Grande Escursione Appenninica: Informazioni Utili e Percorsi Alternativi alla Via degli Dei
Questo articolo nasce per compensare la grande fama della Via degli Dei, un trekking transappenninico molto popolare. Sebbene la Via degli Dei sia un'esperienza formativa, esistono molti altri cammini in Italia, alcuni anche più belli, che meritano attenzione. L'obiettivo è fornire informazioni essenziali su diversi percorsi appenninici, dal settentrione al Lazio, per confrontarli e pianificare al meglio il proprio itinerario.
La Grande Escursione Appenninica (GEA)
La Grande Escursione Appenninica (GEA) è un itinerario escursionistico lungo 375 km che copre tutto l'Appennino tosco-romagnolo e tosco-emiliano. Oggi è suddivisibile in 28 tappe. Da est ad ovest, il percorso parte da Bocca Trabaria, al confine fra Umbria e Marche, ed arriva fino al passo dei Due Santi, nell'Appennino parmense. L'itinerario è anche parte integrante del sentiero Italia e del Sentiero Europeo E1.
Il sentiero è segnalato da bandierine verniciate bianche e rosse, con la scritta "GEA" in nero al centro e da cartelli su pali che indicano i tempi di percorrenza parziali. Al termine di ogni tappa è presente una struttura ricettiva che garantisce vitto e alloggio, in alcuni casi definita "Posto Tappa GEA".
Il percorso GEA (Grande Escursione Appenninica) è parte del Sentiero Italia, che da Santa Teresa di Gallura percorre l'intera dorsale montana degli Appennini e delle Alpi fino a Trieste (6160 km). Nel tratto Tosco-emiliano segue tutto il crinale appenninico, coincidendo con la GEA e a tratti con il sentiero Cai 0-0. Il Sentiero Italia si propone di collegare la nostra penisola e le isole maggiori con un itinerario che si snoda lungo il crinale degli Appennini e l'intero arco della catena alpina, per circa 5000 km articolabili in 350 tappe. La GEA, Grande Escursione Appenninica, dal 1981 percorre per oltre 400 km la dorsale appenninica tra l'Emilia Romagna e la Toscana.
Il percorso si inoltra nell'Appennino, dove si nascondono ancora piccoli borghi medievali, frammenti di antiche testimonianze e secolari tradizioni popolari. Il "silvoso appennin" con la sua storia, le sue genti, il suo ambiente, è il protagonista principale della Grande Escursione Appeninica, percorso nel verde che attraversa anche numerose aree protette. Nel 1983 l'intervento coordinato della regione Toscana, delle Comunità Montane e del Club Alpino Italiano è stato deciasivo per la realizzazione del percorso, inaugurato successivamente da Reinhold Messner.
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Nonostante le difficoltà e i problemi ancora da risolvere, l'iniziativa ha riscosso un successo inaspettato che ha valicato i confini nazionali tanto da essere ormai uno dei percorsi più famosi d'Europa.
Il GEA, segnalato da bandierine a vernice bianche e rosse, è uno splendido trekking che nel territorio reggiano si snoda a ridosso del crinale sui confini meridionali del Parco del Gigante. Si attraversano fitte faggete ed ampie praterie fino alla cima delle Forbici e a Bocca di Massa. Qui si costeggia il monte Prado e si procede lungo grandi distese di mirtilli fino alla località Lama Lite, ai piedi del monte Cusna e poco distante dai rifugi Battisti e Bargetana. Proseguendo per l'esile cresta delle Porraie, che divide le valli di due torrenti, uno in territorio emiliano e l'altro toscano, si raggiunge il passo di Pradarena, sopra Ligonchio, dove si trova il rifugio albergo Carpe Diem.
Itinerario in Dettaglio: Una delle Tappe
Parte dal passo del Cerreto (m.s.l.m 1261) e raggiunge il p.sso dell'Ospedalaccio, antico e frequentatissimo valico tra Emilia e Toscana. Si risalgono quindi le pendici del monte Alto, per poi piegare a destra verso le spettacolari sorgenti del Secchia. Si continua per un'erta salita fino al passo di Pietra Tagliata (m.s.l.m 1750), posto fra il monte Alto e l'Alpe di Succiso: di qui si gode di un ampio e suggestivo panorama. Si scende ora ai Ghiaccioni (m.s.l.m 1375), lungo l'antico sentiero Barbarossa, per arrivare fino al lago di monte Acuto (m.s.l.m 1576). La zona è interessante, in quanto raro esempio di valle sospesa con annesso lago di origine glaciale. Nelle vicinanze si trova un rifugio con buone possibilità di alloggio, dal quale ci si immette su un comodo sentiero che scende alla diga del lago Paduli, in prossimità del passo del Lagastrello (m.s.l.m 1152).
