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Il caso di Italo Gatti: solitudine e abbandono nel cuore di Roma

Un dramma della solitudine e dell'abbandono nel cuore di Roma, quartiere Appio Latino. Il corpo di Italo Gatti, maestro in pensione, 76 anni, è stato trovato mummificato all'interno della sua abitazione dai vigili del fuoco.

L'amministratore della palazzina aveva denunciato la scomparsa dell'uomo ai carabinieri lo scorso 9 novembre. I condomini erano preoccupati perché era dall'estate scorsa che quel vicino solitario, schivo, abitudinario, noto come un accumulatore seriale e con la consuetudine di fare a piedi le scale per raggiungere il quarto piano dove abitava, era come sparito nel nulla.

Nel frattempo nella cassetta delle lettere si erano accumulate tante bollette non pagate, la pensione era regolarmente accreditata, ma non c'era alcun movimento sul conto, e una finestra del suo appartamento era rimasta misteriosamente spalancata, giorno e notte, per mesi.

Tuttavia la scomparsa di Italo Gatti era stata derubricata ad "allontanamento volontario" e mai nessuno, delle forze dell'ordine, aveva provato ad entrare in quella casa. C'era stato - raccontano i vicini - un sopralluogo che si era però fermato davanti alla porta chiusa.

Della vicenda si era occupato mercoledì scorso il programma “Chi l'ha visto?” E proprio pochi giorni dopo l'appello lanciato in diretta tv i vigili del fuoco in quell'appartamento sono entrati. Italo Gatti era dentro casa sua, morto chissà come e chissà quando - sarà a questo punto l'esame autoptico ad accertarlo.

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Italo Gatti aveva 76 anni ed era un maestro in pensione. L’uomo viveva nel cuore di Roma, nel quartiere Appio Latino, ma era solo. Da mesi i condomini del palazzo in cui viveva ne avevano denunciato la scomparsa, ma le forze dell’ordine avevano derubricato il caso come “allontanamento volontario”.

Era il 9 novembre scorso quando l’amministratore del palazzo romano denunciò la scomparsa del 76enne. Ad avvertirlo erano stati i condomini stessi, che addirittura dall’estate non avevano più visto l’anziano che viveva al quarto piano. Schivo e abitudinario, Italo era anche un accumulatore seriale.

La sua cassetta della posta nel corso dei mesi era stata riempita di lettere, sul suo conto non c’erano segni di movimenti e addirittura dall’estate scorsa una finestra del suo appartamento era rimasta aperta. Per le autorità però, il caso dell’anziano era “allontanamento volontario”.

Secondo il racconto dei vicini di casa di Italo Gatti, nella casa dell’anziano trovato mummificato dopo la denuncia c’era stato un sopralluogo. Tuttavia, le forze dell’ordine si erano fermate davanti alla porta chiusa dell’appartamento.

La storia di Italo, però, era giunta anche a “Chi l’ha visto?”, che proprio mercoledì scorso ha acceso i riflettori sulla vicenda. Proprio pochi giorni dopo il servizio televisivo, infatti, i pompieri che hanno fatto irruzione nell’appartamento, hanno trovato il cadavere mummificato di Italo, morto chissà da quanto tempo.

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Altri casi di persone scomparse

Oltre al caso di Italo Gatti, negli ultimi tempi si sono verificati altri casi di persone scomparse. Ecco alcuni esempi:

  • Roberto Del Prete scomparso da casa da una settimana. Roberto è stato visto ad Anzio.
  • Maurizio Rosi scomparso da quasi un mese: "La speranza di trovarlo c'è. Il 69enne ha fatto perdere le sue tracce dalla zona del Quartiere Trieste.
  • Travolto da un treno: identificata la vittima. La conferma del figlio. L'uomo, 43 anni, era stato portato all'ospedale di Tor Vergata lo scorso venerdì.
  • Nuovo appello della sorella di Cristian, ancora scomparso dal 13 aprile. L'identità chiara dopo il recupero del corpo.

Questi casi, insieme a quello di Italo Gatti, ci ricordano l'importanza di non sottovalutare le segnalazioni di scomparsa e di intervenire tempestivamente per cercare di ritrovare le persone scomparse.

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