Immigrazione Straniera in Italia: Dati e Statistiche Aggiornate
I cittadini stranieri regolarmente presenti sono una realtà consolidata anche in Italia, sebbene in misura più contenuta rispetto a molti altri paesi europei. Secondo il Report “Indicatori Demografici Anno 2024”, pubblicato dall’ISTAT, in Italia aumentano residenti stranieri e nuovi cittadini.
Al 1° gennaio 2024, risiedono in Italia circa 5,3 milioni di cittadini stranieri, che costituiscono l’8,9 per cento della popolazione residente. Nello specifico, al 1° gennaio 2024, i cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia sono oltre 3,6 milioni. La popolazione residente di cittadinanza straniera è composta da 5 milioni e 422mila unità, in aumento di 169mila individui (+3,2%) sull’anno precedente, con un’incidenza sulla popolazione totale del 9,2%.
L’incremento dovuto al saldo naturale è di circa 41 mila unità; quello dovuto al saldo migratorio è pari a circa 334 mila. Rispetto all’anno precedente diminuisce, anche se lievemente, il peso percentuale degli stranieri in età 0-4 anni (era il 5,6% nel 2022, 5,2% nel 2023) e, più in generale, il peso della popolazione con meno di 18 anni (20,1% nel 2022, 19,6% nel 2023). Si registra anche tra i cittadini stranieri un progressivo aumento dell’età media, che passa dai 36,2 anni del 2022 ai 36,8 del 2023.
Acquisizione della Cittadinanza Italiana
Nel 2023, rispetto al 2022, risulta stabile il numero di stranieri che ha acquisito la cittadinanza italiana (circa 214 mila). Nel 2024 ben 217mila cittadini stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana, dato in crescita rispetto all’anno precedente (poco meno di 214mila). Le tre cittadinanze di origine che risultano avere il peso maggiore sono quella albanese (31mila acquisizioni), la marocchina (27mila acquisizioni) e la rumena (circa 15mila acquisizioni) che, rispetto al 2023, rimpiazza quella argentina in terza posizione. Il 64% delle acquisizioni di cittadinanza italiana si deve a nove collettività.
Rispetto al 2023 scendono quelle concesse a cittadini argentini e brasiliani (rispettivamente -11% e -10%) mentre crescono quelle in favore dei cittadini del sub continente indiano (India +30% e Bangladesh +19%).
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Permessi di Soggiorno
Al 1° gennaio 2024, sono regolarmente presenti in Italia 3.607.160 cittadini non comunitari, il 59,3 per cento dei quali ha un permesso di soggiorno di lungo periodo.
Nel 2023, i nuovi permessi di soggiorno rilasciati a cittadini non comunitari sono circa 330 mila, con una diminuzione del 26,4 per cento rispetto al 2022. Questa flessione si deve principalmente alla forte riduzione dei permessi per asilo e protezione internazionale (-47,6 per cento).
Mercato del Lavoro
Nella partecipazione al mercato del lavoro, permangono alcune differenze tra italiani e stranieri. Nel 2024, il tasso di occupazione degli stranieri (20-64 anni) è di poco inferiore a quello degli italiani autoctoni: rispettivamente, 66,2 per cento a fronte del 67,2 per cento. Tuttavia, rispetto al 2023, l’occupazione è cresciuta più intensamente per gli stranieri (+1,2 punti percentuali rispetto a + 0,8 punti per gli autoctoni). Per entrambi i gruppi, la crescita dell’occupazione è maggiore tra le donne.
Nel 2024, il tasso di disoccupazione scende al 6,1 per cento fra gli autoctoni e al 10,1 per cento fra gli stranieri, con un calo di intensità simile per entrambi i gruppi (rispettivamente 1,2 e 1,1 punti percentuali).
Istruzione
Nel 2024, il grado di istruzione degli stranieri è ancora inferiore a quello degli italiani, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni. Il 48,1 per cento degli stranieri tra i 15 e i 64 anni di età ha conseguito al più la licenza media, rispetto al 34,5 per cento dei coetanei italiani; il 40,2 per cento ha un diploma di scuola superiore e l’11,6 per cento una laurea, a fronte, rispettivamente, del 44,8 per cento e del 20,7 per cento degli italiani nella stessa fascia d’età.
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Distribuzione Geografica
Storicamente, gli stranieri sul territorio italiano si sono concentrati soprattutto nelle ripartizioni del Centro-nord dove, al 1° gennaio 2023, risiede l’83,2 per cento degli stranieri residenti in Italia. Al 1° gennaio 2024, l’83,9 per cento dei cittadini non comunitari regolarmente presenti ha un permesso rilasciato o rinnovato nel Centro-nord, mentre solo il 16,1 per cento l’ha ottenuto o rinnovato nel Mezzogiorno.
