Notre Dame de Paris: Un'Analisi del Musical e dei Suoi Temi Chiave
Da venerdì 2 dicembre torna all’Unipol Arena “Notre Dame de Paris”, il famoso musical tratto dall’omonimo romanzo di Victor Hugo. Lo spettacolo, tratto dal romanzo di Victor Hugo, coinvolge lo spettatore e lo fa riflettere su tematiche ancora oggi attuali. “Notre Dame de Paris” parla dell’anima umana, che è eterna e soffre, ieri come oggi, per amore e per le ingiustizie. Racconta dell’incapacità di accettare l’altro, il diverso da noi. L’essere umano si evolve ma i sentimenti e le dinamiche di cui è vittima e carnefice allo stesso tempo restano i medesimi perché appartengono alla sua natura fallibile.
La storia è tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo ed è conosciuta al grande pubblico anche grazie alle varie trasposizioni cinematografiche che ha ispirato. In realtà, infatti, la principale spettatrice è la splendida cattedrale di Notre Dame, che di recente tutti noi abbiamo tristemente ricordato per l’incendio che l’ha colpita. La vera protagonista, potremmo dire, è proprio la maestosa Chiesa.
Lo spettacolo “Notre Dame de Paris” è uno spettacolo musicale le cui musiche sono state composte da Riccardo Cocciante e i testi da Luc Plamondon nella prima versione francese. Il 14 marzo 2002 debutta in una versione italiana i cui testi sono stati scritti da Pasquale Panella e prodotta da David Zard, da allora in Italia è stato replicato più volte riscuotendo sempre un notevole successo. In occasione di un anniversario così importante, solo ed esclusivamente per il 2022 lo show avrà come protagonista l’intero cast originale del debutto, con il grande ritorno di Lola Ponce nei panni di Esmeralda.
La Fatalità: Ananke e il Destino Ineluttabile
Notre Dame de Paris inizia così, sulle note di una canzone cantata da Gringoire, il poeta che ci condurrà per le strade di Parigi narrandoci una storia secolare, incisa nella pietra. Prova ne sia che nel romanzo viene anche dato spazio ad una scritta che si narra dovesse trovarsi in una torre della cattedrale: fatalità. Victor Hugo trascrive così la parola greca ananke (ἀνάγκη), che molti hanno osservato significare letteralmente necessità.
Ανάγκη non è il Fato, o il Destino. È la fatalità, una serie di coincidenze, inspiegabili ed inevitabili, che sembrano avvenire per una finalità superiore sconosciuta. È la strada tortuosa ed inarrestabile che termina con la morte che sopraggiunge, ineludibile, su ciascuno di noi. Di questo destino sono vittima tutti i personaggi del romanzo, come delle loro passioni e delle loro debolezze.
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”[…] ecco un simbolo di tutto. Vola, è allegra, è appena nata; cerca la primavera, l’aria aperta, la libertà; oh, sì, ma basta che sbatta contro il rosone fatale, il ragno vien fuori, il ragno schifoso”[..] Ahimè! Claude, il ragno sei tu, e tu sei anche la mosca![…] Povera danzatrice, poverina! Volavi verso la scienza, la luce, il sole, non avevi altro pensiero che arrivare al pieno chiarore della verità eterna; ma, precipitandoti verso la finestrella abbagliante che è dà sull’altro mondo, sul mondo della chiarezza, dell’intelligenza e della scienza,[..]non hai visto quella sottile ragnatela tesa dal destino tra la luce e te, ti ci sei gettato a corpo morto, miserabile pazzo, e ora ti dibatti, con la testa spezzata e le ali strappate, tra le antenne di ferro della fatalità.
Intrecci di Vite e Amori Impossibili
In Notre Dame de Paris, tante vite si intrecciano tra loro: quella di Gringoire, che assiste casualmente al tentato rapimento della bella Esmeralda a cui, per aver salva la pelle, si legherà in matrimonio. Quella della giovane zingara che, innamorata di messere Febo, verrà accusata di omicidio ai danni di quest’ultimo e condannata all’impiccagione da Claude Frollo, l’arcidiacono ossessionato da lei.
