Turismo Montano in Italia: Statistiche e Tendenze
Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, generando un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione. Nonostante incertezze economiche e geopolitiche, il turismo italiano si conferma solido.
Estate 2025: Previsioni e Tendenze Generali
Sarà un’estate alla ricerca di destinazioni con clima mite, non troppo affollate e con un occhio ai budget di spesa: è quanto emerge dal report Monitoring Sentiment for Intra-European Travel di ETC per l’estate 2025 in Europa. Secondo le rilevazioni di ETC, il 72% degli Europei ha in programma un viaggio entro settembre 2025 (-3% dello scorso anno) e il 50% ha già programmato la prossima vacanza. Il 61% realizzerà 2 o 3 viaggi (+4% sul 2024). In particolare il 52% degli europei è intenzionato a visitare una sola città mentre il 37% vuole esplorare più luoghi all’interno dello stesso paese. Tra i criteri principali di scelta della destinazione ci sono i prezzi accessibili (22%), la sicurezza (18%) e il clima piacevole e stabile (14%). Il 53% sceglierà destinazioni turistiche consolidate ma il 35% opterà per quelle meno popolari e il 13% ha in programma di fuggire verso località fuori dai sentieri battuti.
“Costi, sicurezza, clima e affollamento turistico continuano ad influenzare le scelte dei viaggiatori - commenta Alessandro Tortelli, direttore CST Firenze - Le Destinazioni dovrebbero iniziare a prendere in considerazione questi elementi per strutturare le proprie strategie di governance“.
Turismo in Toscana
Sarà il turismo straniero a caratterizzare l’estate in Toscana: è quanto rivelano i dati di CST Firenze elaborati per Toscana Promozione Turistica. Previsto un incremento dei flussi in Toscana del +0,3% con oltre 5,8 mln di arrivi e circa 22,1 mln di pernottamenti. Le presenze dei visitatori stranieri sono stimate a 11,6 mln (+0,9%) mentre quelle italiane potrebbero registrare un -0,5%, pari a circa 10,5 milioni.
Il Turismo Montano: Un Segmento Chiave
Il turismo montano rappresenta tra il 9 e il 16% degli arrivi turistici internazionali in tutto il mondo. Tuttavia, la scarsità di dati relativi al turismo montano rende difficile se non impossibile valutare gli impatti economici, sociali e ambientali di questo importante segmento. Il nuovo report “Understanding and Quantifying Mountain Tourism” redatto dalle Agenzie Unite, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) e la Mountain Partnership (MP), mira a colmare questa lacuna di dati.
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L'Importanza delle Montagne
Nelle montagne abitano circa 1,1 miliardi di persone, alcune delle quali nei luoghi più isolati del mondo. Al tempo stesso, le montagne attirano da tempo turisti interessati a destinazioni all’aria aperta e immerse nella natura e ad attività outdoor come trekking, hiking, arrampicata e sport invernali, ma anche alla ricca biodiversità e alle culture locali. Gestito in modo sostenibile, il turismo di montagna ha il potenziale per aumentare i redditi delle comunità locali e aiutare a preservare le loro risorse naturali e la loro cultura.
Avendo a disposizione i dati necessari, sarebbe possibile monitorare la dispersione dei flussi turistici, supportando programmazioni adeguate e migliorando la conoscenza dell’andamento dei turisti. Consentirebbe inoltre di costruire prodotti sostenibili in linea con i bisogni del consumatore e di creare politiche adeguate.
Sfide e Tendenze nel Turismo Montano
Il report sottolinea la necessità di rafforzare i partenariati pubblico-privato, in particolare il rapporto con le comunità locali. Il fine è quello di creare prodotti turistici legati alla gastronomia, alla natura, benessere o turismo rurale. Ciò consentirebbe di avere in montagna un turismo che duri tutto l’anno, favorendo la destagionalizzazione dell’offerta turistica. Si tratta di un tema di massima importanza, soprattutto per via del cambiamento climatico.
Infatti, l’emergenza climatica sta alterando gli attuali modelli stagionali montani. Misurare i flussi turistici in montagna aiuterebbe le destinazioni a stabilire strategie mirate riducendo la forte stagionalità della domanda che caratterizza questo segmento.
- Destagionalizzazione: Diffondere i flussi turistici riducendo la pressione verso le destinazioni urbane più visitate. Questo consentirebbe di allungare la domanda del turismo di montagna durante tutto l’anno.
- Benefici economici e opportunità di lavoro: Condividere i benefici economici del turismo nei territori con lo scopo di ridurre gli squilibri regionali.
Raccomandazioni per un Turismo Montano Sostenibile
La comprensione e la misurazione del turismo rappresentano fattori chiavi al fine di supportare sostenibilità e resilienza delle comunità e dell’ecosistema montano e per assicurare che lo sviluppo del turismo montano sia allineato con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
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Valutare l’uso di dati di posizionamento mobili per misurare il numero di visitatori nelle aree montane, l’origine di provenienze, la durata media del loro soggiorno. Ciò è possibile, come dimostrano le iniziative intraprese da Andorra, Spagna e Polonia. Lo scambio di esperienze e buone pratiche tra le destinazioni potrebbe aprire la strada all’implementazione di soluzioni innovative per migliorare la misurazione oltre ai già utilizzati metodi più tradizionali.
Assicurare che la misurazione vada oltre il volume e includa le tre dimensioni della sostenibilità (economica, sociale, ambientale). Monitorare il turismo in montagna e i suoi impatti è cruciale per gestire al meglio le risorse e ridurre gli sprechi. E per rispettare la capacità di carico delle destinazioni.
