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Escursione ai Laghi Gemelli: Un Percorso Indimenticabile tra le Alpi Orobie

Il Rifugio Laghi Gemelli si trova ad una quota di 1968 metri, nel comune di Branzi, in alta Val Brembana. Il rifugio deve il suo nome all’omonimo lago artificiale lungo il quale sorge. Oltre al bacino dei laghi gemelli, è circondato da altri numerosi laghi artificiali, quali il lago Marcio, il lago delle Casere, il lago Colombo ed il lago del Becco.

Di proprietà del CAI di Bergamo, il primo edificio risale addirittura al 1900, ma andò distrutto durante la seconda guerra mondiale. L’edificio attuale è stato invece inaugurato nel 1948.

Diversi punti di partenza per raggiungere il rifugio

L’escursione al Rifugio Laghi Gemelli da Carona è una delle possibilità di ascesa al Rifugio. Infatti è possibile raggiungerlo anche da altri punti: da Branzi e da Mezzeno, sopra Roncobello.

Partenza da Carona (Sentiero CAI 211)

In questo articolo andiamo a descrivere l’itinerario che porta al rifugio a partire da Carona. La partenza è da Carona. Lasciamo l’auto in uno dei numerosi parcheggi presenti in paese, ricordandoci di acquistare preventivamente uno dei gratta e sosta presso gli esercenti autorizzati in paese. Ci spostiamo quindi a piedi sulla sponda sinistra del lago di Carona, da dove parte il sentiero vero e proprio. Evidenti cartelli indicano la nostra destinazione.

Imbocchiamo il segnavia CAI 211 che manterremo fino all’arrivo in rifugio. Da qui il sentiero si inerpica nel bosco, con pendenze sostenute. Proseguiamo seguendo i tornanti e guadagnando quota fino ad un pianoro, dove possiamo riprendere fiato. Poco dopo il sentiero incontra un bivio, è il 213, che porta al Rifugio Calvi. Lo ignoriamo, restando sul 211 e proseguendo con pendenze marcate.

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Giungiamo finalmente al lago Marcio, ed alla relativa diga. Qua il sentiero spiana ed abbiamo modo di costeggiare il lago ed ammirarne le sponde. Il nostro sentiero incontra quindi il CAI 250, che sale al lago del Becco ed il 212, proveniente da Branzi. Proseguendo leggermente in discesa, costeggiamo dall’alto il lago delle Casere. Passiamo su di un ponticello e proseguiamo nuovamente in salita, per l’ultimo tratto di sentiero che ci porterà infine a raggiungere il Rifugio Laghi Gemelli.

Il sentiero è un po’ sconnesso e con molti sassi, che però sono ben sistemati e non danno particolarmente fastidio. Ciò che dà forse maggiore noia è l’acqua che scorre abbondante lungo il sentiero (soprattutto dopo abbondanti piogge). Per questo consigliamo scarpe in goretex o scarponi impermeabili.

Dopo circa 5 km di cammino in salita (con circa 750 metri di dislivello), si arriva al Lago Marcio, il primo di una serie di Laghi artificiali che si incontrano lungo il cammino. Qui la vista ripaga tutta la fatica fatta nel salire e il panorama è stupendo. Da qui in poi il dislivello sarà poco e si può godere della pace e della tranquillità del posto, costeggiando dapprima il lago Marcio e successivamente il Lago Pian Casere.

Successivamente si riprende una breve salita e in circa 20 minuti si raggiunge il rifugio Laghi Gemelli, che si trova proprio accanto all’omonimo Lago. Lungo il tragitto si incontrano diversi laghi che rendono il paesaggio unico:

  • Il Lago Marcio, la cui diga è stata realizzata tra il 1923 e il 1925. Il nome potrebbe derivare dal particolare colore che assume l’acqua al suo interno.
  • Il Lago Pian Casere, un altro lago artificiale realizzato tra il 1941 e il 1946, poco lontano da una serie di Malghe (Casere in bergamasco).
  • Il Lago del Becco, anch’esso un lago artificiale realizzato tra il 1923 e il 1925.

