Mal di Pancia del Viaggiatore: Cause e Rimedi
I problemi intestinali, come l'intossicazione o la diarrea del viaggiatore, possono trasformarsi in scomodi compagni di viaggio. Molte persone si sentono già in vacanza ancora prima di partire. Viaggiare responsabilmente, però, è una questione ancora più importante, soprattutto se si decide di andare all’estero, in particolare, in mete “esotiche”.
Cos'è la Diarrea del Viaggiatore?
La diarrea del viaggiatore è una delle più frequenti patologie che possono presentarsi in chi sceglie viaggi verso mete esotiche e paesi in via di sviluppo come, ad esempio, Africa, Medio Oriente, Asia, America Latina. Paesi e città nei quali possono esistere condizioni igieniche scarse o i cui abitanti presentano abitudini e stili di vita differenti rispetto al quotidiano del singolo viaggiatore.
Si stima che almeno il 50% di coloro che viaggiano in qualsiasi parte del mondo, in particolare nelle zone a clima caldo e a basso controllo igienico, ne siano soggetti almeno una volta nella vita. Questa antipatica sindrome, compare generalmente nei primi giorni di viaggio e dura dai 3 ai 5 giorni, arrecando al viaggiatore disturbi molto fastidiosi che possono compromettere la qualità delle vacanze.
Convenzionalmente si definisce diarrea del viaggiatore l’evacuazione di tre o più scariche molli di feci in 24 ore, o comunque un aumento della frequenza di due volte rispetto alle proprie abitudini. L’infezione può colpire tanto il viaggiatore la cui permanenza sia limitata nel tempo, quanto chi si fermi per soggiorni più lunghi e all’atto pratico non esiste sviluppo di immunità verso ulteriori futuri attacchi (a differenza dei nativi, che sviluppano negli anni una sorta di immunità verso alcuni degli agenti responsabili). Sembra essere più comune nei climi più caldi, nelle aree con scarsa igiene e difficoltà di refrigerazione (a cui consegue una difficoltosa conservazione degli alimenti).
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si stima che circa l’80% dei viaggiatori potrebbe essere esposto a episodi di diarrea durante una vacanza all’estero o al rientro. La durata della diarrea del viaggiatore è variabile: da un minimo di 2 giorni fino a un massimo di 7-10 giorni.
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Bali Belly: Un Esempio Specifico
Bali Belly o pancia di Bali è il nome con cui tipicamente in Indonesia viene definita la diarrea del viaggiatore, particolare forma di gastroenterite diffusa in tutto il mondo tra i turisti che viaggiano ovunque, maggiormente frequente tra coloro che visitano i paesi del Sud-Est asiatico. Si tratta di un disturbo gastrointestinale ad insorgenza rapida, con vari gradi di sofferenza, che può colpire persone di ogni età, anche se gli individui anziani sono maggiormente a rischio per una debolezza del sistema immunitario. Tale disordine viene considerato un malessere da viaggio, perché i sintomi, spiacevoli e dolorosi, compaiono generalmente durante la prima settimana del soggiorno mentre l'organismo si adatta ad un nuovo ambiente con cibo e batteri diversi.
La Bali Belly esordisce con in brontolio allo stomaco, gonfiore e nausea. Si accompagna a febbre anche alta, brividi, flatulenza, malessere generale con debolezza, disagio e perdita di appetito. I sintomi possono durare da un giorno a qualche settimana. L'infezione si trasmette attraverso l'acqua e il cibo contaminato da cattive pratiche igienico-sanitarie, in quanto possono contenere e trasportare gli agenti patogeni responsabili. La complicanza maggiore è la disidratazione, pertanto è importante riconoscerne precocemente i segni.
Sintomi della Diarrea del Viaggiatore
Questi disagi si manifestano a livello gastrointestinale, con i seguenti sintomi:
- Crampi addominali
- Eruttazioni
- Meteorismo dovuto da iper-fermentazione
- Scariche frequenti di feci liquide o pastose
- Malessere generale
- Nausea
- Vomito
- Stanchezza
Nei casi più gravi, la sindrome è accompagnata da febbre lieve o molto alta.
Cause del Mal di Pancia del Viaggiatore
Le cause del mal di pancia possono essere molteplici: batteri, virus e parassiti, stress del viaggio, cambi climatici, ma soprattutto diverse abitudini alimentari, che possono facilmente alterare l’equilibrio della flora intestinale. Nella stragrande maggioranza dei casi, la diarrea del viaggiatore è provocata da infezioni di natura batterica, ma non solo. Durante i viaggi, la diarrea potrebbe manifestarsi anche per cause di natura non infettiva. Ad esempio, il disturbo può comparire a causa di cambiamenti nell'alimentazione, a causa di cambiamenti del clima o a causa dello stress dovuto allo stesso viaggio.