Una delle tematiche più importanti dell’opera è sicuramente l’amore che, vera colonna portante della narrazione, viene descritto da Hugo in tutte le sue forme. All’interno del musical la contesa amorosa di Esmeralda da parte di Febo, Quasimodo e Frollo è racchiusa nella canzone Bella, prima melodia composta da Riccardo Cocciante per il musical.
L’amore di Quasimodo è puro e incondizionato. L’uomo farebbe di tutto per Esmeralda, che salva e protegge dalle grinfie di Frollo, esponendosi per lei fino alla sua morte. Alla fine della storia, lo spettatore scoprirà che l’amore del campanaro è talmente forte da resistere perfino a quest’ultima: due scheletri saranno trovati tra le carcasse. Nonostante l’amore di Quasimodo non verrà mai ricambiato dalla zingara, nel corso della vicenda i due personaggi si legheranno molto l’uno all’altra, arrivando a comprendersi profondamente.
Per l’arcidiacono la donna non è altro che un essere che Satana ha mandato sulla Terra per “strappargli gli occhi via da Dio”, gettandolo in una passione sfrenata, che finirà per renderlo folle ed ossessionato. La figura della zingara affascina e confonde Febo, allontanandolo da Fiordaliso per breve tempo. Tuttavia, Esmeralda non rappresenterà per lui nient’altro che un frutto proibito, una distrazione, una notte di divertimento e di svago che terminerà in modo ben diverso da quello sperato dal capitano.
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Emarginazione e Diversità: "Noi Siamo Gli Stranieri"
Nelle piazze e nelle strade di Parigi si affollano uomini e donne diversi per origine e provenienza. Sono “i clandestini”, gli stranieri, un popolo nomade e variegato, rifugiatosi nella città con la speranza di trovarvi accoglienza, quella stessa che verrà loro negata dall’arcidiacono Claude Frollo. Nel romanzo viene dipinta una comunità estranea al mondo con le proprie regole, una massa di emarginati e di esclusi, in un’epoca di grandi cambiamenti e di sviluppo.
Entrambi, infatti, sono vittime di una città mentalmente chiusa e retrograda, che li considera come diversi tanto da condannarli, già in vita, ad una morte sociale fatta di esclusione e solitudine. Il mostro e la strega saranno soggetti a derisione e tortura, vittime di un pregiudizio di cui sono marchiati a causa del proprio aspetto e delle proprie origini.
Il contesto storico in cui è ambientata la vicenda del romanzo di Hugo è pregno di problematiche sociali che ancora oggi possono offrirci spunti di riflessione: sentiamo sempre di più parlare di immigrazione e ci chiediamo quale debba essere la nostra reazione a riguardo, politicamente ma anche eticamente. Victor Hugo nel romanzo descrive la vita di esclusi ed emarginati, poveri e clandestini, che si creano una loro corte fuori dalla società.
Nello spettacolo teatrale viene dato immenso spazio a questa massa, alla folla a cui lo stesso Victor Hugo ha dato un ruolo fondamentale nel suo romanzo. La seconda canzone del musical si chiama proprio I clandestini e presenta gli zingari e gli emarginati allo spettatore. In tal senso è Clopin, il capo degli zingari, a rappresentare questa lotta costante per affermare proprio quel miracolo, l’essere ricco anche se misero.
Invece, l’arcidiacono Frollo chiede al capitano Febo di bloccare «quella melma là, una banda di miserabili straccioni», nell’idea che nel classico Disney già è stata presentata di “purificare la città” (addirittura nel film Disney gli zingari vengono paragonati ad insetti). Eppure, Clopin mette in evidenza come «il mondo cambierà, si mescolerà», mostrando quanto in realtà il punto focale dello sviluppo sia una convivenza delle diversità. Perché non esiste una «pelle più bella».
