New England: Cosa Vedere per Turisti "Per Caso"
Finalmente è arrivato il momento di scoprire quell’angolino in alto ad est di cui abbiamo avuto un assaggio davvero piccolo con Boston in gennaio, ma che già ci ha fatto incuriosire e appassionare alla storia e alla natura del luogo dove gli Stati Uniti sono nati.
Itinerario Dettagliato di un Viaggio On the Road nel New England
L’idea, fin da subito, è stata quella di toccare tutti e 6 gli stati del New England (Connecticut, Rhode Island, Massachusetts, New Hampshire, Maine e Vermont), partendo e tornando a New York salendo lungo la costa e scendendo attraverso l’interno.
Questo il giro preciso che abbiamo fatto in 18 giorni:
- 8 settembre: Venezia - Madrid - New York
- 9 settembre: New York
- 10 settembre: New York - New Haven (Yale) - Mystic - Newport
- 11 settembre: Newport - New Bedford - Falmouth (Cape Cod)
- 12 settembre: Martha’s Vineyard - Chatham - Provincetown (Cape Cod)
- 13 settembre: escursione di whale watching - Cape Cod National Seashore - Nauset Lighthouse - Marconi Station Site - Provincetown
- 14 settembre: Provincetown - Province Lands - Red Maple Swamp Trail - Brewster - Dennis - Hyannis - Sandwich - Plimoth Patuxet Museum - Plymouth - Boston
- 15 settembre: Boston - Harvard - Salem - Gloucester - Rockport - Seabrook
- 16 settembre: Portsmouth - Kittery - Nubble Lighthouse - Ogunquit - Kennebunkport - Old Orchard Beach - Two Lights
- 17 settembre: Portland Head Light - Freeport - Wiscasset - Boothbay Harbor - Pemaquid Point Lighthouse - Marshall Point Lighthouse - Owl’s Head Lighthouse - Bar Harbor
- 18 settembre: Acadia National Park
- 19 settembre: West Quoddy Head Light - Jasper Beach - Conway - Kancamagus Highway - North Conway
- 20 settembre: Mount Washington Auto Road - Kancamagus Hwy - ponti coperti vari - Burlington
- 21 settembre: Ben & Jerry’s Factory - Sugarbush Farm - Woodstock - Historic Deerfield - Mohawk Trail - North Adams - Stockbridge
- 22 settembre: Stockbridge - Naismith Basketball Hall of Fame - New York
- 23 settembre: New York
- 24 settembre: New York
- 25 settembre: New York - Londra - Venezia
Hotel Consigliati nel New England
Gli hotel sono stati tutti prenotati con Expedia e Booking, sfruttando il cashback di Buyon e monitorando i prezzi con Pruvo. Alcune destinazioni, come Boston e New York, hanno alzato il totale. Abbiamo dormito, salvo un paio di occasioni, in hotel di catena di medio livello, e ci siamo trovati bene dappertutto.
Questi tutti gli hotel in cui siamo stati:
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- New York - 8/10 settembre: Hyatt Place New York / Chelsea
- Newport - 10/11 settembre: Howard Johnson by Wyndham Middletown Newport Area
- Falmouth - 11/12 settembre: Mariner Motel
- Provincetown - 12/14 settembre: Cape Colony Inn
- Boston - 14/15 settembre: Hampton Inn Boston / Cambridge
- Seabrook - 15/16 settembre: Best Western Hampshire Inn & Suites
- Brunswick - 16/17 settembre: Days Inn by Wyndham Brunswick Bath Area
- Bar Harbor - 17/19 settembre: Edenbrook Motel
- North Conway - 19/20 settembre: Comfort Inn and Suites
- Burlington - 20/21 settembre: Starlight Inn
- Stockbridge - 21/22 settembre: The Red Lion Inn
- New York - 22/25 settembre: The Washington by LUXurban
Come Organizzare un Viaggio On the Road nel New England
Organizzare un viaggio on the road negli Stati Uniti richiede una certa preparazione e conoscenza dei meccanismi “tipici” di un viaggio del genere (soprattutto per quanto riguarda il noleggio auto, le distanze, i pasti lungo la strada, i pernottamenti, le visite a parchi e musei…), in modo da minimizzare al massimo imprevisti e intoppi che possano far saltare delle tappe o mandare all’aria tutta la programmazione.
Ma, nella pratica, come organizzo io un viaggio di 18 giorni on the road negli Stati Uniti?
- Prendo migliaia di appunti, in un quaderno ad anelli diviso per destinazioni, e questa diventerà l’ossatura del travelbook che preparo per ogni mio viaggio.
- Questo lavoro di lettura mi serve a capire COSA voglio vedere in un determinato viaggio, quali tappe fare, quali musei/parchi/esperienze mi interessano di più, in modo da definire appunto le varie tappe e prenotare gli hotel.
