Escursioni in Montagna in Autunno: Consigli e Itinerari
Tra tutti i periodi dell’anno l’autunno è sicuramente il più poetico, la natura rallenta e cambia colore, tutto sembra avvolto da una particolare aria malinconica. Per vivere le atmosfere incantate dell’autunno vi regaliamo suggestioni e consigli di itinerari che si addentrano nei parchi nazionali e nelle riserve naturali talvolta tutelati anche dall'Unesco. Ci sono almeno tre motivi per non perderti la montagna in autunno, ma non prima di aver dato un’occhiata ai nostri consigli pratici!
Da fine settembre fino ai primi giorni di novembre, i boschi degli Appennini si ammantano di colori caldi, gialli che virano all'arancione, rossi cupi e tutte le tonalità del marrone. Non dimentichiamoci che per molti animali è il tempo degli amori, per altri il momento frenetico prima del riposo invernale. Faggete a perdifiato, alberi che risalgono persino al Rinascimento, boschi di castagni ed esperienze per tutta la famiglia, di giorno come di notte.
Consigli Utili per Escursioni Autunnali
In montagna ogni stagione è buona per mettersi in sentiero, ma in ogni stagione è bene essere preparati e attrezzati. Se ami fare escursioni in autunno ecco qualche consiglio che potrebbe tornarti utile:
- In autunno le giornate sono più corte: Quelle lunghe serate d’estate sono da dimenticare. Inizia l’autunno: le giornate si accorciano e fa buio molto velocemente. Quindi programma attentamente le tue escursioni autunnali, tenendo conto che verso fine ottobre, passando all’ora solare, si perderà un’ulteriore ora di sole. Quindi meglio non intraprendere lunghe passeggiate nelle ore pomeridiane, soprattutto su sentieri che non conosci. Se hai in programma una lunga escursione porta con te una torcia o un frontalino, in modo da non trovarti impreparato se dovesse fare buio.
- E le temperature sono più basse: Con la fine dell’estate le temperature iniziano ad abbassarsi, ma se rimani a quote basse (tra i 500 e i 1000 metri) puoi goderti ancora giornate soleggiate con temperature piacevoli. Salendo di quota invece, anche fino a 2000 metri, le temperature si fanno più rigide, soprattutto dalla seconda metà di ottobre. Nelle tue escursioni in autunno, di mattina, troverai sicuramente brina e a volte un po’ di ghiaccio sui sentieri. Salendo molto di quota è frequente trovare anche la neve.
- Non partire troppo presto al mattino: Quindi anche se la giornata è limpida e c’è un bel sole, ti consigliamo di non partire troppo presto al mattino, come invece si è soliti fare in estate. Proprio perché le temperature sono più basse, meglio posticipare di poco la partenza per camminare nel momento più caldo della giornata, tra le 11.00 e le 15.00 circa (dipende dall’esposizione e dalla conformazione delle montagne). Ricordati però di valutare bene la lunghezza della camminata per non rischiare di rientrare quando è già buio.
- Scegli percorsi esposti al sole: Proprio perché le temperature si abbassano, ti consigliamo di scegliere percorsi esposti al sole. Quando programmi la tua escursione, controlla sulla mappa l’esposizione del sentiero, meglio che sia a Sud. Evita invece percorsi esposti prevalentemente a Nord, perché quasi sicuramente saranno in ombra, probabilmente innevati o ghiacciati. Se la camminata sarà nel bosco tieni conto che farà più fresco, perché il sole faticherà a penetrare tra gli alberi. Invece, se vuoi fare un’escursione al centro di un vallone, anche se ben esposto, ricordati che qui il sole ci sarà per meno tempo, solo nelle ore centrali della giornata, perché le montagne che costeggiano il vallone “coprono” buona parte del cielo.
- Sul sentiero si scivola: Anche a bassa quota, i sentieri che diventano un tappeto di foglie colorate sono molto suggestivi, ma anche scivolosi, quindi meglio muoversi con attenzione, magari aiutandosi con i bastoncini. Se cammini in un tratto in ombra attenzione al ghiaccio, alla brina, alla neve, sono tratti pericolosi che potrebbero farti scivolare. Attenzione soprattutto alle grandi rocce in ombra che sono spesso ricoperte di ghiaccio e diventano molto scivolose, non appoggiare il peso con troppa sicurezza.
