Lecce: Cosa Vedere in un Giorno
Un balcone in pietra leccese, un laboratorio artigianale dove si lavora la cartapesta, una trattoria tipica, un'antica chiesa barocca, una piazza, un monumento… queste sono solo alcune delle cose che potresti vedere a Lecce, ma c’è molto di più. Basta passeggiare per le vie del centro storico di Lecce per restare affascinati da questa città salentina: Lecce va vissuta, ti farà innamorare… ne sono certa!
Chiamata anche la “Firenze del Sud”, Lecce è un museo in cui il barocco la fa da padrona sul livello della strada, mentre i resti romani padroneggiano nei suoi sotterranei. La città è famosa per la sua arte barocca, non a caso è stata nominata la “Signora del Barocco”. Lecce viene definita la “Signora del Barocco“, ed è proprio l’arte barocca quella che caratterizza le guglie, i portali, le chiese, i monumenti e le abitazioni del centro storico. La città, infatti, è un tripudio d’arte, edifici storici e religiosi, come la Basilica di Santa Croce, la Piazza del Duomo con il campanile e il Palazzo Vescovile.
Se hai poco tempo e desideri fare un tour tra i posti più belli della Puglia, Lecce diviene così una tappa da visitare al volo e, quindi, bisogna concentrarsi sulle attrazioni più importanti. Ti propongo un itinerario su cosa vedere a Lecce in un giorno, un itinerario che ha una durata di percorrenza di circa 30 minuti (visite escluse), quindi una giornata sarà sufficiente per averne un assaggio generale.
Lecce è il fulcro del Salento, ma è circondata da luoghi mozzafiato sia sulla costa che nell’entroterra. Negli ultimi 15 anni il Salento leccese è diventato la meta di mare più famosa d’Italia. Cosa spinge tante persone a raggiungere il tacco d’Italia, questo lembo di terra stretto diviso tra Ionio e Adriatico?
Consigli Utili Prima di Iniziare il Tour
Prima di illustrare l’itinerario vorrei darti qualche consiglio utile, ad esempio dove parcheggiare e dormire a Lecce. Considera che dove dormirai in città potrebbe influenzare l’ordine delle tappe, ma nessun problema: ti basterà semplicemente spostare la sequenza delle attrazioni nella mappa dopo averla aperta su Google Maps per personalizzarla. Facile, vero?
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Dove Parcheggiare a Lecce
Parlo di parcheggi non perché convenga girare in auto, anzi… la città è piccola e ti consiglio di camminare a piedi. Un suggerimento: non appena atterrato in Puglia, all’Aeroporto di Bari o Brindisi, ti conviene noleggiare un’auto. A Lecce ci sono dei parcheggi a pagamento situati in posizioni strategiche e serviti da navette, attivi dal lunedì al sabato, dalle 7:00 alle ore 21:00, come Torre del Parco, vicino Porta San Biagio. Ricordo che i parcheggi blu nella città sono attivi dalle 9:00 alle 21:00, poi divengono gratuiti, mentre nei giorni festivi sono gratis. Le tariffe partono da circa €0,50 ed arrivano a un massimo di €1,50.
Puoi parcheggiare gratuitamente nelle varie traverse nei pressi di questi parcheggi, specialmente vicino Torre del Parco e Viale Don Minzoni ce ne sono diversi. Nei weekend è un po’ più difficile trovarlo (a volte ho girato per quasi un’ora!), però se hai un po’ di fortuna ce la fai. Gli orari di punta in cui è più difficile trovare parcheggio sono tra le 18:00 - 18:30 e le 20:30 - 21:00.
Dove Dormire a Lecce
Lecce offre tante possibilità per trascorrere una notte da sogno: da b&b a dimore storiche, da hotel di lusso ad antiche masserie, da villaggi turistici a case vacanza. Se vuoi trascorrere a Lecce un weekend di relax, puoi scegliere tra diverse opzioni:
- Amatè Suite (da € 74): un bed & breakfast con giardino e cucina condivisa. La struttura offre camere classiche, ma anche suite con vasca idromassaggio.
- B&B Gianmarti Suite (da € 85): un bed & breakfast dotato di ristorante e cucina in comune, in cui soggiornare a due passi dal centro storico, ma a un buon rapporto qualità prezzo.
- Palazzo Lecce (da € 168): questa struttura è particolarmente indicata per chi vuole trascorrere a Lecce un weekend di relax.
