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Le Marche: Tesori Nascosti e Attrazioni Imperdibili

Le Marche non sono semplicemente una regione: già dal nome plurale si intuisce la ricchezza e la varietà di luoghi e di paesaggi. È impossibile perfino scegliere un’immagine che la rappresenti: mare o montagna? Paesi o città? E fra le città, il capoluogo Ancona o Ascoli? O forse Macerata? Di una cosa siamo certi: con una simile varietà, quello che desiderate da una vacanza qui potete trovarlo.

1. Ancona: Un Porto Industriale con un Cuore Sorprendentemente Bello

Partiamo dal capoluogo, e lo facciamo proprio perché pur essendo la città amministrativamente più importante, non ha mai avuto particolare allure turistica. E invece Ancona non è solo un porto industriale fra i più importanti del Mediterraneo, è anche una cittadina sorprendentemente bella. Sapevate, per esempio, che è l’unica città in Italia dove, per la sua particolare conformazione a gomito, il sole sorge e tramonta sul mare? Molto suggestivi sono poi il Lazzaretto, una fortezza pentagonale sul mare oggi diventata spazio espositivo, e l’Arco romano, anch’esso affacciato sull’Adriatico. Il capoluogo delle Marche, quasi simbolicamente, sorge proprio sul promontorio del Conero, come a sovrastare tutta la regione. Punto di snodo sia commerciale che turistico, Ancona merita assolutamente di essere inserita tra i luoghi da visitare nelle Marche. Dal punto di vista storico e culturale, va assolutamente menzionato l’Arco di Traiano, alto ben 19 metri e realizzato completamente in marmo proveniente dalla Turchia in onore all’omonimo imperatore, che difese la città durante l’Impero romano. Per me è stata davvero una bella sorpresa!

2. Fabriano: La Città della Carta e della Filigrana

Il nome di Fabriano è storicamente legato alla fabbricazione della carta e all'invenzione della filigrana: iniziata tra il 1100 e il 1200, l'industria si sviluppò soprattutto tra Tre e Quattrocento. Il Museo della Carta e della Filigrana, che racconta la storia della produzione cittadina, è allestito all'interno del complesso di S. Domenico. Ultimo lembo della Marca d'Ancona a ridosso dell'Umbria, Fabriano è circondata da un paesaggio verde e naturalisticamente splendido. Piccola gemma incastonata tra le colline marchigiane, Fabriano ha una storia che risale al Medioevo. Tutti in realtà conoscono Fabriano per la sua antica tradizione cartiera, che risale alla nascita stessa della città (come avremmo fatto a scuola senza gli album della Fabriano??). Il Museo della carta infatti è uno dei punti più interessanti e caratteristici da visitare. Oltre a questo, vale la pena esplorare anche il centro storico, con la fontana Sturinalto, risalente alla fine del 1200, e il Palazzo del Podestà.

