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Turismo ad Arles, Francia: Un Viaggio tra Storia, Arte e Natura

Piccolo centro tra i più preziosi di Francia, Arles è distesa tra le praterie della Camargue, la piana della Crau e gli aspri massicci delle Alpilles, sulla riva sinistra del Rodano nell’ultimo tratto del suo percorso. E’ una piccola città ma sorprendentemente ricca di storia, arte e cultura.

Arriviamo ad Arles in primissima mattinata, come prima destinazione del quinto giorno del nostro tour di una settimana in Provenza. Al nostro arrivo la città si sta ancora svegliando e iniziano ad aprire le prime attività commerciali e i primi bar. Arles è una delle più belle città di tutta la Francia meridionale e il suo centro storico, nel quale spicca l’antica arena, è a misura d’uomo.

Nata come insediamento celtico divenne la capitale romana della Gallia, della Bretagna e della Spagna, sopravvivendo alla fine dell’impero romano. Arles si può visitare tranquillamente in una giornata, nonostante i numerosi monumenti che meritano una tappa per essere visti al meglio. Il centro storico è sufficientemente compatto da essere girato a piedi.

Passeggiando per la città è inevitabile imbattersi ovunque nei resti del passato glorioso di Arelate, la città romana costruita nel primo secolo a.C. Divenne poi una delle maggiori metropoli dell’Impero Romano grazie alla sua posizione sul fiume Rodano.

Arles è iscritta due volte sulla lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dei Beni Culturali per i suoi monumenti Romani e Romanici e per essere tappa del Cammino di Santiago di Compostela in Francia (il Cammino Tolosano). Ma la sua ricchezza culturale si tinge dei colori dell’arte moderna.

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Oltre ad essere un centro d’arte, Arles è una città del sud, in cui non manca il sole che invita arlesiani e turisti a riversarsi nelle strade e nei vicoletti del centro urbano. Brasserie, caffè nelle piazzette e lungo il boulevard des Lices, il mercato del sabato (uno dei più grandi e ricchi di tutta la Provenza) fanno di questa cittadina un luogo ideale per passeggiate rilassanti.

Monumenti UNESCO e Attrazioni Principali

Ben sette sono i monumenti della cittadina iscritti nelle liste dell’Unesco: il portale e il chiostro, metà romanico e metà gotico, della Cattedrale, i portici alla base del Foro romano, il teatro del I secolo a.C., l’anfiteatro, le terme di Costantino e gli Alyscamps, cimitero romano e paleocristiano ricordato da Van Gogh e da Dante nel canto IX dell’Inferno.

Il percorso più adatto a chi ha a disposizione soltanto una giornata è alla SCOPERTA DEI MONUMENTI Patrimonio dell’UNESCO. Sono i monumenti romani e romanici compresi nei PASS in vendita nell’Ufficio Turistico.

L'Arena di Arles

Forse maggiormente conosciuta come l’Arena di Arles è la star indiscussa della città. Fu costruita alla fine del I sec. d.C. e poteva ospitare fino a 21.000 spettatori per assistere a spettacoli di giochi e combattimenti. Si è conservata in ottimo stato perché nel Medioevo fu trasformata in una vera a propria cittadella fortificata. Le abitazioni erano addossate l’une alle altre e furono aggiunte 4 torri. Soltanto nel XIX secolo fu ripulita e portata all’aspetto originario come la vediamo ora.

Il Teatro Antico

La sua costruzione è precedente di un secolo rispetto all’Arena. E’ infatti una delle prime opere costruite dalla fondazione della città che avvenne nel 46 a.C. per opera di Cesare. Poteva contenere fino a 10.000 spettatori e aveva tre piani di colonne, parzialmente riconoscibili dal Jardin d’été.

