Locazione Turistica a Peschiera del Garda: Normativa e Opportunità
Sempre più investitori, sia italiani che stranieri, stanno scegliendo di acquistare immobili sul Lago di Garda per destinarli al mercato degli affitti brevi. Investire in affitti brevi può essere un'ottima opportunità per ottenere un rendimento interessante sul proprio capitale.
Tuttavia, è importante ricordare che investire in affitti brevi non è privo di rischi. Bisogna infatti valutare attentamente tutti i fattori coinvolti, dalla scelta dell'immobile giusto alla gestione efficiente dell'attività.
La Scelta dell'Immobile Giusto
La scelta dell'immobile giusto è fondamentale per il successo di un investimento in affitti brevi. La location è un fattore determinante: l'immobile deve essere situato in una zona con una buona domanda di affitti brevi, come ad esempio una città turistica o un centro storico.
Rendimenti: Realtà e Aspettative
Molte agenzie immobiliari millantano rendimenti da sogno per gli affitti brevi, spesso superiori al 5%. Ma è davvero così? La verità è ben diversa.
Innanzitutto, quel 5% si riferisce al rendimento lordo, prima di detrarre le imposte (cedolare secca 21%) e non tengono conto di tutte le tasse locali (IMU e TARI), le bollette, le spese di manutenzione e la gestione dell'immobile (agenzia, portali, pulizie, biancheria). Quindi, quanto si guadagna realmente? In media, il rendimento netto si aggira intorno al 3-3,5%.
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Quali sono gli immobili che rendono di più?
Esistono alcune tipologie di immobili che tendono a rendere di più in termini di affitti brevi.
Aspetti Legali e Fiscali
Prima di intraprendere l'avventura degli affitti brevi sul Lago di Garda, è fondamentale informarsi sugli aspetti legali e fiscali di questa attività.
Gestione Efficiente per Ottimizzare i Rendimenti
Per ottimizzare i rendimenti del vostro investimento in affitti brevi sul Lago di Garda, una gestione efficiente è fondamentale. Trasformare la tua seconda casa sul Lago di Garda in una fonte di reddito passivo e senza stress può sembrare un'impresa ardua.
Normativa Regionale e Controlli Comunali
«La legge regionale andrebbe prima letta e poi criticata, almeno per evitare di fare brutta figura, chiedendo cose già previste dalla normativa da noi approvata». Così l'assessore regionale al turismo della Regione Veneto Federico Caner risponde all'assessore al commercio e alle attività produttive del Comune di Verona Nicolò Zavarise, il quale aveva proposto cinque modifiche alla legge regionale sul turismo per meglio regolamentare le locazioni turistiche.
Caner ha ricordato a Zavarise l'introduzione del codice identificativo degli alloggi e le pesanti sanzioni economiche previste per chi mette in affitto turistico un alloggio sui portali di ricerca e su internet senza indicare tale codice.
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«Il problema è che i Comuni, che incassano la tassa di soggiorno anche sulle locazioni turistiche, devono fare i dovuti controlli - ha dichiarato l'assessore regionale al turismo - Nel regolamento abbiamo previsto che il Comune eserciti la vigilanza sull'attività di locazione turistica anche mediante l'accesso di propri incaricati e che possa introitare le conseguenti sanzioni.
L'assessore regionale ha spiegato, inoltre, che la Regione non può imporre il cambio di destinazione d'uso per la locazione turistica, come suggerito da Zavarise, perché la materia non è di sua competenza. «Gli obiettivi delle proposte dell'assessore Zavarise - conclude Caner - sono già tutti inseriti nella legge regionale modificata nel giugno scorso. Ed, infine, ricordo che per quanto riguarda lo spopolamento delle città direi che non dipende certo dal turismo quanto dalle politiche statali e comunali che permettono di affrontare i problemi dei residenti delle città, dai servizi pubblici alla sicurezza fino alle politiche residenziali. È evidente, ad esempio, che l'affitto ai turisti non ha i problemi di morosità o di rilascio degli immobili che esistono per gli affitti residenziali».
Freno ai Regolamenti Comunali: Sentenza del Consiglio di Stato
Il Consiglio di Stato mette infatti un freno ai regolamenti comunali in materia di locazioni turistiche in forma non imprenditoriale con la sentenza n. Una vicenda questa nata a seguito dell'introduzione a inizio 2022 del nuovo regolamento comunale che prevedeva più stringenti requisiti qualitativi che case e appartamenti vacanze dovevano rispettare per essere giudicati adeguati alle finalità turistiche, prescrizioni maggiormente severe rispetto a quanto stabilito invece a livello nazionale e regionale.
Gli imprenditori, e in particolare una privata cittadina, avevano infatti presentato un Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica chiedendo l'annullamento del regolamento. Come infatti spiegato dal Consiglio di Stato, "Nel quadro normativo attuale, l’attività di locazione di immobili, anche a finalità turistica, che sia esercitata in forma non imprenditoriale, essendo un atto dispositivo dell’immobile, riconducibile al diritto del proprietario ed alla libertà contrattuale, non ricade nell’ambito dell’articolo 19 della legge n.
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