Attraversato il fiume Enza sul ponte a valle della diga, si sale per il bosco fino a raggiungere lo Stradello (la vecchia via dei Linari), che dal passo del Lagastrello conduce al lago Squincio (m.s.l.m 1241), situato poco sopra. Si continua a salire lungo il sentiero CAI fino ai laghi Scuro e Verdarolo, distanti fra loro pochi minuti. Si prosegue a destra, sempre in quota, fino a Prato Spilla (m.s.l.m 1349), sede di impianti sciistici e di un albergo. Da Prato Spilla il sentiero prosegue in territorio parmense arrivando fino a Lagdei (PR).
Tempo di percorrenza: 4.30 h
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Percorrendo questo itinerario, si attraversa l’anima verde e silenziosa dell’Appennino toscano. Si cammina camminare tra faggete e castagneti, incontrando eremi, aree protette, foreste sconfinate, animali selvatici e gustando i piatti tipici della montagna. In effetti, l’Appennino non presenta caratteristiche di alta montagna - se non in alcuni brevi tratti. La GEA quindi ha sentieri e strade diversi fra loro per difficoltà e caratteristiche. Percorrendo la GEA si possono trovare luoghi di interesse geologico, morfologico, paesaggistico, botanico e faunistico. La Grande Escursione Appenninica consente di vivere l’esperienza di essere in cammino sulle montagne del centro Italia in un lento viaggio alla scoperta delle origini del nostro Paese. G.E.A. Lungo il tracciato, si possono visitare alcune meravigliose località, borghi antichi e scenari naturali mozzafiato. La Grande Escursione Appenninica si lascia poi alle spalle gli eremi e le pievi e diventa più “spericolata”. Il viaggiatore attraverserà il Passo dei Mandrioli e poi quello del Muraglione, il Passo del Giogo, il Passo della Futa.
400 km di viaggio a piedi attraverso la natura incontaminata dell’Appennino, tra piccoli borghi, antichi eremi, parchi e foreste naturali. 17 giorni di cammino lungo la Grande Escursione Appenninica, viaggiando ai 3 km all’ora per scoprire il silenzio e i paesaggi unici di un’Italia minore, quasi sconosciuta. 17 tappe attraverso 4 regioni (Umbria, Marche, Toscana ed Emilia-Romagna) 11 province e 3 Parchi naturali.
Percorsi Alternativi
Ecco alcuni cammini italiani sugli Appennini da considerare in alternativa alla Via degli Dei:
- Alta Via dei Parchi: Attraversa otto parchi nazionali e regionali, seguendo il sentiero 00, il Sentiero Italia e la GEA nel tratto tosco-emiliano. Si collega all'Alta Via dei Monti Liguri e alla Via degli Dei.
- Italia Coast to Coast: Unisce il monte Conero (Ancona) all'Argentario (Grosseto), toccando Assisi, Todi, Orvieto e il lago di Bolsena.
- Alta Via dei Monti Liguri: Collega Ventimiglia con Ceparana, sopra La Spezia, offrendo panorami che vanno dal Monviso alle Alpi Apuane.
- Alta Via delle Cinque Terre (AV5T): Un sentiero di crinale da Portovenere a Levanto, percorribile in due giorni.
- Via degli Abati: Un cammino appenninico noto come Via Francigena di montagna, con 190 km di cui 127 in Emilia Romagna.
- Via Francigena (tratto toscano): Collega Pontremoli con Lucca in 128 km, passando per Sarzana e Massa.
- Da Lucca a Pisa attraverso i Monti Pisani: Un percorso breve che segue gli acquedotti di Lucca e Pisa.
- Parco della Majella (vari sentieri):
- Sentiero della Libertà (60km, 3 giorni)
- Cammino di Celestino/Sentiero dello Spirito (73km, 4 giorni)
- Sentiero del Parco (83km, 4 giorni)
- Cammino nelle Terre Mutate: Collega Fabriano con L’Aquila in 14 tappe (250km), attraversando i centri colpiti dai terremoti.
- Cammino dei Briganti: Un breve cammino ad anello tra borghi abruzzesi e laziali.
- Tratturo Magno: Collega L’Aquila con Foggia seguendo i percorsi delle transumanze.
- Via di Francesco: Collega La Verna ad Assisi, ripercorrendo i luoghi di San Francesco.
- Cammino di San Benedetto: Da Norcia a Montecassino, ripercorrendo la vita di San Benedetto.
- Cammino Naturale dei Parchi: Attraversa le aree montane del Lazio e dell’Abruzzo, toccando 42 borghi e numerose riserve naturali.
Guide di Riferimento
- Alta via dei Parchi, ed. Ediciclo
- Italia Coast to Coast di Terre di Mezzo
- L’Alta Via dei Monti Liguri, ed. Terre di Mezzo
- Alta Via delle Cinque Terre e Alta Via del Golfo ed. Libreria Geografica
- Via degli Abati, ed. Terre di Mezzo
- Via Francigena, ed. Terre di Mezzo
- Cammino nelle Terre Mutate, ed. Terre di Mezzo
- Cammino dei Briganti, ed. dei Cammini
- La via di Francesco, ed. Terre di Mezzo
- Il cammino di San Benedetto, ed. Terre di Mezzo
- Trekking Map. Cammino naturale dei parchi, ed.
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