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Sfoggiava innumerevoli statue tra cui la Statua Colossale di Augusto, conservata nel Museo di Arles Antica, e la statua “La Venere d’Arles” portata a Parigi dal Re Sole e ora conservata al Louvre. Purtroppo della sua elegante struttura rimane poco da vedere perché i suoi materiali vennero reimpiegati in altre costruzioni. E’ comunque emozionante arrampicarsi alla sommità delle gradinate e vedere il palco dall’alto!

La Chiesa di Saint Trophime

La Chiesa di Saint Trophime risale al XII secolo ed è una cosa da vedere assolutamente ad Arles! E’ in stile romanico ma ha subito adattamenti nel XV secolo quando un coro gotico ha sostituito l’abside romanica. A una grande navata centrale sono affiancate due navate laterali così strette da essere inusuali! All’inizio della navata di sinistra guardate con attenzione quell’altare in marmo finemente decorato: era parte di un sarcofago proveniente dalla necropoli di Alyscamps.

Il Portale della chiesa di Saint-Trophime è uno dei migliori esempi del romanico provenzale. Osservate le sue decorazioni, in particolare il bassorilievo del Giudizio Universale con la fila dei dannati che vengono spinti verso l’inferno. Questa chiesa era molto importante nell’antichità. E’ un monumento da non perdere, un luogo carico di atmosfera e bellezza.

Il Chiostro di Saint-Trophime

Lungo le quattro gallerie che circondano il cortile centrale si alternano colonnine e statue con storie della Bibbia. Alle due gallerie in stile romanico della prima fase costruttiva del XII secolo sono state aggiunte nel XIV secolo due gallerie in stile gotico. Le decorazioni sono di una raffinatezza impressionante, tra le statue più grandi agli angoli del chiostro riconosciamo Saint Trophime e San Giacomo Maggiore, ovvero Santiago. Dalle gallerie si accede al Refettorio, al Dormitorio e alla Sala Capitolare.

Il Criptoportico

Il Criptoportico è una struttura romana del I secolo a.C. Serviva da base e fondamenta per sostenere e livellare la piazza del Foro Romano dove il terreno era in pendenza. Si compone di tre spaziose gallerie disposte a forma di U e sostenute da archi. Non si sa l’uso che ne venne fatto al tempo dei romani, i due stretti ingressi lasciano supporre che non fosse di libero accesso. Ora vi si accede dall’Hotel de Ville.

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Le Terme di Costantino

Risalgono al IV secolo d.C ai tempi dell’Imperatore Costantino. Le Terme erano un luogo pubblico di primaria importanza al tempo dei romani e associavano la palestra alle terme con la finalità di mantenere la salute del corpo. Oltre alla funzione igienica svolgeva anche un ruolo sociale come luogo d’incontro. Purtroppo le Terme di Costantino versano in cattive condizioni e si può solo immaginarne la struttura. Si può però vedere il sistema di riscaldamento utilizzato in tutto l’Impero Romano. Delle colonnine di mattoni (suspensure) sorreggevano il pavimento e sotto vi circolava il calore. Una sorta di riscaldamento a pavimento!!!

Les Alyscamps

Si tratta della Necropoli di epoca romana costruita fuori dalle mura lungo la via Aurelia. Il nome Alyscamps significa quindi Campi Elisi, il sacro luogo dove vanno i corpi dopo la morte. In epoca paleocristiana assunse un’importanza maggiore perchè vi erano sepolti il martire Saint Genest e i primi vescovi di Arles. Nel Medioevo fu costruita la chiesa romanica di Saint Honorat e il sito assunse l’aspetto di allineamenti di sarcofaghi disposti lungo un viale alberato intervallati da chiesette e cappelle famigliari. L’atmosfera romantica del luogo attirò qui molti artisti tra cui Van Gogh che qua dipinse alcuni capolavori. Lungo il viale potete vedere la riproduzione del quadro “Les Alyscamps” e la copia della lettera scritta al fratello Theo dove Vincent spiegava il suo dipinto.

