Andalusia: Un Tesoro di Arte, Natura e Cultura
La regione dell’Andalusia è conosciuta nel mondo sopratutto per il proprio patrimonio culturale e per il bellissimo litorale che si affaccia sull’Oceano Atlantico e sul Mediterraneo. L’Andalusia però, oltre ad essere quella più popolosa, è la seconda regione più estesa della Spagna. Un territorio grande circa tre-quattro volte la Lombardia e che comprende ampi spazi dove l’ambiente naturale è spesso conservato e valorizzato. Infatti, sono ben 24 i Parchi Naturali in Andalusia: 2 di questi sono Parchi Nazionali (+ un altro Parco in via di definizione), di cui uno è addirittura riconosciuto come Patrimonio Unesco.
I 24 spazi protetti si ubicano indistintamente nelle 8 Province, da est a ovest e da nord a sud, raccogliendo una diversità incredibile di paesaggi, di caratteristiche geomorfologiche, di animali, di vegetazione e di forme di sfruttamento turistico.
Parchi Naturali dell'Andalusia
- Parque Natural Cabo de Gata-Níjar: Primo spazio protetto marittimo-terrestre d’Andalusia, tra Almería, Carboneras e Níjar. Un mondo di contrasti tra l’ambiente marino, il litorale e l’arido entroterra.
- Parque Natural Sierra María-Los Vélez: Situato nella Provincia d’Almeria, le cime di questa Sierras si coprono di neve ogni anno. Compreso tra i comuni di: María, Vélez Blanco, Vélez Rubio e Chirivel.
- Parque Natural Bahía de Cádiz: Composto da un mosaico di paesaggi tra cui spiagge, pianure fangose e paludi, situato tra San Fernando, Chiclana de la Frontera, Puerto Real, Puerto de Santa María e Cadice.
- Parque Natural la Breña e Marisma del Barbate: Parco marittimo-terrestre che costituisce un punto d’appoggio per gli uccelli migratori nella palude del Barbate, tra Vejer de la Frontera e Barbate.
- Parque Natural del Estrecho: Uno spazio tra Africa ed Europa, importante per i processi migratori, tra Algeciras e Tarifa.
- Parque Natural Los Alcornocales: Il più grande bosco di sughero della penisola Iberica, tra diverse località nelle province di Cadice e Malaga.
- Parque Natural Sierra de Grazalema: Un paesaggio di contrapposti rilievi su di una roccia calcarea, tra Cadice e Malaga.
- Parque Natural de Cardeña y Montoro: Un habitat tranquillo con colline morbide, risultato dell’erosione del granito, a Cardeña e Montoro (Córdoba).
- Parque Natural Sierra de Hornachuelos: Montagne colonizzate da boschi di lecci e di sughero, con protagonista l’avvoltoio nero, tra Almodóvar del Río, Hornachuelos, Posadas, Villaviciosa de Córdoba e Córdoba.
- Parque Natural Sierras Subbéticas: Formazioni carsiche calcaree, tra Cabra, Carcabuey, Doña Mencía, Iznajar, Priego de Córdoba, Rute, Luque e Zuheros (Córdoba).
- Parque Natural Sierra de Baza: Un’isola bioclomatica con paesaggi e clima variabili, tra Baza, Caniles, Dólar, Gor e Valle de Zalabí (Granada).
- Parque Natural Sierra de Castril: Attraversato dal fiume Castril, che origina la fisionomia del parco montagnoso, nel comune di Castril (Granada).
- Parque Natural Sierra de Huétor: Vicino a Granada, con densi boschi dall’altezza media, tra Cogollos Vega, Beas de Granada, Huétor Santillán, Víznar, Alfacar, Nívar e Diezma.
- Parque Nacional Sierra Nevada: Ospita una flora importante e un ricco patrimonio storico e culturale, tra Almería e Granada.
- Parque Natural Sierra de Aracena y Picos de Aroche: Catene montuose con ardesia e quarzi, caratterizzate da un suolo scuro.
- Parque Nacional Doñana: Una delle zone umide più importanti d’Europa, riconosciuto patrimonio Unesco, tra Huelva, Siviglia e Cadice. La biodiversità del Parco Nazionale Doñana.