- Come vestirsi per un’escursione in autunno: Come sempre dipende da che tipo di escursione vuoi intraprendere, ma in generale, tenendo conto delle temperature, è bene mettersi un paio di pantaloni lunghi e avere una maglia a maniche lunghe. Ai piedi meglio indossare scarponi o scarpe da trekking che siano impermeabili all’acqua, perché i sentieri saranno di certo umidi dopo i giorni di pioggia o per la brina mattutina. Camminando a quote basse in una giornata soleggiata, meglio non esagerare nel coprirsi. Si rischia infatti di sudare eccessivamente stando al sole e sentire poi freddo passati all’ombra. In questo caso meglio vestirsi a strati, indossando anche una maglietta maniche corte nel caso il sole sia molto caldo.
- Cosa portare nello zaino nelle tue escursioni in autunno: Nello zaino autunnale ci vogliono sicuramente una giacca a vento impermeabile e una maglia, pile o giacca più pesante, se non la si indossa già. Se si parte per un’escursione d’autunno in alta quota è bene portarsi dietro un cappellino o una fascia, dei guanti, e un buff per coprire il collo, perché il freddo si farà sentire. Un ricambio è sempre consigliato (perché camminando si suda sempre, anche se fa freddo) e se la giornata si presenta a rischio di pioggia prendi una mantellina che possa coprire anche il tuo zaino, se non è già dotato della sua protezione impermeabile. Prepara sempre un thermos con del tè caldo, sarà piacevole bere qualcosa di fumante durante l’escursione.
Itinerari Suggeriti per Escursioni Autunnali
1. Parco del Beigua, Liguria
Il parco del Beigua è la più vasta area naturale protetta della Liguria, classificato dall’Unesco come UNESCO Global Geopark per il suo patrimonio di testimonianze storico-culturali, presenti sul territorio o conservate nei musei. Addentrarsi nella Foresta della Deiva a Sassello o percorrere la strada megalitica che parte da Alpicella (Varazze) attraversando una meravigliosa faggeta, salire verso Forte Geremia da Masone o al Bric del Dente da Campo Ligure: questi sono solo alcuni dei percorsi che l’ente parco consiglia per ammirare i contrasti di colore autunnali, le macchie di colore che si stagliano contro il blu del cielo o i profili delle montagne. Per vivere un’esperienza coinvolgente e, perché no, anche formativa, l’Ente Parco è generosissimo di proposte stagionali, visite a tema per bambini, passeggiate con il cane, orienteering, trekking scoprire la fauna notturna.
2. Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, tra Romagna e Toscana
Foreste fitte, valli impervie, natura primordiale, faggete e abetaie, cervi e lupi. Terra di eremi e pievi, di eremiti e profeti, di torri e castelli. Disteso tra Romagna e Toscana, il Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna è un ambiente straordinario di montagne e boschi da cui lasciarsi conquistare. Anche in autunno. Tra la fine di ottobre e i primi di novembre faggete sterminate si accendono in un esaltante foliage multicolore, con tutte le sfumature del giallo, del rosso, del verde, dell'arancione. La tavolozza è ricchissima di colori. In questo territorio si contano quaranta specie di alberi differenti, assai più che in qualsiasi altra foresta della penisola. Le dorature dei faggi si accostano agli abeti bianchi, e poi aceri, olmi, tigli e frassini in un tappeto giallo e aranci. Un'escursione adatta a tutti è il Sentiero Natura di Badia Prataglia, piccola località presso Poppi (Ar). Il sentiero risale la piccola valle del torrente Archiano d’isola, rivestita da uno spettacolare bosco di faggio. Si tratta de “l’Archian rubesto”, citato da Dante nel V canto del Purgatorio, a proposito dell’episodio di Bonconte da Montefeltro che, ferito nella battaglia di Campaldino (nei pressi di Poppi) del 1289 tra guelfi e ghibellini, vide sospinto e disperso il suo corpo proprio nelle acque dell’Archiano in piena.
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3. Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Marche e Umbria
Dalla strada che da Norcia si inerpica fino alla forca della Civita si distacca il suggestivo tracciato che penetra nel Parco nazionale, dove ancora riecheggiano i miti della Sibilla appenninica e le leggende popolari del Guerin Meschino, Il Parco è stato istituito nel 1993 e si estende per quasi 70 mila ettari in territorio marchigiano e umbro. L’autunno nemmeno a dirlo è un’esplosione di colori che si riversano dai lecci, dalle roverelle, carpino nero, dai cerri e dai faggi che svettano alle quote più elevate. Per godersi le atmosfere di stagione un punto di partenza ideale per un trekking è Sarnano, borgo medievale, Bandiera Arancione Tci, impreziosito da un incantevole centro storico. Si cammina tra case e chiese di mattoni rossi, fino alla piazza più alta, da cui si ha una bellissima vista sulla campagna circostante. Sarnano si trova ai piedi dei Monti Sibillini e all’interno del territorio comunale ricade, per esempio, l’eremo di Soffiano, raggiungibile con una breve escursione adatta anche ai bambini. Intorno a Sarnano si estendono diversi boschi di castagni che in autunno si colorano di sfumature spettacolari. Uno dei più facili da raggiungere è quello di Valcajano a pochi chilometri dal centro abitato. Il percorso è agevole, basta uscire da Sarnano in direzione Macerata e in località Callarella (all’altezza di una rivendita di materiali edili) svoltate a destra verso località Borghetti. Li si imbocca una strada che conduce nei pressi dello bosco.
4. Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
Le faggete vetuste del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise celebrate dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Spettacolari e immense sono quelle di Val Cervara a Villavallelonga, Moricento a Lecce nei Marsi, Coppo del Morto e Coppo del Principe a Pescasseroli e Cacciagrande a Opi. Mille ettari che ospitano foreste vetuste tra le più importanti d’Europa. Un borgo da cui partire per programmare una avventura in questo mondo incantato è Opi (Aq), borgo medievale e Bandiera Arancione Tci. Opi si eleva sopra un costone di roccia con vista sul monte Marsicano e la val Fondillo. Dal Centro Foresta della val Fondillo si dipartono numerosi sentieri, ideali per una escursione autunnale: per esempio l'F2, che in tre ore arriva alla grotta delle Fate.
5. Parco Nazionale dell'Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, Basilicata
68.000 ettari, il “parco più giovane d’Italia” è un’area protetta interamente visitabile. Un trekking facile nel parco dell’Appenino lucano offre molte occasioni per una immersione nella natura. Si possono attraversare borghi tradizionali come Spinoso e Calvello, ai boschi come la Faggeta di Moliterno con le sue rare orchidee e l’Abetina di Laurenzana, fino a giungere sulle vette delle montagne che lo dominano incontrastate. Per ammirare l’autunno nei sui colori pastello e nelle atmosfere ovattate dai tappetoni di foglie si può approfittare di una passeggiata facile che conduce nell’area a nord della Basilicata, nella zona del monte Vulture, dove crescono le uve da cui si ricava il celebre Aglianico del Vulture. È un percorso semplice di dieci chilometri che si percorrono in cinque ore circa che ha inizio dalla splendida Abbazia di San Michele Arcangelo che si specchia sui laghi di Monticchio e che oggi è sede del Museo di storia naturale del Vulture.
6. Parco Nazionale del Pollino, Basilicata e Calabria
Veri e propri patriarchi verdi. Nati ai tempi del Rinascimento. Sono alcuni vecchissimi faggi “scoperti" sui monti del Pollino, a cavallo tra Basilicata e Calabria, in una faggeta vetusta in località Pollinello, all’interno del parco nazionale. Alberi che sono senz’altro i faggi più antichi d’Europa, ma probabilmente anche le latifoglie decidue (ovvero gli alberi che perdono le foglie) di clima temperato più antiche del mondo. Vale davvero la pena andarle ad "annusarli", questi vecchissimi antenati che ci fanno viaggiare nella storia e nel tempo: se non loro, le cui localizzazioni non sono note per motivi di conservazione, molti dei loro simili. Un ottimo punto di riferimento per approcciare il bosco è il rifugio Alcide De Gasperi, al centro del panoramico Piano Ruggio.
Escursioni Autunnali nelle Dolomiti
L’estate sta per chiudere i battenti ormai, e sta lasciando spazio all’autunno, ma senza farci perdere la voglia di camminare sulle nostre Dolomiti. Per questo, noi di Dolomiti da sogno, vogliamo proporvi le 10 migliori escursioni da fare in autunno sulle Dolomiti.
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- Al Rifugio Città di Fiume da Passo Staulanza: Un’escursione con un panorama stupendo sul Pelmo, adatta davvero a tutti, grandi e piccini.
- Al Ristoro Belvedere da Malga Fontanafreda: Si parte da Malga Fontafreda e si raggiunge il Ristoro Belvedere - Cima Fertazza in circa 1 ora.
- Al Rifugio Palmieri - Lago Federa da Passo Giau passando per Mondeval: Super consigliato nel mese di ottobre quando i larici rendono questo luogo davvero incantevole.
- Alla Forcella Lerosa partendo da Malga Ra Stua: Una delle escursioni più belle da fare in autunno sulle Dolomiti, tra larici gialli e arancioni.
- Al Cristo Pensante da Passo Rolle: Un percorso davvero stupendo, senza dubbio panoramico, e quasi mistico.
