Luigi Antonio Stranieri: Biografia di un Pittore Universale
Luigi Antonio Stranieri, figlio di Francesco e Domenica Zanotti, nacque a Bologna l'8 giugno 1677. I suoi molteplici interessi artistici fecero sì che Stranieri si dedicasse ai vari generi approfonditi, ottenendo dai contemporanei il riconoscimento ufficiale di "Pittore universale".
Formazione Artistica
Nel 1700, alla morte del Viani, Stranieri passò tra gli allievi del figlio di questo, Domenico, presso il quale si perfezionò nella decorazione architettonica divenendo anche collaboratore del maestro nell'esecuzione di varie opere del genere.
A questo periodo appartiene forse una sua xilografia riproducente un quadro dipinto da Domenico Viani con un Episodio della vita di s. Elia.
Opere Decorative e Pittoriche
Tra le opere di carattere decorativo a Luigi Antonio Stranieri erano attribuite:
- Il frontale della cappella di S. Nicolò da Tolentino in S. Giacomo Maggiore a Bologna.
- Alcune stanze di una villa dei conti Zani.
- Ornati nella cappella maggiore in S.
L'opera decorativa più rilevante pervenutaci fu eseguita, in collaborazione con il bolognese Carlo Antonio Rambaldi, nella volta della sala dell'Olimpo o dell'Eneide nel palazzo Bonaccorsi di Macerata intorno al 1707, dove al D. viene attribuita la quadratura, mentre le figure dell'Olimpo vengono assegnate al Rambaldi.
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Della produzione del D., appartenente al genere della figura, sono da segnalare, accanto ad alcune opere minori quali "puttini" in decorazioni eseguite dall'Orlandi in S. Giacomo o nella celletta presso S. Paolo di Bologna (scomparse):
- Un quadro con la Vergine e santi per la chiesa di Pianta, presso Castel Guelfo.
- Il quadro raffigurante I patti tra Nicolò V e il Senato bolognese per il palazzo comunale di Bologna.
- Il S. Domenico che offre al papa l'ufficio per il Corpus Domini per l'atrio della biblioteca del convento domenicano di Bologna (perduto).
Per la stessa chiesa di S. Domenico un S. Vincenzo Ferreri che resuscita un bambino (opera non ritrovata) e il quadro con S. Benedetto e s. Giovanni Gualberto, siglato e datato 1734, ancora esposto nella chiesa di S. Caterina di Strada Maggiore in Bologna.
Attività Scenografica
Luigi Antonio Stranieri viene inoltre ricordato per la sua apprezzata attività di scenografo per teatri di Bologna e per il teatro di Reggio Emilia intorno al 1720, ove collaborò con Giovanni Zanardi, ed è segnalato anche per avere progettato e realizzato macchine scenografiche in diverse circostanze, quali soprattutto i tradizionali "sepolcri" durante la Settimana santa.
Attività Didattica e Eredità
Nell'ambito artistico bolognese, Luigi Antonio Stranieri si dedicò anche all'attività didattica del disegno e della pittura non soltanto nell'ambito dell'Accademia Clementina, nella quale varie volte venne incaricato della "direzione" di corsi di pittura, ma anche nella propria bottega, presso la quale furono avviati all'arte pittorica, tra gli altri, tre dei suoi figli: Luigi; Angelo, nato nel 1720, specializzatosi nel disegno di figura a penna poi nell'incisione alla scuola di D. M. Fratta, morto diciassettenne nel 1737; e Francesco, allievo anche dell'Accademia Clementina dove nel 1735 riuscì vincitore del premio di seconda classe nella pittura.
Anche i nipoti Paolo e Pietro, figli del fratello Giuseppe, ebbero scuola presso di lui.
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L'apprezzamento ufficiale gli venne tributato anche dopo la morte, quando lo storico della Clementina, Gian Pietro Zanotti, gli dedicò una biografia nella sua opera sul celebre sodalizio bolognese. La breve nota biografica è preceduta dal ritratto del personaggio: l'incisione pubblicata è tratta da un Autoritratto eseguito nella maturità.
Luigi Antonio Stranieri morì a Bologna il 28 settembre.
Benché nella specializzazione "universale" non fosse ritenuto dai contemporanei che "sufficientemente pratico", nell'ambito artistico bolognese il D.
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