Palermo in Tre Giorni: Itinerario Turistico alla Scoperta di una Città Affascinante
Palermo è una città che travolge e che incanta chiunque, non può non piacere, non ci credo. Le aspettative erano altissime e, non solo non sono state deluse, ma sono state ampiamente superate. In questo articolo ti porto a scoprirla insieme a me, giorno per giorno, tra mercati storici, chiese mozzafiato, palazzi decadenti e tramonti sul mare.
All’amore smisurato che ho provato per questa città ha sicuramente contribuito il meteo e il fatto che ci sia stata anche in bassa stagione. Rispetto al primo, Palermo (come tutta la Sicilia) gode di un clima meraviglioso, è soleggiato per buona parte dell’anno, e anche gennaio si può mangiare vista mare in maniche corte (io l’ho fatto per ben 2 volte). L’alta stagione inizia a Marzo-Aprile e finisce a Ottobre, ma ci si può venire sempre. A luglio e agosto fa caldissimo e ti direi che sono mesi da evitare, a meno che tu non sia interessato a vivere la città durante la festa più importante, che è Santa Rosalia e si festeggia il 14 luglio.
Come Arrivare a Palermo dall'Aeroporto Falcone-Borsellino
L’Aeroporto Falcone-Borsellino (o Punta Raisi) si trova a circa 30 km a nord-ovest, in direzione di Trapani. I modi più comodi per raggiungere il centro di Palermo sono 3:
- Il bus: la compagnia Prestia e Comandè collega l’aeroporto con Palermo ogni 30’ minuti (qui puoi comprare il biglietto). Se non c’è traffico impiega circa 40’ e fa diverse fermate a Via della Libertà, davanti al Politeama, alla Vucciria e alla Stazione Centrale.
- Il treno: ci sono 2 treni ogni ora per la Stazione Centrale. Impiegano circa 50’ e costano intorno ai 6€ (solo andata).
- Un transfer privato: comodissimo, soprattutto se siete in 2 o 3.
Dove Alloggiare a Palermo
B&B Hotel Palermo Quattro Canti: da quando ho scovato questo hotel torno sempre qui, perchè si trova in una posizione perfetta, al centro delle 2 principali strade pedonali (Corso Vittorio Emanuele e Via Maqueda). Da qui si può esplorare tutto il centro storico a piedi, la stazione si trova a 15’ (a piedi) ed è comodissimo anche per la sera (i locali della Vucciria si raggiungono in 2 minuti). È un albergo moderno con una bellissima terrazza che si affaccia su Piazza Pretoria. Ha anche un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Mezzi Pubblici a Palermo
Se devo pensare a un punto dolente della città questo può essere sicuramente l’efficienza dei mezzi pubblici (anche se, per le esigenze che ho avuto io come turista, non ha impattato tanto alla fine). Quasi tutti i luoghi che troverai su questo articolo si raggiungono comodamente a piedi (il centro storico è decisamente a misura d’uomo). Gli unici casi in cui avrai bisogno di usare i mezzi pubblici sono per vedere la Zisa (se non hai voglia di camminare per 3-4 km), la Palazzina Cinese, Monreale, Mondello e Cefalù. I tempi sono lunghi ma alla fine si arriva.
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Per comodità, ho diviso la città in 4 zone (i 4 spicchi che si formano dall’incrocio tra Via Maqueda e Corso Vittorio Emanuele) e ti tornerà comodo esplorarne una alla volta, così sarà tutto vicino. Se non hai tanto tempo e vuoi farti subito un’idea della città ti consiglio questo tour a piedi di 3h di mercati e monumenti, che esplora i monumenti (e i mercati) principali del centro storico.
Cosa Vedere a Palermo in 3 Giorni: Itinerario Dettagliato
Giorno 1: Cattedrale, Palazzo dei Normanni e Abbazia di S. Giovanni degli Eremiti
La prima cosa da vedere a Palermo nei tuoi 3 giorni non può che essere lei. Questa chiesa imponente è il risultato di più mani che si sono succedute nel corso dei secoli: i Bizantini, gli Arabi e i Normanni. Magnifici il portale d’ingresso e l’abside e le terrazze (occhio agli orari, l’ultima salita è alle h13:30).
Costruito inizialmente come una fortezza (IX sec), questo grande palazzo fu poi abbellito e ingrandito dai Normanni (di cui resta la Cappella Palatina e le torri). Attraversò poi vari periodi di abbandono prima di essere restaurato dai viceré spagnoli (XVI sec) ma soprattutto dai Borbone (XIX) che ne fecero la loro residenza reale. Oggi il Palazzo è sede dell’Assemblea Regionale Siciliana (ARS): chiamali scemi! Da non perdere all’interno c’è soprattutto lei, la Cappella Palatina, un capolavoro in cui si fondono elementi bizantini, islamici e romani, che fu edificata da Federico II nel 1143. I mosaici in oro lasciano davvero senza fiato. Visita anche gli Antichi Appartamenti Reali (chiusi dal martedì al giovedì) con i mosaici pazzeschi della Sala di Ruggero (che ricordano la Cappella Palatina). Belli anche i giardini con dei ficus enormi e un bel bar dove rilassarsi tra le piante ( biglietto cumulativo Palazzo+ Appartamenti Reali+Giardini). Se invece fossi interessato ad una visita guidata puoi prenotarla qui.
