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La Rinconada: Informazioni Turistiche sulla Città Più Alta del Mondo in Perù

Il Perù è una terra colorata e piena di sorprese, che ospita anche la città più alta del mondo: La Rinconada, situata a 5100 metri di altitudine. Con un’altitudine media di 5.100 metri sul livello del mare, La Rinconada è considerato il centro abitato più alto del mondo.

E se questa informazione non basta a stupirvi, pensate che ci vivono 82.000 persone, ma non esistono né scuole né ospedali. La Rinconada si erge come un baluardo umano sfidando le leggi della natura, posta a un’altitudine vertiginosa di 5.100 metri sopra il livello del mare. Questo la rende non solo il luogo abitato permanentemente più alto del globo terrestre ma anche un fenomeno singolare di adattamento e resistenza umana di fronte alle avversità più estreme.

Dove si Trova La Rinconada

La Rinconada è una città situata nella regione di Puno, nel Perù meridionale, ed è famosa per essere la città abitata più alta del mondo. Fa parte del Distretto di Ananea che si estende sul fianco occidentale di una ramificazione del Nevado Ananea Grande che sovrasta la città e che i gli abitanti hanno soprannominato La Durmiente, per via del profilo montuoso delle sue cime che sembra disegnare quello di una donna sdraiata supina.

Situata nelle impervie Ande peruviane, La Rinconada è un microcosmo di vita estrema, dove la modernità sembra aver fatto solo degli apparizioni episodiche, lasciando il territorio e la sua gente a un’esistenza che ha poco a che fare con il comfort e le comodità a cui molti nel mondo sono abituati.

Come Arrivare a La Rinconada

Il percorso per arrivare a La Rinconada è un’avventura in sé. Partendo da Puno, una città situata sulle rive del Lago Titicaca, i viaggiatori devono affrontare un viaggio lungo e tortuoso attraverso le Ande. Il viaggio può essere lungo e difficoltoso, a causa delle strade di montagna e delle condizioni climatiche. Non ci sono aeroporti nelle immediate vicinanze della città.

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Per raggiungerlo, è necessario percorrere una precaria strada di montagna ricoperta d’erba, rocce, polvere e - spesso - ghiaccio.

Clima e Condizioni Ambientali

Sito sul fianco occidentale di una diramazione del Nevado Ananea Grande (montagna la cui cima si trova poco spra), La Rinconada vive per la maggior parte dell’anno con temperature sotto gli zero gradi. La Rinconada ha un clima di alta montagna, con temperature fredde e un tempo estremamente variabile. Le temperature medie variano da -3°C a 6°C, ma possono scendere molto più in basso durante le notti invernali. La città è soggetta a precipitazioni nevose e a forti gelate, specialmente durante la stagione delle piogge, da dicembre ad aprile.

Posta sulle Ande ad altitudine estrema, La Rinconada ha un insolito clima di tundra alpina nonostante si trovi tra il Tropico del Capricorno e l’Equatore. L’estate è umida e l’inverno secco e freddo con temperature basse durante l’intero anno e nevicate frequenti. Le variazioni di temperatura nel giorno sono molto significative. La temperatura media annuale è di 1,3 °C e la precipitazione media di 707 mm.

Le condizioni ambientali della zona sono critiche. Nella città di La Rinconada le strade sono sempre coperte di fango e vi scorrono rigagnoli di scarichi provenienti sia dalle lavanderie di minerale, sia dalle latrine, non esiste infatti un sistema di fognatura né di fornitura di acqua. L’acqua potabile è ricavata dalle vicine lagune (contaminate dal mercurio proveniente dalla raffinazione dell’oro) e dallo scioglimento del ghiaccio, durante il giorno, dai tetti delle case: anche quest’acqua è contaminata dai fumi di mercurio che si depositano sui tetti stessi.

Popolazione e Attività Economica

Eppure, è casa di oltre 50.000 persone, abituate a vivere qui, all’ombra del gigantesco ghiacciaio Bella Durmiente (la Bella Addormentata). La popolazione di La Rinconada è un insieme eterogeneo di individui e famiglie che hanno lasciato le loro case in altre parti del Perù, attratti dalla promessa di ricchezza sotto forma di oro. La popolazione di La Rinconada è stimata tra 30.000 e 50.000 abitanti, con un’afflusso costante di lavoratori e migranti che arrivano in cerca di opportunità nell’industria mineraria.

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L’attività principale a La Rinconada è l’estrazione dell’oro. La città è stata fondata negli anni ’80 a seguito della scoperta di giacimenti d’oro nella zona. L’industria mineraria è il fulcro dell’economia locale e attira lavoratori da tutto il Perù e dai paesi vicini. Tuttavia, le condizioni di lavoro nelle miniere sono spesso pericolose e insalubri.

