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Pagamento in Contanti: Limiti e Deroghe in Italia per i Turisti Stranieri

Con la ripresa del turismo primaverile, è importante ricordare le normative riguardanti l'uso del denaro contante in Italia, specialmente per i turisti stranieri. Il limite all’utilizzo del denaro contante è stato recentemente elevato (dal 1° gennaio 2023) e risulta pari a 5.000 euro.

Limiti Generali all'Uso del Contante

Nel 2025, in Italia, il limite per i pagamenti in contanti resta fissato a 5.000 euro, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2025. Pertanto, dal 1° gennaio 2025 è possibile effettuare pagamenti in contanti fino a 4.999,99 euro, mentre anche solo un centesimo in più renderà obbligatorio il ricorso a strumenti di pagamento tracciabili.

Questo limite si riferisce all’importo totale, dunque in caso di pagamento frazionato è concesso l’uso dei contanti solo se la somma complessiva delle rate non oltrepassa questa soglia. Il limite di 5.000 euro all’uso del contante si applica a tutte le operazioni di trasferimento di denaro tra due soggetti differenti, sia tra persone estranee che legate da un vincolo di parentela, compresi gli scambi che avvengono in forma di donazione o prestiti senza interessi all’interno dello stesso nucleo familiare.

La legge vieta di suddividere un pagamento superiore a 5.000 euro in più versamenti inferiori alla soglia per aggirare il limite. Un caso specifico è quello dei pagamenti per l’avanzamento dei lavori, ad esempio quando si effettuano varie transazioni nei confronti di un’impresa edile prima, durante e al termine di un intervento di ristrutturazione. Per importi inferiori alla soglia, il pagamento in contanti è consentito senza restrizioni particolari.

Deroghe per i Turisti Stranieri

Tuttavia, questo limite può essere derogato dagli esercenti le attività di commercio al dettaglio e dalle agenzie di viaggio. Per i turisti stranieri il limite per l’utilizzo del denaro contante arriva a 14.999,99 euro; in tali situazioni i commercianti sono obbligati ad una procedura che qui illustriamo. Gli operatori del turismo, infatti, possono vendere beni e servizi a cittadini stranieri non residenti in Italia con pagamento in contanti fino a 15mila euro (articolo 1, comma 245, legge n. 145/2018).

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Obblighi per i Commercianti in Caso di Pagamenti da Turisti Stranieri

La comunicazione in argomento, che, insieme ad altri adempimenti, rappresenta, in pratica, il lasciapassare per la fruizione della deroga, va trasmessa, in via telematica, all’Agenzia delle entrate, utilizzando il “modello polivalente” approvato, insieme alle istruzioni, con il provvedimento del 2 agosto 2013, compilando il frontespizio e l’apposito quadro TU. La comunicazione deve contenere i dati analitici delle operazioni in contanti da 5mila a 15mila euro, relative al turismo, effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023.

Nel modello polivalente vanno indicati:

  • nome, cognome, data e luogo di nascita, Stato estero e indirizzo del cessionario o committente
  • data di emissione, numero e data di registrazione della fattura
  • l’imponibile e l’Iva applicata

Ulteriori Garanzie e Adempimenti

L’invio della comunicazione non è l’unico adempimento per fruire del tetto sui contanti più elevato. In primo luogo, infatti, occorre inviare una comunicazione preventiva all’Agenzia delle entrate, secondo le modalità e i termini stabiliti con il provvedimento del 23/3/2012 - pdf (come modificato dal provvedimento del 2/7/2012 - pdf), nella quale vanno indicate le coordinate del conto corrente bancario o postale che il cedente del bene o il prestatore del servizio intende utilizzare per il versamento del denaro contante incassato.

All’atto dell’acquisto, inoltre, l’operatore deve ricordarsi di:

  • acquisire fotocopia del passaporto del cliente
  • ottenere una “autocertificazione” dal cliente, in cui lo stesso attesta che non possiede la cittadinanza italiana e non è residente in Italia.

Inoltre, gli stessi esercenti sono tenuti a versare il denaro ricevuto, nel primo giorno feriale successivo all’operazione, nel conto corrente a loro intestato, consegnando copia della comunicazione preventiva di adesione alla disciplina, secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 2, Dl n. 16/2012.