3. Urbino: Patrimonio dell'UNESCO e Città Natale di Raffaello

Urbino è la città natale di Raffaello Sanzio, il grande artista rinascimentale di cui ricorre proprio quest’anno il cinquecentenario della morte. Ma soprattutto, Urbino è l’eredità artistica e culturale dei Montefeltro, la famiglia che regnò sul nord delle Marche durante il rinascimento. Magnifiche le due piazze contigue quella del duca di Montefeltro e quella del Rinascimento, su cui si affacciano il Palazzo Ducale, il Municipio, il Duomo, la chiesa di S. Domenico e l’Università. Urbino è una magnifica città d’arte arroccata sulla cima di una collina ed è stata dichiarata Patrimonio dell’Unesco. Urbino offre uno squarcio dell’arte rinascimentale di rara bellezza, anche grazie a Federico di Montefeltro, il Duca di Urbino che ha dato un apporto decisivo allo sviluppo artistico della città. Oltre al Palazzo Ducale e alla Galleria delle Marche, dove si possono vedere delle tele iconiche come la “Città ideale” e “La Flagellazione” di Piero della Francesca, il centro storico di Urbino costituisce un vero e proprio scenario medioevale, conservato in maniera eccellente. Gli appassionati d’arte non possono sicuramente perdersi la casa di Raffaello, il luogo in cui l’artista ha mosso i primi passi nel mondo della pittura. Urbino è anche una città universitaria, quindi molto viva e piena di locali. Urbino è un emblema del Rinascimento italiano e dal 1998 il suo centro storico è patrimonio dell’umanità UNESCO. Il Palazzo Ducale è la reggia dove dimorò Federico da Montefeltro, oggi sede della Galleria Nazionale delle Marche che ospita una delle più belle ed importanti collezioni d’arte del Rinascimento con opere di Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano e Melozzo da Forlì. “Urbino rappresenta l’apice dell’arte e dell’architettura rinascimentale“. Questa una delle motivazioni alla base della tutela Unesco ottenuta nel 1998. Le altre sono che “ha influenzato gli sviluppi culturali in altre parti d’Europa” e di “aver conservato gran parte della forma urbanistica medievale“. Insomma, bastano i criteri adottati per l’inserimento di Urbino tra i siti Patrimonio dell’Umanità per capirne la notevole importanza storico-culturale.

4. Grotte di Frasassi: Un Viaggio nel Cuore della Terra

Le Grotte di Frasassi sono le più conosciute e visitate fra le grotte turistiche italiane. Con più di 13 km di gallerie e sentieri aperti agli speleologi, è uno dei percorsi sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo: la grande Grotta del vento, i laghetti sotterranei, le stalattiti calcaree candide come la neve sono alcune delle tappe più suggestive. Oltre al percorso di visita turistico, è possibile scegliere percorsi avventura di diversa difficoltà, accompagnati da esperti speleologi. Se siete amanti delle grotte (come la sottoscritta!) non potrete proprio perdervi le Grotte di Frasassi, uno spettacolo naturale incredibile che si trova nel comune di Genga, a pochi chilometri da Ancora. Scoperte solo nel 1971, le Grotte di Frasassi sono un susseguirsi di stalattiti e stalagmiti, in una sorta di gioco tra luci e ombre di una bellezza mozzafiato. Il lago cristallizzato all’interno dà a quest’ambiente il fascino di una fiaba, che ha contribuito a rendere queste grotte tra le più famose in tutta Europa. Il percorso di visita dura poco più di un’ora, al termine del quale vi sembrerà di esservi rifugiati in un luogo magico, lontano dal tempo e dallo spazio. Una curiosità: l’interno della grotta è stato (ed è) utilizzato anche per fare esperimenti di isolamento temporale per la ricerca spaziale. Trovate tutte le informazioni sugli orari e i prezzi sul sito ufficiale. Vi consiglio caldamente di acquistare il biglietto prima per la fascia oraria che preferite, altrimenti rischiate di dover aspettare ore prima di entrare. Inserite nel Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi formano incredibili sculture naturali scolpite dall'acqua nel corso di 190 milioni di anni. La visita delle grotte ha una durata di 70 minuti. I gruppi sono accompagnati da guide professionali fornite dal Consorzio Frasassi. Il percorso è lungo 1.500 metri, ben attrezzato e facilmente accessibile. Se vieni nelle Marche in vacanza una visita alle Grotte di Frasassi è d’obbligo! Ti sto parlando di uno dei più affascinanti spettacoli della natura, meraviglia delle meraviglie. Le Grotte di Frasassi sono un esempio di cosa la natura nel corso dei millenni è riuscita a creare. La visita guidata all’interno di queste grotte è un percorso che si snoda per quasi 2 km e si conclude con un altro incanto della natura, la “sala Bianca”. Insomma uno spettacolo da togliere il fiato.

