Albergo Atene Riccione

 

Cosa Vedere a Bagnacavallo e nella Bassa Romagna: Un Viaggio alla Scoperta di Tesori Nascosti

Nella mente della maggior parte delle persone, la parola ‘Romagna’ accende fantasie di sconfinate spiagge di sabbia finissima e vellutata, piadine filanti da assaporare all’uscita da discoteche imponenti come cattedrali, scintillanti mosaici. Eppure, basta spostarsi qualche chilometro verso l’interno perché l’immaginario del territorio si rinnovi completamente.

La Bassa Romagna, la cosiddetta “Terra del Benvivere”, è la zona che si sviluppa tra Faenza, Ravenna e Ferrara. Visitandoli ci si perde nelle campagne, tra strade e stradine, e la vita sembra farsi più distesa. In fondo, qual è la parte migliore di un viaggio? Sorprendersi delle piccole cose che non ci si aspettava di trovare.

Bagnacavallo: Un Gioiello nel Cuore della Romagna

Tra i nove comuni che compongono l’Unione della Bassa Romagna, in un’area di quasi 480 km quadrati a ovest del capoluogo Ravenna, si annoverano cittadine di spiccata personalità: Bagnacavallo, per esempio, è un vero gioiello. La sua elegantissima piazza centrale, Piazza della Libertà, ha il physique du role dei grandi salotti cittadini, il Museo Civico delle Cappuccine espone una collezione artistica per nulla banale (con quadri di pittori locali tra Cinquecento e Seicento e opere scultoree di Medardo Rosso e Manzù), la porticata Piazza Nuova evoca un’inconsueta atmosfera da Far West in salsa romagnola.

Cosa vedere a Bagnacavallo

  • Partite da Piazza Nuova con la sua forma ovale e gli orli porticati. Era una delle tappe lungo la Via dei Romei e risale al VII secolo.
  • Continuate il tour del borgo visitando il Gabinetto delle Stampe al Museo Civico delle Cappuccine, il Vicolo degli Amori e il Giardino dei Semplici.
  • Poco oltre c’è il Convento di San Francesco risalente al XIII secolo, rimaneggiato più volte e poi ricostruito parzialmente nel 1700.

Passeggiando per Bagnacavallo vi sembra di essere in un set cinematografico? Il borgo ha un’anima molto cinematografica tanto da essere stato scelto da diversi registi che qui hanno ambientato le loro storie.

A Bagnacavallo sono nati diversi personaggi illustri tra cui il pittore Bartolomeo Ramenghi, detto il Bagnacavallo.

Leggi anche: Tendenze nel Turismo Italiano

Altri Tesori della Bassa Romagna

L’attrazione principale di Lugo, 7 chilometri a ovest, invece, è il Pavaglione, un gigantesco quadrilatero occupato da negozi e bar, sede dal Settecento di mercati e fiere di interesse internazionale; il borgo, però, tira fuori dal cilindro anche un interessante museo dedicato all’aviatore Francesco Baracca, e la Casa-Museo Rossini, che celebra la figura del grande compositore (vissuto a Lugo tra il 1802 e il 1804). E che dire di Bagnara di Romagna con la maestosa Rocca Sforzesca, che evoca combattimenti eroici e sontuosi ricevimenti di corte? O di Alfonsine, con la casa natale del poeta Vincenzo Monti e il Museo della Battaglia del Senio?

Natura e Attività all'Aria Aperta

Tra le molte cose da fare in questa regione, la principale attrattiva è la possibilità di escursioni all’aria aperta: un fitto reticolo di canali, naturali e artificiali, immense distese di alberi da frutta, deliziose stradine secondarie bordate di mulini, lavatoi, opulente ville ed antiche pievi configurano il profilo di un territorio dove andare in giro in bicicletta è una vera festa.

Il territorio è ricco di itinerari ciclo-turistici perfetti per scoprire la bellezza della natura di questa zona, punteggiata da pievi, ville padronali, oratori, rocche e case coloniche immerse nel verde della campagna.

In particolare, vi segnaliamo:

  • Percorsi Tra Terra e Acqua: un anello di 60 chilometri che sprigiona tutto l’agreste fascino del territorio.
  • Percorso Lungo il Fiume Lamone: che in soli 35 chilometri passa dalla campagna alla Foresta Allagata di Punta Alberete (neanche foste in Louisiana), dalla lussureggiante Pineta di San Vitale alla salmastra laguna della Piallassa della Baiona, fino a trovare definitivo compimento nelle placide acque adriatiche.
  • Ciclovia ALBACO: strategica per ghiotte soste culinarie nei piccoli paesi del comprensorio come Massa Lombarda, Conselice e Sant’Agata sul Santerno.

Il Bosco di Fusignano, che si si estende ad ovest della cittadina, è frutto di un rimboschimento effettuato con lo scopo di ricreare un lembo della selva di querce e carpini che un tempo ricopriva la pianura Padana.

Leggi anche: Partenze Immediata da Torino

Eventi e Tradizioni

Nella bella stagione la Bassa Romagna tira fuori il meglio di sé: l’appuntamento più caratteristico è il Popoli Cult Festival, con incontri, dibattiti e stand enogastronomici che celebrano l’interculturalità; la Sagra delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo, intorno all’omonimo Ecomuseo, valorizza invece un bagaglio di capacità e saperi artigiani tipico della zona; nell’Arena delle Balle di Paglia a Cotignola assisterete a spettacoli, eventi, performance in una cornice bucolica che più bucolica non si può.