Partenza dalle Baite di Mezzeno (Sentiero CAI 215)

Un percorso leggermente più breve parte dalle Baite di Mezzeno, situate poco dopo Roncobello (BG). Si segue il sentiero CAI 215 in salita, per circa 4,7 km con 600 mt di dislivello, attraversando il Passo del Mezzeno (2144 m) per poi costeggiare i laghi Gemelli e arrivare al rifugio.

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Il sentiero CAI 215 ha inizio a pochi passi dal parcheggio ed è chiaramente segnato da una serie di cartelli molto evidenti. Il sentiero non comincia dolcemente e la salita è quasi fin da subito abbastanza ripida e costante, del resto dobbiamo percorrere circa 750 m di dislivello in poco meno di un’ora e mezza.

Superata la conca dove sorge la baita il sentiero punta dritto verso il passo, inerpicandosi lungo il versante roccioso della montagna e affrontando la maggior parte del livello con ampi gradoni naturali. Non si tratta di nulla di eccessivamente tecnico, ma bisogna comunque prestare un po’ di attenzione a dove si poggiano i piedi e, nel caso, aiutarsi con le mani lungo i tratti maggiormente ripidi.

Partenza dalla Valcanale (Sentiero CAI 220)

Esistono anche itinerari più lunghi e complessi che partono dall’alta val Seriana: il sentiero 220 parte dalla Valcanale e conduce al rifugio laghi Gemelli in 3 ore e 30 minuti (8 km e 1070 m dislivello).

Superato il piccolo borgo di Valcanale (1115m), la strada si interrompe ed ha inizio la carrozzabile che risale nel bosco (Sentiero 220), con pendenze a tratti anche importanti. Il tracciato non presenta alcuna difficoltà eccezion fatta per la pendenza di alcuni tratti, rimanendo comunque molto largo e battuto; in circa 40 minuti si giunge così al limite del bosco e al Rifugio Alpe Corte (1410m).

Il Rifugio Laghi Gemelli: Storia e Ospitalità

Il Rifugio Laghi Gemelli è uno dei primi rifugi che sorge nella Bergamasca. La sua inaugurazione risale al 1900 e la struttura, ad un solo piano, aveva 12 letti per gli uomini e 6 per le donne ed era aperto da luglio a settembre. Nelle vicinanze del rifugio, a ridosso dei laghi gemelli, tra il 1928 e il 1932 venne costruita la diga, in funzione ancora oggi, per favorire la produzione di energia idroelettrica.

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Il rifugio funzionò da luglio a settembre fino alla seconda guerra mondiale, quando venne preso come base dalla “Brigata Partigiana G.L. (Giustizia e Libertà) Cacciatori delle Alpi - 2° Dio Sciatori”. Nel gennaio del 1945 i fascisti distrussero però il rifugio (e anche la vicina casa dei guardiani della diga), incendiandolo.

L’attuale rifugio sorge poco lontano dal precedente ed è stato inaugurato nel 1948. Può ospitare fino a 80 persone ed è strutturato su 3 piani. Dal rifugio si possono raggiungere interessanti vette, come il Pizzo del Becco, il Monte Cabianca, il Monte Tonale od il Pizzo Farno, od optare per escursioni meno impegnative come il giro dei laghi. Infine, è possibile raggiungere anche i rifugi Calvi e Longo. Il rifugio vanta 80 posti letto ed un’ottima cucina casereccia.

Il Giro dei Cinque Laghi

Il giro dei laghi Gemelli regala splendide viste sulle cime montuose circostanti: il Pizzo Farno, il Monte Corte e il passo dei Laghi Gemelli, che collega la val Brembana alla val Seriana. Concluso il giro del laghi Gemelli, a seconda di quanto tempo abbiamo a disposizione, possiamo scegliere se allungare l’escursione visitando il Lago Colombo, situato a circa mezz’ora di cammino su un sentiero in leggera salita.