- Al Rifugio Fuciade da Passo San Pellegrino: Un grande classico che non tramonta mai, facile, alla portata di tutti.
- Il sentiero dei Larici a San Cassiano: Quale posto più magico se non proprio il sentiero dei larici di San Cassiano in Alta Badia?
- Alla Cima Urtisiel dal Rifugio Giaf: Vi portiamo anche nelle Dolomiti Friulane, molto più selvagge, molto meno frequentate.
- Al Rifugio San Marco da San Vito di Cadore: Uno dei pochi rifugi che conserva ancora la struttura originale, nel cuore delle Dolomiti orientali.
- In Valfreda dal Rifugio Flora Alpina: La Valfreda è uno dei posti più incantevoli che abbiamo visto, quasi surreale.
Altre Idee per Escursioni Autunnali
- Cortina d’Ampezzo: Partendo dal lariceto di Rio Gere è possibile fare una camminata semplice e adatta a tutti fino al rifugio Mietres.
- Recoaro Terme: Percorrendo il Sentiero dei Grandi Alberi, un itinerario con vista sulle Piccole Dolomiti.
- Lago Coldai (Alleghe): Ammirare il giallo dei larici in autunno da Piani di Pezzè a malga Piola.
- Strada del vino nella Bassa Atesina: Attraversa una serie di cantine costituite da migliaia di vigneti, le cui foglie si colorano di arancio e giallo.
- Sentieri d’Acqua Meranesi: Percorsi a pendenze minime costituiti da 8 diverse tappe.
- Roggia Latschander: Una delle più belle escursioni da fare in autunno in Alto Adige, ed è adatta anche a famiglie con bambini.
- Provincia di Piacenza: Una terra ricca di vigneti che da inizio ottobre si tingono di giallo, arancio e rosso.
- Parco Naturale dei Boschi di Carrega: Una foresta in pianura a due passi dalla città di Parma.
- Langhe: Passeggiare tra i vigneti delle Langhe è un’opportunità unica di ritrovarsi immersi nella natura autunnale.
- Parco Nazionale Gran Paradiso: I boschi di larici si colorano di giallo, rosso, arancione e marrone.
- Alpi Apuane (Anello del Monte Forato): Un percorso che si snoda tra leggende e panorami senza fine.
- Parco Naturalistico Le Biancane: Si costeggia un lago d’acqua ribollente, una sorgente e decine di fumarole.
- Sorgenti dell’Arno (Toscana): Un’altra esperienza da fare in Toscana è partire per un po’ di trekking alle sorgenti dell’Arno.
Consigli Aggiuntivi per il Trekking Autunnale
Fare trekking in autunno è sempre una buona idea, anche per chi non abita in montagna ma desidera muoversi e trascorrere una giornata o un weekend a contatto con la natura. L’autunno è il periodo migliore per le esplorazioni perché è una stagione che sa regalare scenari e colori unici e le temperature sono miti e soleggiate. Occhio però perché non bisogna dimenticare che l’autunno è una stagione di passaggio e per questo alcune volte può giocare brutti scherzi all’escursionista meno esperto. Dunque meglio prevedere che curare.
- Previsioni Meteo: Le previsioni meteo sono uno degli aspetti che assolutamente non possono essere sottovalutati per chi decide di mettersi in cammino in autunno. Particolare riguardo va dato alle evoluzioni delle temperature e controllare assiduamente quali sano le previsioni per i prossimi giorni. Occhio dunque ai repentini cambiamenti climatici e alla considerevole escursione termica tra il giorno e la sera.
- Accorciamento dei Giorni: Ormai non si è più in estate e le ore di luce diminuiscono. Tra settembre, ottobre e novembre bastano davvero pochi minuti per vedere andar via il sole e trovarsi immersi nel buio. Il crepuscolo però non va visto come una difficoltà ma come un’opportunità. Le giornate brevi non devono essere un problema per le escursioni basta avere con se uno zaino con tutte le attrezzature giuste.
- Abbigliamento Adeguato: Viste quanto detto fin ora è essenziale avere nello zaino non solo le attrezzature adatte che ci permettono di affrontare il buio improvviso ma anche portare con sé un abbigliamento che sia adatto ai cambiamenti climatici repentini, che sia dunque caldo ed impermeabile. È bene portare un vestiario extra nello zaino che magari non serve durante le ore più calde ma tornerà utile appena il sole calerà. Si dunque alle t-shirt termiche e traspiranti durante le ore di sole da coprire poi con una calda maglia di pile e l’indispensabile giacca impermeabile, da utilizzare in caso di pioggia o umidità. In ultimo è bene mettere nello zaino guanti, cappello e coperta isotermica.
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