Marmitte dei Giganti: Un'Escursione Indimenticabile
Le Marmitte dei Giganti sono delle profonde depressioni nate dall’erosione dell’acqua, in quelle località dove una volta erano presenti dei ghiacciai. Naturalmente si tratta di milioni di anni fa fino ad arrivare all’ era glaciale. Noi oggi, grazie a questo fenomeno naturale, ne possiamo apprezzare tutta la sua particolare bellezza.
Anche per me è stata una piacevole scoperta e ti posso garantire che fino a quando non sarai arrivato al ponte che ne scopre la visuale non potrai renderti conto fino in fondo di cosa si tratta. Vederle da internet già ti danno l’ idea di cosa puoi aspettarti, ma ti assicuro che dal vivo ti lasciano letteralmente senza fiato. Ora però dopo questa brevissima parentesi culturale entriamo nel vivo dell’ articolo sperando che possa esserti d’ aiuto per poter organizzare al meglio e in piena autonomia la tua prossima uscita fotografica qui alle Marmitte dei Giganti.
Ci tengo davvero moltissimo ed è proprio per questo motivo che tutto quello che troverai scritto su questo articolo è stato testato da me in prima persona, proprio per garantirti l’ autenticità delle informazioni.
Come Arrivare alle Marmitte dei Giganti
Di sicuro il mezzo ideale è la macchina e per arrivarci è davvero molto semplice. Sia che tu provenga da Fano o da Perugia, l’uscita di riferimento sarà quella di Fossombrone Ovest che troverai nella super strada.
Per arrivare alle Marmitte dei Giganti poi dovrai continuare a sinistra per altri 3 chilometri in direzione di San Lazzaro e mi raccomando “non seguire le indicazioni per il centro di Fossombrone”, altrimenti dovrai tornare indietro. Prima di arrivare, troverai lungo la strada un distributore di carburante alla tua destra e percorsi altri 500 metri dovrai imboccare una stradina asfaltata che troverai questa volta alla tua sinistra e di lì ad un passo ti aspetta questa meraviglia.
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Le foto che vedi le ho scattate dal ponte, ma se vorrai provare un pizzico di adrenalina non ti resta che scendere dal sentiero. Io personalmente non l’ho fatto, poichè non avevo tempo a disposizione, ma chiedendo ad alcune persone del posto, mi hanno garantito che è veramente abbordabile. Basta solamente fare un pò d’ attenzione al primo tratto, ma si tratta solamente di una cinquantina di metri, per cui penso che ne valga davvero la pena provare anche solo per scattare qualche fotografia da una prospettiva diversa.
Qual è l'Orario Migliore per Visitare le Marmitte dei Giganti?
Mentre per quanto riguarda l’ orario non è mai facile dare dei consigli anche perchè ognuno di noi ha una visione ben diversa in merito all’ idea e alla propria creatività. Quindi prima di iniziare mi piacerebbe fare una premessa. I consigli che troverai scritti qui rappresentano solamente il frutto della mia personale esperienza e non andranno mai a sostituire il tuo pensiero. Prendili come un motivo di condivisione da parte di un fotografo freelance che si è appassionato prima alla fotografia e poi al blog con l’ idea di scrivere qualcosa di utile e che magari potesse servire anche ad altre persone.
Dopo esserci stato di persona mi sono accorto che l’ orario del tramonto rappresenta sicuramente una scelta valida e questo per tutta una serie di motivi che ora ti andrò ad elencare:
- Punto primo: la parte più scoperta delle Marmitte dei Giganti, quella più spettacolare per intenderci, si trova in direzione di dove tramonta il sole e quindi posta in un contesto davvero favorevole per poter creare delle fotografie davvero interessanti. Ti posso dire anche che in questo frangente i raggi del sole riescono a creare degli ottimi giochi di luce sia sull’ acqua che sulla roccia con dei contrasti molto particolari;
- Punto due: fotografare all’ alba questo versante significherebbe scattare quando la luce del sole è oramai troppo forte e diretta e quindi decisamente poco indicata per le fotografie paesaggistiche;
- Punto tre: anche senza avere a disposizione i filtri GND e un’ attrezzatura super professionale potrai riuscire sicuramente a portare a casa degli scatti degni di nota. Un buon cavalletto e l’ obbiettivo kit 18-55 potrebbero già andare bene per questo tipo di situazione.