Tra i B&B segnalo LecceSalento Bed and Breakfast, Dimi House e Apollo Suite. Mentre tra le dimore storiche più suggestive Palazzo Personè (adibita a Bed & Breakfast) e Torre del Parco.
Itinerario a Piedi: Alla Scoperta di Lecce in un Giorno
La mappa di Lecce che ho creato per te con l’itinerario parte da Porta Rudiae e termina a Porta San Biagio. Ti do subito un’anticipazione: ci sono altre due porta delle quali parlerò più avanti, ovvero Porta Napoli e Porta San Biagio.
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Porta Rudiae
L’itinerario per visitare Lecce in un giorno parte dalla porta più antica, Porta Rudiae, in stile neoclassico ed ha reminiscenze barocche. Seguendo questo itinerario delle cose da vedere a Lecce, giungerai di fronte a Porta Rudiae. Sulle colonne poste ai lati sono collocati i busti dei fondatori di Lecce, tra cui Idomeneo, mitico re di Creta.
Se hai tempo, fai una piccola deviazione di qualche metro per andare all’interno del recinto dell’Ex conservatorio di Sant’Anna. Qui trovi un ficus antichissimo (tra i 400 e 500 anni) e gigante, ben 18 metri.
Piazza del Duomo
Facendo qualche passo indietro in via Giuseppe Libertini, passeggia con tutta calma lungo questa via centrale, ammira negozi artigiani, botteghe di taralli, ristoranti e trattorie tipiche e poi svolta a destra e lasciati stupire da Piazza del Duomo. Solitamente le cattedrali si trovano nelle piazze centrali, ben visibili, il Duomo di Lecce invece risulta un po’ nascosto. Si trova in un’insenatura di via Giuseppe Libertini, la lunga strada che parte da Porta Rudiae. Questa è una di quelle piazze che mi regalano sempre un’emozione unica: vedere Piazza del Duomo sia di giorno che di sera, soprattutto, ti cattura totalmente!
Sulla piazza si affacciano diversi monumenti, ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta con il suo Campanile, i palazzi del Vescovado e del Seminario. In particolare, il Palazzo del Seminario ha un cortile che ospita il celebre pozzo dalla vera ovale, modellata con delle esuberanti decorazioni scultoree.
Duomo di Lecce (Cattedrale di Santa Maria Assunta)
Qui si trova la Cattedrale di Santa Maria Santissima Assunta (il Duomo di Lecce), che vale la pena ammirare sia all’esterno che all’interno, soprattutto per la presenza del presepe scolpito da Gabriele Riccardini risalente al Cinquecento. Una cosa che si nota sin da subito è che la facciata della cattedrale è posta a sinistra e non di fronte all’ingresso della piazza. Per tale motivo, si è sviluppato artisticamente il lato opposto per accogliere chi entra come si deve.
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Il delicato colore della pietra leccese accostato alle policromie dei marmi delle balaustre e degli altari caratterizza la cattedrale al suo interno. Nello splendido soffitto ligneo a lacunari dorati, che risale al 1685, sono incastonate delle tele realizzate da Giuseppe da Brindisi raffiguranti la Predicazione di S. Oronzo, la Protezione dalla peste e il Martirio di S. Oronzo. 12 sono i sontuosi altari che vantano degli splendidi dipinti e, poi, c’è l’altare maggiore dedicato alla Maria Assunta, con al centro la preziosa tela della santa e altre scene tratte dalla Bibbia, tutte realizzate da Antonio Tiso.
Puoi completare la visita della cattedrale di Lecce con la cripta dedicata a Santa Maria della Scala. Un ambiente sobrio e luminoso in pietra leccese, che vede una serie di colonne con capitelli differenti.
Obelisco e Porta Napoli
In questa zona puoi vedere un’altra importante attrazione di Lecce, ovvero l’Obelisco, proprio di fronte a Porta Napoli, chiamata così perché era l’arco dal quale si passava per raggiungere Napoli. Da vedere nelle immediate vicinanze c’è un obelisco, alto una decina di metri e decorato da diversi simboli. Tip: ritorna ad ammirare Porta Napoli quando è sera, perché ha delle luci molto suggestive. Tra l’altro, anche l’Obelisco è stato dotato di un’illuminazione artistica che lo valorizza e traccia un collegamento con Porta Napoli.