- Parque Natural de Despeñaperros: Impressionante gola, opera del fiume Despeñaperros, nel comune di Santa Elena (Jaén).
- Parque Natural Sierra de Andújar: Un ecosistema tipico andaluso, habitat di specie della macchia mediterranea, tra Andújar, Baños de la Encina, Villanueva de la Reina e Marmolejo (Jaén).
- Parque Natural Sierra Mágina: Massiccio isolato con flora mediterranea unica, tra Albanchez de Mágina, Bédmar y Garcíez, Bélmez de la Moraleda, Cambil, Huelma, Jimena, Jódar, Pegalajar e Torres (Jaén).
- Parque Natural Sierras de Cazorla, Segura y Las Villas: Il più grande spazio protetto della penisola Iberica, con il fiume Guadalquivir, tra Jaén.
- Parque Natural Montes de Málaga: Originato dalla ripopolazione della pineta lungo il fiume Guadalmedina, tra Malaga, Casabermeja e Colmenar.
- Parque Natural Sierra de las Nieves: Montagne con burroni e gole, in attesa di diventare Parco Nazionale, tra El Burgo, Istán, Monda, Parauta, Ronda, Tolox e Yunquera (Malaga).
- Parque Natural Sierras de Tejeda, Almijara y Alhama: Massiccio montagnoso tra Malaga e Granada, con paesaggi e patrimonio culturale, tra Alcaucín, Canillas de Aceituno, Canillas de Albaida, Cómpeta, Frigiliana, Nerja, Salares e Sedella (Malaga) e Alhama de Granada, Arenas del Rey, Jayena e Otívar (Granada).
- Parque Natural Sierra Norte de Sevilla: Boschi di lecci e sugheri dove nidificano specie minacciate.
I Patrimoni UNESCO in Andalusia
L’Andalusia è una delle regioni spagnole con il più elevato numero di Patrimoni Unesco: OTTO, alcuni molto famosi, altri meno. A questi però bisogna aggiungere i TRE patrimoni immateriali, ovvero quelli che rappresentano e caratterizzano la cultura e gli usi della regione.
Al giorno d’oggi i riconoscimenti Unesco materiali per i paesi europei hanno rallentato il proprio ritmo, data la grande differenza quantitativa con gli altri continenti del mondo. Per questo motivo, tutte le nuove candidature andaluse, come la Cattedrale di Jaén, non avranno vita facile.
- Alhambra, Generalife y Albaicín (Granada - 1984, ampliato nel 1994): Il complesso monumentale dell’Alhambra e del Generalife è il bene culturale più visitato della Spagna con 2,4 milioni di visitatori all’anno. Se a questo si aggiunge il meraviglioso quartiere d’origine araba dell’Albaicín scopriamo il perchè di questo riconoscimento Unesco.
- Centro Storico di Córdoba (Córdoba - 1984, ampliato nel 1994): A Córdoba, tutto il nucleo storico è stato insignito con il sigillo Unesco, non solo la Mezquita-Cadetral.
- Cattedrale, Alcázar e Archivo de Indias di Siviglia (Siviglia - 1987): Tre edifici che formano un notevole complesso monumentale nel cuore di Siviglia.
- Parco Naturale di Doñana (Huelva, Siviglia, Cadice - 1994, ampliato nel 2005): L’unico Patrimonio Naturale riconosciuto dall’Unesco in Andalusia, che si sviluppa lungo il fiume Guadalquivir.
- Arte rupestre dell’arco mediterraneo della Penisola Iberica (Jaén, Almeria, Granada - 1998): Un’onorificenza condivisa con altre regioni della Spagna, con siti in tre province andaluse.
- Complesso monumentale rinascimentale di Úbeda e Baeza (Jaén - 2003): Testimoniano il patrimonio culturale della provincia di Jaén, con monumenti rinascimentali.
- Il complesso dei Dolmen di Antequera (Malaga - 2016): Uno spazio monumentale e naturale, con i Dolmen, il Torcal e la Peña de los Enamorados.
- Città califfale di Medina Azahara (Cordoba- 2018): Non poteva mancare certamente questa impressionante città araba a solo 7 chilometri da Cordoba. Qui è possibile immergersi tra i resti di una vera città medievale d’Andalusia prima che la riconquista cristiana rivoluzionasse tutto.
