Escursioni sul Monte Corno: Itinerari alla Scoperta di Natura e Storia
Il Monte Corno, situato nella parte meridionale dell’Altopiano di Asiago, precisamente nel comune di Lusiana Conco, offre un'esperienza unica per gli amanti della natura e della storia. Aldino, Anterivo, Passo Oclini, Redagno e Trodena sono incorniciati dalle montagne, e non sorprende che siano circondati da innumerevoli sentieri.
I prati e i boschi si estendono fino alle case, e le rocce sembrano a portata di mano. Per questo motivo, l'escursionismo qui riveste un'importanza particolare.
Itinerari Suggeriti sul Monte Corno
Il Monte Corno fa parte dell’altopiano dei 7 comuni ed è raggiungibile dalla strada che parte da Marostica e percorre i tornanti in ascesa in direzione di Lusiana.
Appena arrivati sulla piana di Bocchetta Granezza trovate un grande parcheggio con due rifugi: Rifugio Monte Corno e la Baita Monte Corno poco più avanti. Da qui partono numerosi percorsi alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra del 1915-18 che ha segnato profondamente questi territori.
Le trincee del Monte Corno sono le ultime prima della pianura vicentina, dove venne fermata la Strafexpedition. Ma su queste colline rocciose, ora completamente ricoperte da un fittissimo bosco, combatterono anche i battaglioni inglesi.
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I primi due itinerari che troviamo infatti si riferiscono proprio ai due cimiteri inglesi principali della zona: Cavaletto e Granezza.
Malga Granezzetta - Azzurro
Questo primo percorso ad anello è lungo 3 km in tutto con un dislivello minimo. Da Baita Monte Corno si imbocca un sentiero sterrato verso Malga Granezzetta. Il sentiero ci fa attraversare un bosco di faggio ed abete e costeggia le trincee costruite dall’esercito italiano durante la Grande Guerra. Dalla malga poi si scende in discesa verso valle. La durata è di circa 1 ora.
Percorso del Rosso Ammonitico - Rosso
Itinerario un po’ più impegnativo di 3,5 km circa ma con un dislivello di circa 150 mt. Da Baita Monte Corno si transita per il cimitero inglese di Granezza per poi attraversare il bosco.
La parte più caratteristica di questo sentiero è proprio questa. Le opere belliche sono ovunque: trincee, gallerie, passerelle e parapetti che coinvolgeranno sicuramente i piccoli camminatori. Il punto più alto a 1400 mt circa ci offre una vista sulla “Città di roccia” che dà il nome al sentiero, essendo la roccia rosso ammonitico. La durata è di circa 1 ora e mezza.
Malga Camporossignolo - Giallo
L’ultimo itinerario è quello più impegnativo, 10 km e circa 450 mt di dislivello con un tempo di percorrenza di circa 3 ore e mezzo (anche 4!).
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Si percorre il primo tratto del percorso Rosso Ammonitico e poi si presegue in salita verso il monte Cimone. Da qui si può ritornare a Bocchetta Granezza oppure proseguire verso Malga Camporossignolo e poi rientrare.
La parte più caratteristica qui è quella dei bivacchi realizzati dall’esercito francese che intervenne verso la fine della guerra in aiuto agli italiani ed i paesaggi boschivi che sono davvero altissimi!
Il percorso è situato interamente all’interno del Comune di Lusiana Conco e porta alla scoperta della natura e dei luoghi del Monte Corno e della Malga Camporossignolo. Il giro è davvero molto interessante dal punto di vista paesaggistico ma anche sotto il profilo storico per i segni ancora visibili dei reperti risalenti alla Prima Guerra Mondiale.
Partendo in auto dal parcheggio che porta alla piazza di Lusiana si procede lungo la SP 94 in direzione di Asiago e dopo 20 metri si gira sulla SP 69 mantenendo sempre la direzione per la città di Asiago. Si procede, quindi, sulla stessa strada per circa 6.5 km fino a raggiungere il bivio con indicazione per Monte Corno - Granezza.
Parcheggiata l’auto nei pressi del Rifugio Monte Corno, si nota subito una casetta con all’interno i cartelloni con le mappe dei sentieri della zona e con le spiegazioni della località a livello sia naturalistico che storico. Da qui si procede inizialmente in salita, seguendo la strada in asfalto in direzione del Giardino Botanico del Monte Corno. Qui il panorama di certo non manca.