I Segni del Passaggio di Van Gogh

Ma la sua ricchezza culturale si tinge dei colori dell’arte moderna. Qui visse per 15 mesi Vincent Van Gogh producendo circa 300 opere, tra cui le famosissime tele con i Girasoli, il Café la Nuit e la Notte Stellata sul Rodano.

Si chiama Circuit Van Gogh, un percorso di una decine di tappe, un modo suggestivo e originale per scoprire la città di Arles. Ecco Vincent, appena arrivato in stazione ad Arles da Parigi, pieno di buone intenzioni e desideroso di dipingere con entusiasmo e passione. La casa gialla ora ha cambiato colore e appartiene a privati, ma è ancora possibile immaginare Van Gogh mentre riproduce quella casa che aveva preso in affitto per realizzare il suo grande sogno di creare un rifugio per artisti.

Il nostro pittore amava passeggiare lungo “Les Alychamps”, i campi elisi di Arles che dipinse in tante versioni. I cittadini di Arles, con i loro abiti tipici, amavano ritrovarsi nella bellissima arena romana, ancora perfettamente conservata. È finalmente giunta l’ora di prendere un caffè o un aperitivo al Caffè Van Gogh in Place de Forum. La piazza che ospita questo caffè è particolarmente interessante perché sotto di essa vi sono i criptoportici: due serie di gallerie sotterranee piene di negozi ed esercizi commerciali. L’ingresso è però talmente nascosto da far perdere il senno anche al più paziente tra gli impressionisti.

In città troverete però la curiosa fondazione Vincent Van Gogh, una galleria d’arte che ospita mostre temporanee con opere di tanti artisti che si sono ispirati a Van Gogh. I segni del passaggio di Van Gogh si possono trovare sopratutto a Saint Remy.

Il LUMA Arles

Grazie all’iniziativa di Maja Hoffmann - collezionista d’arte e discendente del magnate farmaceutico Fritz Hoffmann-La Roche - è stata inaugurata nel 2021 il LUMA Arles, un campus creativo progettato da Frank Gehry, sui cui troneggia una torre attorcigliata alta 56 metri, dalla superficie totale di 15 mila metri quadrati, e la facciata ricoperta da 11.000 pannelli di acciaio inossidabile, uno diverso dall’altro, che riflettono il cielo.

Nata per ospitare gallerie e spazi per le performance, ma anche archivi, workshop e seminari, è stata ispirata, come spiega Gehry, dalle formazioni rocciose che sorgono nella regione di Arles, così come dagli effetti luminosi della Notte stellata che Vincent Van Gogh dipinse nel 1889. Nell’area circostante, un tempo occupata dalle officine ferroviarie della SNCF (i treni di stato francesi), sorge il Parc des Ateliers: dei sette vecchi stabilimenti, quattro sono stati ristrutturati e adibiti a spazi espositivi e performativi, mentre all’esterno si sviluppa il parco-museo di scultura contemporanea.

Natura e Sostenibilità: La Camargue e il Marais du Vigueirat

Con la bici (se non l’avete portata con voi la noleggiate in città), potete andare incontro alla natura selvaggia e unica in Europa. La meta è il Marais du Vigueirat, a circa 25 km dal centro di Arles. Costeggiando il fiume Rodano si pedala sempre in pianura o in leggera discesa, quindi il percorso è facile e alla portata di tutti.

Siete in Camargue, un’ampia area umida sulla rotta di molti uccelli che migrano dall’Europa all’Africa e che qui sostano, una ricchissima zona dal punto di vista biologico, tra il delta del Rodano e il Mar Mediterraneo. Arrivate quindi alla riserva naturale del Vigueirat, 1.200 ettari tra il fiume e la steppa della Crau: praterie e boschi inondati, distese salate, vasti specchi d’acqua e il grande canneto.