L’economia cittadina è basata esclusivamente sull’attività estrattiva e su quella di sussistenza dei suoi abitanti. Il clima rende impossibile ogni tipo di coltivazione. L’attività commerciale è essenziale e si manifesta in tutte le sue forme: dalla vendita di articoli di prima necessità ad elettrodomestici ed ovviamente articoli minerari di ogni genere. Sono presenti ristoranti, bar, discoteche, alberghi, pensioni e postriboli dove è ampiamente praticata la prostituzione minorile.

Le Miniere d'Oro e i Rischi Ambientali

La città sorge su un giacimento minerario che coinvolge direttamente circa 40.000 persone che, incuranti dei rischi connessi o accettandoli come necessari, trascorrono la maggior parte delle loro giornate in cunicoli stretti e soffocanti, respirando quotidianamente esalazioni nocive di metano e cianuro. Inoltre, si stima che a causa dell'attività mineraria vengano rilasciate circa 15 tonnellate di mercurio all'anno nei corsi d'acqua che confluiscono nella laguna La Rinconada, finendo successivamente nel lago Titicaca attraverso il fiume Ramis. La zona insomma è fortemente contaminata, il rischio per la salute pubblica e gli ecosistemi coinvolti è altissimo, considerando anche che le acque dei fiumi coinvolti nello smaltimento del mercurio vengono utilizzate dalla popolazione per uso domestico.

Condizioni di Vita e Salute

In genere, i turisti a La Rinconada non ci vengono. Non ci sono hotel né ospedali, qui, e neppure troppo controllo da parte del Governo. Senza contare che l’aria, per chi non è abituato a tali altitudini, può rendere la respirazione difficoltosa. È una città poverissima, questa, la cui economia si basa prevalentemente sulle miniere d’oro (non regolamentate) che si trovano nei dintorni.

L'età media è di 30-35 anni, circa la metà di quella di un peruviano medio, situazione che non stupisce considerando la mancanza dei servizi basilari come il sistema fognario, un'organizzazione per la raccolta dei rifiuti, l’assenza di elettricità e riscaldamento, tutte cose che rendono l'ambiente urbano insalubre e poco sicuro. La speranza di vita è di soli 50 anni, 20 di meno che nel resto del Paese.

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A questo si aggiunge l’assenza di scuole e ospedali, mentre recuperare acqua potabile rappresenta una vera impresa per la popolazione, la cui aspettativa di vita è estremamente bassa: secondo alcuni studi, nella città più alta del mondo si vive al massimo 35 anni, a causa delle malattie polmonari e delle infezioni respiratorie che colpiscono molti degli abitanti.

Adattamento alla Mancanza d'Ossigeno

Una ricerca internazionale pubblicata sulla rivista Hemasphere alla quale hanno lavorato l'Università di Milano e quella francese di Grenoble ha infatti evidenziato come la capacità dell'organismo umano di adattarsi anche alle condizioni più estreme abbia consentito agli abitanti locali di supplire alla carenza di ossigeno (ipossia) indotta dall'alta quota sintetizzando grandi quantità di emoglobina, che è necessaria per trasportare l'ossigeno nell'organismo. I risultati della ricerca mostrano che, nonostante l’aumento progressivo dei globuli rossi e della massa di emoglobina, non si verifica la conseguente carenza di ferro utile alla produzione di queste cellule.

Questo fenomeno è reso possibile dalla presenza elevata di ceruloplasmina, una proteina essenziale per l'assorbimento del ferro, la cui produzione è stimolata proprio dalla carenza di ossigeno. Le scoperte dello studio potrebbero rivelarsi utili per supportare i pazienti affetti da malattie respiratorie caratterizzate da ipossia cronica grave o da patologie ematologiche come la policitemia, in cui si registra un notevole aumento dei globuli rossi.

Si tratta della dimostrazione di quanto il corpo umano possa adattarsi a condizioni di vita estreme, ma anche se è certamente possibile adattarsi a quelle ambientali, le condizioni abitative della città difficilmente possono essere considerate civili.

Turismo a La Rinconada

Visitare La Rinconada non è affatto semplice: questo piccolo centro si trova sulle Ande peruviane, nel Distretto di Ananea, ed è caratterizzato da un’aria rarefatta, com’è naturale che accada ad alta quota, dove la pressione atmosferica cala con l’altitudine, riducendo la quantità di ossigeno disponibile. In città il turismo è fortemente sconsigliato, non sono presenti infrastrutture di accoglienza e, in mancanza di istituzioni pubbliche, domina la criminalità: il tasso di violenza è altissimo; complice anche la scarsità di ossigeno che, per un turista, potrebbe essere addirittura letale se non trattata correttamente, con l'utilizzo di bombole e mascherine.

Tutte condizioni che scoraggiano il turismo, tanto che in città non esiste nemmeno un albergo.

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