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5. Ascoli Piceno: La Città delle Cento Torri

Sorprendente, elegante e riservata: Ascoli Piceno è uno scrigno di tesori. Piccola comunità, 50mila abitanti, con un centro storico che si gira comodamente a piedi, il mare a 30 km e l'Appennino anche a meno, secondo le cronache medievali era la città delle duecento torri. Oggi è chiamata più modestamente città delle cento torri, e in effetti non siamo lontani da quel numero. È proprio nel medioevo che la città inizia ad assumere quell'impianto architettonico urbanistico che si può ammirare ancora oggi. Merito anche del travertino, la pietra chiara utilizzata per la maggior parte dei suoi palazzi storici. Il centro storico si sviluppa lungo l'asse di corso Mazzini e il quasi parallelo corso Vittorio Emanuele, poi (o prima, a seconda della direzione) via Angelini. E poi c’è piazza del Popolo, in stile rinascimentale, non grande ma di una bellezza armoniosa unica, di giorno e di notte. Vi si affacciano il Palazzo dei Capitani del Popolo, cui deve il nome, e la chiesa gotica di San Francesco. La sistemazione della piazza rappresenta l'esatta applicazione dei principi teorici di Filarete ed Alberti che riprendendo le teorie vitruviane prevedevano piazze rettangolari, con una proporzione di 1:3 tra larghezza e lunghezza e circondate da portici. Tra i luoghi assolutamente da non perdere c’è Piazza del Popolo, in stile rinascimentale, considerata tra le piazze più armoniose e suggestive d’Italia. Prende il nome dal Palazzo dei Capitani del Popolo, edificio del XII secolo, con una meravigliosa torre merlata, simbolo del potere politico sin dal medioevo. Da vedere anche la chiesa di San Francesco, la piazza Arringo, anche nota come piazza dell’Arengo, la più monumentale e antica della città, la Cattedrale di Sant’Emidio, patrono di Ascoli e il Battistero di San Giovanni, di origine medievale. La visita di Ascoli Piceno parte dalle sue due principali piazze: Piazza Arringo e Piazza del Popolo. La prima è il cuore politico e religioso della città: è in Piazza Arringo, infatti, che sono ubicati il comune, la cui sede è lo storico Palazzo dell’Arengo, e il Duomo intitolato a Sant’Emidio. Piazza del Popolo, invece, è il salotto buono di Ascoli: la pavimentazione e il colonnato dei portici tutt’attorno sono stati realizzati in travertino bianco con un effetto marmoreo che, specie dopo la pioggia, conferisce una luce sui generis a tutti i duemilacinquecento metri di superficie della piazza. Da vedere, il Palazzo dei Capitani del Popolo e la vicina Chiesa di San Francesco. Piazza del Popolo, inoltre, è presente in tutte le liste con le piazze più belle d’Italia e secondo molti esteticamente se la gioca addirittura con la veneziana San Marco e la senese Piazza del Campo. Al fascino contribuisce anche la presenza del famosissimo Caffè Meletti. Un bar storico, attivo dagli inizi del ‘900, dall’inconfondibile stile liberty, ai cui tavolini hanno seduto diversi artisti. Solo per ricordarne due: Ernst Hemingway e Renato Guttuso.