Qui si osservano oltre 2.000 specie animali e vegetali e più di 300 specie di uccelli: l’ibis lucido, il moriglione, il tarabuso (detto anche il Signore delle zone umide, difficilissimo da avvistare e dal canto inconfondibile), le lusciniole baffute, la cicogna bianca, il fenicottero maggiore. D’estate si vedono l’airone rosso, il tarabusino, la nitticora, il gruccione europeo, il falco pescatore, il cuculo rosso maggiore, la sterna e la capinera; d’inverno le gru e il pendolino. Durante la migrazione passano e sostano nel Marais la cicogna nera, la spatola euroasiatica e le sterne.

L’associazione Les amis des Marais du Viguerat gestisce la riserva con lo scopo di proteggerla, accogliere e sensibilizzare il pubblico e di inserire a livello professionale persone in difficoltà, che partecipano al lavoro quotidiano del sito e allo sviluppo economico dell’associazione. Le visite durante tutto l’anno sono libere su sentieri organizzati o con guida naturalista, oppure potete fare tour guidati in calesse o passeggiate a cavallo dalla primavera all’autunno.

Gli esempi citati in questo articolo dimostrano che Arles è anche un crogiuolo di idee e innovazioni riguardo la sostenibilità, dalla quale non si prescinde. Un fermento inarrestabile. Inoltre, Provence Tourisme propone un impegno centrato sul turismo che dà benefici economici ma anche benessere agli abitanti e si premura di conservare la natura. Per gli alloggi promuove l’etichetta Clef Verte (Green Key), per i ristoranti l’etichetta Ecotable, per i comuni l’etichetta Città e Villaggi fioriti.

Vuole creare e valorizzare offerte per regolare i flussi del turismo, rivedere le misure dell’attività turistica ed estendere la nozione di accoglienza a quella di ospitalità per includere tutte le persone che vivono sullo stesso territorio.

Gastronomia Arlesiana

Viene chiamata così la cucina provenzale, perché ricca di verdure che raccolgono i benefici del sole, per l’appunto. Una gioia per i vegetariani, benché qui oltre alle verdure le tipicità sono la carne di toro, il pesce, il riso di Camargue, le telline, l’anchoïade (salsa d’acciughe), il formaggio di capra, l’olio di oliva e, ça va sans dire, il sale.

Fresco di inaugurazione, con ricette squisite e ben presentate in stoviglie di ceramica floreali e allegre è il Camargue Social Club, giovane ristorante inaugurato a giugno di quest’anno, che si ispira ai sapori genuini della Camargue. Si trovano qui specialità di mare, di terra e vegetariane. Le Réfectoire (ex mensa del cantiere ferroviario) è uno dei ristoranti del Luma Arles. Il menù è a base di prodotti freschi e locali, accompagnati spesso dal riso di Camargue. Le pareti all’interno del locale sono fatte di conchiglie di cozze frantumate miste alla polpa dei girasoli, i mobili sono costruiti con la sansa di oliva. Anche le tazzine nelle quali viene servito il caffè sono fatte al 100% con residui di caffè!

Se siete invece nelle vicinanze del Marais du Vigueirat e non avete portato con voi il pranzo da gustarvi nelle aree riservate al picnic, provate il Café de l’Avenir, situato all’ingresso del villaggio di Mas-Thibert (a 2 km dalla riserva naturale) che offre piatti tradizionali a base di prodotti locali e freschi.

Appassionati viticoltori, Renaud e Odile de Roux da molti anni gestiscono tra la Crau e il Rodano i vigneti di Domaine Attilon, e dal 1983 producono e invecchiano costantemente vino biologico, rispettando la natura. Il terroir è composto da suoli sabbiosi-argillosi-calcarei sulla ghiaia del fiume e il clima è caratterizzato dal maestrale, che scaccia naturalmente malattie e insetti dannosi, e dalla presenza di sole con scarse precipitazioni.