Basilica di Santa Croce
Se vuoi sapere cosa vedere a Lecce in un giorno che dirti… la Basilica di Santa Croce è una tappa obbligatoria! Visitare Lecce è proprio così: uno scorcio inaspettato che ti rapisce e stupisce. E non sto esagerando! Quando pensavo di aver visto “tutto”, svoltare l’angolo e ritrovarmi di fronte la magnifica Basilica di Santa Croce è stato quasi un colpo al cuore (nel senso più positivo che ci sia). Riprendi via Matteotti e prosegui per via Francesco Rubichi, poi gira a destra su via Vittorio Emanuele: fai attenzione perché nascosta sul lato destro, in via degli Antoglietta, si trova la Chiesa di Sant’Irene, patrona della città prima di Sant’Oronzo.
Il Palazzo dei Celestini è l’ex convento dei Padri Celestini, oggi sede della Prefettura e della Provincia di Lecce. Il prospetto colpisce subito con le tante decorazioni intagliate nella pietra, ma non è visitabile all’interno. Subito accanto c’è la Basilica di Santa Croce che, praticamente, ne è il proseguimento… sembrano un unico edificio. Ogni volta che la guardo rimango affascinata da così tanta magnificenza! L’imponente facciata vede una serie di colonne e un trionfo di fregi che lasciano davvero sbalorditi.
La facciata finemente decorata e il rosone centrale, rendono questa una delle chiese più belle della città, che potrai visitare acquistando i biglietti combinati con il Duomo sempre su questo sito. L’interno è composto da tre navate divise da sedici colonne e, su ogni lato, ci sono sette cappelle con altari riccamente decorati. Nel complesso, la chiesa accoglie sedici altari in stile barocco.
Tra tutti spicca quello dedicato a San Francesco da Paola realizzato, tra il 1614 e il 1615, da Francesco Antonio Zimbalo. Una curiosità: sul rosone della basilica ci sono una serie di faccine (conosciute come le faccine di Santa Croce) che si confondono con le altre decorazioni. Sono dei profili umani, alcuni ben definiti, altri meno, che pare siano gli autori del rosone.
Piazza Sant'Oronzo
Sono solo 200 i metri che dovrai percorrere su Via dei Templari e che separano la Basilica di Santa Croce dalla piazza simbolo di Lecce, la più bella ed importante: Piazza Sant’Oronzo. Appena metterai piede in questa piazza, così come me, sono certa rimarrai piacevolmente sorpreso dalla sua grandezza e bellezza.
Piazza Sant’Oronzo è il fulcro della vita cittadina e racconta millenni di storia. In passato Piazza Sant’Oronzo era chiamata “Piazza dei Mercanti”, poiché costruita dopo l’abbattimento del quartiere delle botteghe ed era luogo in cui si svolgevano le attività commerciali. Questo grazie all’Anfiteatro Romano, alla Colonna di Sant’Oronzo alta 29 metri che si staglia in cielo e veglia sui cittadini, ai palazzi di varie epoche che si affacciano sulla piazza e al Sedile cinquecentesco.
Anfiteatro Romano
Una perla di epoca romana ritrovata tra il 1904 ed il 1938: parliamo dell’Anfiteatro Romano. Se si passa da piazza Sant’Oronzo è impossibile non notarli. Posti sotto il livello della strada, i resti dell’Anfiteatro Romano sono una gioia per gli occhi. Datati tra il I e il II secolo d.C., la loro scoperta è relativamente recente.
In Piazza Sant’Oronzo non si può non notarlo, ma quella che si vede è solo la metà, l’altra parte non è stata riportata alla luce dal momento che su di essa sorgono importanti palazzi. L’anfiteatro di Lecce ha una forma ellittica e si pensa che potesse accogliere circa 25.000 spettatori. Il parapetto era ricco di rilievi marmorei (ora conservati nel Museo di Lecce) in cui erano rappresentate scene di combattimento tra uomini ed animali.
L’aspetto originale della struttura è molto simile a quello del Colosseo e dell’Arena di Verona. All’interno dell’anfiteatro si svolgevano combattimenti tra gladiatori, ma anche scontri tra uomini e animali (ritratti in alcune scene in rilievo sul marmo raffiguranti schiavi contro leoni e tori). Oggi è possibile ammirare solo un terzo della struttura originaria, che poteva ospitare fino a 25000 spettatori.
In piazza si trovano anche la colonna di Sant’Oronzo, patrono della città, e un mosaico rappresentante una lupa che si vocifera portare sfortuna a chi lo calpesta e, in particolar modo, agli studenti che non passeranno il prossimo esame (nel dubbio, io la guarderei da lontano). Dal 2023 è possibile effettuare una visita combinata dell'anfiteatro romano (visitabile dall'esterno), del teatro romano e del castello di Carlo V - benché questa opzione non sia sempre disponibile. Il costo della visita è di circa € 10.