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La vista ricade sull’immensa pianura veneta che in questo tratto di strada è ben visibile tanto che nelle giornate limpide lo sguardo incontra i rilievi dei Colli Berici e non solo. Avvicinandosi ad un altro bivio si notano dei cartelli e dietro delle particolari rocce che adornano tutta la località. Sono delle rocce sedimentarie chiamate rosso ammonitico o marmo rosso.
Rocce antiche che qui affiorano vistosamente e che in alcuni luoghi formano delle vere “città di roccia”. Si seguono le indicazioni riportate in tabella girando a destra verso Malga Campo Est e dopo 5 minuti si raggiunge lo stabile, che si supera tramite un piccolo sentierino sul pascolo esterno alla recinzione; lasciando la malga sulla destra si segue la piccola dorsale del pascolo fino ad incrociare la vallecola che sale da sinistra.
La si imbocca percorrendola in discesa e attraversando il bosco misto di faggio e abete rosso, dopo un centinaio di metri, si imbocca una traccia larga e vistosa formata grazie ai mezzi meccanici forestali usati probabilmente per l’esbosco del legname. Si prosegue fino ad arrivare ad un reticolato e quindi fino a trovarsi in una strada forestale.
Si prosegue in discesa a destra. Arrivati alla fine della discesa si incrocia una nuova strada forestale. Il panorama circostante è rilassante, pozze d’alpeggio e pascoli sono la casa dei numerosi animali che in questa malga sono accuditi e lasciati liberi al pascolo.
Girando a destra si procede lungo la strada sterrata per altri 300 m fino ad incrociare un cartello con la freccia che indica “Bivacco Rossingroba”. Si gira a sinistra e da questo momento in poi si segue il sentiero che si immerge nel bosco.
Lasciando alle spalle il bivacco si gira a sinistra imboccando la strada principale che da questo punto in poi è pianeggiante con leggeri tratti di salita alternati a leggeri tratti in discesa e si continua per circa un chilometro e mezzo. Usciti dal tratto di strada in bosco si ritorna alla strada circondata dai pascoli delle malghe, segno che ormai si sta per incrociare la via d’andata. Da questo punto in poi la strada è la medesima fatta in partenza.
Il Fascino del Parco Naturale Monte Corno
Una vacanza nel Parco Naturale Monte Corno entusiasma con il suo clima mediterraneo e l'enorme varietà di fiori e animali, prati fioriti, zone umide e paludose, alpini e mediterranei, colori bianco e nero. Amate finferli e porcini? I nostri boschi sono ricchi di queste squisitezze.
Un percorso tra Trodena e le Malghette di Anterivo su un antico sentiero nel Parco Naturale Monte Corno, recentemente rinnovato. La nostra escursione parte al parcheggio sopra il paese di Trodena nel Parco Naturale.
Seguiamo il segnavia n. 8, che ci porta al percorso circolare Forchwald, il Sentiero delle Leggende di Trodena. Presso uno stagno questo sentiero porta nella strada forestale alla Croce Rungganö. Saliamo il sentiero n. 5, passando da prati in fiore fino al bivio all'inizio del bosco.
Proseguendo sul sentiero n. 5 raggiungiamo le baite Pinter-Schupf e Peraschupf. Passando da torbiere e stagni saliamo attraverso il bosco e, poi, in leggera discesa fino ai boschi di larici nelle vicinanze del biotopo Palú Longa. Al bivio seguiamo ora la strada forestale n. 9 in direzione Malghette di Anterivo (Krabes Alm).
La malga soleggiata offre pietanze tipiche e specialità locali, come il "Caffè di Anterivo". Scegliamo di rientrare a Trodena sul sentiero n. 6, che parte direttamente dietro la malga.
Una breve salita, poi pianeggiante attraverso il bosco e poi in discesa su una strada forestale fino alla "Alte Säge" e poi attraverso il paese al parcheggio, la fine della nostra escursione circolare nella parte sudest del Parco Naturale Monte Corno.
Dettagli dell'escursione a Trodena
- Difficoltà: media
- Punto di partenza: Trodena nel Parco Naturale (parcheggio all'ingresso del paese)
- Tempo totale di percorrenza: 04:00 h
- Lunghezza totale: 12,0 km
- Altitudine: tra 1.102 e 1.573 m s.l.m.