Fortunatamente le radici delle piante vanno molto in profondità e questo permette loro di trovare l’acqua nel sottosuolo, ma quando fa eccessivamente caldo le vigne sono bagnate con le acque del fiume. Questa modalità di sfruttamento e le condizioni naturali contribuiscono alla produzione di vini rosati freschi, bianchi aromatici e floreali, rossi strutturati o vini più chiari e fruttati. Nei 90 ettari di vigneto l’azienda coltiva diversi vitigni: Merlot, Marselan, Pinot Nero e Cabernet-Sauvignon, Pinot Nero, Syrah e Caladoc, Chardonnay, Sauvignon, Colombard e Moscato.

Eventi e Manifestazioni

Sempre pronta ad animarsi e festeggiare, sono i tori e le corride i protagonisti dei suoi maggiori eventi, tra cui la Féria Pascale nel weekend pasquale, la Festa des Gardians il 1° di maggio e la Festa di Arles nei primi di luglio.

Effervescente e ricco di nuove idee artistiche è il famoso appuntamento annuale, per professionisti e non, Les Rencontres de la photographie (da luglio a settembre): con più di quaranta mostre allestite in vari siti della città, i Rencontres hanno contribuito dal 1970 a trasmettere e a creare il patrimonio fotografico mondiale.

La città di Arles si anima durante alcuni eventi annuali che richiamano turisti e visitatori. Da Pasqua a settembre è un susseguirsi di ferias, gli eventi che scandiscono la stagione taurina: arrivano in migliaia per ammirare lo spettacolo dei tori e celebrare il ritorno del culto pagano. Tutta la città si trasforma in un immenso fiume di gente con ambulanti, orchestre e bancarelle che affollano le vie del centro. Obbligatoria la prenotazione di una sistemazione alberghiera perché si registra il tutto esaurito.

Uno degli appuntamenti più attesi è sicuramente la Feria di Pasqua: presso l’Anfiteatro romano si svolgono sia le courses camarguaises, le competizioni non cruente, sia le corride vere e proprie, due tipologie radicate nella cultura provenzale e molto amate entrambe dalla popolazione.

Gli altri eventi da non perdere sono le feste tradizionali, legate alla cultura popolare. Primo fra tutti Il giorno dei Guardians, ovvero i mandriani che sorvegliano i tori e i cavalli che vivono in semi-libertà. Durante questa giornata i guardiani sfilano per la città, verso la Chiesa del Maggiore, sede della loro confraternita dedicata a Saint-Georges. Qui si svolge la benedizione in chiesa, viene eletto un nuovo capitano della Confraternita dei Guardiani e ogni tre anni si elegge la nuova regina di Arles.

La giornata si conclude con un grande spettacolo nell’arena di Arles, dove i mandriani e i loro cavalli competono in audacia e destrezza durante i giochi.

Consigli Utili per Visitare Arles

Grazie al clima mediterraneo, Arles si può confortevolmente visitare tutto l’anno, ma i periodi migliori sono da aprile a settembre. L’Aéroport Marseille Provence, è l’aeroporto più vicino ad Arles. Portate sempre con voi la borraccia per avere acqua fresca a disposizione senza comprare quella della bottiglietta in plastica.

Vestitevi a cipolla, abbiate con voi protezione solare e repellente per le zanzare, berretto con visiera, occhiali da sole, sneakers o scarpe comode e sandali confortevoli, perché c’è tanto da camminare. Se siete stanchi o non volete pedalare, il servizio Hoplà fa per voi: una navetta-bici gratuita ed ecologica a due posti che vi porta il più vicino possibile ai monumenti della città, con una partenza ogni 10 minuti da Boulevard Clémenceau.

Funziona dal martedì al sabato dalle 9 alle 18 dal 12/09 al 11/04; e dal lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 dal 14/04 al 12/09. Al Marais du Viguerat ci sono posti all’ombra dove lasciare il vostro amico Fido, perché gli animali domestici non possono entrare nella riserva.