- Comincio a PRENOTARE gli hotel con cancellazione gratuita, generalmente su Booking ed Expedia, controllando sempre le recensioni su Tripadvisor.
- Appena trovo un prezzo per me decente per un volo con scali decenti che parta da Venezia (l’aeroporto più vicino), prenoto il volo.
- Stesso discorso per l’auto a noleggio (controllo siti come Rentalcars, DriveUSA.de etc che danno anche la cancellazione gratuita).
- Verifico di essere a posto con tutta la parte burocratica (passaporti da rinnovare, ESTA da rifare se scaduto, eventuale patente internazionale, carte di credito, SIM americana…).
- Continuo a LEGGERE e INFORMARMI: dopo le guide turistiche e diari di viaggio, è il momento di leggere romanzi storici ambientati nella destinazione e i grandi classici; guardo anche più film o serie TV a tema possibile, in modo da entrare nel “mood” giusto.
- A ridosso della partenza, verifico le piccolezze da mettere in valigia (adattatori, caricatori, schede per la macchina fotografica…) e comincio a informarmi sul meteo per cercare di portare (più o meno) l’abbigliamento giusto.
Consigli Extra per un Turismo Esperienziale
Scegliere motel anziché hotel a 4 stelle, mangiare insalata o panini del supermercato anziché andare sempre in ristorante, scegliere hotel decentrati anziché al centro dei parchi, può far risparmiare ancora di più.
In un on the road in New England non sono stata disposta a rinunciare a gustare dei lobster roll vicino al mare (30$/35$ a panino), a dormire una notte in un inn storico di 250 anni (250$), a visitare con la full experience il Museo di Storia Naturale a New York (39$)… volevo un’esperienza a 360 gradi, e l’ho avuta.
Il New England è una meta davvero poco frequentata dal turismo europeo e soprattutto italiano, ma ha un’enormità di cose da vedere e da approfondire, e un viaggio solo, seppur di 18 giorni, non è sufficiente.
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New England all'Avventura: Un Diario di Viaggio
Il nostro viaggio On The Road è iniziato nel pomeriggio del 6 ottobre 2013 ed è terminato nel pomeriggio del 19 ottobre 2013. Abbiamo percorso 4500 chilometri attraverso i sei Stati che compongono il New England, da sud verso nord e poi di nuovo giù a sud per puntare decisamente la prua a est.
Molte sono state le deviazioni, muniti solamente di cartina stradale, lasciando il navigatore a chi va di fretta. Appena si varca il confine di uno Stato si può andare al primo ufficio informazioni, dove il gentilissimo personale addetto ci allieterà con utilissime notizie sulla zona, dove troveremo strade ben segnalate e davvero facili da percorrere.
Il leitmotiv di questi 13 giorni è stato il bosco in tutte le sue varietà di colori. L’esplosione del foliage, durante il quale i boschi si trasformano in una tavolozza di rossi fiammanti, gialli e arancioni sfacciati, è più evidente in tutta la parte ovest del New England, soprattutto nel Vermont e nel Berkshire, in Massachusetts.
Domenica 6 ottobre 2013 - Massachusetts
Partenza puntuale dall’aeroporto Marco Polo di Venezia alle ore 6:50, arrivo a Boston alle ore 12:45 ora locale (in anticipo di 45 minuti!). Ritirati i bagagli, prendiamo lo shuttle gratuito che ci porta all’autonoleggio della Alamo, il tutto senza mai uscire dall’area aeroportuale.
La scelta è tra una TOYOTA RAV 4 e una FORD ESCAPE; scegliamo quest’ultima, bellissima, grigia, nuova, immortaliamo il momento con una foto e via sulla 93 North in direzione Lowell.
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Lungo il tragitto ci accompagna la pioggia, ma niente male, è una delle rarissime giornate in cui ci infastidirà!
Lowell, oltre ad essere una cittadina interessante a livello storico per la sua tradizione industriale tessile, è anche la città che ha dato i natali a Jack Kerouac, l’autore del libro “On the Road”, faro di quell’incredibile movimento culturale che ha dato vita alla Beat Generation.
Arriviamo in downtown e abbiamo due obbiettivi: l’Owl Diner e la casa di Jack Kerouak. Come trovarli senza navigatore? Semplice, chiedendo alla gente del posto!
Il diner lo abbiamo trovato dopo qualche giro a caso, purtroppo è chiuso ma ci emoziona ugualmente, poiché è il primo che vediamo ed è molto bello, con la sua classica forma che ricorda i celebri vagoni ferroviari americani.
La casa di Kerouac ci dà più filo da torcere, perché pare che a Lowell lo scrittore non lo conosca nessuno! Ci fermiamo a chiedere indicazioni ad un ragazzo che appena saputo cosa stiamo cercando ci accompagna nel vicino salone di parrucchiera di sua sorella, la quale fa una rapida ricerca in internet e, dopo essersi trascritta i nomi di alcune vie, chiude il negozio e con suo fratello ci fanno strada con la loro autovettura!
