpide e fondali rocciosi, ideale per lo snorkeling.
  • Cala Guitgia: È una delle spiagge più frequentate di Lampedusa, con sabbia bianca e acque cristalline.

Immersioni e Snorkeling

Le mille sfumature del mare di Lampedusa vi lasceranno senza fiato: chiazze azzurre in corrispondenza della sabbia, verde smeraldo e blu intenso dove cresce la Posidonia Oceanica. Dalla costa sud con un mare così trasparente che le barche sembrano volare a quella nord dove grotte e anfratti creano atmosfere suggestive.

  • Scoglio della Madonnina: Si trova di fronte alla Spiaggia dei Conigli.
  • Scoglio Panettone: Si trova a un centinaio di metri dall’Isola dei Conigli. Dentro la grotta, che crea spettacolari giochi di colore e luce, si può ammirare la cernia bruna, branchi di saraghi e belle corvine.
  • Punta Javuta: Questo sito è un vero e proprio canyon roccioso, un labirinto in cui poter nuotare.
  • Punta Parrino: Grandi massi appoggiati alle pareti formano piccoli tunnel, tane di dentici, cernie e corvine.
  • Grotta di Taccio vecchio: In questo caso l’immersione avviene in grotta, dallo scenario suggestivo.

Cosa vedere a Linosa

Ventuno miglia a nord di Lampedusa, invece, si trova Linosa. Linosa è perfetta per chi desidera fare escursioni e percorsi naturalistici. Il Monte Vulcano, la cima più alta dell’isola, può essere raggiunto tramite un percorso che offre scorci mozzafiato.

Avvolta dalla tranquillità assoluta, ha un solo paese, grazioso e colorato, costruito intorno al porticciolo dello Scalo Vecchio, sulla costa sudoccidentale. Il posto più bello per fare il bagno è ai Faraglioni, a metà della costa orientale, con la piscina naturale di acque verdi e cristalline.

Spiagge di Linosa

  • Cala Pozzolana di Ponente: È una spiaggia unica per la sua sabbia nera vulcanica e le acque turchesi.

Cosa vedere a Lampione

A Lampione si possono infatti effettuare diversi tuffi e ammirare così da vicino tutte le bellezze e le ricchezze dei suoi fondali. Questo scoglio isolato è circondato da fondali incredibilmente ricchi, abitati da una varietà di specie marine tra cui pesci balestra, barracuda, e, con un po’ di fortuna, anche qualche squalo grigio, che rende l’esperienza subacquea ancora più emozionante.

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Gastronomia delle Isole Pelagie

La tradizione culinaria delle Isole Pelagie è un viaggio nei sapori mediterranei più autentici, arricchiti dalle influenze delle culture che hanno attraversato queste terre nel corso dei secoli. Tra i piatti più comuni, la pasta con sarde, le linguine ai frutti di mare e gli spaghetti alla bottarga. Tra i piatti più iconici che si possono gustare vi è il cous cous di pesce, una variante che riflette la vicinanza geografica con il Nord Africa.

Tra i prodotti del mare, il tonno e la ricciola sono protagonisti della tavola. Vengono serviti grigliati, in tartare o persino in versione affumicata, regalando ai palati un’esperienza gustativa intensa e genuina.

Ristoranti consigliati a Lampedusa

  • Ristorante Il Balenottero
  • Ristorante Le Mille e una Notte
  • Ristorante U’ Calacciuni
  • COSTA HOUSE Resort e Ristorante

Come arrivare alle Isole Pelagie

Raggiungere le isole Pelagie non è difficile come sembra: i collegamenti nel periodo estivo sono frequenti e molto efficienti. Sia Lampedusa che Linosa (le uniche due in cui sono presenti strutture alberghiere) sono raggiungibili sia partendo da Agrigento che dal vicino Porto Empedocle.

Mezzi di trasporto

  • Nave: Lampedusa è raggiungibile in nave da Porto Empedocle (AG).
  • Aliscafo: Parte tutti i giorni tranne il Martedì da Porto Empedocle (AG) a Lampedusa.
  • Aereo: In estate ci sono diversi voli diretti che conducono direttamente a Lampedusa con partenze da diverse città.

Storia e cultura

Per millenni le isole Pelagie, e in particolar modo Lampedusa, sono state luogo di sosta e di rifornimento d’acqua delle navi dei Fenici, dei Greci, dei Romani, dei Saraceni e dei Crociati. Con la colonizzazione borbonica del 1843 inizia la storia moderna del paese, quando il capitano Bernardo Maria Sanvisente sbarca a Lampedusa con 120 persone. Con l’Unità d’Italia, i Savoia dimenticano l’isola fino al 1872, quando vi impiantano una colonia penale.

Durante la Seconda guerra mondiale l’isola di Lampedusa si trasforma in roccaforte militare ed è piena di postazioni fisse (tutt’ora esistenti) e mobili di artiglieria leggera e contraerea.

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Tradizioni

La Madonna di Porto Salvo è la patrona di Lampedusa, a lei è dedicata una processione solenne il 22 settembre. Un’altra leggenda siciliana narra che a Lampedusa naufragò un vascello e che le sole due superstiti furono due donne palermitane, Rosina e Clelia.

Emblema delle Pelagie, i dammusi sono gli edifici tipici di queste isole e caratterizzano il territorio con la loro sagoma. Il loro tradizionale sistema di costruzione, che prevede l’impiego di due filari in pietra, la creazione di una camera d’aria e la particolare copertura a cupola, permettono l’isolamento termico e l’approvvigionamento di acqua piovana.

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