- Nord e, in particolare, Nord-ovest sono le ripartizioni a maggiore concentrazione di popolazione straniera (rispettivamente, 59 per cento, oltre 3 milioni di individui; 34,2 per cento, quasi 1,8 milioni).
- Il Centro accoglie il 25 per cento dei residenti stranieri (1,3 milioni).
- Il Sud e le Isole, rispettivamente, il 12,1 e il 4,7 per cento.
Altrettanto attrattivo per gli stranieri è il Centro, dove risiedono un milione 322mila individui (24,4% del totale) con un’incidenza dell’11,3%. Più contenuta è la presenza di residenti stranieri nel Mezzogiorno, 941mila unità (17,3%), dove rappresentano appena il 4,8% della popolazione residente totale.
Le regioni con le quote più elevate di rilasci o rinnovi di permessi di soggiorno sono: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto. Nel confronto con il 2023, le regioni che hanno mostrato l’incremento maggiore sono: Molise, Basilicata, Trentino-Alto Adige/Sudtirol e Campania.
Nel 2024, rispetto all'anno precedente, si rileva un aumento del tasso di occupazione degli stranieri nella fascia d’età tra i 20 e i 64 anni, in particolare nelle regioni del Centro (+2,4 punti percentuali). La riduzione del tasso di disoccupazione si registra al Centro e nel Mezzogiorno (rispettivamente, -2,4 e -2,3 punti), maggiormente per la componente femminile di popolazione. In tutte le ripartizioni, fra gli stranieri, si registra una diminuzione del gap di genere, soprattutto nel Nord-ovest, dove il tasso di disoccupazione maschile è in crescita. Nel 2024, il tasso di inattività si riduce nel Nord-est e nel Centro (-0,3 e -0,4 punti), mentre aumenta nel Nord-ovest e soprattutto nel Mezzogiorno.
L'Italia nel Contesto Europeo
Al 1° gennaio 2023, l’incidenza degli stranieri residenti in Italia (8,7 per cento) è leggermente inferiore alla media UE. Al tredicesimo posto nella graduatoria dei 27 paesi europei, l’Italia segue la Germania (14,6 per cento) e la Spagna (12,7 per cento), ma precede la Francia (8,2 per cento).
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Nel 2023, nella media europea, il tasso di occupazione della popolazione tra 20 e 64 anni cresce in egual misura per stranieri e autoctoni, lasciando inalterato il divario a svantaggio della popolazione straniera. In diciotto paesi UE, il tasso di occupazione della popolazione straniera è inferiore rispetto a quello degli autoctoni. I divari sono più contenuti (inferiori ai due punti percentuali) in Romania, Italia, Cipro e Portogallo; più elevati (superiori ai dieci punti percentuali) in Finlandia, Svezia, Francia, Ungheria, Germania e Bulgaria. Viceversa, in nove paesi il tasso di occupazione dei cittadini stranieri è più elevato di quello degli autoctoni, in particolare per Lussemburgo e Malta, dove il divario a favore degli stranieri supera i 6 punti percentuali.
Nel contesto UE27, il tasso di disoccupazione per gli stranieri è superiore rispetto a quello degli autoctoni, con un divario che varia da un massimo di 12 punti, in Svezia, a un minimo di 0,5 punti, in Cechia (4,1 punti, in Italia); fa eccezione la Lituania, dove i tassi di disoccupazione degli stranieri non differiscono sostanzialmente da quelli degli autoctoni. Il divario tende tuttavia a ridursi nella media europea e in nove paesi - tra cui l’Italia - dove si registra una riduzione dell’indicatore maggiore per la popolazione straniera.
Nel 2023, in Europa, il tasso di inattività della popolazione straniera diminuisce in misura più contenuta rispetto a quello relativo alla popolazione autoctona, sia nella media europea sia in Italia, dove il valore dell’indicatore per gli stranieri (30,5 per cento) è ancora più basso rispetto a quello della popolazione autoctona (33,6 per cento), mentre, nella media europea, accade il contrario.
Tabella Riepilogativa: Dati Chiave sull'Immigrazione in Italia
Indicatore | Valore |
---|---|
Popolazione straniera residente (1° gennaio 2024) | Circa 5,3 milioni (8,9% della popolazione residente) |
Popolazione residente di cittadinanza straniera | 5 milioni e 422mila unità (9,2% della popolazione totale) |
Cittadini non comunitari regolarmente presenti (1° gennaio 2024) | Oltre 3,6 milioni |
Nuovi permessi di soggiorno rilasciati nel 2023 | Circa 330 mila |
Tasso di occupazione stranieri (20-64 anni, 2024) | 66,2% |
Tasso di disoccupazione stranieri (2024) | 10,1% |