Escursioni alle Grotte di Palinuro: Informazioni e Consigli
Palinuro è un vero gioiello del Cilento, un luogo dove la natura ha dato il meglio di sé. Tra le tante attrazioni, spiccano le sue grotte marine, un vero paradiso per gli amanti del mare e delle escursioni in barca. Lungo il frastagliato promontorio di Capo Palinuro, lungo circa 2 km, è possibile ammirare numerose meraviglie naturali, ovvero numerose baie, l'arco Naturale, mare con acqua cristallina, spiagge meravigliose e suggestive grotte marine, che ogni anno attirano migliaia di visitatori.
Perché Visitare le Grotte di Palinuro?
Visitare le grotte di Palinuro con un'escursione in barca significa scoprire uno dei fondali più belli del Mar Mediterraneo, tra grotte, anfratti e pareti rocciose che caratterizzano l'intero promontorio di Capo Palinuro: dichiarato più volte uno tra i siti naturali più suggestivi al mondo.
Attraverso una meravigliosa escursione in barca a bordo di un gozzo di legno è possibile scoprire il meglio di questo angolo di paradiso, tutte le grotte di Palinuro, e fare un bagno nelle acque cristalline del Cilento.
Le Grotte Più Belle di Capo Palinuro
Esplora la Grotta Azzurra, la Grotta del Sangue e molto altro lungo la costa di Capo Palinuro:
- Grotta Azzurra: La Grotta Azzurra, senza dubbio la più nota di Capo Palinuro, deve il suo nome alle intense tonalità azzurre delle sue acque. Queste variopinte sfumature sono effetto di rifrazione dei raggi solari che, penetrando all’interno della grotta lungo l’arco della giornata, danno vita ad un turchese panorama mozzafiato.
- Grotta del Sangue: Contraddistinta da un affascinante alone di mistero scopriamo la cosiddetta “Grotta del Sangue”. Il suo particolare nome deriva dall’impressionante colorazione rossastra delle acque, riflesso di pareti rocciose ricche di ossido ferroso. Oltre a ciò, è possibile scorgere una singolare formazione calcarea al di sopra del livello del mare che ricorda la testa di un coccodrillo.
- Grotta delle Ossa: Se siete amanti della Preistoria non potrete di certo rinunciare alle meraviglie celate all’interno della Grotta delle Ossa. Tra le sue pareti scorgerete fossili del Paleolitico, svariate conchiglie e numerosi resti animali incastonati tra le rocce della grotta.
- Grotta Sulfurea o "Cala Fetente": La Grotta Sulfurea, che accoglie i propri visitatori con una doppia arcata al suo ingresso, è più comunemente conosciuta come “Cala fetente” e viene ricordata per le sorgenti di acqua sulfurea presenti al suo interno. Il nome è dovuto al colore rosso delle sue pareti che rende rossastre le acque marine al suo interno. Cala fetente è un nome che non lascia spazio a dubbi ed infatti il caratteristico odore di uovo marcio ci dice chiaramente di trovarci di fronte ad una sorgente di acqua sulfurea che proviene da una grotta i cui primi venti metri sono percorribili a piedi fino ad un lago . Le pareti rocciose infatti, sprigionano un caratteristico e profondo odore di zolfo. L'immersione è molto pericolosa e già delle persone sono morte. Si accede via mare ed è caratterizzata dal colore azzurro brillante dovuto alla presenza di un sifone (della profondità di circa 20 mt) che permette l’irraggiamento della luce solare all’interno la Grotta sulfurea Calafetente.
- Baia del Buon Dormire: La Baia del Buon Dormire, eletta da Legambiente una tra le spiagge più belle d’Italia nel 2014 è raggiungibile unicamente via mare e deve il suo nome ad un'antica usanza dei pescatori. Questi usavano rifugiarsi nella baia durante le tempeste, approfittandone per riposare. In aggiunta a ciò, di fronte alla baia sabbiosa è possibile ammirare un originale scoglio ricco di vegetazione, e per le sue sembianza è chiamato scoglio del “Coniglio”. * Dal mese di luglio 2020 non è più possibile accedere alla spiaggia della Baia del Buon Dormire a causa dei movimenti franosi che interessano il costone roccioso sovrastante e la conseguente ordinanza di interdizione del Comune di Centola. La sosta bagno sarà effettuata al largo della baia del Buon Dormire tramite l'ausilio delle scalette delle imbarcazioni.
Itinerario Dettagliato dell'Escursione
Descrizione completa dell'itinerarioPartendo dal porto di Palinuro alla volta dell'escursione, superata la Punta del Fortino dove sorge la Batteria del Porto (1), si incontra quasi subito la Grotta Azzurra (2), che è la cavità più estesa e più nota di tutto il complesso di grotte ospitate da Capo Palinuro. La grotta si apre sul fianco settentrionale di Punta della Quaglia, con una entrata triangolare alta circa 4 metri.
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La grotta deve il suo nome e il suo fascino allo spettacolare effetto prodotto dall'azzurro che, provenendo apparentemente dal fondale marino, illumina l'intero ambiente rendendolo irreale e suggestivo. Questo particolare effetto accade per merito della luce del sole proveniente da un sifone subacqueo che dal fondo della grotta sbuca sul lato opposto di punta della Quaglia. La grotta Azzurra si caratterizza inoltre per la presenza di sorgenti idrotermali di tipo sulfureo; sono inoltre presenti numerose stalattiti e stalagmiti calcaree.
Particolarmente suggestiva, entrando sul lato sinistro della grotta, la singolare formazione calcarea che "sbuca" dall'acqua e che ricorda la testa di un delfino. Sempre a Punta della Quaglia, possiamo osservare un esempio di Torre Vicereale (3), fortificazione costruita durante il periodo di dominazione spagnolo.
Si prosegue quindi verso sud lungo la Cala del Ribatto, fino al punto in cui è possibile scorgere il Faro di Capo Palinuro (4) nei pressi di Punta Spartivento (5): il fondale marino in questo punto è molto ricco di biodiversità e a circa 50 metri di profondità si trova un ampio banco di corallo. Un altro piccolo particolare di Punta Spartivento è il cosiddetto Volto della Strega, una formazione rocciosa con tre incavi che ricordano un volto, per alcuni invece simile al celebre “Urlo” di Munch.
Continuando la navigazione, incontriamo l'Architiello (6, detto anche “Finestrella”), formazione creata dalla lenta ma costante erosione del vento e della pioggia che hanno consumato la parete rocciosa aprendo un foro che con il tempo è diventato un enorme arco. La finestra è posta a circa 20 metri sul livello del mare ed è parte della baia sulfurea conosciuta anche come Cala Fetente.
Incontriamo poi lo Scoglio del Coniglio (7), un piccolo isolotto chiamato così dagli abitanti del luogo perché, visto dalla giusta prospettiva, ricorda appunto il simpatico animale; ha la “testa” rivolta verso terra e il “corpo” verso il mare aperto. Di fronte lo Scoglio del Coniglio, troviamo la famosa Baia del Buon Dormire* (8).
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Avanzando ancora verso la fine del nostro viaggio, incontriamo la Grotta delle Ossa (9): i fossili sedimentati al suo interno, in particolare resti di ossa umane ed animali, sono la testimonianza dell’attività dell’uomo presente in questa zona già nel periodo paleolitico. Infine arriveremo all'Arco Naturale (10), un capolavoro della natura; è uno dei simboli più famosi di Palinuro ed è situato nei pressi della foce del fiume Mingardo. Nei millenni il moto ondoso ha eroso la roccia creando così un passaggio attraverso di essa.
Informazioni Utili per l'Escursione
L’escursione lungo il promontorio di Capo Palinuro è adatta a chiunque e non presenta nessun tipo di rischio. Il tour in barca dura circa 2 ore e si svolge a bordo dei cosidetti “gozzi”, barche stabili e sicure condotte da personale esperto.
La gita si effettua tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00 con partenze ogni 30 minuti circa. Visita del promontorio dalla spiaggia del porto fino all'Arco Naturale, con ingresso nella Grotta Azzurra.
Durante i periodi di maggiore affollamento, potrebbero esserci dei tempi di attesa maggiori rispetto al solito.
Come Arrivare a Palinuro
Auto
Palinuro dista 160 minuti di auto da Napoli, 120 minuti da Salerno, 80 minuti da Paestum e 40 minuti da Sapri.
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Per chi proviene da Salerno, è possibile uscire dall'autostrada A3 a Battipaglia e da li imboccare la SS18 in direzione Agropoli, Vallo della Lucania. Una volta arrivati a Poderia, proseguire in direzione Palinuro sul SR 562.Per chi proviene da Sud in A3, prendere l'uscita autostradale Buonabitacolo e proseguire sulla SS517 fino a Policastro Bussentino, per poi prendere la SS 18 fino a Poderia, proseguire in direzione Palinuro sul SR 562.
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