6. Macerata e Fermo: Due Capoluoghi Marchigiani da Scoprire

Se Ascoli Piceno è nota in Italia, se non altro almeno come patria delle olive ripiene, ci sono altri due capoluoghi marchigiani bellissimi dal punto di vista storico e architettonico che però non hanno la notorietà che meritano, e sono Macerata e Fermo. A Macerata piazza della Libertà è il cuore della città e su di essa si affacciano il Palazzo dei Priori, il cinquecentesco Palazzo della Prefettura, la Torre dell’orologio, la chiesa di S. Paolo e il teatro Lauro Rossi. Macerata è situata a metà tra il mare e le montagne dei Sibillini, è una cittadina arrampicata su una collina di 300 metri e offre diverse meraviglie inaspettate. Le mura del centro storico, perfettamente mantenute, racchiudono dei luoghi che sembrano non essere stati intaccati dal tempo. C’è poi lo Sferisterio, un anfiteatro che durante l’estate si illumina grazie al festival dell’opera lirica, una manifestazione che attrae melomani (ma non solo) da tutto il mondo. La parte storica di Macerata custodisce palazzi di raffinata bellezza, come Palazzo Bonaccorsi, Palazzo dei Diamanti e Palazzo Ricci, sede di una pinacoteca d’arte moderna. Come Jesi, anche la visita di Macerata passa da musei, chiese, teatri e antichi palazzi nobiliari. Il grosso della vita cittadina, compresa quella notturna, ruota attorno a Piazza della Libertà. È in questa piazza, infatti, che si affacciano quasi tutti gli edifici più importanti della città. Segnaliamo, tra gli altri: l’Università, una delle più antiche d’Europa; la Torre dell’Orologio, che coi suoi sessanta e passa metri domina lo sky line cittadino; e il Teatro intitolato al compositore locale Lauro Rossi. Non è finita, perché meritano assolutamente una visita i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi: il Museo della Carrozza, con una collezione di vetture del XVIII e XIX secolo; l’Antica Pinacoteca; la Galleria dell’Eneide; e soprattutto il 900Buonaccorsi, sezione di arte moderna con diverse testimonianze della bella e controversa stagione del Futurismo che agli inizi del XX secolo influenzò in maniera significativa l’arte e la cultura italiana. Guai a non includere in questa carrellata lo Sferisterio, l’arena a ridosso del centro storico che durante il periodo estivo si trasforma in un meraviglioso teatro lirico all’aperto. Macerata, però, ha anche un’anima popolare, la cui principale testimonianza è rappresentata dall’Antico Lavatoio all’esterno delle mura cittadine dove un tempo il popolo si radunava a lavare e asciugare i panni.

Anche Fermo è una città segreta: salendo al centro storico, si ammira la piazza del Popolo, lunga e stretta, fiancheggiata da portici e chiusa all’estremità opposta da Palazzo degli Studi e Palazzo dei Priori, che ospita i musei civici. Quando ci arrivi pensi di essere alla sommità del colle su cui sorge Fermo, e invece ancora più su c’è la cattedrale gotica che da piazza del Girifalco domina tutto l’abitato. A pochi passi dalla piazza, seminascosta nelle strette vie che riscendono, ci sono le cisterne romane, un sistema di cunicoli anticamente adibiti alla raccolta dell’acqua piovana, oggi visitabili e all’occasione sede espositiva. Si estendono su 2.200 metri quadrati e sono le più vaste d’Europa assieme a quelle di Istanbul. Famosa per essere custode di una spina della corona con cui fu incoronato Gesù prima della crocifissione, Fermo è una cittadina che sorge sulla vetta del Colle Sabulo, denominato dai romani per la sua formazione in tufo. A circa 6 km dal mare Adriatico, la città è conosciuta per il centro storico medievale, per la rinascimentale Piazza del Popolo, che ospita il Palazzo dei Priori, oggi sede della Pinacoteca Civica, dove si possono vedere dipinti della scuola marchigiana e veneziana e la meravigliosa Natività del Rubens, e della Sala del Mappamondo, disegnato nel 1713 dal cartografo Moroncelli di Fabriano. La visita di Fermo potrebbe essere inclusa in un tour alla scoperta delle opere ingegneristiche realizzate dai romani per l’approvigionamento idrico. Un tour delle cisterne romane per l’appunto, da Istanbul fino al cuore delle Marche, magari passando per la Piscina Mirabilis di Bacoli, vicino Pozzuoli. Suggestioni turistiche a parte, la cisterna romana di Fermo è uno dei motivi per cui vale la pena visitare la città marchigiana. Gli altri, en passant, sono: Piazza del Popolo; l’adiacente Palazzo dei Priori con la sua Pinacoteca Civica e la stupenda Sala del Mappamondo, e infine il Piazzale del Grifalco che, oltre per la sua panoramicità - è il punto più alto di Fermo con la vista che spazia dalla costa fino al Parco dei Monti Sibillini -, ospita alla sua estremità orientale la Cattedrale di Santa Maria Assunta.