Nonostante il gentilissimo aiuto non è stato per niente facile trovare la casa, che dopo più di mezz’ora di ricerche ci è apparsa finalmente davanti. Si trova nel quartiere di Centralville, piuttosto anonimo e periferico, ma apparentemente tranquillo.
Dopo aver scattato alcune fotografie alla semplice abitazione a due piani, tuttora abitata, e alla targa commemorativa, ci congediamo dai nostri improvvisati e splendidi amici, felici anch’essi di aver scoperto che un personaggio così importante e famoso sia nato e vissuto nella loro città!
Ora la fatica del viaggio si fa decisamente sentire, è tardo pomeriggio e ci dirigiamo verso Salem tornando sulla 93 South e poi sulla 95 Est. Prendiamo alloggio al motel Clipper Inn (160 $), un po’ caro ma ci mancano le forze per fare una ricerca più conveniente.
Andiamo a mangiare un boccone in un pub del centro, notando lungo le sue strade acciottolate piccoli gruppi di ragazzi con le candele in mano e alcuni “vampiri” che raccontano la misteriosa storia di questo luogo chiamato “città delle streghe”; per quanto sia faticoso credere alla loro esistenza, qui in effetti si percepisce una strana atmosfera.
Famoso è il processo celebrato qui nel 1696 ad alcune donne accusate di stregoneria, al termine del quale furono arse vive sul rogo. In realtà Salem ebbe un ruolo fondamentale nei commerci via mare con l’Estremo Oriente.
Tornati al nostro motel, ci addormentiamo distrutti alle ore 20:30!
Lunedì 7 ottobre 2013
Ci svegliamo ben riposati alle ore 7:00 e iniziamo la giornata con una visita a Salem, la nostra prima meta è la famosa “Casa dei Sette Abbaini”, descritta mirabilmente da Nathaniel Hawthorne nell’omonimo romanzo del 1851. La casa è vicina al mare, è avvolta da un alone di mistero ed è molto curata, cosa normalissima per un popolo orgoglioso del proprio patrimonio artistico, storico e culturale.
Curiosiamo nel porticciolo cittadino, dove non manca un bellissimo faro e dov’è ancorato il veliero Friendship. In giro non c’è quasi nessuno, passeggiamo lungo le pittoresche stradine ricche di case meravigliose, già addobbate per Halloween con zucche, ragnatele, scheletri e fantasmi.
Lasciamo la bella Salem e imbocchiamo la 127 North che corre lungo la costa. La strada è molto panoramica e si ha la netta sensazione che gli abitanti di queste zone non se la passino per niente male!
Arriviamo a Gloucester, dove di fronte al mare ci accoglie la statua di Leonard Craske, raffigurante un pescatore con un grande timone in mano; il monumento è soprannominato “The Fisherman Gloucester” ed è dedicato a tutti i lupi di mare.
Una leggera pioggerellina ci accompagna, ma in questa pittoresca cittadina di mare la pioggia ci sta a pennello, ci riporta all’atmosfera dei famosi film “Capitani Coraggiosi”, con Spencer Tracy e “The Perfect Storm”, con George Clooney, girati proprio da queste parti.
Parcheggiamo sulla Main St. e ci incamminiamo per una visita di Gloucester, una delle città più antiche del New England. Vediamo in sosta un automezzo dei Vigili del Fuoco vicino ad una stazione di polizia e Giancarlo vuole farsi una fotografia, nel frattempo un poliziotto esce dall’ufficio e si offre subito per farcene una assieme.
Continua ad essere indescrivibile l’enorme gentilezza degli americani, addirittura mentre stiamo facendo una fotografia ad un bar con le insegne della Sicilia, un altro poliziotto in transito lungo la strada con la vettura di servizio si ferma bloccando momentaneamente il traffico, perché vorrebbe scendere per farci una fotografia insieme davanti al locale!!!
Cerchiamo l’ormai famoso bar Crow’s Nest, dove hanno girato alcune scene di “The Perfect Storm”; il semplicissimo locale si trova di fronte al porto, dentro è tutto rimasto autentico, con l’enorme bancone, il biliardo, gli sgabelli di legno e alle pareti tante fotografie delle riprese cinematografiche e del mitico peschereccio Andrea Gail, al comando del quale George Clooney affronta la spaventosa tempesta perfetta.
Scambiamo due chiacchiere con il gestore del bar ed alcuni avventori, beviamo due freschi orange juice e nel salutarci il barista ci racconta che era stato a Venezia soltanto pochi mesi prima!
