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Il Viaggiatore Alato di Corrado Augias: Recensione

Risalgono al 1998 e al 1999 due opere sulla vita dell’artista livornese Amedeo Modigliani (Il viaggiatore alato e Modigliani).

È anche autore di un saggio-racconto (Il viaggiatore alato) sulla vita del pittore livornese Amedeo Modigliani.

Ne La vita s’impara (Einaudi, 2024) Corrado Augias alterna al racconto della sua esistenza digressioni su libri e autori che hanno improntato le sue letture e la sua formazione, costeggiando, con passo diplomatico, i principali eventi che hanno segnato la storia, soprattutto nazionale, dal Dopoguerra ad oggi.

Un’intera, lunga vita concentrata in questo libro di neanche 280 pagine.

Difficile quindi riassumerne, in una recensione, temi, luoghi, ricordi (dalle città amate -Roma, Parigi, New York- alle esperienze di giornalista e conduttore televisivo), e riflessioni su argomenti impegnativi come Dio e la religione cristiana.

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A dire il vero, mi aspettavo più informazioni o aneddoti sui tanti personaggi della cultura e della televisione contemporanei che Augias deve avere incontrato e conosciuto nell’arco di una lunga carriera iniziata, in Rai, nel 1960.

Inviato speciale da Parigi e New York de l’Espresso di Arrigo Benedetti, de La Repubblica (sin dai tempi della fondazione nel 1976, con Eugenio Scalfari) e di Panorama, Augias ha condotto trasmissioni televisive note e di successo come Telefono Giallo (1987), Babele (1991-1993), Quante storie (2016-2019), la gioia della musica (2022-2024), e ora La Torre di Babele su La7.

È anche uno scrittore che definire prolifico è un eufemismo.

Oltre ad essere un giallista e un autore teatrale (l’ultimo lavoro in ordine di tempo è su Leopardi), ha scritto una serie di saggi incentrati su varie città: I segreti di Parigi (1996), I segreti di New York (2000), I segreti di Londra (2003), I segreti di Roma (2005) e I segreti di Istanbul (2016 e 2017, Einaudi).

In questi libri affronta temi storici, culturali e artistici, approfondendo cronache famose o dimenticate, usi e costumi che rendono affascinanti queste metropoli.

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In particolare, per Einaudi ha pubblicato Il sangue e il potere. Processo a Giulio Cesare, Tiberio e Nerone (insieme a Vladimiro Polchi, ET Pop 2008), il romanzo Il lato oscuro del cuore (2014), Le ultime diciotto ore di Gesù (2015 e 2016), Questa nostra Italia (2017 e 2018), con Giovanni Filoramo, Il grande romanzo dei Vangeli (2019 e 2021), Breviario per un confuso presente (2020), Modigliani.

La vita s’impara mi sembra, dunque, più un’autobiografia intellettuale e culturale che un dettagliato resoconto della sua esistenza.

Moltissimi gli scrittori e i filosofi che incontriamo in questo libro.

Ampia trattazione è dedicata a Walt Whitman, a Ludwig Feuerbach e alla sua opera più famosa, L’essenza del cristianesimo, ma anche a Spinoza, Nietzsche e Freud (si legga il capitolo Maestri antichi per tempi nuovi) e a Ernest Renan, l’autore di Vita di Gesù.

Augias preferisce indugiare sulle sue letture preferite, da San Paolo (a cui il cardinal Ravasi ha dedicato una nuova monografia uscita proprio nel 2024) al teologo Sergio Quinzio, da Lucrezio (De rerum natura) a Leopardi, da Niccolò Machiavelli e Francesco Guicciardini a Francesco De Sanctis: la sua Storia della letteratura italiana è stata per Augias un’opera aprente, rivelatrice: “Probabilmente non avrei letto nulla di Francesco Guicciardini, se non m’avesse incuriosito questo giudizio di De Sanctis: «Francesco Guicciardini, ancorché di pochi anni più giovane di Machiavelli e di Michelangiolo, già non sembra della stessa generazione.

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Senti in lui il precursore di una generazione più fiacca e più corrotta, della quale, nei suoi Ricordi, egli ha scritto il vangelo» E ancora: «Il dio del Guicciardini è il suo particolare: ed è un dio non meno assorbente che il Dio degli ascetici, o lo Stato del Machiavelli.

Tutti gli ideali scompaiono.

Non meno importante nella sua formazione la scoperta di Raymond Aron (1905-1983) e del suo L’oppio degli intellettuali, uscito in prima edizione nel 1955: “Convinto sostenitore della libertà individuale, Aron criticava gli intellettuali «di sinistra» per il loro sostegno al comunismo e al maoismo.

Ricordo -tacendo i nomi- l’entusiasmo con cui venne accolta la «rivoluzione culturale» o le sfilate dei giovani cinesi che brandivano il libretto rosso come vangelo.

Come accade per molti uomini benestanti o ricchi, fortunati e di successo, Augias è ateo.

È strano, almeno per me, che sin da ragazzino oscillo con angoscioso moto pendolare tra un forte desiderio di credere in un Dio padre, buono, giusto, etico, attivo nella storia e nella vita dell’umanità, e una realtà (la vita, la storia) che immancabilmente offrono chiare dimostrazioni cartesiane dell’impossibilità di questo sogno.

Augias ha scritto non pochi libri su Dio e il cristianesimo: nel 2008 pubblica Inchiesta sul cristianesimo.

Come si costruisce una religione, un dialogo con Remo Cacitti, docente di letteratura cristiana e storia del cristianesimo.

Tre anni prima era uscito, in collaborazione con Mauro Pesce, Inchiesta su Gesù.