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La paura e l’atteggiamento di superiorità della borghesia e della nobiltà francese nei confronti degli “zingari”, la cieca invidia di Fiordaliso nei confronti di Esmeralda, e - più in generale - la profonda avversione dei cittadini nei confronti del diverso sono tematiche estremamente attuali, che rendono Notre Dame de Paris un’opera moderna e ci portano a riflettere sul mondo e la società in cui viviamo.
Tabella: I Personaggi Principali e le Loro Motivazioni
Personaggio | Motivazione Principale |
---|---|
Esmeralda | Trovare amore e accettazione in una società che la emargina. |
Quasimodo | Proteggere Esmeralda e trovare un senso di appartenenza. |
Frollo | Dominare i propri desideri e mantenere il potere religioso. |
Febo | Soddisfare i propri desideri carnali senza compromettere la sua posizione sociale. |
Gringoire | Osservare e narrare la storia, fungendo da guida per il pubblico. |
Bellezza e Bruttezza: Un Contrasto Evidente
Accanto al tema del diverso, ritroviamo anche quello di beltà e bruttezza, estremamente presente nel musical. In nessun’altra opera come in Notre Dame de Paris, infatti, questa tematica assume una simile portata: in essa è riposto uno dei tanti significati chiave della vicenda. La bruttezza orripilante di Quasimodo è spesso paragonata alla bellezza di altri personaggi (Esmeralda e Febo).
Il campanaro, le cui fattezze ricordano quelle di un mostro, è odiato da tutti e vive segregato a Notre Dame. Nonostante ciò, Quasimodo è buono e gentile, e, proprio per questo motivo, riuscirà ad avvicinarsi ad Esmeralda che, tuttavia, non ricambierà mai il suo amore. Il cuore della giovane continuerà a battere, infatti, per Febo, il bel capitano della guardia cittadina, personaggio completamente antitetico a quello del campanaro.
Febo è un uomo dotato di grande forza e bellezza, ma la sua beltà non è altro che una facciata, uno specchietto per le allodole, di cui il capitano si serve per sedurre e conquistare le giovani donne di Parigi. Chi è, dunque, il vero mostro? Quasimodo, con le sue spaventose fattezze?
Notre Dame de Paris: Un'Opera Moderna
Il musical Notre Dame De Paris ricomincia il suo tour. Come ha ribadito più volte Riccardo Cocciante è difficile inserire un’opera come questa all’interno di un particolare genere. Non musical, né operetta, né tantomeno opera classica. La decisione di evitare i dialoghi parlati, costruendo lo spettacolo partendo dalla musica e non dalle parole, ha donato a Notre Dame de Paris il potere di trasportare il pubblico indietro nel tempo.
L’occhio dello spettatore si smarrisce tra le statue e i gargoyle, rapito da una melodia a tratti dolce e triste, a tratti travolgente e piena di pathos. Lo sguardo, stregato dalle danze sfrenate dei clandestini, indugia per un secondo, come ipnotizzato, sulla verde veste di Esmeralda, che si apre, ruota ed ondeggia al suo intercedere. Il carattere “popolare” di Notre Dame de Paris, tuttavia, è espresso anche nelle numerose tematiche presenti all’interno dell’opera. L’amore declinato in tutte le sue sfumature, in relazione ai personaggi e alla loro storia. La bellezza e la bruttezza come due lati interscambiabili di una moneta falsa, in un continuo gioco di luci ed ombre, apparenza e sostanza.
RDS 100% Grandi Successi Radio Partner del Tour In occasione dei vent’anni dal debutto, le musiche e le canzoni di Notre Dame de Paris nella sua versione italiana saranno da venerdì 14 gennaio disponibili su tutte le piattaforme digitali, per permettere agli amanti dello show di riascoltare in ogni momento i propri brani preferiti.
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