Sempre lungo la 127 North raggiungiamo Rockport, un delizioso villaggio sul mare, come d’altronde ce ne sono tantissimi lungo le coste del Massachusetts e del Maine. Sembra una cittadina in miniatura, tutto è piccolo e basso, dalle case ai negozi.
E’decisamente a vocazione turistica, non si contano i negozi di souvenir, di opere d’arte, dalla pittura alla scultura, e di tanta strana oggettistica. Sembra una bomboniera, è davvero carina e i turisti si crogiolano al sole, che adesso risplende e non ci lascerà più per il resto del viaggio.
Saliamo in macchina, imbocchiamo la 133 North e attraversiamo le località di Essex e Ipswich; la strada, in downtown, diventa la Main St. di questi paesini che osserviamo senza scendere, sono molto carini, hanno mantenuto il fascino delle origini, ci sono vari negozi di antiquariato e tutto è reso più allegro dagli immancabili addobbi di Halloween.
Proseguendo ci fermiamo a pranzo da Clam Box, un originale ristorante sulla strada, dove friggono di tutto e le porzioni sono davvero abbondanti.
New Hampshire
Lasciamo la 133 North e proseguiamo sulla 1A North che ci conduce a Newburyport. Elegante cittadina con un bel porto, facciamo una passeggiata nel piccolo centro, con i suoi curatissimi edifici di mattoni rossi e le candide facciate delle chiese.
Dopo una breve pausa nell’immancabile Starbucks, ci dirigiamo verso la fotogenica Portsmouth, lasciando per il momento il Massachusetts ed entrando nel breve tratto di costa del New Hampshire. A Portsmouth c’è una graziosa e tipica chiesa sulla piazza principale, come ce ne sono tantissime in questa zona, tutte bianche e linde con il loro svettante campanile centrale.
Maine
Proseguendo sulla 1A North entriamo nel Maine, un brivido ci attraversa tutta la schiena solo pronunciandone il nome, da quanto questo Stato è ricco di fascino, di miti e di leggende.
Lungo la strada si susseguono molti paesini, tutti bellissimi, ma ci colpisce particolarmente l’alto numero di motel presenti in zona. Sono i classici motel americani, qui però particolarmente curati perché siamo in una zona turistica vicina al mare, ma anche perché qui gli Outlet abbondano e sappiamo quanto gli americani vadano pazzi per lo shopping!
Spesso i motel del Maine sono molto diversi da quelli di altre zone degli States, sono dei veri e proprio cottage, tutti rigorosamente in legno, graziosissimi.
La nostra destinazione finale di oggi sarebbe Portland, è già buio e arriviamo in downtown in cerca di alloggio, ma sono tutti parecchio costosi e tra l’altro soffia un vento pazzesco che quasi ci impedisce di scendere dall’auto.
La città è piuttosto grande e girandola in automobile non ci sembra particolarmente interessante, allora decidiamo di lasciare Portland e percorso qualche chilometro ci imbattiamo nel grazioso e panoramico Motel Best Western Freeport Inn, accogliente e abbastanza economico (106 $). Siamo molto stanchi e quindi decidiamo di cenare nel piccolo locale situato vicino al motel, sono le nove di sera e siamo gli unici clienti, gustiamo un classico e ottimo hamburger con patatine e andiamo a dormire.
Martedì 8 ottobre 2013
Prima tappa della giornata è Freeport, situato sulla costa rocciosa del Maine, villaggio-outlet dove ogni edificio ospita un marchio famoso. Il più rappresentativo di tutti è L.L. Bean, dal nome di un cacciatore che in pratica ha inventato gli stivali da pioggia con la suola di gomma, stufo di tornare ogni volta dalla caccia con i piedi bagnati.
Si mise a venderli per corrispondenza ma le richieste furono così tante che decise di aprire un negozio tutto suo. Oggi L.L. Bean è uno spazio commerciale grandissimo, dove si può trovare davvero tutto ciò che serve per l’attività all’aria aperta.
Continuando sulla 1A North raggiungiamo Brunswick, dove andiamo alla ricerca della casa di Harriet Baecher Stowe, lo scrittore de “La capanna dello zio Tom”; la troviamo al 63 di Federal St. e si presenta come una bellissima villa tutta bianca, con un grande giardino perfettamente curato.
Brunswick è una cittadina gradevole e molto signorile, con case dai colonnati sontuosi, bellissimi portici e facciate in stile coloniale.
Proseguendo attraversiamo Wiscosset, una cittadina di passaggio e perciò andiamo avanti fino a incontrare Boothbay Harbor, piccolo villaggio di pescatori molto pittoresco che merita una sosta. Per strada si incontrano tanti paesini uniti da lunghi ponti, poiché la costa è molto frastagliata, ciò che affascina di più sono gli edifici di un tempo dove campeggiano moderne e coloratissime insegne al neon di tutte le forme, that’s America!
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