Cosa Vedere a Palermo e Varsavia: Guida Turistica Dettagliata
C'è qualcosa di profondamente toccante nel momento in cui, al termine di un viaggio, ti concedi il tempo di riflettere sulla città che hai appena esplorato. Oggi voglio inaugurare il nuovo anno portandovi ancora a Varsavia, a scoprirne ancora luoghi e monumenti. Inoltre, vi darò qualche consiglio su cosa vedere a Palermo.
Varsavia: Un Viaggio nella Storia e nella Cultura
Varsavia, grazie a una serie ben precisa di interventi, è tornata ad essere la splendida città del passato, con il centro storico interamente ricostruito tale e quale a come era un tempo, ed un fascino recuperato.
La Città Vecchia: Patrimonio dell'UNESCO
La città vecchia di Varsavia è sicuramente la zona più suggestiva della città, tanto da essere stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Le caratteristiche facciate colorate dei palazzi saltano subito all’occhio anche se, come detto prima, non sono quelli originali. Infatti sono stati distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi ricostruiti grazie ai quadri del pittore Bernardo Bellotto, detto Canaletto, che li riprodusse in maniera fedele. La piazza è sempre gremita di gente, a qualunque ora del giorno e fino a tarda sera, frequentata principalmente da turisti e animata da numerosi artisti di strada.
Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta)
Alle spalle della Piazza del Castello si trova l’antica Piazza del Mercato (Rynek Starego Miasta), probabilmente il simbolo della città di Varsavia. La piazza è una specie di grande quadrilatero, circondato dalle colorate facciate dei palazzi, dove un tempo si svolgeva tutta la vita cittadina: feste, fiere, cerimonie, esecuzioni. Oggi la piazza ha un po’ perso il significato di un tempo, ma non il suo fascino. Non ci sono più fiere e mercati ma locali, ristoranti, bar e negozietti che durante la bella stagione invadono di tavolini e sedie il suolo pubblico.
La Strada Reale
La Strada Reale è una strada lunga una decina di chilometri che collega il Palazzo Reale, considerato la residenza invernale, con il palazzo di Wilanów, la residenza estiva. Lungo questa strada che comprende Krakowskie Przedmiescie, Nowy Swiat e Aleje Ujazdowskie, si può ammirare il Pałac Kazimierzowski (l’Università Pubblica di Varsavia), l’Accademia delle Scienze, la Chiesa di Santa Croce dove è custodito il cuore di Chopin, la Chiesa di S.
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Palazzo della Cultura e delle Scienze
Uno dei monumenti simbolo della città di Varsavia è il Palazzo della Cultura e delle Scienze (Pałac Kultury i Nauki), tanto amato dai turisti e tanto odiato dai suoi concittadini. Il palazzo è di quelli che saltano subito all’occhio: appena usciti dalla stazione centrale vi troverete di fronte questa torre alta 237 metri, dall’aspetto e dallo stile forse un po’ discutibile, a metà strada tra il kitch ed il futuristico, e simile ad un missile che sta per essere lanciato nello spazio. Il motivo è piuttosto semplice e spiega anche l’odio dei suoi cittadini: il palazzo è stato costruito negli anni ’50 su idea di Stalin che volle farne dono alla città. La città in realtà di questo dono avrebbe fatto volentieri a meno, ma è stata costretta a farselo piacere! Oggi il palazzo, che conta 42 piani, ospita uffici, sale congressi, sale cinematografiche e diverse mostre piuttosto interessanti. Qualcuno vorrebbe demolirlo, per cancellare la memoria di ciò che ricorda.
Parco Lazienki
Entrare nel Parco Lazienki mi ha dato quasi l’impressione di entrare in un’altra dimensione, come un luogo a sé stante, come staccato dal resto del mondo. Sono circa 76 ettari tra prati, giardini, laghetti, residenze, terme e monumenti vari. Un parco che oltre ad essere bello è anche attivo, perché qui si svolgono diverse manifestazioni. Purtroppo il concerto me lo sono perso, sono arrivata troppo tardi, ma dal momento che sentivo comunque della musica provenire da lontano, ho seguito le note e sono arrivata davanti all’anfiteatro costruito su un’isoletta sul lago, dove in quel momento si stavano esibendo degli artisti.
Residenza Wilanow
La Residenza Wilanow si trova alla fine della strada reale, un po’ in periferia, ed è stata soprannominata la Versailles Polacca. Il palazzo è molto grande, è stato costruito alla fine del 1600 ed ha uno stile tipicamente barocco. Con un biglietto di ingresso di 20 zl, equivalenti a circa € 5,00, potete ammirare le bellissime e numerosissime stanze, riccamente adornate da mobili, ritratti, sculture e gioielli. È uno dei monumenti più visitati della città.
