Statistiche sul Turismo in Italia: Analisi Dettagliata e Tendenze
Il settore turistico rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana, generando un impatto significativo sul PIL e sull'occupazione. In questo articolo, esploreremo i dati più recenti sul turismo in Italia, offrendo una panoramica completa del settore.
Fonti Statistiche Ufficiali
Diverse istituzioni forniscono dati e analisi sul turismo in Italia:
- Ministero del Turismo: Membro del Sistema statistico nazionale (SISTAN).
- ISTAT: Propone un quadro delle statistiche ufficiali sul turismo e del contesto internazionale in cui si collocano, sia dal lato della domanda che dell’offerta di servizi.
- Banca d’Italia: Svolge un’ampia attività di analisi e ricerca in campo economico, giuridico e statistico, raccoglie dati ed elabora statistiche in materia bancaria e finanziaria, sul debito pubblico e sulla bilancia dei pagamenti.
- EUROSTAT: L’ufficio statistico dell’Unione Europea che raccoglie ed elabora a fini statistici i dati raccolti e trasmessi dagli Stati membri dell’Unione Europea.
- EU TOURISM DASHBOARD: Uno strumento sviluppato dalla Commissione europea, volto a promuovere e monitorare le transizioni verdi e digitali e i fattori di resilienza socioeconomica dell’ecosistema turistico europeo.
- UNWTO: L’Organizzazione Mondiale del Turismo è l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite incaricata di promuovere un turismo responsabile, sostenibile e universalmente accessibile.
Dati Chiave del Turismo in Italia
Nel 2023 l’Italia è stata il quarto Paese per arrivo di stranieri dopo Francia, Spagna e Stati Uniti. L’Istat ha rilevato 451 milioni di presenze nelle strutture ricettive (cioè notti trascorse in hotel), per un totale di 134 milioni di turisti.
Prevalgono i visitatori stranieri, ai quali si devono il 52,4% delle notti trascorse in hotel, contro il 47,6% degli italiani. Al turismo, secondo la Banca d’Italia, è riconducibile circa il 5% del Prodotto interno lordo e il 6% dell’occupazione, senza contare la quota legata ai flussi turistici in maniera indiretta.
Nel 2023 sono arrivati 134 milioni di turisti tra stranieri e italiani, e il Paese si è classificato al quinto posto al mondo per numero di visitatori stranieri. Le città più visitate sono Roma, Venezia, Milano e Firenze, mentre tra i singoli siti storico-artistici predominano il Colosseo, gli Uffizi e gli scavi di Pompei.
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Delle varie “tipologie” di turismo, quella rivolta ai siti museali e archeologici riveste un’importanza particolare, ma non sempre le città con il maggior numero di siti storico-artistici sono quelle più visitate, perché i flussi turistici sono motivati da una pluralità di ragioni.
I Siti Culturali Italiani Più Visitati
Quali sono allora i siti culturali più visitati (includendo musei, gallerie d’arte, edifici storici e aree archeologiche, di proprietà dello Stato)? Il numero degli ingressi, com’è logico, è determinato soprattutto dalla notorietà e dall’importanza storico-artistica dei siti.
La classifica non comprende i luoghi a ingresso gratuito, tra i quali nel 2022 figurava ancora il Pantheon di Roma (a pagamento dal 2023), che, con circa nove milioni di visitatori, è stato in assoluto l’edificio italiano più visitato, nonché il Duomo di Milano e la Basilica di San Marco a Venezia (a pagamento solo parzialmente). Non sono compresi, inoltre, i siti della Città del Vaticano e gli edifici appartenenti alla Curia.
I flussi turistici, però, sono influenzati anche da altri fattori. Per esempio, i siti storico-artistici vicini a località che attirano visitatori per altre ragioni (presenza di spiagge, di santuari religiosi, ecc.), sono avvantaggiati.
La classifica delle città italiane che attirano più visitatori dimostra come la presenza di siti museali determini solo parzialmente l’andamento dei flussi:
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- Roma: 29.246.038
- Venezia: 10.946.464
- Milano: 10.407.509
- Firenze: 7.384.354
- Cavallino-Treporti (Ve): 6.697.898
- Rimini: 6.491.230
- San Michele al Tagliamento (Ve): 5.474.146
- Jesolo (Ve): 5.188.712
- Caorle (Ve): 4.297.996
- Lignano Sabbiadoro: 3.672.200 (Udine)
Il primato di Roma è motivato dalla storia della città, dalla presenza di siti culturali di eccezionale importanza e dal Vaticano. Una grande quota dei flussi, inoltre, è determinata dal turismo balneare, come dimostra la presenza in classifica di Rimini, di Lignano Sabbiadoro e di quattro cittadine costiere della provincia di Venezia.
