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Alluvioni e Danni in Emilia-Romagna e Marche: Impatto e Ripartenza

Sono passati solo 16 mesi dall'ultima tremenda alluvione che ha messo in ginocchio le Marche e l'Emilia Romagna. Tra martedì 17 e giovedì 19 la pioggia ha superato i 350 millimetri, con picchi massimi, in Emilia-Romagna, nella zona tra Ravenna e Brisighella. Quattro i bacini interessati, nei territori tra Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, con tracimazioni. Sono i primi effetti della pesante ondata di maltempo causata dagli effetti del ciclone Boris che, arrivato in Italia, si è abbattuta con particolare violenza sulla Romagna e nel bolognese.

Stato di Emergenza e Prime Misure

Il governo nazionale, riunitosi appositamente a Palazzo Chigi, ha deliberato lo stato di emergenza per la Regione Emilia Romagna. La proposta è stata illustrata dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, "dopo la richiesta avanzata ieri dalla Regione e la celere istruttoria svolta dal Dipartimento nazionale". Il provvedimento riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Assieme allo stato di emergenza, deliberato per la durata di 12 mesi, il Consiglio dei ministri ha inoltre stanziato la somma di 20 milioni di euro, per fare fronte ai primi interventi urgenti, quali il soccorso e l'assistenza alla popolazione e il ripristino della funzionalità dei servizi e delle infrastrutture. Il governo ha inoltre dichiarato lo stato di emergenza, sempre per 12 mesi, nella Regione Marche, colpita nella fascia costiera da eventi meteorologici estremi a partire dal 18 settembre. E' stata stanziata la somma di 4 milioni di euro per dare attuazione ai primi interventi.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabio Ciciliano ha dichiarato: “Ci sono delle zone allagate nella bassa romagnola. Abbiamo in questo momento circa 1300 cittadini sfollati. È ovvio che con il passare del tempo l'acqua andrà via verso il mare e faremo poi la conta dei danni”.

Il Governo stanzierà 20 milioni per l'Emilia-Romagna per le prime necessità, ha detto Meloni. Inoltre ha assicurato che il Governo provvederà a stanziare 20 milioni di euro per far fronte alle prime necessità e per il ripristino dei servizi essenziali, e che ulteriori stanziamenti saranno resi disponibili all'esito delle ricognizioni successive all'emergenza.

Il ministro per la Protezione civile e il Mare, Nello Musumeci, ha dichiarato: "Siamo arrivati impreparati all'appuntamento con il cambiamento climatico, che ha esasperato una condizione di fragilità e vulnerabilità già nota delterritorio nazionale. Così come da sempre si susseguono le alluvioni. E continueranno ad esserci".

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Musumeci ha aggiunto: "Non possiamo certo evitarle, ma ridurne gli effetti sì. Purtroppo, noi italiani non siamo un popolo propenso alla prevenzione. Quando parliamo di prevenzione facciamo attenzione a non confondere attività straordinaria e ordinaria. Mettere in sicurezza un territorio dagli eventi legati al dissesto idrogeologico o alle frane significa lavorare per 10-15 anni su una programmazione attenta e dettagliata. Compito, questo, delle Regioni, usando anche risorse dello Stato".

Danni e Impatto sul Territorio

Una violenta ondata di maltempo si è abbattuta sull'Emilia-Romagna, colpendo particolarmente le province di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. A Bagnara sono caduti 74 millimetri di pioggia, a Bagnacavallo centro 48 mm, zona nord 58, a Cotignola 40, a Lugo sud ovest 61.2, a Solarolo 43.4, a Massa Lombarda 43.2, a San Romualdo 42,7. Queste precipitazioni hanno causato l'esondazione di fossi, allagamenti stradali e danni a case, aziende e strutture, come il seminterrato dell'ospedale di Lugo.

Stefano Tanesini, imprenditore che ha un’azienda di biancheria intima a Cotignola, in provincia di Ravenna, nel giro di un anno e mezzo ha dovuto affrontare due alluvioni. Con le lacrime agli occhi annuncia: “Non so se stavolta ripartirò”.