Caffè Alvino
In Piazza Sant’Oronzo si trova uno dei bar storici di Lecce, il Caffè Alvino, dove potrai degustare prodotti da rosticceria e il dolce salentino per eccellenza, il pasticciotto. Magari può essere l’idea per un pranzo veloce! Ogni giorno, invece dei soliti rintocchi delle campane alle ore 12:00, in Piazza Sant’Oronzo risuona la voce di Tito Schipa (celebre attore e tenore italiano) con una sua canzone.
Castello Carlo V
Subito dopo aver visto Piazza Sant’Oronzo puoi dirigerti verso il Castello di Carlo V, che si trova a soli 300 metri. Sappi che a Lecce non manca proprio niente, nemmeno un Castello! È datato nel XII sec. d.C. ed è stato costruito da Gian Giacomo dell’Acaya (che ha realizzato anche il Castello di Acaya), per il volere dell’Imperatore Carlo V. Il castello è stato oggetto di numerosi rimaneggiamenti, ma conserva la sua struttura originale trapezoidale con agli angoli quattro bastioni.
Non perdere il portale interno risalente al ‘500 e il piano superiore, dove ampie vetrate, ricchi ornamenti e un mirabile salone restaurato di recente ti aspettano. In passato era utilizzato come struttura difensiva, oggi il Castello di Lecce è una delle location più scenografiche per eventi culturali, mostre d’arte e manifestazioni. Inoltre, qui trovi il centro di informazioni turistiche (un altro è situato in Piazza del Duomo), in cui puoi prenotare visite guidate nel centro storico di Lecce, nel Castello e nel Salento. Spesso al suo interno vengono ospitate delle mostre, che ti permetteranno anche di ammirare gli interni (visita questo sito per scoprire le prossime in programma, gli orari e le visite guidate).
Teatro Romano
Torniamo nel centro storico di Lecce per scovare il Teatro Romano, un tesoro nascosto. Dico nascosto proprio perché è situato tra palazzi leccesi e stradine strette, non facilmente visibile. Il Teatro Romano di Lecce è stato riportato alla luce per caso, solo in parte e pare risalga al periodo augusteo. Ha anche un museo annesso, il Museo del Teatro Romano, che espone alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi, maschere teatrali ed altre esposizioni. La visita del museo non ti porterà via più di un’ora.
Non ti resta che trovare e ammirare questa perla leccese, ma per fare ciò ecco una dritta: puoi accedere al teatro da Via Arte della Cartapesta (nei pressi di Piazzetta Santa Chiara) oppure da Via Theutra, nella parte opposta. Orari: Teatro sempre aperto / Museo: 9:30 - 13:00Costi: teatro gratuito / Museo: €2,60 - € 1,55 (over 60 anni, gruppi min. Per accedere dovrai seguire le indicazioni per il “Museo del Teatro Romano”, perché proprio qui si trova la biglietteria anche del teatro. Se vorrai averne un assaggio prima di accedere, però, ti basterà raggiungere Via Arte della Cartapesta, per scorgerlo attraverso la grata.
Piazzetta Santa Chiara e Chiesa di Santa Chiara
Su via della Cartapesta percorri poco meno di 100 metri e sarai catapultato in Piazzetta Santa Chiara, un luogo dinamico ricco di gente e locali, centro della movida leccese. In realtà, si tratta di Piazza Vittorio Emanuele II, ma per noi leccesi è Piazzetta Santa Chiara. Questa è dominata dalla meravigliosa Chiesa di Santa Chiara, un altro dei tanti esempi di barocco presente a Lecce, voluta nel 1429 dal vescovo della città Tommaso Ammirato.
La sua facciata si innalza maestosa con le colonne in stile corinzio e il bel portale, che vede in cima lo stemma dell’ordine serafico. L’interno è ad una sola navata, arricchita su entrambi i lati da cappelle con archi sormontati da grate, dietro le quali le monache assistevano alla messa. La Chiesa di Santa Chiara conserva un organo del Settecento, altari del Seicento e diverse opere d’arte, fra le quali un dipinto di Santa Agnese di Francesco Solimena, pittore e architetto italiano.
Chiesa di San Matteo
Dalla Chiesa di Santa Chiara intraprendi Via Federico D’Aragona e prosegui per 200 metri, sulla sinistra troverai la Chiesa di San Matteo, un vero gioiello leccese. Sorta sulle rovine di una cappella della seconda metà del 1400, è un tipico esempio di barocco romano. Architettata da Achille Larducci nel 1667, presenta una facciata sinuosa davvero sorprendente, fatta da una parte inferiore convessa e una superiore concava, con nicchie vuote.
