Fondi Europei per il Turismo in Sicilia: Un'Opportunità Strategica
Potenziare la qualità dell'accoglienza turistica e incentivare la riqualificazione delle strutture ricettive in Sicilia. Con questi obiettivi l'assessorato regionale del Turismo, dello sport e dello spettacolo ha pubblicato un avviso pubblico che mette a disposizione delle aziende turistiche, anche extralberghiere, 135 milioni di euro di risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.
Bando Turismo Sicilia: Agevolazioni per le Imprese Turistiche
L'Avviso è stato approvato dal dipartimento Turismo della Regione Siciliana, con un decreto (il ddg 4613/2024) pubblicato sulla Gurs n. Il bando, in fase di celere definizione, prevede agevolazioni per le imprese turistiche con sede in Sicilia, finalizzate a interventi di ristrutturazione, ampliamento o riattivazione delle strutture esistenti.
«Come avevo annunciato - afferma il presidente della Regione, Renato Schifani - siamo arrivati in tempi rapidissimi alla pubblicazione di questo bando, che ritengo uno strumento strategico per sostenere e rendere più competitiva la nostra offerta turistica. L’obiettivo è potenziare la qualità dell’accoglienza - dichiara il presidente della Regione, Renato Schifani - e rendere più competitiva l’offerta turistica dell’Isola.
«Attraverso questo sistema di incentivazione - evidenzia l'assessore al Turismo, Elvira Amata - puntiamo a sostenere gli investimenti produttivi nel settore, stimolando il comparto alberghiero ed extra alberghiero a migliorare il livello qualitativo dell'offerta turistica. “Sosterremo gli imprenditori che vogliono migliorare la qualità dei servizi offerti - spiega l’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata -. Le agevolazioni porteranno infatti ad un miglioramento complessivo degli standard ricettivi, ampliando e migliorando i servizi offerti agli utenti, incentivando il riutilizzo di beni immobili dismessi o che hanno una particolare valenza storico culturale.
I numeri continuano ad essere incoraggianti. La Sicilia si conferma destinazione turistica privilegiata nello scenario internazionale: sempre più turisti, infatti, anche di fascia medio-alta, scelgono la nostra isola per le proprie vacanze. I numeri confermano l’attrattività della Sicilia: nei primi quattro mesi del 2025, gli arrivi nel segmento degli affitti brevi sono cresciuti del 17,8% e le presenze del 26,1%.
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Chi può beneficiare dei fondi?
Possono beneficiare delle agevolazioni disposte dal presente Avviso le imprese alberghiere edextra alberghiere che svolgono o intendono svolgere, in via prevalente (codice atecoprimario), attività di impresa riferita ai seguenti codici ATECO 2007. I contributi, a fondo perduto, sono destinati a micro, piccole, medie e grandi imprese con sede nell'Isola : alberghi, bed and breakfast, ostelli, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e strutture aggregate, compresi reti d'impresa e cooperative. Il criterio principale per l’assegnazione dei contributi sarà l’entità della richiesta: chi chiederà meno, avrà priorità.
Il bando turismo Sicilia è molto inclusivo, tra i beneficiari è possibile trovare un gran numero di strutture ricettive (esistenti o da crearsi): dagli alberghi agli ostelli della gioventù, dai villaggi turistici agli affittacamere, fino ad arrivare a case vacanza, bed and breakfast e residence. I beneficiari, insomma, sono sia le strutture alberghiere che quelle extralberghiere, a patto che intendano investire in ampliamento e/o miglioramento della propria offerta turistica.
Tra i requisiti di ammissibilità di questo bando turismo Sicilia troviamo due voci che è bene tenere a mente:
- Intervenire su una unità locale che si trova sul territorio siciliano (attenzione: non bisogna necessariamente possederla alla presentazione della domanda, basta impegnarsi a disporne entro la data dell’ottenimento del contributo);
- Essere iscritti al Registro delle Imprese e operare nei settori oggetto del bando.