7. Eccellenze Marchigiane: Enogastronomia e Artigianato

Abbiamo citato le olive ascolane, conosciutissime, ma l’elenco dei prodotti tipici marchigiani è davvero lungo. E non si limita a quelli enogastronomici: in questa regione si trova infatti il più importante distretto calzaturiero d’Europa, con marchi come Prada e Della Valle. Fra i prodotti gastronomici ricordiamo il tartufo bianco dei Sibillini, il tartufo nero di Acqualagna, in provincia di Pesaro e Urbino; fra i vini, sicuramente il verdicchio, vino simbolo di questa regione, che si divide a sua volta in verdicchio dei castelli di Jesi e verdicchio di Matelica. Oltre al verdicchio, c'è poi il bianchello del Metauro doc, dalla storia millenaria alla cui valorizzazione sta lavorando il gruppo di produttori di Bianchello d'Autore. il Ciauscolo, un salume tenero e spalmabile che arriva da Visso e si può assaggiare in tutto l’entroterra Maceratese. le Olive all’ascolana, un’oliva tenera ripiena di carne macinata, impanata e poi fritta. il Brodetto, da assaggiare a Porto Recanati, Ancona, San Benedetto, Fano e Porto San Giorgio.

8. Loreto: Un Santuario di Fede e Pellegrinaggio

Per afflusso di fedeli e pellegrini è seconda solo a Lourdes e a Fatima. Stiamo parlando del Santuario della Santa Casa della Madonna di Loreto, a sud di Ancona, vicinissimo a Recanati, città natale di Giacomo Leopardi (altra tappa da segnare in agenda...). Secondo la tradizione, gli angeli avrebbero trasportato qui in volo dalla Palestina la casa di Gesù a Nazareth nel XIII secolo, facendolo diventare immediatamente un luogo di culto e pellegrinaggio. Loreto è uno dei luoghi più visitati nelle Marche ed ogni anno tantissimi pellegrini arrivano qui a rendere onore alla Madonna da ogni parte del mondo. Loreto custodisce all’interno della sua Basilica uno dei tesori più preziosi della cristianità, la Santa Casa di Maria di Nazareth. Furono gli Angeli a trasportarla prodigiosamente fino a Loreto il 10 Dicembre 1294.

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9. Borghi Incantevoli: Un Viaggio nel Tempo

Per la loro importanza storico-artistica, oltre che per la valenza religiosa, vanno segnalati anche il santuario di San Nicola a Tolentino, quello di Santa Maria Goretti a Corinaldo, quello di Santa Maria in Castagnola a Chiaravalle. Una doppia cinta muraria intervallata da torri merlate, lunga 700 metri, racchiude il centro storico di Gradara, piccola località nell’estremo nord delle Marche. Nelle Marche le località certificate dal Tci come piccoli borghi di eccellenza sono tutte da scoprire. Molti sono piccoli borghi fortificati di epoca medievale-rinascimentali in posizione panoramica, come Monterubbiano (Fm), Acquaviva Picena (Ap), Corinaldo (An), Mondavio (Pu), oppure porte per scoprire l’area dei Monti Sibillini, come Valfornace (Mc), Sarnano (Mc) e San Ginesio (Mc), o ancora ospitano importanti luoghi d’arte e di culto come le abbazie di Chiaravalle di Fiastra a Urbisaglia (Mc) o quella di S. Firmano a Montelupone (Mc), o ancora il Santuario della Madonna di Macereto a Visso (Mc). O, per i più curiosi, il vicolo più stretto d’Italia, 43 cm, che è a Ripatransone (Ap). Tanto piccola quanto pittoresca (la sua popolazione non arriva a 5.000 abitanti), Gradara è particolarmente famosa per la sua rocca, la cui parte più alta spicca già in lontananza. Entrando all’interno delle antiche mura cittadine, magnificamente conservate, vi sembrerà di vedere cavalieri e menestrelli girare tra i gomitoli di strade realizzate in pietra. La leggenda di Paolo e Francesca, narrata da Dante nel V Canto dell’Inferno della Divina Commedia, aggiunge poi una nota romantica allo scenario. Probabilmente anche per questo molte coppie decidono di trascorrere romantici weekend in questo borgo risalente addirittura al XII sec. Il castello di Gradara, in provincia di Pesaro-Urbino, è passato alla storia come il luogo in cui si consumò il tragico amore di Paolo e Francesca raccontato da Dante nella Divina Commedia. Pensa che le Marche hanno ben 23 borghi che vantano il titolo di Borghi più belli d’Italia. Altro luogo che mi ha affascinato per il suo panorama a 360° è Smerillo. Un piccolo borgo immerso tra i Sibillini, qui ci si perde tra il cielo, la natura e il mare. Visitate Cingoli, soprannominato "Balcone delle Marche" da cui la vista spazia fino al mar Adriatico e al monte Conero. Corinaldo, nell'entroterra di Senigallia, è una terra di vigneti. Montefabbri è un borgo che sembra non essere cambiato per niente dal 1400.