- Dislivello: +538 m | -538 m
- Itinerario: Trodena - Sentiero delle Leggende - Croce Rungganö - baite Pinterschupf e Peraschupf - Malghette di Anterivo - Trodena
- Segnaletica: N. 8, 5, 9, 6
- Punti di ristoro: Malga Krabes (Malghette di Anterivo)
Il Canyon del Bletterbach: Un Viaggio nella Storia della Terra
Il canyon del Bletterbach ad Aldino-Redagno illustra milioni di anni di storia della terra. Dall'ultima glaciazione, circa 18.000 anni fa, il Rio delle Foglie, su un tratto di circa otto chilometri, ha scavato il suo corso a una profondità di 400 metri, attraversando varie ere geologiche. Oggi potete scoprirvi fossili e apprendere tante informazioni interessanti sulla formazione delle Dolomiti.
Consigli Utili per le Escursioni
Nella parte meridionale dell’Altopiano di Asiago si trova il paese di Lusiana (750 m s.l.m.) che presenta un territorio solcato da ampie vallate con torrenti e ruscelli alle quote più basse e ambienti tipici alpini alle quote più alte.
A nord dell’abitato troviamo il Monte Corno (1383 m s.l.m.) dove assieme al paesaggio naturalistico si possono osservare sia attività antropiche plurisecolari legate all’alpeggio che testimonianze della Grande Guerra come i cimiteri militari e i trinceramenti. Queste ultime consistono in una spettacolare opera di scavo da parte dell’acqua che percola sulle rocce di Rosso Ammonitico creando dei corridoi tra i grandi massi.
Sul versante meridionale del Monte Corno si può visitare il Giardino alpino Botanico (1350 m s.l.m. - ingresso a pagamento) che è ubicato su un promontorio sassoso-roccioso compreso tra due zone di pascolo. Il percorso è ideale per chi desidera abbinare un itinerario di valore storico, senza tralasciare le molte bellezze naturalistiche, paesaggistiche, antropiche e geologiche presenti nella zona.
Come Arrivare
Le vie di accesso aperte al pubblico che permettono di raggiungere l’inizio dell’itinerario sono due.
- Da Lusiana si sale in direzione di Asiago attraverso la strada provinciale n.69 per circa due km fino al bivio che porta a Monte Corno (la strada è asfaltata). Si imbocca questa strada e si prosegue fino ad arrivare a Rifugio Monte Corno dov’è possibile parcheggiare.
- Da Asiago si prende la strada che porta a Bassano del Grappa (sp 72), dopo aver passato l’ospedale di Asiago sulla destra c’è un bivio che porta a località Granezza, s’imbocca questa strada che è a tratti sterrata e a tratti asfaltata, fino ad arrivare al Rifugio Monte Corno dov’è possibile parcheggiare.
Lungo i Sentieri del Monte Corno
Proseguendo ci si dirige verso nord, prima seguendo il limitare del pascolo della Piana di Granezza, poi salendo verso il bosco misto di faggio e abete. Ben presto lungo il sentiero s’individuano le prime trincee e il bosco si fa più fitto per la graduale maggiore presenza di abete rosso.
Si giunge così al complesso sistema di trincee, recentemente restaurato, che era stato costruito come seconda linea di difesa dopo Strafexpedition del 1916. Grazie al fronte Zovetto-Lemerle-Kaberlaba-Ekar queste postazioni non vennero direttamente coinvolte dalla guerra e quindi si sono ben conservate.
Ora il percorso coincide con un’antica via frequentata dai pastori che porta ad un pianoro con un bosco monospecifico ad abete rosso. Si giunge così alla sommità del Monte Corno (1383 m s.l.m.) dove si può visitare la “città di roccia”; lungo il labirinto roccioso si possono vedere anche due postazioni militari scolpite in roccia.
All’uscita della “Città di roccia” sulla destra è possibile vedere una cava recentemente abbandonata; il sentiero prosegue in discesa verso est fino alla valle di Granezza di Gallio; risalendo la valle si può osservare un recinto di “laste” o “stoan platten” che serviva per la sosta delle mandrie.
Si raggiunge così malga Monte Corno e il Monumento ai caduti a memoria dei combattimenti partigiani avvenuti nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Da questo punto si ha uno splendido scorcio panoramico sulla pianura veneta.
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