Fattura Elettronica a Stranieri: Come Fare
Quando si emette una fattura verso un soggetto non residente in Italia (e non dotato di stabile organizzazione in Italia), è fondamentale verificare quali sono gli obblighi da osservare. La normativa prevede regole differenziate a seconda che il destinatario sia residente o meno in Italia. Infatti, tutti i dati relativi alle operazioni di cessione di beni o di prestazione di servizi effettuate (o ricevute) a (da) soggetti non residenti devono essere obbligatoriamente trasmessi in formato elettronico utilizzando il Sistema di Interscambio (SdI).
Attraverso questa procedura è possibile superare l’adempimento c.d. Per questo motivo è importante conoscere le corrette modalità di emissione delle fatture elettroniche verso controparti non residenti nel territorio dello Stato.
Obbligo di Fatturazione Elettronica
L'obbligo della fatturazione elettronica non è sempre stato in vigore, ma è diventato obbligatorio dal 1° gennaio 2019. Nel 2019, tutti dovevano emettere fattura elettronica ad eccezione dei contribuenti che adottavano il Regime Forfettario, i quali potevano continuare ad emettere fattura cartacea, ad eccezione delle prestazioni verso la Pubblica Amministrazione, che richiedevano e richiedono tutt’ora la necessaria emissione della fattura elettronica.
Successivamente, il 1° luglio 2022, è stato introdotto l’obbligo di fatturare in modo elettronico per tutti i contribuenti, esclusi i forfettari che hanno percepito nel 2021 ricavi inferiori a 25.000€.Infine, dal 1° gennaio 2024, la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti, compresi i forfettari di cui abbiamo scritto. L’unica eccezione ancora presente è costituita dai professionisti sanitari che emettono fatture nei confronti dei privati, per cui vige il divieto di emettere le fatture elettroniche.
Modalità di Emissione della Fattura Elettronica
Per poter emettere una fattura elettronica è necessario essere in possesso di:
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- un computer, un tablet o un moderno smartphone
- un software che ti permetta di compilare il file della fattura in formato XML, nonché il formato espressamente richiesto dall’Agenzia delle Entrate.
L’Agenzia delle Entrate stessa mette a disposizione, gratuitamente, 3 programmi per compilare la tua fattura elettronica:
- potrai utilizzare l’applicazione “Fatturae“, scaricabile da store Apple e Android. Questa applicazione è utilizzabile su tablet e smartphone
- se invece utilizzi un pc, allora potrai utilizzare un software scaricabile sul computer
- potrai semplicemente accedere alla tua area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione “Fatture e corrispettivi” e utilizzare la procedura web messa a disposizione.
Secondo quanto disposto dall’art. 1, co. 3-bis del D.Lgs. n. 127/15, tutti i dati relativi alle operazioni transfrontaliere devono essere emessi tramite formato elettronico (Xml), al fine di poter transitare attraverso il c.d. Sistema di Interscambio. Questo meccanismo ha permesso di superare l’obbligo di effettuare la comunicazione, c.d. Esterometro, che precedentemente riguardava gli scambi con l’estero.
Una volta terminata la procedura di compilazione della fattura elettronica verso controparte non residente, ed una volta effettuata la procedura di verifica, il documento è pronto per l’invio elettronico. Pertanto, tale documento deve essere inviato in formato Xml al Sistema di Interscambio, il quale effettuare una verifica formale per poi andare a comunicare l’esito dell’invio. Controllare l’esito è importante in quanto in caso di scarto vi sono 5 giorni di tempo per procedere con la correzione ed il re-invio della fattura.
Termini di Trasmissione dei Dati
Per quanto riguarda i termini di trasmissione dei dati di una fattura elettronica verso l’estero occorre tenere in considerazione tempistiche diverse per operazioni attive e passive.
Tipologia di operazione | Termine di trasmissione elettronica dei dati |
---|---|
Operazioni attive | È necessario trasmettere i dati entro i termini di emissione delle fatture che ne certificano i corrispettivi. Pertanto, per le fatture attive, il termine di una fattura immediata è di 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione. Per le fatture differite il termine è il giorno 15 del mese successivo a quello di conclusione dell’operazione con riferimento al mese precedente. |
Operazioni passive | È necessario trasmettere i dati ricevuti da parte di un ente non residente nel territorio dello Stato entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l’operazione o di effettuazione dell’operazione. |
(*) - Sono escluse dall’obbligo di trasmissione telematica dei dati le operazioni per le quali è stata emessa bolletta doganale (importazioni) e quelle per le quali (acquisti di beni o servizi) di importo non superiore a 5.000 euro. Questo ai sensi dell’art. 12 del D.L. n. 73/22.
