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Espulsione dello Straniero e Procedimento Penale in Italia

L’obiettivo di questo contributo è analizzare un aspetto poco esplorato della disciplina relativa alla condizione dello straniero sottoposto a procedimento penale ed espulso dal territorio nazionale. Si tratta di verificare se i mezzi di tutela predisposti dal nostro ordinamento a garanzia delle facoltà partecipative dell’espulso siano conformi all’art. 6 della C.e.d.u., così come interpretato dalla giurisprudenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo.

Ambito Soggettivo di Applicazione

Per quanto riguarda l’ambito soggettivo di applicazione della norma, destinatari di tale ordine di allontanamento dal territorio dello Stato sono gli stranieri, comprendendo tra gli stessi anche gli apolidi (v. art. 1 comma 1 del D. lgs.).

Espulsione come Misura di Sicurezza

E' una misura di sicurezza personale non detentiva disciplinata dall'art. 235 c.p. La presente norma è stata riformulata dal c.d. “Pacchetto sicurezza” (L.

L’accertamento sulla pericolosità, già condotto dal giudice al momento della condanna, deve essere confermato dal magistrato di sorveglianza quando, espiata la pena principale, la misura deve essere in concreto eseguita (art. 679 c.p.p.).

L’espulsione o l’allontanamento sono eseguiti dal questore secondo le modalità previste dall’art.13 c.4 del testo unicoi decreto legislativo 25 luglio 1998 n.286 e dall' art.

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Tale ultima possibilità è attualmente prevista espressamente dal comma 1 della disposizione in commento, anche se la giurisprudenza aveva già cominciato ad orientarsi in tal senso da diversi anni, pur nel rispetto dei limiti derivanti dalle libertà di circolazione, stabilimento e soggiorno delle persone previsti nell’ambito di applicazione dei Trattati Europei.

Infatti, ratio di quest’ultimo istituto è quella di favorire il condannato che, sulla base di un giudizio prognostico di natura discrezionale compiuto dal giudice di merito, si sia dimostrato non socialmente pericoloso e anzi incline alla riparazione del danno cagionato.

Altre Misure Espulsive

Oltre alla misura di sicurezza prevista dall’art. 235, infatti, esistono una serie di altre misure espulsive, contenute nel Testo Unico sull’immigrazione (T.U.

Innanzitutto, è possibile, ai sensi dell’art.

Infine, ai sensi dell’art.

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Espulsione e Diritto dell'Unione Europea

La giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha avuto modo di pronunciarsi in merito alla compatibilità della normativa nazionale di espulsione degli stranieri, con particolare riferimento all'art. 13 e all'art. 14 del T.U.

Più in particolare, la Corte di Giustizia aveva affermato in tale occasione l’incompatibilità del reato di inottemperanza all’ordine di allontanamento emanato dal questore (art. 14 comma 5-ter del T.U.

È importante distinguere dall’espulsione come sanzione sostitutiva e dall’espulsione alternativa alla detenzione, in quanto queste vengono applicate su presupposti diversi dall’accertamento della pericolosità sociale, ritenuto invece necessario per l’applicazione dell’espulsione come misura di sicurezza (Sentenza Corte cost.

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