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La data di scadenza dell’adempimento, come anticipato, è domani, 10 aprile, per i soggetti che liquidano l’Iva mensilmente e il 20 aprile (quest’anno cade di sabato e diventa quindi il 22 aprile) per i soggetti che liquidano l’Iva trimestralmente.

La comunicazione deve essere effettuata con apposito modello approvato con Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate n. Per i contribuenti che liquidano l’imposta con periodicità mensile l’adempimento scade il 10 aprile 2024. La comunicazione dovrebbe essere effettuata entro il 20 aprile prossimo, ma questo giorno cade di sabato.

La comunicazione è essenziale al fine di evitare l’irrogazione delle sanzioni previste dalle disposizioni in materia di antiriciclaggio (D.Lgs n.

In primis deve acquisire una fotocopia del passaporto del cliente, nonché un’apposita autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex art. 47 del D.P.R. n.

In secondo luogo, il commerciante deve versare il denaro ricevuto, entro il primo giorno feriale successivo a quello di effettuazione dell’operazione, in un conto corrente a lui intestato, consegnando copia della comunicazione preventiva di adesione alla disciplina, come previsto dall’art. 3, comma 2 del D.L. n.

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Entro domani, mercoledì 10 aprile i commercianti al minuto e le agenzie di viaggio e turismo che liquidano l’Iva mensilmente - ed entro il 20 aprile i trimestrali - devono comunicare all’Agenzia i corrispettivi delle operazioni effettuate in contanti nel 2023 con turisti stranieri non residenti in Italia, in deroga al limite ordinario all’uso del contante.

Sanzioni per Violazioni

Le violazioni sul limite dell’uso di contanti prevedono delle pesanti sanzioni amministrative. Le trasgressioni accertate su operazioni avvenute tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 prevedono una sanzione minima di 1.000 euro fino a una massimo di 5.000 euro per le transazioni di valore superiore a 250.000 euro.

Anche chi riceve pagamenti in contanti oltre la soglia di 5.000 euro, ad esempio un commerciante che accetta di vendere un bene di valore superiore i 5.000 euro a fronte di un pagamento in contanti, rischia le stesse sanzioni.

Non rispettare il limite di 5.000 euro nei pagamenti in contanti può comportare conseguenze significative sia per chi effettua il pagamento sia per chi lo riceve.

Vantaggi dei Pagamenti Tracciabili

I pagamenti tracciabili, ad esempio assegni bancari, bonifici o carte di credito o di debito, non solo sono obbligatori oltre la soglia dei 5.000 euro, ma offrono anche alcuni vantaggi anche al di sotto di questo importo. I pagamenti con metodi tracciabili, ad esempio, sono deducibili dal reddito d’impresa e di rappresentanza, inoltre consentono di escludere dal reddito da lavoro dipendente i rimborsi per le spese delle trasferte di lavoro (vitto, alloggio e trasporto). I pagamenti tracciabili contribuiscono anche a semplificare la contabilità, grazie alla possibilità di digitalizzare meglio questi processi.

  • sono deducibili dal reddito d’impresa le spese di rappresentanza (art.
  • sono deducibili dal reddito d’impresa, nei limiti previsti, le spese di vitto e alloggio, nonché i rimborsi analitici delle spese per viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea, sostenute per le trasferte dei dipendenti ovvero corrisposti a lavoratori autonomi (art.
  • non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente i rimborsi delle spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea (servizio di taxi e servizio di noleggio con conducente) (art.

Armonizzazione Europea e Obiettivi Futuri

La regolamentazione dell’uso del contante in Italia si inserisce in un più ampio contesto di armonizzazione normativa a livello europeo. L'Unione Europea ha stabilito un limite massimo di 10.000 euro per i pagamenti in contanti, come previsto dal Regolamento (UE) 2024/1624. Entro il 10 luglio 2027, tutti i paesi dell’UE dovranno adeguare la propria normativa al nuovo regolamento europeo, comunicando le soglie nazionali alla Banca Centrale Europea (BCE).

Un altro motivo cruciale per limitare i pagamenti in contanti è la promozione della digitalizzazione del Paese e il rafforzamento della trasparenza economica.

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