Ne La vita s’impara scrive: “Oltre ad avere un suono sgradevole, la parola «ateo» ha anche un significato impreciso.

Nell’antica Roma i cristiani erano considerati «atei» perché si rifiutavano di compiere i previsti riti di venerazione all’immagine dell’imperatore.

Il vasto e tollerante pantheon delle religioni classiche non prevedeva che ci fosse un unico depositario della verità.

Accadde invece che, insieme a tante novità positive, consolatorie, ottimistiche, insieme alla promessa suprema di poter addirittura risorgere dalla morte, il cristianesimo introdusse anche la funesta pretesa di essere l’unica religione depositaria della verità.

Una rivendicazione orgogliosa oggi declinante ma di cui le tre religioni monoteistiche, in particolare cattolicesimo e Islam, continuano a pagare il prezzo”.

E aggiunge: “Personalmente, non credo in un Dio creatore del cielo e della terra.

Corrado Augias, I segreti di Roma cristiana.

Trionfo del cristianesimo, morte dell’impero, Einaudi Super ET, 2024Gianfranco Ravasi, Ero un blasfemo, un persecutore e un violento.

di Corrado AugiasPrezzo: Il prezzo originale era: 15,49 €.Il prezzo attuale è: 12,00 €. (al 20/03/2025 10:53 PST- Dettagli)Disponibilità immediata Descrizione Libro La solitudine, gli amori, le trasgressioni dell’artista più geniale e più amato del XX secolo.

Il pittore che ha vissuto un’esistenza leggendaria, ancora avvolta nel mistero.

Dettagli LibroCollanaLe ScieEditoreMondadoriAutoreCorrado AugiasRillegaturaCopertina flessibileLinguaItalianoData di Pubblicazione1998-02-01EAN9788804436461ISBN8804436468 Recensioni (0)Non ci sono ancora recensioni.Prodotti correlati Corrado Augias, giornalista, scrittore e conduttore televisivo.

Dopo diverse esperienze giornalistiche come inviato per L’Espresso, Panorama e La Repubblica, approda alla televisione e insieme al direttore di Raitre, Angelo Guglielmi, partecipa alla nascita della cosiddetta “TV-verità”, che cercava di istituire un rapporto il più diretto possibile con la realtà.

Nascono così Telefono giallo (1987-1993), una serie di inchieste a metà tra documentario e fiction su episodi della cronaca nera italiana e il programma di divulgazione culturale Babele (1990-1993).

Nel 2005 conduce, per la RAI, il programma Enigma.

Cura una rubrica di recensioni letterarie sul supplemento settimanale Il Venerdì del quotidiano La Repubblica.

La sua attività di scrittore spazia dal teatro alla narrativa, alla saggistica.

Negli anni Sessanta Augias si interessò al teatro sperimentale e per il romano Teatro dei 101 scrisse Direzione Memorie (1966) e Riflessi di conoscenza (1967), entrambi interpretati da Gigi Proietti; del 1984 è invece L’onesto Jago.

Augias ha pubblicato inoltre, nell’ambito della sua produzione letteraria, una trilogia di romanzi (Quel treno da Vienna, Il fazzoletto azzurro, L’ultima primavera) in cui, sotto specie di spy story con protagonista un fratello immaginario del dannunziano Andrea Sperelli, vengono raccontate pagine fondamentali della storia d’Italia, dalla guerra in Libia alla vigilia del fascismo.

Nella sua opera giallistica spiccano anche testi come Giornali e spie (ricostruzione di una torbida vicenda di spionaggio durante la Grande Guerra), Telefono giallo, Una ragazza per la notte e Quella mattina di luglio.

Giovanni Filoramo, professore emerito di Storia del cristianesimo presso l’Università di Torino, nella sua attività di ricerca e nella sua vasta opera saggistica ha indagato l’emergere dei movimenti gnostici tra il II e III secolo d.C. e la loro reviviscenza fino all’età moderna (Il risveglio della gnosi, L’attesa della fine, Veggenti, profeti, gnostici), come pure i rapporti tra cristianesimo e modernità, Chiesa e politica, con particolare riguardo ai fenomeni della religiosità contemporanea.

È autore, con Marcello Massenzio, Massimo Raveri e Paolo Scarpi, del Manuale di storia delle religioni (1998, 2019) e ha curato diverse opere in volume, tra le quali: Storia delle religioni (Laterza, 1994-1997); Storia del cristianesimo (CDE, 1998-99, poi Laterza); Carisma profetico.

Fattore d’innovazione religiosa (Morcelliana, 2003); La storia comparata delle religioni (con Natale Spineto, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2003); Il Dio mortale.

Teologie politiche tra antico e contemporaneo (con Paolo Bettiolo, Morcelliana, 2002); Teologie politiche.

Modelli a confronto (Morcelliana, 2005).

Per Morcelliana ha diretto anche l’opera in più volumi Storia della direzione spirituale (2006-2008), mentre per Einaudi ha curato il Dizionario delle religioni (1993) e la serie in quattro volumi Le religioni e il mondo moderno (2008).

Negli ultimi anni ha pubblicato La croce e il potere (2011), Ipotesi Dio (2016) e Il grande racconto delle religioni (2018).

Ne Il grande romanzo dei Vangeli (Einaudi, 2019), Augias torna su temi già affrontati nei volumi precedenti come L’inchiesta su Maria, condotta nel 2013 con Marco Vannini e adotta la formula del libro-conversazione, già sperimentata con successo sin dall’inizio con Inchiesta su Gesù (2006), in cui si confronta con Mauro Pesce (docente di storia del cristianesimo).

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