Moto Guzzi Dingo Turismo: Storia e Caratteristiche di un Ciclomotore Iconico
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Moto Guzzi iniziò una piccola produzione di motociclette a due tempi e scooter. Durante gli anni Cinquanta, l'intera industria motociclistica europea si trovò in difficoltà con l'ascesa delle auto di piccole dimensioni e degli scooter.
I ciclomotori divennero popolari ovunque, e molti produttori al di fuori dell'Italia iniziarono a produrre ciclomotori composti interamente da componenti italiani. I ciclomotori italiani erano apprezzati per il loro design sportivo, e i giovani italiani li adoravano. Erano in una categoria che non doveva competere con l'auto leggera.
Dingo Turismo (50-3 Marce e 50-3V)
Il Dingo Turismo fece la sua comparsa nel 1963. Era un ciclomotore con un telaio a ponte in lamiera d'acciaio, una sella flottante e un piccolo serbatoio a forma di uovo. Montava un semplice motore a due tempi raffreddato ad aria con tre marce manuali. La forcella anteriore era telescopica, mentre al posteriore c'erano due ammortizzatori a molla con ammortizzatori idraulici.
Il Turismo era dotato di pedali ed era un semplice ciclomotore da pendolare. Nel 1968, il Turismo ricevette un aspetto leggermente modificato e nel 1971 il nome fu cambiato in 50-3 Marce (50 cc 3 marce). Nel 1973, il nome fu cambiato nuovamente in 50-3V.
Lo Sport era quasi identico al Turismo, ma grazie al serbatoio del carburante continuo e al sedile passeggero, assomigliava a una motocicletta leggera. Lo Sport aveva anche tre marce manuali, ma senza pedali e si avviava con un kickstarter.
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La Dingo Super prese il posto della Sport nel 1966. Dal 1967, fu applicato un telaio completamente nuovo: una struttura a doppia culla fatta di tubi che correva sull'isolato. Questo creò un effetto spaziale che rese la macchina più leggera. Anche la Dingo Cross apparve nel 1966 e il 1967 vide le stesse modifiche al telaio e al cambio della Super. La Croce era un leggero motore del terreno e ha ricevuto un'ottima promozione quando lo sportivo e giornalista Roberto Patrignani era lì nel 1967 Africa da nord a sud. Nel corso degli anni, la macchina ha ricevuto una serie di piccole modifiche esterne, fino alla fine della produzione nel 1975.
Dingo Gran Turismo
La Dingo GT (Gran Turismo) apparve nel 1967 con il cambio a pedale a quattro velocità. Era simile alla Super, ma aveva un sedile unico e un portapacchi. Nel 1970, tutti i modelli Dingo subirono una serie di modifiche in linea con la modernizzazione della Stornello-Modelli. Ma è stato rinnovato anche il motore da 50 cc, come sopra descritto per la Gran Turismo. Il Dingo mm è stato introdotto nel 1970. Era una versione gearless della Turismo, MM stava per "Monomarcia" (una marcia).
Dopo alcuni anni dalla commercializzazione del Dingo nella versione utilitaria a tre marce, nel ‘67 Moto Guzzi propone il Dingo a quattro marce nelle versioni Super, Gran Turismo e Cross. La serie Dingo si rinnova nel ‘69 e la gamma si compone ancora di tre modelli: SuperSport, Granturismo e Cross. Il telaio rimane praticamente inalterato e tutte le versioni usufruiscono di un nuovo serbatoio da 8,5 litri abbinato ad un’inedita sella abbondantemente imbottita che va a sormontare la parte posteriore del serbatoio.
Nelle due versioni stradali la personalità è data da piccole ma significative differenze. Il Supersport monta semi-manubri e parafanghi sportivi in inox. Allo stesso modo il Granturismo conserva gli elementi distintivi già noti, con entrambi i parafanghi avvolgenti, il manubrio alto ed il portapacchi posteriore.
Il Contesto Storico di Moto Guzzi
La storia di Moto Guzzi inizia ufficialmente il 15 marzo 1921, quando viene costituita a Genova la “Società Anonima Moto Guzzi”, con l’obiettivo di produrre e vendere motociclette. I fondatori, Carlo Guzzi e Giorgio Parodi, scelgono come simbolo l’aquila ad ali spiegate in memoria del loro compagno d'armi Giovanni Ravelli, tragicamente scomparso in un incidente aereo.
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La prima Moto Guzzi prodotta è la Normale, una moto con motore da 8 CV capace di raggiungere gli 80 km/h. La produzione si avvia a Mandello del Lario, nello stesso stabilimento dove ancora oggi vengono prodotte le Moto Guzzi.
Negli anni successivi, Moto Guzzi si afferma nel mondo delle competizioni, vincendo numerosi titoli mondiali e Tourist Trophy. Introduce innovazioni tecnologiche come la galleria del vento e sviluppa modelli iconici come l'Airone 250, il Galletto e il Falcone.
Il Dingo e l'Eredità di Antonio Micucci
Il Dingo della Moto Guzzi è stato un longevo ciclomotore il cui progetto si deve ad Antonio Micucci, uno tra i migliori tecnici che hanno lavorato in Guzzi. Variante “stradale” del mitico “Dingo Cross”; la sagoma di questo ciclomotore è caratterizzata dal silenziatore basso e dal porta pacchi presente di serie. Il serbatoio bicolore e la scritta gt sono altri elementi caratterizzanti, così come la sella, più corta di quella del modello “Super 4V” nonostante la quasi contemporaneità dei due progetti.
Agli inizi degli anni ’70 fu presentata la nuova versione che pur mantenendo un aspetto sportivo non presenta le linee esasperate della versione “Super Sport” a cominciare dalla forma del manubrio che consente di mantenere una posizione di guida più comoda. Rispetto alla versione da “Cross” possiamo notare che viene adottata anche in questo modello una sella più corta e viene mantenuto il portapacchi, anche se di forma leggermente diversa.
Oggi, Moto Guzzi continua a produrre motociclette nello stabilimento di Mandello del Lario, mantenendo vivo il legame con la sua storia e tradizione. La gamma attuale comprende modelli Cruiser, Classic e Custom, che combinano lo stile classico con la tecnologia moderna.
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Molti degli storici modelli della Moto Guzzi possono essere ammirati presso il museo dell’azienda sito proprio a Mandello del Lario, nei pressi di Lecco, dove, sin dal 1921 si trova la storica sede della società: una visita che è anche uno spaccato sull’evoluzione della società italiana.
Moto Guzzi: Un Secolo di Storia
Il 15 marzo 2021 Moto Guzzi ha festeggiato i suoi primi e leggendari 100 anni. Un secolo di storia, di splendide motociclette, di vittorie, di avventure, di personaggi straordinari che hanno costruito il mito del Marchio dell’Aquila.
I 100 anni di Moto Guzzi rappresentano un momento di grande orgoglio per il Gruppo Piaggio, del quale il brand lariano è parte dal 2004, e per tutta l’industria, non solo motociclistica, italiana. Capacità di innovazione, coraggio nel riuscire ad anticipare i tempi, spirito competitivo, amore per il prodotto e attenzione meticolosa alla qualità delle produzioni sono i talenti che Moto Guzzi ha saputo unire negli anni ad un rapporto unico con il suo territorio. Dal 1921 a oggi, ogni Moto Guzzi che ha percorso le strade del mondo è infatti nata nello stabilimento di Mandello, proprio lì dove la storia ebbe inizio esattamente un secolo fa. E tutto ciò continuerà anche nel suo secondo secolo di storia.
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