Turismo delle Radici: Alla Scoperta delle Origini Italiane
Il turismo delle radici è un viaggio che va oltre la semplice vacanza. È un ricongiungimento interiore, un ritorno geografico alla scoperta di dove veniamo, magari se si è andati via per lavoro o per altri motivi. Non importa se siamo arrivati alla terza generazione: il sangue del paese delle origini continua a pulsare.
Nel 2024, il governo italiano ha lanciato il progetto Italea: una piattaforma e un sistema di accoglienza pensato proprio per questi “viaggi di ritorno”. Grazie ai fondi del PNRR, si offrono servizi genealogici, itinerari personalizzati, eventi locali, convenzioni con compagnie aeree (come ITA Airways) e agevolazioni sui trasporti e le strutture ricettive.
Cos'è Italea?
In coincidenza con l’Anno delle Radici Italiane nel Mondo è stato avviato Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU, che invita gli italo-discendenti nel mondo a venire a visitare il Paese di origine della propria famiglia.
Italea si riferisce al nostro Paese e alla “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi. Recidendone una parte e ripiantandola, le si può dare nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio come accade con le migrazioni. Il nome “Italea” trae ispirazione dalla parola “talea”, il processo attraverso il quale una pianta si propaga: tagliando una parte e ripiantandola, si permette alla pianta di rigenerarsi, sviluppando nuove radici.
Il Turismo delle radici nasce con l’intento di far scoprire cultura, riti e tradizioni e valorizzare i luoghi che non sono meta del turismo di massa.
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I Numeri del Progetto Italea
Il Progetto Italea mira proprio ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini. Italea ha costruito una rete sul territorio capillare e dinamica con 20 gruppi regionali e 16 coordinatori.
- Il sito web italea.com è già stato visitato da oltre un milione e 100 mila persone.
- Quasi 5.000 le richieste di viaggi o ricerche genealogiche.
- 368.000 visualizzazioni del sito Italea Card (la card che offre vantaggi, sconti e agevolazioni per chi viene in Italia a scoprire le sue origini).
- 11.252 iscritti al programma.
- 833 Comuni coinvolti.
- 742 eventi già organizzati.
Inoltre, sono stati organizzati oltre 60 eventi di sensibilizzazione in Italia dalle Italee regionali per favorire le occasioni di collaborazione e confronto, e 19 missioni all’estero in 13 Paesi con una partecipazione stimata di oltre 1,5 milioni di persone.
Il Potenziale Economico del Turismo delle Radici
Si prevede che l’Italia possa accogliere oltre 800.000 oriundi nei prossimi anni, per un impatto economico stimato tra i 4 e i 12 miliardi di euro a livello nazionale. Confcommercio stima che il turismo delle radici potrebbe portare al nostro Paese circa 8 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno.
Il Veneto, tra le regioni più interessate dall’emigrazione storica, ha un potenziale economico stimato in circa 8 miliardi di euro. Si stimano circa 4 milioni di oriundi veneti nel mondo, con comunità importanti soprattutto collocate in Argentina, Canada, Brasile e Australia.
Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, una cifra che sale a 80 milioni comprendendo nel novero anche oriundi e discendenti e addirittura a 260 milioni se si include nel totale il numero degli affini con legami parentali, di quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro.
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L'Anno delle Radici Italiane
Il 2024 è stato decretato “Anno delle radici italiane” dal Ministero degli Esteri, con tanto di specifico progetto inserito nel PNRR. È un'opportunità per far conoscere i paesi di origine agli oriundi italiani sparsi in tutto il mondo ma anche un'occasione per incrementare i flussi turistici - soprattutto nelle aree interne - e creare nuove figure professionali.
Le Iniziative di Confcommercio
Confcommercio ha programmato nel 2024 una serie di iniziative, soprattutto a livello locale, dedicate a operatori e professionisti che al turismo delle radici vorranno avvicinarsi prendendo parte attiva a progetti di sviluppo delle destinazioni. Un roadshow ha toccato diverse città italiane, tra cui Campobasso, Taranto, Imperia, Guardiagrele, Crotone, Bergamo e Matera.
Confcommercio - in collaborazione con Swg, Tra Consulting, Italyrooting consulting - ha condotto una ricerca che contiene tre livelli di approfondimento sul turismo delle radici: un’indagine sul valore economico, una ricerca demoscopica su turisti attuali e potenziali e un’analisi qualitativa di una comunità enorme, che ha voglia di riscoprire le proprie origini e che rappresenta dal punto di vista turistico una domanda potenziale di dimensioni sorprendenti.
Turismo delle Radici: Profilo del Viaggiatore
Nel 2022 i “turisti delle radici” sono stati ben 10 milioni, il 60% dei quali è venuto o tornato più volte nel corso degli anni. Tre su dieci hanno dedicato al viaggio in Italia una o due settimane, per visitare parenti e luoghi di origine ma anche l’Italia nel suo complesso (il 55% del tempo del viaggio è consacrato proprio a questo). La maggior parte è arrivata con la famiglia preferendo i mesi di giugno e settembre.
Il 27% ha pernottato a casa di parenti e amici, mentre il 35% ha puntato sugli alberghi e il 16% su altri tipi di strutture turistico-ricettive. Il budget è stato di 2.300 euro a persona, diventati 3.700 per quanti hanno allungato la vacanza fino a un mese. Interessante notare anche che quando rientra da un viaggio nel nostro Paese l’87% consiglia caldamente le nostre destinazioni turistiche a parenti, amici e conoscenti.
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Nuove Figure Professionali nel Turismo delle Radici
Il turismo delle radici è un settore in crescita e richiede nuove figure professionali: il manager e l'operatore del turismo delle radici. Sono specializzati nella creazione e gestione di esperienze che consentono ai viaggiatori di esplorare e connettersi con la loro eredità culturale e genealogica. Integrando i principi del turismo esperienziale sviluppano percorsi unici e personalizzati che offrono un’immersione profonda nelle identità locali, stimolando tutti i sensi e coinvolgendo attivamente i visitatori.
La Rete dei Musei dell'Emigrazione
È stata creata una rete dei musei dell’emigrazione italiana per valorizzare il patrimonio di conoscenze che custodiscono. È l'iniziativa presentata al Congresso internazionale Diaspore italiane - Rappresentazione e questioni di identità di Genova, nell’ambito del Progetto Italea. Il patrimonio custodito dai nostri Musei dell’Emigrazione deve essere condiviso e messo a disposizione dei viaggiatori delle radici che vengono a visitare i luoghi da cui sono partiti i loro antenati, ma anche dell’opinione pubblica italiana affinché conosca e apprezzi la storia dell’emigrazione e si renda conto del potenziale che offre questa eccezionale risorsa rappresentata dagli 80 milioni di italiani all’estero, che hanno raggiunto tutti i vertici delle società in cui vivono.
Il turismo delle radici contribuisce a ripopolare borghi a volte dimenticati, stimola l’economia locale e favorisce il recupero del patrimonio storico. È un turismo diffuso, capace di coinvolgere aree interne spesso trascurate e con questo crea nuove opportunità occupazionali, anche giovanili, come figure di operatori turistici specializzati, genealogisti, guide locali.
Tabella: Dati Chiave del Turismo delle Radici
| Dato | Valore |
|---|---|
| Turisti delle radici nel 2022 | 10 milioni |
| Potenziale impatto economico | Tra 4 e 12 miliardi di euro |
| Italiani residenti all'estero | 6 milioni |
| Oriundi e discendenti | 80 milioni |
| Budget medio per persona | 2.300 - 3.700 euro |
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