Una volta ritornati nei pressi della dighetta del lago Marcio, con una deviazione minima è possibile vedere anche il lago Becco, come ho scelto di fare nel corso della mia escursione: basterà seguire le indicazioni, costeggiare il lago Marcio sul suo versante orientale, per poi affrontare una breve salita: in circa 15 minuti saremo in vista del lago Becco. Quest’ultimo può anche essere raggiunto dal lago Colombo in circa 45 minuti, nel caso in cui avessimo scelto di visitare prima quest’ultimo: avremmo così visitato tutti i laghi della zona.

Il Lago Colombo è il meno “frequentato” tra i 5 laghi, ma per me è davvero stupendo! Tornando sul sentiero che stavate seguendo, arriverete con una piccola salita alle Baite Colletto e vedrete in lontananza il Lago Becco. Raggiungetelo e godetevi gli ultimi riflessi degli alberi sull’acqua.

Informazioni Utili

L’itinerario da Carona è tecnicamente facile ma richiede un minimo di allenamento. Organizza sempre con attenzione le tue gite, scegliendo il materiale e l’equipaggiamento adatto e verificando l’itinerario prima di percorrerlo.

Il rientro avviene lungo lo stesso itinerario percorso all’andata.

Caratteristiche del percorso da Carona:

  • Sentiero CAI: 211
  • Distanza totale: 15km (misurato con orologio), 12 km da STRAVA
  • Dislivello complessivo: 978 m
  • Difficoltà: E (escursionistico)
  • Tempo di salita (secondo tabella CAI): 3 ore
  • Tempo di discesa (secondo tabella CAI): 2 ore
  • Tipo di percorso: sentiero. Fino al Lago Marcio con molti sassi ma ben sistemati.
  • Tratti esposti: nessuno
  • Adatto ai bambini: sì se sono abituati a camminare in montagna
  • Stagione ideale: Estate/autunno. In primavera/inverno dipende dalle condizioni della neve.
  • Tipo di attività: escursione, trail
  • Esposizione al sole: Fino al lago Marcio si è nel bosco, poi pochi alberi.
  • Punti ristoro: Rifugio Laghi Gemelli
  • Punti d’acqua lungo il percorso: No

Altre informazioni utili:

  • Si, il costo del ticket è di 2€ (giornaliero) per raggiungere il punto di partenza da Mezzeno.
  • Non sottovalutate il percorso! Anche se si tratta di un trekking molto famoso, non lo ritengo adatto a chi non è abituato ad andare in montagna.
  • Portate molta acqua e cibo! Non ci sono fonti di acqua potabile sul percorso.

Consigli utili:

  • Scegliete il giusto periodo! Il mio consiglio è percorrere questo trekking nel mese di ottobre durante il foliage perché è sicuramente il momento più scenografico dell’anno.
  • Mettete nello zaino una torcia per l’eventuale discesa al buio! Il percorso è talmente lungo che se lo percorrete dopo il cambio dell’ora legale in ottobre, 90 su 100 scenderete che sarà già buio!

Il Rifugio Laghi Gemelli (m 1961) è situato in alta Valle Brembana, in provincia di Bergamo, nella località Laghi Gemelli che prende il nome da due laghi inglobati in un unico bacino.

La gita proposta si svolge nel settore occidentale di quel quadrilatero montuoso che si trova sullo spartiacque fra la Val Brembana a Ovest, la Val Seriana ad Est e la Valcanale a Sud e forma un vasto altopiano costellato da laghetti alpini grandi e piccoli. Per quanto non abbia una denominazione comunemente accettata, ci pare che "Altopiano dei laghi" possa essere un toponimo calzante e condivisibile.

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