Dal 1944 al 2023, i danni prodotti da dissesto idrogeologico e terremoti hanno raggiunto in Italia la cifra di 360 miliardi di euro. Secondo i dati Ispra il 91% dei comuni italiani è esposto al rischio di frane e alluvioni. A fronte della maggiore frequenza di frane e alluvioni sul territorio italiano, la spesa nazionale per il dissesto idrogeologico risulta triplicata, passando nel periodo 2010-2023 da una media di 1 miliardo di euro all’anno a 3,3 miliardi annui.

“Tra il 2010 e il 2020 il numero di alluvioni in Italia è raddoppiato rispetto al decennio precedente. Tuttavia esistono soluzioni praticabili per ridurre il rischio alluvionale e mitigarne gli effetti.

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Mirabilandia: Un Simbolo di Ripartenza

Pur non avendo subito danni effettivi nei giorni tragici di maggio, a suo modo anche Mirabilandia è un simbolo della ripartenza dell’Emilia-Romagna dopo le alluvioni. «Già il fine settimana dopo l’alluvione, il 26 maggio -, quando non sapevamo cosa aspettarci, abbiamo avuto risultati ottimi, segno anche di una voglia di tornare alla normalità», racconta Sabrina Mangia, Sales e marketing director di Mirabilandia.

«Il parco non è stato toccato dall'alluvione. Abbiamo solo chiuso un weekend durante l'emergenza per una questione etica: non era concepibile tenere aperto con tutto quello che stava succedendo», spiega Sabrina Mangia, Sales and Marketing Director di Mirabilandia.

In termini numerici, visto quanto accaduto in Romagna, la situazione di Mirabilandia: "Prima dell’alluvione, c’erano numeri impressionanti, nell’ordine del +30% di prenotazioni rispetto al 2022. La nostra stagione è partita benissimo e, nei giorni del maltempo, siamo rimasti chiusi solo il weekend del 20 e 21 maggio per la situazione complessiva".

Sabrina Mangia, Sales and Marketing Director di Mirabilandia, ha affermato: "Il trend di questi due mesi ci dice che torneremo ai livelli pre-alluvione. Per quanto riguarda giugno, posso aggiungere che poteva andare meglio, ma poteva andare anche peggio...".

La prima regione di provenienza dei clienti di Mirabilandia è l’Emilia Romagna, poi Lazio e Campania, in particolare le città di Roma e Napoli.

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Mirabilandia si prepara a un'estate ricca di eventi e novità. Tra gli appuntamenti più attesi:

  • 8 luglio: Notte Rosa «Pink Fluid» firmata da Claudio Cecchetto.
  • 12-16 luglio: Arrivo delle Tartarughe Ninja per festeggiare l'uscita del film "Tartarughe Ninja: Caos Mutante".
  • 29 luglio: RDS Summer Party per il 31° anniversario di Mirabilandia.

Difficoltà nel Trovare Personale

Come molte altre aziende, anche Mirabilandia ha riscontrato difficoltà nel trovare personale stagionale. «Noi abbiamo una base di stagionali fedeli, ma è vero che abbiamo notato un riciclo maggiore di personale», spiega Mangia. «L'approccio al lavoro nei giovani è cambiato: c'è meno voglia di fare compromessi tra la vita privata e quella lavorativa. L'attaccamento all'azienda è minore, così come è più debole l'aspirazione a crescere in un contesto aziendale».

Impatto delle Calamità Naturali e Gestione delle Disdette

La Corte di Cassazione ha più volte riaffermato il principio per il quale l’impossibilità sopravvenuta per il turista di fruire del pacchetto per cause a lui non imputabili legittima il turista stesso a risolvere il contratto e a ottenere la restituzione del prezzo versato da parte dell’organizzatore del pacchetto. Il principio è stato poi di recente affermato dalla Corte di Giustizia, seppur sotto il diverso profilo della mancata fornitura solo parziale dei servizi: in tal caso (ovvero quando il viaggiatore non può fruire della totalità dei servizi a causa di una circostanza eccezionale a lui non imputabile: nel caso in questione le restrizioni sanitarie conseguite al COVID-19), il viaggiatore ha diritto a una congrua riduzione del prezzo.

Nel caso di intermediazione di un singolo servizio turistico, ad esempio pernottamento presso una struttura ricettiva, a farsi carico delle conseguenze dell’annullamento del servizio dovrebbe essere il fornitore del servizio, e non l’agenzia intermediaria.

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