10. Riviera del Conero: Un Paradiso Naturale

Le Marche sono un susseguirsi di spiagge basse e sabbiose, proseguimento naturale della costa adriatica della Romagna. Poi d’improvviso si erge quasi dal nulla il promontorio del monte Conero, sul quale dove sorge la città di Ancona, e il paesaggio cambia radicalmente: è l’unico tratto di costa rocciosa calcarea da Trieste al Gargano. Proprio fra Ancona, Sirolo e Numana troviamo il mare più bello della regione: il Conero (che è anche un parco regionale) regala scogliere di 500 metri a picco sul mare, con minuscole spiaggette di ciottoli bianchi, come bianca è la pietra che caratterizza questa montagna. Devo ammettere di essere rimasta particolarmente colpita. In particolare sono 4 le spiagge più belle, quelle a cui è stata attribuita la bandiera blu: quella di Portonovo, di Numana, di Senigallia e di Sirolo, che racchiude la spiaggia delle Due Sorelle, di San Michele e Urbani. La bellezza di queste spiagge è rimasta intatta perché, per fortuna, diverse di loro sono raggiungibili solo in barca. Un altro modo per apprezzarla è anche quello di partecipare ad un trekking all’alba sul Monte Conero (con colazione). Una delle principali particolarità delle Marche consiste nel saper unire, in un unico territorio, colline verdi e mare di un azzurro intenso. Qui troviamo un centro storico che è un vero gioiello, tra le cui viuzze può capitare di sentire la melodia di opere come Il Barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell: Pesaro infatti è la città natale del famoso compositore Gioacchino Rossini, a cui è dedicato il nome di una via, il teatro comunale e il conservatorio della città. Oltre all’aspetto culturale, questa provincia a nord delle Marche offre anche delle spiagge incantevoli e il Parco Naturale di San Bartolo, una vera oasi nel verde. Sulla strada panoramica che va da Pesaro a Fiorenzuola di Focara vi consiglio di fermarvi per un’aperitivo al tramonto alla Fattoria Mancini e di spostarvi poi per la cena al Gibas, un ristorante molto buono con una vista spettacolare sul mare. Osservando alcune foto delle spiagge marchigiane, potreste pensare si tratti di qualche famosa località esotica, e invece no: si tratta della Riviera del Conero. Parliamo di un paradiso naturale riservato e tranquillo, che alterna bianche spiagge sabbiose a coste più strette e frastagliate. La Riviera del Monte Conero è una delle più particolari dell'intero tratto Adriatico. Intorno al Monte Conero ci sono grotte e calette, spiagge di sabbia e sassi. Lungo il tratto di costa che nei dintorni di Numana c'è la concentrazione delle più belle spiagge delle Marche (qui trovate tutte le Spiagge del Conero). La Spiaggia delle Due Sorelle è una caletta selvaggia all'ombra del monte Conero che si raggiunge via mare o attraverso un impervio percorso lungo la montagna. L'ideale è raggiungerla di mattina perché non troverete più sole già dalle 17. La spiaggia dei gabbiani è meravigliosa e si raggiunge solo via mare.

Tabella: Le Spiagge Bandiera Blu nelle Marche

Spiaggia Località
Portonovo Ancona
Numana Numana
Senigallia Senigallia
Sirolo Sirolo

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