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Escherichia Coli (E. Coli)
Escherichia coli è un bacillo Gram-negativo appartenente alla famiglia degli enterobatteri (Enterobacteriaceae). È assai diffuso in natura ed è un normale abitante della flora batterica dell'intestino umano, così come delle vie urinarie, della cute e della vagina. I ceppi enterotossigenici di E. coli (ETEC) sono capaci di produrre tossine ben distinte di natura proteica: la tossina termostabile (ST) e quella termolabile (LT), simile a quella del colera (benché con attività molto minore) ed in grado di provocare la secrezione di cloro ed acqua nel lume dell'intestino. Oltre alla produzione di enterotossine, sembrano necessari altri fattori per provocare la malattia, tra cui la capacità dei ceppi ETEC di aderire alle cellule epiteliali dell'intestino tenue. Per l'assenza di proprietà invasive, i ceppi ETEC sono molto raramente coinvolti nelle infezioni extraintestinali da E.
Prevenzione: Come Evitare la Diarrea del Viaggiatore
Come evitare spiacevoli inconvenienti e non rovinarci la tanto meritata vacanza? Questo concetto è più che mai evidente se si scelgono mete per le vacanze i cui stili di vita sono ben lontani rispetto ai nostri, come ad es. in Africa, Sud America, Sudest asiatico, ecc.; oppure dove le scarse condizioni igieniche, le differenze climatiche (es. alti tassi di umidità) o la presenza di germi e batteri, possono rendere l’acqua e di conseguenza gli alimenti che vengono lavati con essa non consumabili.
La prevenzione della diarrea del viaggiatore prevede l'adozione di accorgimenti comportamentali atti a prevenire la possibile trasmissione di agenti patogeni quando ci si trova nelle zone a rischio. L’atto di prevenzione più importante in assoluto è senza dubbio evitare il consumo di alimenti e liquidi a rischio, come acqua che non provenga da bottigliette sigillate (è necessario per la stessa ragione evitare anche l’uso di ghiaccio). La prevenzione della diarrea del viaggiatore passa attraverso l’attenzione per l’igiene delle mani, del consumo di acqua e della preparazione dei cibi. Gli alimenti non sicuri includono insalate, frutta non sbucciata, carne e frutti di mare crudi o poco cotti, latticini non pastorizzati, l’acqua del rubinetto, il ghiaccio se non si è sicuri che sia prodotto con acqua sterilizzata.
Per scongiurare inoltre le intossicazioni alimentari e i disturbi gastrointestinali tipici del viaggiatore, è opportuno attenersi a 10 semplici regole:
- Bere solo acqua in bottiglia, perfettamente sigillata. Mai bere dal rubinetto.
- Qualora non si disponesse di altro, far bollire l'acqua almeno tre minuti.
- Rinunciare ai gelati non industriali, spesso realizzati con acqua di rubinetto.
- Non aggiungere ghiaccio alle bevande.
- Evitare il cibo di strada.
- Non mangiare cibi conservati a temperatura ambiente come quelli dei buffet.
- Evitare pietanze e bevande preparate con latte non pastorizzato.
- Usare acqua potabile anche per lavarsi i denti.
- Cibarsi solo di carne e pesce ben cotti.
- Mangiare frutta o verdura crude solo dopo averle accuratamente lavate con acqua sicura e sbucciate.
Inoltre:
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- Lavare di frequente le mani, soprattutto prima di toccare i cibi e le bevande.
- Asciugare le mani tramite gli erogatori ad aria presenti nelle toilette o all’aria piuttosto che utilizzare le salviette di carta o stoffa eventualmente a disposizione degli ospiti e a uso promiscuo.
- Non consumare ghiaccio: quando si ordinano drink chiederli senza ghiaccio.
- Evitare lo street food o scegliere cibi da strada fritti.
- I cibi ben cucinati e conservati solitamente sono sicuri.
Rimedi e Trattamenti
Generalmente, la diagnosi della diarrea del viaggiatore si basa sulla valutazione clinica e non sono necessarie metodiche diagnostiche specifiche. Solitamente, la diarrea del viaggiatore tende ad essere autolimitante e non necessita di particolari trattamenti. In linea generale, la diarrea del viaggiatore ha un decorso benigno e i sintomi tendono a regredire nel giro di qualche giorno. In linea generale, non servono farmaci per il trattamento della diarrea che si risolve da sola in un paio di giorni.
Per questo motivo è molto importante portare con sé farmaci probiotici da associare, a seconda delle esigenze, ad antibiotici e antidiarroici. È comunque preferibile iniziare ad assumere fermenti lattici almeno 7/10 giorni prima della partenza, come profilassi per proteggere l’intestino.
L’acqua è tra i principali responsabili di questo disturbo intestinale che può evolvere in patologia, se non trattato adeguatamente. Tra le mete turistiche che maggiormente espongono l’intestino del viaggiatore occidentale a episodi diarroici ci sono le mete esotiche e i paesi in via di sviluppo.
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