I Patrimoni UNESCO immateriali in Andalusia:
- Il Flamenco (2010): Uno stile musicale che va oltre al canto e al ballo e che ha proprie radici culturali legate fortemente con il territorio e con le popolazioni che hanno vissuto in Andalusia: mori, ebrei, gitani.
- La dieta Mediterranea (2010, ampliato nel 2013): La gastronomia è un elemento che caratterizza l’Andalusia.
- La festa dei cortili di Córdoba (2012): Una delle feste del ricchissimo mese di Maggio di Córdoba.
Madinat al-Zahra: La Città Splendente
Madinat al-Zahra, nota anche come Medina Azahara, è un complesso archeologico di grande importanza storica, artistica e culturale per la Spagna e per l’intera Europa. Insieme alla Mezquita, il sito di Madinat esprime il vertice dell’architettura islamica e dello splendore politico e culturale raggiunto del Califfato di Córdoba.
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Cosa Vedere a Madinat al-Zahra:
- Panorama dalla prima terrazza sul sito
- Museo di Madinat al-Zahra: Reperti rinvenuti nel sito archeologico
- Area Archeologica di Medina Azhara
Informazioni Utili per la Visita:
- Orari di apertura: Variano a seconda del periodo dell'anno (controllare le informazioni aggiornate).
- Costi della visita: Gratuito per i cittadini UE accreditati, altri paesi 1,50 euro.
- Visita notturna: Possibile in estate, senza necessità di prenotazione.
- Come arrivare: In auto, taxi o bus. È disponibile un bus giornaliero dedicato con partenza da Cordoba.
Il Museo Iberico di Jaén
Il nuovo Museo Iberico di Jaen, inaugurato l’11 dicembre 2017 dal re Felipe VI e unico nel suo genere al mondo, nasce come istituzione museale di prim’ordine che raccoglierà le principali testimonianze materiali della cultura iberica. Attualmente è possibile visitare la mostra temporanea dal titolo “La signora, il principe, l’eroe e la dea”, in cui attraverso questi quattro personaggi prototipici del popolo iberico, il pubblico è invitato a fare un tour scientifico di questa cultura che ha avuto un ampio sviluppo nella provincia di Jaen e che durò oltre sei secoli, dal VI secolo aC fino alla dominazione romana.
Il nuovo e spettacolare spazio espositivo comprende attualmente il monumento iberico di El Santuario Heroico de El Pajarillo, che si trovava a Huelma e datato al IV secolo a.C., a cui si aggiungono pezzi provenienti da altre parti della geografia andalusa. Due nuove sculture sono state incorporate nella collezione permanente del Museo Iberico di Jaen, provenienti dalle tombe dell’aristocrazia iberica rinvenute nel sito del Cerro de los Molinillos (Baena, Córdoba); Sono un leone e una lupa realizzati in pietra calcarea di grande valore archeologico.
L’edificio in cui si trova il Museo è un’infrastruttura culturale moderna e all’avanguardia, costruita dalla Junta de Andalucía, con più di 11.000 metri quadrati e che ha richiesto un investimento di oltre 25,5 milioni di euro. Situato in Paseo de la Estación, nº 41 a Jaen, nel cuore della capitale.
Sierra Nevada: Un Paradiso Naturale
Come una collana che cinge il Parco Nazionale della Sierra Nevada, così è l'omonimo parco naturale. Distribuito tra le province di Granada e Almería, condivide con il parco nazionale gran parte delle caratteristiche di alta e media montagna che fanno del colossale massiccio montuoso meridionale un ambiente unico in tutto il continente. Qui è possibile trovare una flora tra le più variegate d'Europa, decine di insetti endemici, vette bianche che si protendono verso il cielo...
All'epoca, l'intera Sierra Nevada fu dichiarata parco naturale dalla Junta de Andalucía (1989), ma in seguito lo Stato lo restrinse al nucleo centrale (1999), mantenendo la metà degli ettari originari del primo. Sebbene la maggior parte delle sue montagne più alte si trovino nel parco nazionale (con in testa il Mulhacén, la vetta più alta della Penisola Iberica), la fascia esterna di questo parco naturale è del tutto indistinguibile dall'altra, anzi entrambe formano un tutt'uno: la Riserva della Biosfera della Sierra Nevada.