Mi hanno sempre insegnato infatti che un’ ottima fotografia non dipende esclusivamente dall’ attrezzatura che si ha a disposizione ma bensì dall’ idea che si ha in mente. Non voglio assolutamente dire che l’attrezzatura non sia importante; ma di sicuro non è fondamentale per la buona riuscita di uno scatto. Quindi non ti resta che provare.
Cosa Vedere nei Dintorni
Una volta effettuati i tuoi scatti, se avrai altro tempo a disposizione, a brevissima distanza dalle Marmitte dei Giganti si trovano diverse attrazioni:
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Il Ponte della Concordia
A brevissima distanza dalle Marmitte dei Giganti si trova la cittadina di Fossombrone, divenuta famosa per il ponte della Concordia, classificato come il ponte più bello delle Marche. Uno potrebbe pensare. Beh!!! Esagerati!!! Ma se capiterai da queste parti però ti renderai subito conto che in realtà non è poi così esagerata questa espressione. In prima battuta si potrà rimanere colpiti per la sua grandezza ma anche per una cosa davvero particolare. In alcuni momenti ben precisi della giornata infatti sarà possibile ammirare il riflesso della sua immagine nel fiume che crea un cerchio perfetto. Ti posso garantire che a livello visivo è davvero d’impatto. Inoltre arrivare fin qui è davvero molto semplice. Dalle Marmitte dei Giganti sono appena 3 km. Dovrai seguire i cartelli per il centro e una volta arrivato/a in prossimità di un semaforo dovrai svoltare a destra, passare sopra il ponte e svoltare di nuovo a destra dove avrai modo di parcheggiare. Ora non ti rimane che fare la cosa più importante, ovvero quella di scattare le tue fotografie.
La Gola del Furlo
Si trovano praticamente dalla parte opposta rispetto alla cittadina di Fossombrone, per intenderci più verso l’ entroterra, ad appena 10 km dalle Marmitte dei Giganti. Le foto che vedi le ho scattate durante il periodo delle nebbie, poichè ero alla ricerca di un qualcosa di diverso rispetto alle classiche immagini turistiche che troppo spesso si vedono in internet. E quindi ecco una fotografia della Gola del Furlo in versione autunnale. Anche qui per arrivarci è davvero molto semplice; basta riprendere la superstrada SS3 in direzione Roma e poi prendere l’ uscita Calmazzo/Passo del Furlo.
Sicuramente sono davvero molto belle da vedere e quindi anche un’ ottima location per creare delle fotografie interessanti. Lungo i 3 km di questa gola si possono trovare dei piccoli spazi dove poter parcheggiare il proprio mezzo; ma se vuoi gustarti a pieno questo posto il consiglio che ti posso dare è quello di lasciare l’ auto nel grande parcheggio che si trova in prossimità dell’ Ufficio Informazioni della Riserva Statale del Furlo.
La Terrazza Panoramica del Furlo
Una cosa assolutamente da non perdere se verrai in questa zona è il sentiero che porta alla terrazza panoramica della Gola del Furlo. Davvero una bellissima esperienza. Ma ora veniamo alla parte pratica. Come ci si arriva fin lassù? La strada/ sentiero è una soltanto e quindi non ci si può davvero sbagliare. Il punto di riferimento è il Museo del Territorio “Lorenzo Mannozzi - Torini” ,la casa cantoniera rossa per intenderci.
Appena subito dopo questo edificio inizia la salita di circa 5 km che ti condurrà fino al Rifugio del Furlo dove potrai parcheggiare la tua auto. Oppure potrai decidere anche di fartela tutta a piedi, ma ti assicuro che è una bella sfacchinata di circa 2 ore. Io ho optato per la scelta più semplice, quindi sono andato in macchina e se anche tu farai la stessa scelta dovrai tener conto di una cosa. Il primo tratto di strada; circa 3 km lo si fa su un tratto asfaltato decisamente buono, mentre gli ultimi 2 km sono su strada brecciata e con qualche buca. Inoltre in alcuni tratti la carreggiata è un pò stretta; però è anche vero che stiamo parlando di una strada di montagna e quindi possiamo dire che il tutto rientra nella norma.
