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Jonica Trasporti e Turismo: Recensioni, Servizi e Sfide Attuali

Jonica Trasporti e Turismo è una società di autolinee con una storia complessa e un futuro incerto. Questo articolo esplora la sua storia, i servizi offerti e le recenti difficoltà finanziarie che hanno portato alla sua possibile liquidazione.

Storia e Servizi di Jonica Trasporti e Turismo

Jonicatour, presente con i suoi numerosi servizi turistici sin dal 1960, può senz’altro considerarsi azienda leader nel settore autoservizi e trasporto passeggeri. Insieme a tutti i servizi di trasporto già offerti, Jonicatour propone il noleggio di minibus con autista.

Per le famiglie ed i privati dispone di un servizio NCC “noleggio con conducente” con mezzi da 4 a 8 posti full optional per le vostre escursioni in Sicilia: Etna, Agrigento, Siracusa, Alcantara” nei luoghi di maggiore interesse della Sicilia (Catania, Siracusa, Agrigento, Etna, Valle dell’Alcantara) o anche, solo per il vostro trasferimento dall’Aeroporto di Catania.

Offre un servizio di noleggio pullman in Sicilia per Tour Operator di qualità con Pullman Gran Turismo di ultima generazione da 16 a 52 posti con personale qualificato e professionale. I nostri punti di forza? Pulizia mezzi, ordine e autisti qualificati. In un’unica parola Qualità.

Il noleggio di un minibus rappresenta la soluzione migliore per servizi aziendali, transfert da e per aeroporti o gite private per visitare tutti i tesori nascosti della nostra splendida terra.

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Difficoltà Finanziarie e Rischio di Liquidazione

Sembra ormai segnato il destino della Jonica Trasporti e Turismo, società al 51% di Ast (interamente partecipata dalla Regione) e per il restante 49% di Msa (Mediterr Shock Absorbers) del gruppo che fa capo ad Antonello Montante, l’imprenditore di Serradifalco condannato a maggio in primo grado a 14 anni per associazione a delinquere finalizzata anche alla corruzione e tuttora indagato a Caltanissetta in almeno altre tre inchieste, una delle quali per mafia. Per l’azienda con sede a Messina, che effettua il servizio nei comuni della zona jonica messinese e ha in organico 18 dipendenti, si stanno per aprire le porte della dismissione, visto che nel corso di un incontro svoltosi il 21 ottobre è emerso come “non vi sono alternative alla messa in liquidazione” e che i numeri sulla gestione economica sono scoraggianti.

L’amministratore unico di Jonica Trasporti, Gianfilippo Ceccio ha illustrato la situazione patrimoniale ed economica della società al 31 agosto: il patrimonio netto ammonta a 295mila euro (120mila di capitale sociale e 175mila di riserve) e i revisori dei conti stimano una perdita, nel 2019, di oltre 200mila euro. Una situazione societaria, quella della Jonica Trasporti e Turismo, che risulta dunque critica.

Una delle ipotesi sul tavolo è quella della ricapitalizzazione ma la Regione non è intenzionata a sborsare risorse e avrebbe ormai in progetto la dimissione. Dunque l’unica strada è la liquidazione, che sarà sancita in un’assemblea straordinaria fissata per il 2 dicembre.

Il presidente dell’Ast, Gaetano Tafuri, rassicura che vi è la volontà di salvare i dipendenti e il servizio per gli utenti. Adesso è necessario che la politica intervenga al fine di garantire due obiettivi fondamentali: salvaguardare le linee e quindi il servizio svolto nei comuni della zona jonica messinese e tutelare i lavoratori che non possono pagare per errori altrui.

Proprio per questo motivo ho chiesto all’assessore Marco Falcone un incontro urgente insieme al presidente di Ast Tafuri per tracciare insieme il percorso che possa evitare l’ennesimo scippo per il nostro territorio. Da più fonti si apprende che la Jonica Trasporti dovesse essere utilizzata dal socio privato per una scalata in Ast - conclude il deputato e sindaco di S. Teresa di Riva - ma di tutto ciò si occuperà la magistratura; ciò che importa in questo momento è che si possa continuare a garantire i collegamenti in una zona importante della Sicilia che diversamente rimarrebbe sguarnita di qualsivoglia collegamento”.