Interventi Finanziabili
Le agevolazioni riguardano interventi di ristrutturazione, ampliamento o riattivazione delle strutture esistenti oppure la realizzazione di nuove attività attraverso il recupero o la riconversione di immobili.
Ora andiamo a sintetizzare i principali interventi finanziabili di questo bando turismo Sicilia:
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- Lavori di ampliamento, ristrutturazione e ammodernamento e ristrutturazione di fabbricati esistenti;
- Demolizione e ricostruzione, consolidamento strutturale e manutenzione straordinaria di edifici ad uso turistico;
- Completamento di fabbricati iniziati e non ultimati;
- Interventi finalizzati al cambio di destinazione d’uso di immobili da convertire ad uso turistico.
Ciò che rende questo bando turismo Sicilia uno dei migliori finanziamenti a fondo perduto B&B dell’anno è proprio il fatto che consente interventi sui fabbricati anche molto invasivi ed onerosi, caratteristica che di solito manca (o è marginale) in molte altre agevolazioni simili. Gli investimenti non potranno comportare un aumento della cubatura rispetto a quanto previsto dalle normative e dai regolamenti edilizi vigenti e, in ogni caso, non è ammesso alcun consumo di nuovo suolo. Gli interventi devono rispettare i regolamenti urbanistici e non possono prevedere nuovo consumo di suolo.
Entità dei Contributi
Nel dettaglio, il finanziamento varia da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 3,5 milioni per ciascuna domanda. Questo bando turismo Sicilia eroga contributi a fondo perduto che vanno da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 3 milioni e mezzo. L’importo viene calcolato in percentuale sulle spese ammissibili del piano di investimento, con intensità che possono variare da un minimo del 40% e fino a un massimo dell’80%.
La selezione avverrà attraverso una procedura valutativa a graduatoria, con due distinti regimi di aiuto: “de minimis” e “in esenzione”, ciascuno con le proprie soglie di finanziamento. Due distinte graduatorie per i due regimi di aiuto (Reg. UE n. 651/2014 e Reg. UE n.
Per progetti il cui contributo richiesto sia compreso tra € 50.000,00 e € 300.000,00 il regime di aiuto applicabile sarà quello previsto dal Regolamento (UE) n. 2831/2023 (“de minimis”),con una intensità massima pari al 80% della spesa ammissibile. Il limite minimo di contributo per le agevolazioni concesse con il tale regime di aiuto è quindi di € 50.000,00, mentre il limite massimo è di € 300.000,00. Per progetti il cui contributo richiesto sia compreso tra € 300.000,01 e € 3.500.000,00 e, in relazione agli interventi di cui all’articolo 8, rispettino i pertinenti requisiti stabiliti dalRegolamento (UE) n. 651/2014 il regime di aiuto applicabile sarà quello previsto dal sopracitato Regolamento.
Aiuto in De Minimis Reg. (UE) n. Aiuto in esenzione Reg. (UE) n. Rientra nei limiti del Reg. UE 2023/2831. Aiuto concesso secondo Reg. UE 651/2014, art. In caso di mancato utilizzo di una quota, le risorse residue potranno essere riallocate sull’altra graduatoria.
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Spese Ammissibili
Sono ammissibili all’agevolazione le spese sostenute dalla presentazione della domanda e nell’arco del progetto, purché strettamente funzionali all’intervento, conformi al D.P.R. n. 22/2018 e all’art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014. Le spese ammissibili devono riferirsi a immobilizzazioni e rispettare il principio contabile OIC 16.
Esse includono:
- Consulenze specialistiche, studi di fattibilità economico-finanziaria, certificazioni ambientali o energetiche (massimo 2% dell’investimento ammissibile).
- Oneri di progettazione, direzione lavori, collaudi e verifiche (massimo 4% dell’investimento ammissibile).
- Acquisto di suolo aziendale, fabbricati, immobili o strutture per attività turistico-alberghiere, demolizioni, ricostruzioni e ristrutturazioni (massimo 70% dell’investimento ammissibile, con un tetto del 30% per l’acquisto di suolo, fabbricati o immobili).