Il Ghetto Ebraico
Prima dello scoppio della seconda guerra mondiale a Varsavia viveva la più grande comunità ebraica in Europa. Con l’invasione nazista del 1939 il quartiere fu trasformato in un ghetto e ben presto la popolazione diminuì drasticamente a causa delle deportazioni nei vicini campi di sterminio. È una delle pagine più tristi della storia moderna che in questo caso si è conclusa con la distruzione totale dell’intero ghetto da parte degli stessi nazisti in seguito ad una rivolta.
Quartiere Praga
Leggendo le indicazioni di alcune guide turistiche mi sono lasciata convincere a visitare il quartiere Praga, un po’ lontano dal centro storico e dai circuiti classici, definito come una zona degradata ma che negli ultimi anni si sta rivalutando. Col senno di poi non ci tornerei più perché l’impatto non è stato dei migliori e sono quasi stata aggredita da alcuni loschi individui che non amavano molto la presenza di turisti. Il quartiere è un po’ particolare, fatto di case vecchie, di un mercato che sembra uscito da un film degli anni 50, di facciate decorate con graffiti ed un’atmosfera un po’ sospesa. Se non avessi avuto quella brutta esperienza forse avrebbe potuto suscitare maggiormente il mio interesse.
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Cefalù: Un Borgo di Pescatori Ricco di Storia
Tornata da Varsavia, sono stata a Cefalù in 3 diverse giornate, che mi hanno fatto affezionare a questo piccolo borgo. Cefalù è un borgo di pescatori costruito lungo la costa settentrionale della Sicilia, incastonato tra l’omonima rupe e il mare. Poetico e suggestivo è composto da un labirinto di stradine, edifici storici, spiagge, boutiques, piazze e chiese.
Un Tuffo nel Passato
La storia di questo borgo è molto variegata. Fu soggetto a continue conquiste da parte di popoli stranieri, che hanno lasciato le tracce del loro passaggio nell’architettura. Uno dei primi insediamenti nella zona, risalente al IV secolo a.C., era una città ellenica di nome Kephaloidion, dalla parola greca kefa che significa “testa”. Conquistata alcuni anni dopo dai Siracusani, cadde in seguito sotto il dominio dei romani, che la ribattezzarono in latino Cephaloedium e nel corso dei secoli spostarono il centro abitato sulla rocca.
La Leggenda di Dafni
Esistono diverse leggende su questo borgo, un continuo intrecciarsi di fatti realmente accaduti, miti, racconti e leggende. Una delle più famose è quella di Dafni. Secondo la mitologia, Dafni, figlio di una ninfa e di Ermes, venne accecato dall’amante gelosa in seguito al suo tradimento. Diventato cieco vagò per la Sicilia, intonando i suoi canti bucolici, finché decide di farla finita e buttarsi dalla scogliera di Cefalù. Il padre impietosito da tale gesto lo trasformò in roccia, perché non soffrisse ancora, che divenne la Rocca di Cefalù.
Cosa Fare a Cefalù
Cefalù è una città d’arte, tranquilla, in cui le giornate scorrono lentamente all’insegna della leggerezza e l’aria profuma di mare. Il cibo è delizioso e le porzioni abbondanti, anche se, a dirla tutta, queste sono caratteristiche di tutta l’isola.
Visitare il Duomo
La piazza più bella e famosa della città è quella su cui si affaccia e staglia nella sua imponenza, in cima ad una scalinata, la costruzione più sorprendente: il Duomo. L’ingresso è gratuito. Dichiarato Patrimonio dell’UNESCO nel 2015, fa parte, insieme ad altri monumenti, dell’itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. Il Duomo fu costruito per ordine di re Ruggero II d’Altavilla nel 1131. La leggenda racconta che durante un viaggio in nave verso Palermo, il sovrano si sia imbattuto in una violenta tempesta. Fu in quel momento che fece il voto di far costruire una chiesa, se fosse sopravvissuto a quel disastro. Approdato con la sua nave lungo le coste di Cefalù, decise di farvi costruire una chiesa al SS. Salvatore e ai Santi Pietro e Paolo, per adempiere al voto fatto. Antica e imponente la chiesa all’interno conserva uno dei mosaici più belli di tutta la Sicilia, recentemente restaurato. Non appena si oltrepassa il portone di ingresso, l’attenzione viene subito rapita dall’elegante figura del Cristo Pantocratore, che domina su tutta la chiesa.