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Una volta arrivato al parcheggio potrai imboccare il sentiero che porta alla terrazza panoramica. In realtà ci sono due sentieri; entrambi con lo stesso tempo di percorrenza, 20 minuti tra andata e ritorno, cambia solamente il livello di difficoltà. Diciamo che uno lo si fa in salita mentre l’ altro presenta un dislivello quasi inesistente. Io ho fatto il secondo, quello più agevole (si tratta del sentiero che troverai sulla destra); non tanto per pigrizia, ma per il fatto che avevo tutta la famiglia appresso e con le bambine piccole un pò di prudenza non guasta mai.
Da questo versante si ha la visuale proprio sopra la Gola del Furlo. Dall’ altra terrazza invece mi hanno indicato che si gode una vista magnifica sul Monte Catria e tutto il versante Nord. Detto questo!!! Resta soltanto a te decidere se farle entrambe oppure una soltanto.
Consigli Utili per l'Escursione
- Una buona scorta d’acqua (almeno 1 litro a persona).
- Calzature alte impermeabili (tipo scarponi suola vibram) o scarpe da trekking.
Altre Marmitte dei Giganti in Italia
Oltre a quelle di Fossombrone, esistono altre affascinanti Marmitte dei Giganti in diverse regioni italiane:
Marmitte dei Giganti della Valzurio (Lombardia)
Una gita in Lombardia ancora poco conosciuta ma davvero affascinante e adatta ai bambini: oggi vi parlo delle marmitte dei giganti della Valzurio, la valle azzurra. La premessa è che è un trekking abbastanza semplice, con dislivello di circa 300 metri. Nonostante sia anche adatto ai bambini, considerate che siano un minimo allenati a camminare perché per arrivare a destinazione ci vogliono circa 1 ora e 45 / 2 ore di cammino (nonostante le indicazioni dal parcheggio dicano 1 ora), e altrettanto, o poco meno, a scendere.
Prima di tutto, dovete arrivare con la macchina presso Valzurio (comune di Oltressenda Alta), e precisamente in località Spinelli. Non vi spaventate se vi chiedete se siete sulla strada giusta. Qui trovate un parcheggio libero su un ampio sterrato. A questo punto ci sono due possibilità per iniziare il vostro trekking. La prima, quella fatta da noi, è prendere il sentiero CAI 340 che segue nel bosco il torrente Ogna, ed è quello indicato dai cartelli. Dopo circa 1 ora di cammino arriverete ad un bivio. Voi seguite le indicazioni “Baite del Moschel e buco del freddo”, girando a sinistra e attraversando il torrente.
L’alternativa invece è quella di prendere la strada che parte dalla fine del parcheggio. Il sentiero è meno sconnesso, tanto che chi ha il fuoristrada ben attrezzato può anche arrivare fino in cima. Naturalmente è un po’ meno affascinante come trekking, ma sicuramente più breve. Potete pensare di fare come noi e percorrere un bel giro ad anello, facendo quindi questa parte in discesa al ritorno.
Orridi di Uriezzo (Piemonte)
Con questo articolo ti porto alla scoperta dei canyon del Piemonte: gli Orridi di Uriezzo. Ci troviamo in Valle Antigorio, una delle vallate alpine che si diramano dalla Val d’Ossola nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Qui si possono ammirare una serie di gole scavate nel corso dei millenni nel granito e forgiate dai torrenti che in passato scorrevano a valle del Ghiacciaio del Toce: un complesso naturale unico nel suo genere.
Noi visiteremo l’Orrido Sud, il principale orrido visitabile, lungo circa 200 m e profondo da 20 a 30 m, in alcuni punti attrezzato per la visita con scale in metallo e pannelli informativi. Al termine visiteremo anche le magnifiche Marmitte dei Giganti, una serie di suggestive cavità circolari scavate dall’acqua.
Marmitte dei Giganti vicino a Chiavenna (Lombardia)
Il parco delle Marmitte dei Giganti si trova poco fuori l’abitato di Chiavenna ed è facilmente percorribile seguendo vecchie mulattiere. La visita del parco può svolgersi seguendo un percorso ad anello partendo dalla via Poiatengo. Superati i crotti di Poiatengo, si sale a destra nel bosco e si procede lungo i sentieri fino al Sasso Dragone, punto culminante del percorso. Si prosegue quindi in discesa, tornando a Chiavenna lungo la Val Capiola, nella quale si trova anche l’area di sosta di Prato Grande.
L’itinerario può essere effettuato anche in senso opposto.
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