Per conoscere bene la città di Arles consiglio di parcheggiare l’auto nel parcheggio a pagamento Parking du Centre. Si trova in un’ottima posizione per organizzare la giornata, a due passi dall’Ufficio Informazioni e dall’ingresso nel centro storico proprio nella parte più antica con l’Arena Romana. Presso l’ufficio informazioni potrete acquistare i Pass Turistici per usufruire di sconti importanti sulle visite. Vi saranno proposti diversi itinerari di visita da scegliere in base agli interessi e al tempo a disposizione. Oppure potrete acquistare i ticket per visite guidate o eventi.

L’ufficio turistico organizza anche alcune attività gratuite presso i monumenti come piccoli spettacoli di recitazione in costume o visite flash di 30 minuti dell’attrazione, solo in francese però, fatevi lasciare il calendario con giorni e orari. Nel giorno in cui ero ad Arles sono riuscita ad assistere ad una recitazione in costume nelle Terme di Costantino. Una iniziativa molto simpatica dove gli attori sono riusciti a fare rivivere anche i resti romani più deteriorati di Arles!

Orari dell'ufficio turistico:

  • Dal lunedì al Venerdì : dalle 9h00 alle 12h45 e dalle 14h00 alle 17h45.
  • Sabato: dalle 9h00 alle 13h15 e dalle 14h30 alle 17h45.
  • Domenica : dalle 9h00 alle 12h45 e dalle 14h00 alle 17h45.

Tipi di Pass Turistici:

  • PASS LIBERTE’: Ha la validità di 1 mese e permette di visitare 4 monumenti a scelta + il Museo delle Belle Arti Rétteu + un ulteriore museo a scelta (Tra Museo Arlaten, Museo di Arles Antica o Museo della Camargue) costa 15 euro - 13 euro ridotto.
  • PASS ADVANTAGE: Ha la validità di 6 mesi e permette di visitare tutti i 6 monumenti e i 3 Musei di Arles che aderiscono all’iniziativa. Costa 19 euro -16 euro ridotto. E’ gratuito per ogni minore di 18 anni accompagnato da un adulto.

A mio parere, se avete scelto il PASS LIBERTE’ con solo 4 monumenti, sono irrinunciabili l’Anfiteatro Romano, il Teatro Antico, il Chiostro di Saint-Trophime e Les Alyscamps.

Cosa Vedere Oltre il Percorso UNESCO

Se rimani Due giorni a Arles e ti chiedi cosa altro vedere oltre al percorso UNESCO ecco i miei suggerimenti!

Place du Forum

Place du Forum è la piazza più frequentata di Arles e veramente è un luogo incantevole. Vivace ed animata è occupata dai tavolini dei locali e colorata dal verde degli alberi e dal giallo del Café Van Gogh. Come dimenticare il dipinto di Van Gogh il “Café la nuit”? E’ lo spazio che occupava l’antico Foro Romano. Di epoca romana rimangono il Criptoportico sotto la piazza e due colonne di un tempio inglobate nella facciata dell’Hotel Le Nord-Pinus. Al centro della piazza si trova la Statua di Frederic Mistral, scrittore e poeta di lingua occitana nato vicino ad Arles. Fu uno strenuo difensore della lingua provenzale e dei paesi del Sud della Francia.

Place de la République

E’ l’antica piazza del potere, testimonianza delle varie epoche che hanno fatto la storia di Arles. Ti ho già parlato della Chiesa di Saint-Trophime e del Palazzo Arcivescovile da cui si accede al Chiostro. Sulla piazza si affaccia anche l’Hotel de Ville, da notare l’ardita volta che copre il vestibolo, e la Chiesa di Sant’Anna, sconsacrata, che ospita mostre ed eventi. Al centro della Piazza si trova un Obelisco romano in granito di Turchia (purtroppo in restauro in questo momento).

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