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Emozionarsi di fronte alla meraviglia del tramonto
Non c’è bisogno di andare lontano da casa per restare senza parole e sentire un tuffo al cuore. Guardare il tramonto seduta lungo la banchina del Porto vecchio, ammirando quello che a mio parere, è lo spettacolo più bello della natura, è un’emozione impagabile. Amo il momento in cui la giornata volge al termine, le spiagge cominciano a svuotarsi, la gente ormai stanca torna a casa per preparare la cena e intanto il Sole tramonta silenzioso. Il tramonto con i suoi colori illumina gli edifici che si affacciano sul mare, inondandoli di una calda luce e tingendoli di un rosso infuocato.
Tornare indietro nel tempo: Il Lavatoio Medievale
Lungo la via Vittorio Emanuele si trova il lavatoio medievale uno dei luoghi che più mi ha colpito, probabilmente perché era l’unico che ricordavo dalla mia infanzia. Per raggiungerlo bisogna scendere una scalinata di pietra lavica, chiamata “a lumachella”, che proietta in un passato non così lontano, il lavatoio fu utilizzato dalle donne siciliane fino agli anni 70. Generalmente poco affollato è un luogo unico nel suo genere, silenzioso e quasi mistico, il solo rumore è dato dallo scorrere dell’acqua. Da 22 bocche di ghisa sgorga, nelle vasche ricavate nel pavimento, l’acqua, fresca e cristallina (provare per credere), del fiume Cefalino. La leggenda racconta che il fiume sia costituito dalle continue lacrime di una ninfa, pentitasi di aver ucciso il suo amante a seguito del tradimento di lui.
Mangiare a Cefalù
Io e Martina, amica-confidente a tempo pieno e compagne di viaggio occasionale, durante il nostro soggiorno abbiamo pranzato presso la bottega Tivitti. Il ristorante, uno dei più affollati, si trova sul lungomare, con la possibilità di sedersi all’esterno in tavoli con vista sulla spiaggia. Il locale è accogliente, piuttosto grande e l’arredamento è moderno ma rustico. Non sapendo decidere cosa mangiare, abbiamo diviso un piatto di lasagne e degli involtini di manzo al pistacchio, entrambi molto buoni, adoro qualunque cosa abbia il pistacchio dentro. La birra Weiss alla spina è stata una grande delusione, evitatela se potete è troppo dolce. I prezzi sono relativamente cari, con la stessa cifra (circa 20€ a testa) si può mangiare un 1° o un 2° a base di pesce con un bicchiere di vino seduti in un ristorante.
L’aperitivo è sempre una buona idea
A fine giornata dopo aver passeggiato ed esplorato in lungo e in largo l’antico borgo, non c’è nulla di meglio che sedersi a bere un Aperol Spritz. Noi ci siamo fermate per l’aperitivo presso il bar Antica porta terra, i tavolini in ceramica decorata sono uno dei motivi per cui l’abbiamo scelto. Il cameriere che ci ha servito è stato gentilissimo e simpatico. Il locale si trova all’aperto, in una piccola piazza sempre piena di gente, su cui si affaccia la chiesa di Maria SS. dell’Alemanna.
Informazioni Utili per Visitare Varsavia
Oggi Varsavia è una meta facilmente raggiungibile dall’Italia. Infatti è ben collegata anche da voli diretti in più giorni della settimana. Gli aeroporti sono due: il Fryderyk Chopin ed il Varsavia-Modin. Il Fryderyk Chopin è l’aeroporto principale della capitale polacca ed è dalle principali compagnie aeree. Il Varsavia-Modin è un aeroporto più piccolo, nato per ospitare voli low cost, anche se negli ultimi anni è in espansione.
Dove Alloggiare
Trovare alloggio Varsavia è molto semplice. Esistono moltissime strutture ricettive e tra alberghi, b&b, case vacanze ed ostelli c’è solo l’imbarazzo della scelta. I rezzi sono decisamente molto più bassi rispetto alla media europea e la qualità è elevata. Io ho scelto di dormire in un appartamento molto carino, che si trova in periferia, molto ben servito e tranquillo.
Trasporti
Ci sono 2 linee di metropolitana, la M1 e la M2 che servono gran parte della città. La metro funziona tutti i giorni dalle 5,00 del mattino fino alle 23,40, con una frequenza di circa 3 minuti. Nel week-end l’orario di fine corsa si prolunga fino alle ore 2,40. Oltre alla metropolitana c’è un’efficiente linea di tram con oltre 30 linee a circolare dalle 05:00 del mattino fino alle 23:30. Per quanto riguarda i biglietti, esiste un sistema integrato che vi permette di viaggiare su tutti i mezzi con lo stesso biglietto. La città è divisa in 2 zone e tutte le attrazioni principali si trovano nella zona 1.
Mangiare a Varsavia
Mangiare a Varsavia non è affatto un problema. Ci sono moltissimi ristoranti dove si mangiano ottimi piatti tipici locali a poco prezzo e dove verrete coccolati dalla gentilezza ddel personale, anche se avete difficoltà con la lingua.
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