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Preoccupazioni Sindacali e Richiesta di Intervento Politico

Le complicazioni burocratiche stanno mettendo in ginocchio una realtà produttiva che funzionava, l’Azienda denuncia ritardi nel rilascio del certificato antimafia e di conseguenza si mettono in discussione l’erogazione dei corrispettivi regionali, l’accesso ai finanziamenti per l’acquisto di nuovi bus e si rischia la revoca della concessione delle linee che scade a dicembre.

Intanto il socio di maggioranza Ast Spa aveva espresso la volontà di procedere alla dismissione della partecipazione nella Jonica Trasporti & Turismo, indicendo il 22 gennaio 2019 un’asta pubblica per la cessione della quota di partecipazione pari al 51% del capitale sociale”. L’asta è andata deserta.

Il fronte sindacale ha detto che agirà compatto “per la tutela dei livelli occupazionali”. Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Fast Confsal, Orsa e Ugl “ritengono che vicende estranee al ciclo produttivo non debbano ricadere sui lavoratori che oltre a doversi accontentare, giocoforza, di acconti dello stipendio, rischiano di arricchire la long-list dei disoccupati siciliani.

Le organizzazioni sindacali “rivendicano l’attivazione di tavoli istituzionali capaci di individuare soluzioni credibili che non possono prescindere dal coinvolgimento dei livelli regionali. La politica regionale - sostengono - non può assumere il ruolo di spettatore passivo mentre si consuma il dramma di 18 famiglie e si annuncia il ‘fallimento’ di un’azienda che espleta un servizio pubblico.

Il presidente della Regione e l’assessorato competente - concludono i sindacati - hanno il dovere d’intervenire prima che sia troppo tardi”. Al di là delle note vicende giudiziarie del suo socio di minoranza Antonello Montante, si tratterebbe di una scelta obbligata dovuta a motivi economici.

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Tutto farebbe pensare ad un collegamento con la vicenda giudiziaria del socio di minoranza Antonello Montante, ex leader di Confindustria Sicilia, condannato nei giorni scorsi in primo grado a quattordici anni di reclusione per associazione a delinquere e corruzione. Attraverso una sua società, infatti, Montante detiene il 49% della “Jonica Trasporti & Turismo”, mentre la quota di maggioranza del 51% fa capo all’A.S.T. (Azienda Siciliana Trasporti), attualmente guidata dal presidente Gaetano Tafuri (nel riquadro sulla foto principale).

«L’operazione - spiega Tafuri - rientra in una più complessiva operazione di risanamento dell’Ast attraverso il taglio di alcuni “rami secchi” tra le partecipate. Siamo quindi in presenza di una società che, tranne qualche breve periodo, ha sempre prodotto debiti, coperti “in silenzio” dalla Regione Siciliana, che invece avrebbe dovuto occuparsi del caso molto prima.

Nei mesi scorsi abbiamo pure provato a vendere la società, ma il relativo bando è andato deserto. Il deputato regionale ha chiesto al presidente Tafuri chiarimenti sulla situazione dell'azienda.

Tra le soluzioni prospettate, si vocifera di un possibile assorbimento dell’azienda da parte dell’Ast. Noi - ha aggiunto il deputato Lo Giudice - vigileremo affinché tutto vada a buon fine, ovvero permangano i servizi per le nostre comunità e si garantiscano i livelli occupazionali.

E la “Jonica Trasporti e Turismo Spa”, questo il nome completo, “registra perdite comprese fra i 300mila e i 500mila euro da quasi un decennio e, nel silenzio del socio privato (Montante) alle nostre sollecitazioni, abbiamo deciso di fare ciò che io già proposi all’allora presidente Crocetta molti anni fa”. Si va verso la chiusura. E 18 dipendenti perderanno il lavoro.

Ast potrebbe acquisire la quota nominale del socio privato, ormai erosa fino a valere 70mila euro, ma ci vuole una legge all’Ars”. Dalla politica al momento solo un imbarazzato silenzio.

Tabella: Sintesi della Situazione Finanziaria

Dettaglio Valore
Patrimonio Netto 295.000 €
Capitale Sociale 120.000 €
Riserve 175.000 €
Perdita Stimata (2019) Oltre 200.000 €

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