Impatto Economico e Sfide Demografiche
Le aree montane mostrano un più elevato tasso di turisticità e una più marcata presenza di turisti stranieri e rappresentano il 21,8% delle presenze turistiche.
Secondo le previsioni demografiche dell’Istat, la popolazione nelle regioni a maggiore carattere montano è prevista in calo più intenso rispetto alla media nazionale. In controtendenza, il Trentino-Alto Adige mostra una crescita della popolazione mentre il calo è più marcato nel Mezzogiorno.
Investimenti e Sostenibilità
Le imprese in montagna hanno una minore accessibilità alle principali infrastrutture di trasporto rispetto al resto d’Italia. Nel 2022 l’Italia registra in Ue la più alta perdita economica pro capite derivante da eventi meteorologici e legati al clima: 284 euro a fronte della media di 117 euro. Con il sostegno degli interventi del PNRR, nel primo trimestre 2024 gli investimenti dei Comuni nelle 13 province a prevalenza montana crescono del 33,8%, circa due punti in più rispetto alle restanti province.
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Iniziative e Bonus per il Turismo
Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.
- Digitour: Credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per investimenti in sviluppo digitale.
- Bonus per guide e accompagnatori turistici: Contributo fino a un massimo di 7.500 euro per aiutare guide e accompagnatori turistici.
- Resto al Sud: Misura per incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno, incluse attività legate al turismo.
- IFit - Incentivi finanziari per le imprese turistiche: Agevolazione per interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico.
- FRI-Tur: Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo. Domande aperte dal 1° luglio 2024 fino al 12 settembre 2024.
L'Intelligenza Artificiale nel Turismo
L’Intelligenza artificiale sta già trasformando il comparto turistico. Si prevede un aumento dell’utilizzo dell’AI per personalizzare i viaggi, gestire i flussi turistici e contrastare l’overtourism. Per imprese turistiche, DMO (Destination Management Organization) e operatori italiani l’Intelligenza Artificiale (AI) sarà un elemento cruciale per la crescita del turismo. Secondo McKinsey Digital, l’integrazione di AI e analytics può incrementare l’EBIT del 15-25%. Le strategie tradizionali di SEO non basteranno più: i contenuti dovranno essere ottimizzati per rispondere alle domande dei nuovi motori di ricerca.
L’AI non sostituisce il lavoro del personale ma lo libera dai compiti ripetitivi. Le aziende che investiranno in AI e formazione otterranno maggior efficienza e redditività.
Tendenze Demografiche e Occupazionali
Dal 2021 al 2023, nonostante l’elevata incertezza conseguente alla guerra in Ucraina, la crisi energetica, la stretta monetarie e la crisi del commercio internazionale, l’occupazione nelle aree montane è cresciuta del 4,1%, accompagnando la ripresa post-pandemica.
Nel 2023 le 13 province a prevalenza montana hanno difficoltà nel reperire il 50,4% dei lavoratori, quota superiore di quasi sei punti rispetto al 44,6% del resto d’Italia ed in crescita di 14,5 punti tra il 2021 e il 2023. Il fenomeno della carenza di manodopera è più critico a Bolzano, che si colloca al 1° posto in Italia con il 58,2% delle entrate di difficile reperimento.
Confcommercio: Iniziative e Osservazioni
Confcommercio ha in programma una serie di iniziative e progetti al fianco di uno dei settori più rappresentativi del nostro Paese.
Il 2024 ha registrato un avvio positivo, confermando il trend di crescita. Nei primi mesi dell'anno, per le vacanze invernali, circa 8,3 milioni di italiani hanno scelto la montagna, ma continua la tendenza ai soggiorni più brevi: 62% dei viaggiatori ha pernottato al massimo due notti; solo il 29% ha scelto soggiorni tra 3 e 5 giorni.
Secondo le stime di Confcommercio saranno 13 milioni gli italiani in viaggio per Ferragosto, con una spesa complessiva tra i 6,7 e i 7 miliardi di euro. Quest’anno la vacanza sarà ancora più "italiana": l’82% dei viaggiatori resterà infatti nel Bel Paese. Le regioni più gettonate: Emilia Romagna, Calabria, Sicilia, Campania, Puglia, Liguria e Toscana.
Nel quarto trimestre 2024, le presenze turistiche in Italia sono cresciute dell’11,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, portando il totale annuo a 458,4 milioni, ovvero con un'ulteriore crescita (+2,5%) rispetto al precedente record registrato nel 2023.
Passando ai dati del 2023, il settore turistico ha registrato un anno record, con oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze negli esercizi ricettivi. Rispetto al 2022, si è registrato un aumento di 16 milioni di arrivi (+13,4%) e 39 milioni di presenze (+9,5%). Se confrontati con il 2019, l’ultimo anno pre-pandemia, gli arrivi sono cresciuti di 3 milioni (+2,3%) e le presenze di 14,5 milioni (+3,3%). Inoltre, il turismo internazionale ha ripreso il sopravvento, rappresentando il 52,4% delle presenze totali e superando la clientela domestica, in controtendenza rispetto al biennio 2020-2022.
"Il turismo si conferma motore di sviluppo per creare ricchezza e nuova occupazione. Le previsioni sono incoraggianti anche per il 2025, resta però la preoccupazione per altri grandi settori, come l’automotive e l’abbigliamento, che potrebbero penalizzare la crescita economica", queste le parole del presidente Sangalli commentando i dati del focus su Natale, Capodanno ed Epifania 2025 dell’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con SWG.