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"Ho Visto Lei Che Bacia Lui": Analisi di una Parodia Iconica

Enzo Jannacci, figura poliedrica e innovativa della scena musicale italiana, ha lasciato un'impronta indelebile con le sue canzoni. Luigi Maino ricorda: Jannacci a vent'anni era sempre lo stesso! Tra le sue creazioni più celebri spicca "Ho visto lei che bacia lui", una parodia che affonda le radici nella cultura milanese e svela il mito della nascita della poesia.

Radici Milanesi e Influenze Culturali

Enzo Jannacci era profondamente legato a Carlo Porta. La sua musica è un tutt'uno con la musica. "Ho visto lei che bacia lui" è ambientata nel centro di Milano, in via Santa Maria Segreta. Questo legame con il territorio e le sue tradizioni è evidente nella scelta dei personaggi e delle situazioni descritte.

Fra questi Dario Fo ha collaborato con Jannacci. La canzone attinge a piene mani dalla realtà popolare, descrivendo scene di vita quotidiana con un linguaggio diretto e ironico.

Il Processo Creativo di Jannacci

Enzojannacci spiega: È una catena... Prima viene l'immagòzazione... stradone dell'Idroscalo... L'immaginazione non è ancora vocale... catena... il testo si incatena con la musica... Questo processo creativo evidenzia come l'ispirazione parta da immagini e sensazioni, che poi si traducono in parole e note.

Un'Invenzione Autobiografica?

Secondo Jannacci, "Ho visto lei che bacia lui" è stata un'invenzione... non c'è nessun riferimento autobiografico. Tuttavia, la sua capacità di osservare e raccontare la realtà con occhio critico e umoristico rende la canzone autentica e coinvolgente.

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La Canzone: Un Affresco di Vita Popolare

La canzone descrive una scena apparentemente banale: un uomo che vede la sua amata baciare un altro. Ma dietro questa semplice situazione si celano temi più profondi, come la gelosia, l'illusione e la disillusione. Come dice il testo: "uil bel sogno d'amore l'e sta bon pù de parlàa".

La canzone è ricca di dettagli che contribuiscono a creare un'atmosfera realistica e vivida. Il protagonista, con i suoi "scaìp del tennis", rappresenta l'uomo comune, alle prese con le difficoltà della vita e le delusioni amorose. Egli portava i scarp del tennis...

Il testo descrive un uomo che "picchiava qui su gli occhi per sembrare lili il pin bella" e che "ci vedeva quasi più". La figura dell'uomo all'osteria, che "ci ha l'alibi, a quell'ora solia sempre all'osteria", completa il quadro di una società popolare, fatta di vizi e virtù.

Oltre la Parodia: Un Riflesso della Società

"Ho visto lei che bacia lui" non è solo una parodia, ma anche un riflesso della società milanese dell'epoca. Attraverso l'ironia e il sarcasmo, Jannacci mette in luce le contraddizioni e le debolezze dell'uomo. La canzone diventa così uno strumento per comprendere meglio la realtà che ci circonda.

La canzone, con la sua apparente leggerezza, affronta temi importanti come la morale, l'apparenza e l'ipocrisia. "Stessa (la coscienza) prima opoi svela i suoi delitti".

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