- Programmi informatici (massimo 20% dell’investimento ammissibile).
- Macchinari, impianti, arredi e attrezzature nuovi di fabbrica.
Le consulenze specialistiche non sono ammissibili per grandi imprese. Spese immobiliari: acquisto e ristrutturazione di immobili o terreni (massimo 70% dell’investimento; l’acquisto puro non oltre il 30% e solo se l’immobile è dismesso da almeno 5 anni). Le strutture precedentemente adibite ad attività turistico-alberghiere devono essere dismesse da almeno cinque anni. Beni mobili: devono essere nuovi di fabbrica, utilizzati esclusivamente per l’attività dell’impresa e sul territorio regionale. Beni e servizi: devono essere acquistati a condizioni di mercato, da fornitori non in condizioni di controllo, collegamento o associazione con il beneficiario nei 24 mesi precedenti la domanda.
Scadenze e Modalità di Presentazione delle Domande
Una brutta notizia: per conoscere le scadenze del nuovo bando turismo Sicilia bisognerà aspettare ancora un po’: tempi e modalità di presentazione delle istanze saranno definiti nei primi mesi del 2025 e saranno resi pubblici dagli enti promotori attraverso i loro canali ufficiali. Durata del piano di investimento: massimo 24 mesi dalla notifica del provvedimento, con possibilità di proroga di 6 mesi. Conclusione entro e non oltre il 31 dicembre 2028. Non è ammessa la retroattività: le spese devono essere sostenute dalla data di presentazione della domanda e nell’arco di durata del progetto.
Le domande vanno presentate esclusivamente in via telematica, attraverso la piattaforma online dell’Irfis FinSicilia S.p.A.
Nuove Opportunità per il Rilancio del Settore Ricettivo
Dal 15 luglio al 15 ottobre 2025, le imprese turistiche della Regione Sicilia potranno accedere al nuovo bando "Turismo 2025", una misura strategica volta a incentivare gli investimenti produttivi nel settore turistico.
Chi può partecipare?
Il bando è rivolto a PMI e grandi imprese, anche inattive, purché in possesso, al momento della domanda, di uno dei codici ATECO relativi all’attività ricettiva. È inoltre necessario che l’impresa abbia, o si impegni ad avere, al momento del primo pagamento del contributo, l’unità locale presso il territorio della Regione Sicilia.
Quali sono le attività finanziate?
Il bando mira a incentivare gli investimenti produttivi nel settore turistico, tenendo conto anche della compatibilità ambientale, della sostenibilità e della digitalizzazione. I progetti proposti dovranno riguardare almeno una delle seguenti tipologie di intervento:
- Ampliamento, ammodernamento e ristrutturazione di strutture esistenti;
- Realizzazione di nuove strutture o attività da realizzarsi attraverso iniziative che trasformano, con cambio di destinazione d’uso, immobili esistenti in strutture turistico alberghiere o extralberghiere;
- Recupero fisico e/o funzionale o interventi di completamento di immobili o strutture turistico alberghiere o extralberghiere legittimamente iniziate e non ultimate.
A titolo esemplificativo, sono ammesse spese per: consulenze specialistiche, studi di fattibilità economico-finanziaria, oneri di progettazione, acquisto suolo aziendale, programmi informatici, acquisto macchinari.
In cosa consiste l’agevolazione?
Il contributo viene concesso in conto capitale, in due possibili regimi di aiuto, secondo la scelta del richiedente:
- Regime De Minimis: fino all’80% della spesa ammissibile, per importi da €50.000 a €300.000;
- Regime di Esenzione: contributo fino a €3.500.000, con l’intensità determinata fino a:
- 60% per micro e piccole imprese;
- 50% per medie imprese;
- 40% per grandi imprese.
Ogni impresa può presentare una sola domanda. Il progetto deve essere realizzato entro 24 mesi successivi alla data di notifica del provvedimento di concessione.
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