L’interno ha una sola navata e spicca l’altare principale riccamente decorato e tipicamente barocco. Sui lati si aprono una serie di cappelle con altari, sempre in stile barocco, scolpiti in pietra leccese e le statue dei 12 apostoli. Sulla parte superiore, in corrispondenza delle cappelle ci sono 10 bifore.
Porta San Biagio
Chiudo, infine, con Porta San Biagio che troverai a qualche metro dalla Chiesa si San Matteo, proseguendo in avanti verso l’uscita dal centro storico di Lecce. È un’antica porta barocca dedicata al santo che vede sulla sommità la scultura di San Biagio, al di sotto lo stemma di re Ferdinando IV di Napoli e sui lati quello della città di Lecce. Alle spalle di Porta San Biagio, fai un salto a Piazza d’Italia, dove puoi osservare un monumento dedicato ai caduti in guerra e l’ex casa del mutilato e degli invalidi di guerra.
Porta San Biagio, di sera, ti fa accedere alla movida leccese, dato che è il punto di partenza per buttarsi tra pub e locali che popolano via dei Perroni e via Federico d’Aragona.
Altre Attrazioni di Lecce
Se ti rimane del tempo (ti consiglio di alzarti presto!) o hai altri giorni a disposizione, puoi fare un salto in questi altri luoghi di interesse di Lecce:
- Chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio, un piccolo gioiello in stile romanico piuttosto sobrio all’esterno, ma che all’interno lascia senza parole per gli innumerevoli affreschi che rivestono le mura (Orari: dal 1 giugno al 18 settembre 9:00 - 13:00 / 16:00 - 20:00 e dal 29 ottobre al 6 novembre 9:00 - 13:00 / 15:30 - 19:30.
- Chiesa di Sant’Irene, protettrice della città prima di Sant’Oronzo. Il prospetto della chiesa, piuttosto lineare...
Cosa Mangiare a Lecce
Non ti chiedere solo cosa vedere a Lecce in un giorno, ma chiediti come puoi fare per viverla appieno e scoprirla in tutte le sue sfaccettature. Fa comodo seguire un itinerario o una lista di luoghi come quelli che ti sto elencando, soprattutto se hai poco tempo e non vuoi perderti nulla. Ti basta iniziare a camminare ma… attenzione! Perché puoi perderti tra le sue viuzze e, forse, è proprio quello che ti sto consigliando di fare. Passeggiando per le vie del centro puoi gustare un pasticciotto o un rustico leccese tra le mani, o tra una degustazione di taralli e l’altra.
Lecce pullula di locali, ristoranti e lounge bar di ogni tipo, dove si può gustare dalla cucina locale a quella estera, street food, panini, pucce, sushi e tantissimo altro. La buona cucina è di casa a Lecce: i frutti della terra e del mare offrono una miriade di piatti tipici della tradizione culinaria salentina. Per i dolci non c’è che l’imbarazzo della scelta; oltre al famosissimo pasticciotto leccese, che va mangiato rigorosamente caldo, c’è da provare un’infinità di delizie preparate con la pasta di mandorla.
La Vecchia Osteria è il luogo ideale per assaggiare la tipica cucina salentina in un ambiente conviviale e familiare. Orecchiette, Sagne Ncannulate, Ciceri e Tria, carne di cavallo in tutte le forme e in tutte le salse sono solo alcune delle specialità più note, e saporite, che servono in tavola con porzioni decisamente generose!
Escursioni Fuori Porta da Lecce
Lecce è una città dalle mille sorprese e anche i suoi dintorni hanno tantissimo da offrire. Tra questi, come non citare la meraviglia dei Laghi Alimini oppure la città di Otranto, affacciata su un mare blu profondo che fa subito venire voglia di tuffarsi. E se invece che esplorare le bellezze della costa salentina si volesse scoprire l’entroterra, tra i tesori da visitare ci sono senza dubbio la millenaria Abbazia di Santa Maria di Cerrate, il centro storico di Nardò e Galatina, con la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria splendidamente affrescata.
Dalla Valle d’Itria, avrete l’opportunità di visitare cantine che producono vini bianchi freschi come il Verdeca e il Fiano, perfetti per accompagnare i piatti tradizionali pugliesi. Non perdete l’opportunità di assaggiare il vino bianco locale, il Locorotondo DOC.