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Come Compilare Correttamente una Fattura Elettronica per l'Estero
Prima di tutto, un soggetto titolare di partita IVA italiano è obbligato ad emettere fattura elettronica anche verso committenti esteri (sia privati che aziende). La procedura resta la stessa utilizzata per l’emissione di fatture elettroniche in Italia, con qualche piccola differenza di compilazione.
Campi specifici della fattura elettronica per l'estero:
- Codice Destinatario: Inserire il codice “XXXXXXX” (7 volte X) senza indicare il Codice Fiscale del destinatario. Il codice con 7 X si rende applicabile sia per soggetti residenti UE o extra-UE.
- CAP: Indicare il codice “00000”, senza indicare il CAP del Paese di riferimento.
- ID Paese: Indicare il paese del soggetto “cessionario o committente” della fattura elettronica. Pertanto, è necessario indicare la sigla di due lettere che identifica il Paese estero. Per individuare la sigla corretta è necessario prendere a riferimento lo standard ISO 3166-1 alpha-2 code. Una volta compilato questo campo nel campo dedicato alla Provincia è possibile indicare la sigla “EE” (estero).
- ID Codice e Codice Fiscale: Nel campo “IdCodice” deve essere indicato un valore alfanumerico identificativo della controparte, fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità. Nel campo “codice fiscale” in caso di soggetto consumatore finale, deve essere compilato il solo campo “IdCodice”, non compilando il campo del codice fiscale.
Codici Natura IVA per le operazioni con l’estero:
Uno dei campi più importanti da compilare riguarda l’individuazione del codice natura IVA da indicare in fattura in relazione alla tipologia di operazione con l’estero effettuata. Alcune delle casistiche più frequenti possono essere:
- N3.1: non imponibili - esportazioni
- N3.2: non imponibili - cessioni intracomunitarie
- N3.3: non imponibili - cessioni verso San Marino
- N2.1: operazione fuori campo ex art. 7-ter - prestazione di servizi avendo cura di indicare in fattura “reverse charge” per le operazioni con controparti UE, mentre “operazione non soggetta” per le operazioni con controparti extra-UE.
Ogni volta che si emette una fattura elettronica estero è fondamentale ricordare che deve essere sempre inoltrata al committente/cliente una copia analogica (PDF o cartacea) del documento.
Fatture Passive Ricevute dall'Estero
Nel caso di ricezione di fattura da parte di un prestatore estero (operazione B2B) la fattura passiva ricevuta arriverà con i canali tradizionali (es. email). Le fatture passive provenienti dall’estero devono essere contabilizzate attraverso una particolare procedura legata all’applicazione del reverse charge.
- Procedura di integrazione della fattura: si tratta di una procedura di integrazione della fattura passiva ricevuta da parte di prestatore residente nella UE.
- Procedura di autofatturazione: si tratta di una procedura di integrazione dell’IVA in fattura predisponendo un nuovo documento (autofattura) che riporta tutti i dati della fattura originaria e su cui è applicata l’IVA italiana.
Attraverso queste due modalità le fatture passive territorialmente rilevanti ai fini IVA in Italia vengono contabilizzate.
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Emissione Fattura Elettronica per Clienti di Livigno e Campione d'Italia
Ti potrebbe capitare di emettere una fattura elettronica a un’azienda o a un consumatore finale residente a Livigno oppure a Campione d’italia. Nei confronti di questi soggetti si può emettere fattura elettronica. Essendo gli abitanti di Livigno e Campione d’Italia dotati di codice fiscale italiano, pur non avendo residenza in Italia a tutti gli effetti, nel campo “Codice destinatario” bisognerà utilizzare la codifica “0000000”. Inoltre, si dovrà trasmettere al committente/cliente una copia della fattura cartacea o informatica (ad esempio, in formato pdf).
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