Andamento del Turismo nel 2024
Nel 2024 il turismo ha raggiunto un nuovo record, con 458,4 milioni di presenze, in aumento del +2,5 per cento sull’anno precedente. In numeri assoluti, nel 2024 l’Italia è il secondo Paese europeo con più pernottamenti (458,4 milioni), superata solo dalla Spagna (500,1 milioni).
La nostra nazione consolida il suo ruolo di destinazione privilegiata a livello mondiale, superando la Francia e collocandosi al secondo posto in Europa per numero di presenze turistiche, preceduta dalla sola Spagna.
Nel 2024 il 54,6 per cento dei pernottamenti è stato fatto da turisti stranieri, il dato più alto dal 2011, primo anno per cui sono disponibili i dati distinti tra turisti italiani e stranieri. Allo stesso tempo, i pernottamenti degli stranieri sono cresciuti da 234 milioni del 2023 a 250 milioni del 2024.
Secondo Eurostat, nel 2024 l’Italia ha registrato 129,3 milioni di arrivi turistici: questo è il numero di clienti che hanno effettuato il check-in negli esercizi ricettivi. Nel 2023 gli arrivi erano stati 133,6 milioni, dunque c’è stato un calo.
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Tra i 37 Paesi monitorati da Eurostat, 34 hanno registrato una crescita dei pernottamenti turistici rispetto al 2023: il +2,5 per cento dell’Italia è la ventiduesima percentuale più alta.
Se guardiamo al numero di arrivi, nel 2024 l’Italia è stato l’unico Paese europeo che ha registrato un calo degli arrivi di turisti (-3,2 per cento) rispetto all’anno precedente.
Tendenze nel 2025
Secondo i dati provvisori dell’indagine “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il primo trimestre del 2025 evidenzia performance leggermente inferiori rispetto allo stesso periodo del 2024, anno che aveva fatto segnare valori record nei flussi turistici.
Nel dettaglio: a gennaio 2025 sono 6,1 milioni gli arrivi e 19,5 milioni le presenze e mostrano entrambi una crescita significativa rispetto a gennaio 2024 (rispettivamente +4,0% e +3,6%). A febbraio, con 6,4 milioni di arrivi e19,9 milioni di presenze, si registrano valori sostanzialmente identici a quelli rilevati nel 2024 (rispettivamente-0,4% e -0,2%).
Tra le componenti della domanda, nel periodo considerato prevale quella estera, la quale rappresenta il 51,6% delle presenze totali del trimestre e raggiunge addirittura quota 54,4% e 53,2% nei mesi di febbraio e marzo.
Iniziative e Bonus per il Settore Turistico
Sono tanti gli incentivi messi in campo dal governo per aiutare i settori più colpiti dalla crisi. Di seguito le principali misure riservate alle attività e agli operatori del turismo e affini.
- Digitour: Credito d'imposta per agenzie di viaggio e tour operator, per investimenti in sviluppo digitale.
- Bonus per guide e accompagnatori turistici: Contributo fino a un massimo di 7.500 euro.
- Resto al Sud: Incentiva la nascita e lo sviluppo di nuove realtà imprenditoriali e libero professionali nel Mezzogiorno.
- Ifit - Incentivi finanziari per le imprese turistiche: Sostiene gli interventi di riqualificazione e ammodernamento delle strutture del comparto turistico.
- FRI-Tur: Fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese e gli investimenti di sviluppo nel turismo.
- Bonus riqualificazioni: Credito d’imposta per le riqualificazioni per le imprese che gestiscono strutture ricettive turistico-alberghiere.
- Fondo per le imprese con attività di impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale: Contributo per realizzare interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione.
- Fondo per viaggiatori e operatori del settore turistico e ricettivo: Aiuti economici per sostenere i viaggiatori e gli operatori del settore turistico e ricettivo colpiti dagli incendi di luglio e agosto 2023 in Sicilia e Sardegna.
- Bonus turismo agenzie di viaggio e tour operator: Contributi a fondo perduto per le imprese colpite dall'emergenza Covid.
I Pericoli dell’Overtourism
Il turismo di massa produce effetti benefici dal punto di vista economico, perché crea occupazione, e anche sul piano socioculturale, perché consente a gran parte della popolazione di viaggiare e conoscere nuove realtà. Tuttavia, l’aumento dei visitatori provoca anche problemi sociali e ambientali.
Il più serio è lo stravolgimento delle condizioni di vita delle città turistiche: i costi degli affitti aumentano costantemente, perché molte abitazioni si trasformano in bed&breakfast, e i servizi rivolti ai turisti (negozi di souvenir, ristoranti “tipici” o spacciati per tali, agenzie che organizzano escursioni, ecc.) proliferano a discapito di quelli per i residenti.