Infine, siete mai entrati in un labirinto, con ben 4 chilometri di percorso, in un immenso campo di mais? Ebbene, ad Alfonsine potrete provare questa esperienza, al Labirinto Effimero. E così, al termine del vostro viaggio avrete scoperto una faccia della Romagna davvero inconsueta.

Villanova di Bagnacavallo: Un Borgo Colorato

Villanova di Bagnacavallo dal 2022 strizza l’occhio al colore. Il piccolo paese romagnolo, che è inserito all’interno del Parco del Delta del Po, è un tripudio di sfumature che ne racconta la storia. Il percorso di street-art, portavoce di trasformazione, cambiamento e memoria, rappresenta una vera e propria esperienza culturale manifestata. La civiltà contadina, la vita di palude o di bonifica, i personaggi bizzarri del paese, i mestieri di “una volta”, gli animali come l’airone e lo scoiattolo.

Gli artisti che stanno colorando i muri si confondono tra le vie della cittadina. Ormai non sono solo quelli investiti da un incarico ufficiale, ma sono i cittadini stessi a prendere il pennello in mano senza più confini tra pubblico e privato.

  • Ritornando leggermente indietro, si prosegue, per incontrare tre opere una vicina all’altra: il falegname e il suo cane, il murales sulla raccolta delle erbe palustri al tramonto e “I fenicotteri dal becco rosa”, simboli del Delta.
  • Un disegno in bianco e nero che racconta la storia di tre personaggi orgogliosamente “matti”, amanti delle osterie e del buon vino. Arrivati in piazza è possibile vedere il murales dell’edicola solo se la saracinesca è abbassata, ma basta spostare lo sguardo verso sinistra per vedere un’altra bottega colorata. Si tratta della vecchia merceria, ormai in disuso, trasformata in Bottega d’Arte.
  • Sopra la porta principale c’è un paesaggio palustre e proprio accanto se ne trova uno dedicato agli aquiloni. Quest’ultimo murales è stato dipinto su un muro simbolico: ingresso di una residenza per anziani autosufficienti. Un luogo di quotidianità e di aggregazione per sentirsi meno soli.
  • Percorrendo Via Della Chiesa al 43, si incontra “La Nunzieda” dai toni delicati color pastello che intreccia le erbe palustri. Prima del cimitero dei canadesi girate a destra per arrivare al parco pubblico. Prendete la sinistra e proprio di facciata troviamo uno dei nuovi arrivati: “l’escavatorista” tutto in bianco e nero.
  • Qui, work in progress (al momento della stesura dell’articolo) è possibile vedere il murales più grande di tutti. Un capolavoro omaggio al mondo Disney, che mette sul muro non solo i colori, ma anche espressioni materiche che sembrano letteralmente diventare realtà. Avanti di qua, ne troverete ancora tantissimi, tra cui quelli dedicati ad Ivano Marescotti che sanno emozionarmi ogni volta che li vedo.

Continuiamo dritto, sulla vostra sinistra troverete “La ragazza con le pesche” dai color pastello che omaggia i peschi in fiori che caratterizzano le campagne romagnole.

Leggi anche: Mediavalle Viaggi: la tua vacanza ideale

Anche in questo caso, l’ obiettivo è la riqualificazione volta ad abbellire e colorare le vie del paese, ma non solo. Un esempio è anche quella davanti al cimitero dei canadesi all’altezza del parco urbano.

Nella piazza principale, proprio sopra un’abitazione abbandonata e decadente è stata installata una cascata di oltre 4000 fiori primaverili che scendono dal tetto fino a terra.

A 7 chilometri si trova invece Villanova con il suo Ecomuseo delle Erbe Palustri che racconta una lunga relazione tra l’uomo e la natura.

L’Ecomuseo delle Erbe Palustri è in via Ungaretti, 1 - Villanova di Bagnacavallo (RA).

Consigli Enogastronomici

Se si sta decidendo cosa visitare in Romagna, non si può prescindere dalla conosceza della sua ricca cultura enogastronomica. In effetti quella che nasce come “cucina povera e contadina” ha una varietà e una ricchezza date proprio dalla eterogeneità del territorio.

Il Bagnacavallo è il nome di un consorzio locale che valorizza le specialità della zona, dai vini agli aceti, dal miele ai distillati.

Altre Idee per Esplorare la Romagna

  • Brisighella: Nell’incantevole borgo medievale di Brisighella, abbracciato dal Parco Regionale della Vena del gesso, l’atmosfera è da cartolina.
  • Comacchio: A 40 km a nord di Ravenna, Comacchio è un piccolo borgo costruito su tante isole circondate dall’acqua all’interno del paesaggio del Parco del Delta del Po, eletto Patrimonio dell’Umanità nel 1999. Se scegliete Comacchio per una gita fuori porta, non potete perdervi il nuovo Museo Delta Antico, dove scoprire l’area del Delta del Po.
  • Faenza: Faenza dista circa 40 km da Ravenna, e vale la pena di visitarla soprattutto perché è la patria dell’arte ceramica. Già nel Cinquecento, Faenza era nota per il pregio artistico di questi prodotti. Il centro storico di questa città sulla Via Emilia accoglie i visitatori nelle sue due piazze, quella del Popolo e quella della Libertà.

TAG: #Viaggi

Più utile per te: