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Turismo Accessibile: Cos'è e Perché è Importante

L’accessibilità, specialmente nell’ambito del turismo, deve essere l’obiettivo primario per tutti coloro che lavorano in questo campo e nei servizi ad esso collegati. Ognuno dovrebbe essere libero di visitare tutti i luoghi che desidera, senza doversi preoccupare che una sua eventuale condizione di svantaggio gli impedisca di godersi il viaggio.

Purtroppo, molto spesso, chi è affetto da una disabilità o ha un problema fisico o di salute incontra numerose difficoltà nel viaggiare e, a volte, deve rinunciare a farlo. Il concetto di turismo accessibile si basa sul principio dell’accessibilità, che si propone di garantire a tutti la possibilità di partecipare ad un aspetto più ludico della vita sociale quali sono i viaggi e le vacanze.

Purtroppo, ancora oggi, molte persone sono costrette a scegliere la meta delle loro vacanze mettendo al primo posto i criteri di accessibilità invece delle loro preferenze. Bisogna immaginare una città come una grande struttura ricettiva, che deve avere determinati requisiti per essere considerata accessibile.

Turismo Accessibile: A Chi Si Rivolge

Il tema del turismo accessibile non riguarda solo chi ha delle disabilità motorie. Coinvolge chi ha disabilità sensoriali (cecità o sordità), esigenze alimentari specifiche come allergie e intolleranze, necessità legate a diabete o altre patologie, oppure esigenze derivanti dall’appartenenza alla fascia di popolazione anziana e a quella delle famiglie con bambini.

Vien da sé che sia davvero troppo semplicistico illudersi di poter affrontare il tema unicamente attraverso la necessità (seppur indispensabile) dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Se da un lato è compito degli enti locali incrementare il livello di accessibilità infrastrutturale negli spazi pubblici, è agli operatori del settore che spetta il più arduo compito di informarsi e formarsi per garantire a chiunque un’accoglienza di qualità, favorendo così il cambiamento culturale necessario.

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Turismo Accessibile in Italia: Cenni Storici e Passi Avanti

Anche l’Italia, come l’Europa e la Commissione Europea, si sta occupando con crescente attenzione del turismo accessibile: non solo per il potenziale beneficio economico che esso potrebbe portare al Paese, ma per l’importanza sociale che riveste.

Sebbene già dall’inizio della storia della Repubblica il tema dell‘accessibilità sia saltato all’attenzione dei più con l’art.3 della Costituzione, è solo nel 1989 che entra in vigore la prima legge quadro che prevede contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di residenza dei disabili.

Se già nei decenni passati erano state promulgate leggi che delineavano delle linee guida per incentivare il turismo accessibile, negli ultimi anni sono state messe a punto diverse iniziative, a livello statale, per promuovere e incentivare questo tipo di turismo volto al benessere di un’ampia platea di persone. Non solo con una nuova legge delega che uscirà a breve e comprende, tra gli altri punti, la formazione di figure specializzate e l’introduzione del brand “Turismo accessibile Italia”.

Nel 2009 con la promulgazione del Manifesto per il turismo accessibile si comincia a promuovere l’accessibilità anche attraverso scelte che non privilegiano in maniera esclusiva l’abbattimento delle barriere. Nel 2009, anno in cui è nata anche la Commissione per la Promozione e il Sostegno del Turismo Accessibile, è stato redatto il Manifesto per la promozione del Turismo Accessibile, in attuazione dell’articolo 30 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che, tra gli altri, comprende anche il diritto di viaggiare e svagarsi, che viene riconosciuto come necessità.

Nel 2012 viene istituito il Comitato permanente per la Promozione e il sostegno del Turismo Accessibile, organo consultivo per la definizione delle politiche di promozione e incentivazione dell’accessibilità turistica. Istituito nel 2012, il progetto Bandiera Lilla premia quei comuni che favoriscono il turismo accessibile. Per il biennio 2019/2019 sono state assegnate 22 bandiere lilla in tutta la Penisola; la regione che ne ha di più è la Liguria.

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Nel 2013 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha curato la pubblicazione di “Accessibile è meglio”, il primo Libro Bianco sul turismo accessibile, propone un percorso che analizza i progressi fatti a livello nazionale fino a quel momento in materia di turismo accessibile e pone le basi per il futuro del turismo accessibile in Italia.

L'Ultima Legge di Bilancio: Ecco Cosa Cambia

Prendendo atto di questa situazione, l’ultima Legge di Bilancio (30 dicembre 2021) prevede un fondo di 18 milioni di euro per il triennio 2022-2024 destinato alla realizzazione di interventi di accessibilità turistica. Con il fondo da 18 milioni di euro, per il prossimo triennio gli alberghi potranno ottenere fino al 35% delle risorse necessarie agli interventi di accessibilità turistica, gli stabilimenti balneari e termali fino al 20%, mentre per gli altri beneficiari non sono previste limitazioni.

Il relativo decreto attuativo è stato presentato congiuntamente dal Ministero del Turismo e dal Ministero delle Disabilità lo scorso 20 aprile 2022 ed entro 60 giorni verrà pubblicato sui due relativi siti web istituzionali un avviso pubblico per consentire ai destinatari di presentare le domande attraverso piattaforma telematica. Il provvedimento mira non solo a sostenere economicamente le attività che vogliano migliorare il loro livello di accessibilità, ma anche a individuare dei criteri per classificare le strutture in termini di accessibilità, certificandole e rendendole rintracciabili dagli utenti.

Un passo significativo verso un’offerta turistica che possa davvero rivolgersi a tutti. Come riportato sul sito del Ministero del Turismo è stato stanziato un apposito fondo per sostenere lo sviluppo e la diversificazione dell’offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l’inclusione sociale.

L’intervento - che prevede una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 - è volto a finanziare i servizi utili al conseguimento delle certificazioni di accessibilità: UNI ISO 21902:2022 - Turismo accessibile per tutti - Requisiti e raccomandazioni ; UNI CEI 17210:2021 - Accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito - Requisiti funzionali; UNI/PdR 92:2020 - Stabilimenti balneari - Linee guida per la sostenibilità ambientale, l’accessibilità, la qualità e la sicurezza dei servizi.

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L'Articolo 3343 e l'Accessibilità in Montagna

Si chiama Articolo 3343 il manifesto per il turismo accessibile in montagna presentato sulla Marmolada pochi giorni fa. Promotore dell’iniziativa Oscar De Pellegrin, plurimedagliato campione paralimpico bellunese e presidente di ASSI Onlus (Associazione Sociale Sportiva Invalidi), sempre impegnato in prima linea per sensibilizzare e diffondere una cultura inclusiva.

L’Articolo 3343 è una dichiarazione d’intenti dal taglio estremamente pragmatico. L’obiettivo? Formare una squadra unita capace di lavorare in sinergia per rendere la montagna bellunese accessibile e inclusiva verso ogni forma di disabilità. Con la firma, nasce una rete strutturata e operativa pronta a ideare, realizzare e promuovere in sinergia interventi per abbattere le barriere architettoniche e mentali sul tema dell’accessibilità della montagna ai disabili.

Erano molti, infatti, i rappresentanti delle istituzioni presenti all’evento di lancio per abbracciare il progetto e sottoscrivere il documento: da ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari) rappresentata dalla presidente Valeria Ghezzi alla Fondazione Dolomiti Unesco, con la direttrice Marcella Morandini. L’adesione unanime è il primo passo di un percorso - sicuramente impegnativo e complesso - che possa portare la montagna bellunese a diventare un modello di accessibilità in vista delle prossime Paralimpiadi Milano - Cortina 2026, in concomitanza con le olimpiadi invernali.

Perché la Marmolada?

La scelta di presentare un documento così particolare e importante sulla Marmolada è ricca di significati. A partire da un dato di fatto: sulla Regina delle Dolomiti l’accessibilità è già una realtà. La funivia della Marmolada - che ha da poco festeggiato i suoi primi 50 anni di storia - è da sempre un simbolo della “montagna per tutti”.

Tutti, infatti, hanno la possibilità di salire sulla montagna più alta delle Dolomiti a bordo del moderno impianto di risalita, in funzione sia in estate sia in inverno. Per celebrare i 50 anni di Funivie Marmolada, nel 2018 sono stati inaugurati due nuovi ascensori panoramici che collegano l’impianto all’uscita sul ghiacciaio. Altri comodi ascensori situati nella stazione a monte della funivia permettono di accedere direttamente alla terrazza di Punta Rocca (3265 metri), da cui si gode di una vista a 360° sulle Dolomiti, Patrimonio Naturale dell’Umanità.

Il tema dell’accessibilità in montagna è delicato ed estremamente ricco di sfaccettature. L’accessibilità, ad esempio, è legata a ogni specifica disabilità: ciò che rappresenta una barriera per un disabile potrebbe non esserlo per un altro, e viceversa. Un punto su cui il manifesto insiste è la necessità di promuovere sempre più una cultura inclusiva, ad ogni livello.

“Qui oggi deve partire un messaggio di crescita culturale e dobbiamo partire a progettare per tutti. In occasione di questa giornata, Oscar De Pellegrin e Fish Moreno si sono incontrati simbolicamente sulla Marmolada. Oscar, in sedia a rotelle, ha utilizzato la funivia. Moreno, atleta amputato transfemorale, ha risalito un tratto del ghiacciaio a piedi. Si sono ritrovati a Punta Rocca, a 3265 metri: due persone diverse, due vite diverse, due storie diverse, accomunate però dalla straordinaria volontà di unire le forze e contribuire insieme alla diffusione della cultura del turismo accessibile.

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