Fondi Integrati per la Competitività delle Imprese Turistiche: Requisiti e Beneficiari
La crisi pandemica del Covid-19 ha reso ancora più urgente la necessità di affrontare una serie di “nodi irrisolti” del sistema turistico italiano, dalla frammentazione delle imprese turistiche, alla progressiva perdita di competitività in termini di qualità degli standard di offerta, età delle infrastrutture ricettive, capacità di innovare e cura dell’ambiente.
È attivo dalla pubblicazione della piattaforma online, avvenuta lo scorso gennaio con una dotazione di oltre un miliardo di euro, il nuovo incentivo per favorire un salto di qualità delle strutture ricettive italiane. Si chiama FRI-Tur (Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo). L’incentivo, Misura M1C3 investimento 4.2.5 del PNRR, è previsto nell’ambito del sistema di fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, di titolarità del Ministero del turismo.
Beneficiari e Interventi Ammissibili
Si rivolge, tra gli altri, ad alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, strutture ricettive all’aria aperta, porti turistici, imprese del settore fieristico e congressuale. Gli incentivi sono riconosciuti alle imprese alberghiere, alle strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, alle strutture ricettive all’aria aperta, nonché alle imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.
In linea con le finalità previste dal PNRR, il Ministero del Turismo ha annunciato l’avvio della “Sezione Speciale Turismo” che ha come scopo quello di agevolare l’accesso al credito e gli investimenti per sostenere la nascita e il consolidamento di piccole e medie imprese del comparto turistico-ricettivo.
Per quanto riguarda le spese ammissibili, è bene ricordare che sono finanziabili specifici interventi di riqualificazione e ammodernamento che hanno come obiettivo quello di rendere l’azienda maggiormente funzionale. Più in dettaglio, il documento fa riferimento a:
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- Interventi di incremento dell’efficienza energetica delle strutture (ecobonus) indicati all’art. 2 del Decreto MiSE 6 agosto 2020, c.d.
- Interventi di riqualificazione antisismica (sismabonus) indicati all’art. 16-bis, comma 1, lettera i) del d.P.R. n. 917/1986, c.t.
- Interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, in conformità alla legge 9 gennaio 1989, n. 13, e al decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n.
- Interventi edilizi di cui all’articolo 3, comma 1, lettere b), c), d) ed e.5), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n.
- Realizzazione di piscine termali, per i soli stabilimenti termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali, relativi agli stabilimenti termali (art. 3 della legge 24 ottobre 2000, n.
- Interventi di digitalizzazione, con riferimento alle spese previste dall’articolo 9, comma 2, del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n.
Tipologie di Incentivi
Il sistema di fondi integrati prevede diverse tipologie di incentivi:
- Credito fiscale (530 milioni): per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica con investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico) alla riqualificazione e all’aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane.
- Fondo di Fondi BEI (Turismo Sostenibile 748 milioni): Fondo ad effetto leva 1:3 capace di generare più di due miliardi di investimenti nelle aree:
- del turismo di montagna sia per infrastrutture sia per servizi ricettivi;
- del settore Business e dell’offerta turistica top quality;
- nel turismo sostenibile e nell’upgrade dei beni mobili e immobili connessi all’attività turistica.
Un ulteriore strumento del Recovery riguarda un bonus fiscale per le imprese turistiche con i codici Ateco 79.1, 79.11, 79.12, con una dotazione di 98 milioni di euro. Il decreto PNRR disciplina anche il “superbonus alberghi”, un credito di imposta dell’80% a sostegno delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture.
A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa di cui al comma 1 e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili, a valere sulla quota delle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca di cui all’articolo 1, comma 354, della legge 30 dicembre 2004, n. 311, stabilita con delibera del Comitato Interministeriale della Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) ai sensi dell’articolo 1, comma 355, della legge n.
Gli incentivi sono cumulabili, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto per gli interventi. Gli incentivi non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Modalità e Condizioni
Al finanziamento agevolato dovrà essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca che aderisce all’apposita convenzione firmata da Ministero del Turismo, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Il contributo diretto alla spesa è concedibile nella misura massima del 35 per cento delle spese e dei costi ammissibili, nel limite di spesa complessivo di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.
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Gli interventi devono risultare conformi alla comunicazione della Commissione UE (2021/C 58/01) e non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell’articolo 17 del regolamento UE n. 2020/852.
Gli incentivi sono concessi, secondo l’ordine cronologico delle domande, nel limite di spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni di euro per l’anno 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.
Superbonus Alberghi
È riconosciuto, in favore dei soggetti di cui sopra, un contributo, sotto forma di credito di imposta, fino all’80 per cento delle spese sostenute per gli interventi realizzati a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2024. Per i soggetti di cui sopra è riconosciuto altresì un contributo a fondo perduto non superiore al 50 per cento delle spese sostenute per gli interventi realizzati a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 31 dicembre 2024, comunque non superiore al limite massimo di 100.000 euro.
- fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società abbia i requisiti previsti dall’articolo 53 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da giovani, le società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da giovani, e le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo.
- fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa è ubicata nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, a decorrere dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, senza applicazione dei limiti di cui all’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e di cui all’articolo 1, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.
Per le spese ammissibili inerenti al medesimo progetto non coperte dagli incentivi, è possibile fruire anche del finanziamento a tasso agevolato previsto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 22 dicembre 2017 recante «Modalità di funzionamento del Fondo nazionale per l’efficienza energetica», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6 marzo 2018, a condizione che almeno il 50 per cento di tali costi sia dedicato agli interventi di riqualificazione energetica, nel rispetto delle disponibilità a legislazione vigente e senza ulteriori oneri a carico delle finanze pubbliche.
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Le disposizioni si applicano anche in relazione ad interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020 e non ancora conclusi, alla data di entrata in vigore del decreto, a condizione che le relative spese siano sostenute a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto.
Fondo di Garanzia PMI e Sezione Speciale Turismo
Va ricordato che il Fondo di Garanzia PMI è uno strumento che ha come scopo quello di facilitare l’accesso ai finanziamenti mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca o si sostituisce alle garanzie presentate dalle imprese. Nel caso della “Sezione Speciale Turismo”, le garanzie vengono concesse alle imprese beneficiarie a titolo gratuito, per un importo massimo garantito per singola azienda pari a 5 milioni di euro. La percentuale di copertura della garanzia diretta è fissata nella misura massima del 70% dell’ammontare di ciascuna operazione finanziaria.
Fondo per il Turismo Sostenibile
Con il disegno di legge di Bilancio 2023 arrivano finanziamenti attraverso il Fondo per il turismo sostenibile. L’obiettivo del Fondo è attenuare il sovraffollamento con la promozione di forme di turismo sostenibile, creando itinerari turistici innovativi e destagionalizzando il settore. Il turismo di comunità combina gli obiettivi di uno sviluppo turistico equilibrato con una profonda sensibilità per le questioni ecologiche. Con questo intervento, attraverso la pubblicazione di appositi avvisi e bandi, grazie all’art.
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