In una via quasi nascosta a due passi da Palazzo dei Normanni c’è quest’oasi di pace che proprio non ti aspetti. L’abbazia di S.Giovanni degli Eremiti sorge sui resti di un’antica moschea eretta da Ruggero II. Le forme sono semplici e le 5 cupole rosate ricordano quelle di altre chiese dello stesso periodo (come S. Cataldo). Molto bello è anche il chiostro immerso nel giardino pieno di palme, agavi, bouganville e fichi d’India. Un posto magico.
Per avere una vista magnifica sul chiostro e su Palazzo dei Normanni puoi anche salire sul campanile della vicina chiesa di San Giuseppe Cafasso (week-end h10-17). Per S. Giovanni degli Eremiti c’è un biglietto combinato valido anche per Palazzo Abatellis , dura 3 giorni, e ti farà risparmiare qualcosa. PS se hai visto la serie del “Gattopardo” su Netflix riconoscerei sicuramente la location.
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Giorno 2: Piazza Pretoria, Chiesa di S. Caterina e Mercato di Ballarò
Alle spalle dei Quattro Canti (la piazza sull’intersezione tra Via Maqueda e Via Vittorio Emanuele, con 4 bellissimi palazzi barocchi) si trova una delle la piazza più bella di Palermo e tra le più belle d’Italia. Piazza Pretoria è occupata quasi completamente da un’enorme fontana rinascimentale fatta di gradinate, balaustre e giochi d’acqua.
Questa chiesa è stata per me il primo impatto con il barocco palermitano e forse ancora mi devo riprendere. Come è poi successo molte altre volte durante i miei giorni palermitani, sono entrata in un luogo all’apparenza anonimo per rimanere basita dalla bellezza e dalla ricchezza degli interni. Questi ultimi sono di marmo bianco lavorato secondo la migliore tradizione barocca, sono carichi da morire ma bellissimi. Sali anche sul tetto da cui si gode una vista magnifica su Piazza Pretoria e sul chiostro del monastero (che è stato abitato dalle monache di clausura fino ai primi anni 2000).
Sul lato opposto di Via Maqueda c’è il quartiere di Ballarò, molto diverso dalla zona elegante che circonda Piazza Pretoria. Questa zona della città è densamente abitata e qui si trovano il quartiere musulmano e quello ebraico. È un quartiere multietnico e te ne accorgerai sin da subito. Il famoso mercato di Ballarò è il più antico mercato storico di Palermo e si estende da Piazza Casa Professa a Corso Tkory. Tutta la zona intorno al mercato è molto bella da vedere, a tratti è molto decadente e piena di street art. In questo contesto, stridono ancora di gli interni della Chiesa del Gesù (o complesso di Casa Professa, insieme al collegio omonimo) interamente ricoperti di stucchi e pietre semi-preziose.
Giorno 3: Kalsa, Palazzo Mirto e Orto Botanico
La Kalsa è uno dei quartieri che è cambiato di più negli ultimi anni, passando dall’essere un quartiere popolare (e povero) in cui non si poteva quasi entrare, al quartiere dove si trovano i musei più prestigiosi di Palermo e i palazzi più belli della città (oggi riportati all’antico splendore). La zona fu quasi rasa al suolo durante la II Guerra Mondiale, ma è stata poi lentamente ricostruita. Questo palazzo gotico-catalano è sede della Galleria Regionale della Sicilia, e ospita sculture e dipinti dall’epoca medievale fino al XVII.
Tra le cose da vedere a Palermo in 3 giorni dovrai includere almeno alcuni dei suoi palazzi nobiliari. Palazzo Mirto personalmente mi ha folgorata. È un palazzo lussuosissimo lasciato alla città dai principi Lanza Filangeri. Una scala di marmo rosso porta al piano nobile che conserva ancora tutti gli arredi originali che sono di immenso valore. Da notare il salottino cinese dove il principe fumava l’oppio (con pavimento e pareti in cuoio spagnolo), il lussuoso Salotto Pompadour con le pareti rivestite di seta, il Salone del Baldacchino e le antiche scuderie con portantine e carrozze d’epoca.
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Se ami gli orti botanici come la sottoscritta quello di Palermo non te lo puoi perdere. Fondato nel lontano 1789 è una vera oasi di pace nel caos cittadino ed è pieno di piante orientali ed esotiche molto rare che si sono adattate perfettamente al clima di Palermo. Bellissime anche la serre (soprattutto la serra Maria Carolina) e la vasca con le ninfee e i bambù.
Cosa Mangiare a Palermo
Trovi tutte le informazioni aggiornate sui ristoranti, le rosticcerie, i bar, le pasticcerie e lo street food migliori di Palermo nell’articolo Dove mangiare a Palermo: i ristoranti e i bar migliori.
Lo sfincione: una sorta di pizza alta con salsa di pomodoro e cipolle.
Le stigghiole: sorry veg people, a Palermo la carne (e il pesce) sono ovunque.
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