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Il modo migliore per conoscere la Sierra Nevada è, naturalmente, camminare, ad esempio girandoci intorno lungo il sentiero di Grande Distanza (GR) 240, detto Sulayr (nome dato dagli arabi al massiccio: la montagna del sole). Si tratta di un anello di circa 300 chilometri (il più lungo del suo genere in Spagna) che attraversa sia il parco nazionale che quello naturale, idealmente suddiviso in 19 tappe, con un'esposizione ininterrotta alla bellezza e alla varietà naturale e culturale.
Il fiore all'occhiello del Parco Naturale della Sierra Nevada è la sua eccezionale flora, una delle più ricche della penisola in termini di specie endemiche locali e generali.
Siviglia: Un Tesoro da Scoprire
Tra gli emblemi architettonici di Siviglia, il Palazzo dell’Alcazar è uno dei siti da non perdere assolutamente. In realtà, si tratta di un insieme di palazzi, essi stessi iscritti al Patrimonio mondiale dell’Unesco.
Da un punto di vista architettonico, l’Alcazar è un misto di stile moresco, rinascimentale e gotico. Si tratta di un vecchio palazzo fortificato, costruito nel corso del IX secolo, la cui storia è particolarmente interessante. Il mix di stili che lo contraddistingue lo rende particolarmente attrattivo per le migliaia di turisti che ogni anno si accalcano alle sue porte.
Santa Cruz è un quartiere molto vivo della città di Siviglia, sempre piacevole da visitare, anche perché ospita la Cattedrale! Costruita al posto di una moschea (Almohade), ha uno stile gotico e moresco allo stesso tempo ed è il monumento più visitato della città!
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Piazza Spagna è un simbolo forte della città, della regione e del Paese tutto, Plaza Espana è lì solo dal XX secolo: è stata disegnata dall’architetto Anibal Gonzales nel 1929, in occasione dell’Esposizione iberico americana. Chiunque vada in Andalusia deve passare da questa piazza!
Il museo delle Belle Arti di Siviglia è veramente imperdibile! Una volta entrato, potrai fare una panoramica la più ampia possibile della storia della città attraverso l’arte pittorica, ma non solo. Ecco allora che al suo interno potrai ammirare pitture e sculture, vere opere d’arte di Murillo, Velasquez, Goya, Cranach, Torriginao, realizzate tra il XV e il XX secolo. Un percorso turistico interessante anche dal punto di vista culturale. Collocato in un antico convento della Merced Calzada de la Asuncion, il museo è stato costruito nel XIII secolo, in uno stile mudejar.
Il parco Maria Luisa: 40 ettari di verde, pensati appositamente per la quiete nel pieno centro della città andalusa. Alberi centenari, fontane, piazzette poetiche, vegetazione lussureggiante e varia: ogni più piccolo angolo del parco è un invito a sognare. In origine, questo parco faceva parte dei giardini dei duchi di Montpensier, ma nel corso del XIX secolo, Siviglia si è urbanizzato e il parco Maria Luisa è rimasto come regalo per la città. In seguito, l’architetto paesaggista Jean Claude Nicolas Forestier lo ha curato, ispirandosi all’Alhamba di Granada e all'Alcazar.
Il Palacio de la Duena, costruito tra il XV e il XVI secolo, è un mix di stile rinascimentale e mudejrar. Un caleidoscopio colorato, le cui decorazioni e gli ornamenti sono un colpo d’occhio di sicuro effetto.
La Torre del Oro è una torre militare, antico punto di osservazione della città, in cui, per un certo periodo (XV secolo), veniva immagazzinato l’oro che i conquistadores riportavano in città. Ai nostri giorni, se passi da Siviglia e visiti la Torre del Oro, puoi ammirare anche il museo della marina, ospitato qui dentro.
Se cerchi delle atmosfere tipiche, il quartiere di Triana è imperdibile. Allo stesso tempo, quartiere gitano e tempio del flamenco, le stradine e i vicoli di questa area della città finiscono tutte al mercato di Triano, molto noto per le tante specialità culinarie spagnole che vi puoi assaggiare.
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