Passo Gavia: Escursioni e Sentieri tra Storia e Natura
Il Passo di Gavia, situato a 2621 metri, connette la Val di Gavia, tributaria della Valfurva, e l’alta Valle Camonica, segnando il confine tra le province di Sondrio e Brescia. Se sei in vacanza in Valtellina, una visita qui è d'obbligo!
Il Passo del Gavia dista 26 km da Bormio e 13 km da Santa Caterina Valfurva. Il Passo di Gavia è attraversato dal torrente Gavia, che nasce dal Lago Bianco e scorre verso la Valfurva, dividendo il massiccio dell’Ortles-Cevedale dalla Cima di Gavia e del Monte Gavia.
Un Ecosistema Unico: La Tundra Artica
Lo sapevi che qui c’è l’unico esempio in Italia di tundra artica? Già! ed è qui fin dall’ultima glaciazione. Questo ambiente copre una superficie di circa quattrocento metri quadrati.
L'Altitudine del Passo: Un Aneddoto Storico
Il Passo di Gavia è posto ad un’altitudine di 2621 metri. Tuttavia, arrivando al passo si nota un cartello di legno che riporta un’altitudine diversa: 2652 metri. La realtà dei fatti è che il punto in cui è situato il cartello si trova a 2621 metri. I metri di differenza di quota sono dovuti al fatto che durante la Prima Guerra Mondiale la strada è stata spostata. Prima di allora, il vecchio tracciato passava sulla sponda orientale del lago Bianco valicando ad una quota più elevata di quella attuale. Questo conflitto sull’altitudine dipende dalla storia.
Itinerari Escursionistici al Passo Gavia
Una volta parcheggiata l’auto, nei pressi del Rifugio Bonetta, segui il sentiero che costeggia a destra il Lago Bianco, arriverai in breve ad un bivio. In entrambi i casi devi posteggiare al Passo di Gavia. Questa escursione può essere divisa in due: puoi percorrere questi due tracciati insieme o separarli in due escursioni da affrontare in momenti diversi.
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Percorso verso il Rifugio Berni
Qui devi lasciarti sulla destra la mulattiera che porta alla Bocchetta del Corno dei Tre Signori, indicata dai segnavia dell’Alta Via Camuna, oltrepassando il lago e scendendo, senza dimenticare di ammirare davanti a te l’Ortles e il Gran Zebrù. Al bivio lì di fronte devi ignorare sulla destra il sentiero che conduce al Bivacco Battaglione Monte Ortles e quello per il ponte tibetano e il Pizzo Tresero. Il Monte Gavia si erge maestoso sulla sinistra, mentre a destra c’è il Corno dei Tre Signori. Devi invece attraversare il torrente e salire verso il Rifugio Berni. A cui è intitolato il rifugio, e agli altri Alpini caduti nelle battaglie per la conquista del Pizzo San Matteo. Una volta raggiunto vedrai la piramide dedicata al capitano Arnaldo Berni.
Sentiero 57: Verso il Pizzo San Matteo
Tornato all’auto, devi scegliere se chiudere l’escursione o proseguire lungo il sentiero 57, percorrendo un tratto della vecchia strada militare del Gavia, che ti porta ad un punto panoramico che si apre sul Pizzo San Matteo. Se è questo il desiderio, cerca il sentiero 57 che troverai a sinistra del rifugio e si innalza a mezza costa in una serie di tornanti verso il Monte Gavia. Devi superare un tratto sopraelevato costruito per attraversare una conca e quindi un passaggio scavato nella roccia, prima di affrontare un secondo tratto sopraelevato. Qui trovi un bivio, presso il quale devi rimanere sulla strada principale. Supera quindi un altro tratto pianeggiante da cui arriverai ad un altipiano, posto a 2844 metri, che offre uno straordinario panorama sul Pizzo San Matteo e sul massiccio dell’Adamello, che si scorge a sud.
Ascensioni e Trekking Avanzati
Oltre alle escursioni più accessibili, il Passo Gavia offre percorsi per alpinisti esperti:
- Corno dei Tre Signori (3360m): Percorso per EE con conoscenze alpinistiche (2°grado) e corda.
- Bivacco Battaglione Ortles (3120m) e Pizzo di Val Umbrina (3222m): Bellissima passeggiata, pressoché per tutti, in ambienti di incomparabile bellezza.
- Bivacco Seveso (3400m): Si parte sempre dal rif.Berni, si scende nella valle e al bivio segnato si prende per il Ponte dell’Amicizia.
- Anticima Sud del Monte Gavia (3000m): Passeggiata per tutti, mentre la scalata del monte Gavia presenta all’incirca le stesse difficoltà di quella del Corno dei Tre Signori (2°grado).
- Monte Sobretta (3296m): Questo è un monte tutto valtellinese, ma raggiungibile con facilità dal passo Gavia.
Il Passo Gavia nel Giro d'Italia
Il Passo di Gavia è una delle salite classiche del Giro d’Italia, insieme al Passo dello Stelvio e al Passo del Mortirolo, che non sono distanti. Il Passo di Gavia è stato infatti inserito nel percorso del Giro d’Italia quattordici volte, e in otto di esse è stato Cima Coppi. L’interesse ciclistico per questo passo dipende dal fatto che si tratta di uno dei valichi alpini più alti.
Salita dal Versante Valtellinese
La salita dal versante valtellinese prevede la partenza da Bormio salendo per 26 km che prevedono tratti molto difficili e tecnici. La pendenza media della salita è del 6,5%, la pendenza massima è invece del 14%, con un dislivello di circa 1400 metri.
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Salita dal Versante Bresciano
È però il versante bresciano quello più faticoso. In questo caso si parte da Ponte di Legno e si sale per 18 km. Il tratto più difficile è quello che si incontra dopo il paese di Santa Apollonia, dato che la strada si restringe molto e le pendenze diventano importanti.
Alpinismo ed Escursionismo nel Parco Nazionale dello Stelvio
Le numerose vette che fanno da contorno alle piane e ai pendii del Passo di Gavia rappresentano per alpinisti ed escursionisti mete ambite e dal fascino particolare. La vetta simbolo del Gavia è senza ombra di dubbio il Corno dei Tre Signori che con la sua mole domina da ogni lato la visuale dell’alpinista. La cima culmina alla considerevole quota di 3360mslm e nonostante il dislivello da affrontarsi sia solo di circa 950 metri la scalata è tutt’altro che banale ed immediata.
Accanto alla più imponente cima del Corno dei Tre Signori troviamo la bella punta piramidale che fa a nome Gaviola, 3050mslm. Si tratta di una splendida escursione su strada militare e quindi su comodo sentiero che si svolge in circa 1.30h. Tra tutte le cime questa è senza ombra di dubbio la più accessibile e facile in termini di dislivello e difficoltà.
Al di là del Lago Bianco e della strada del Passo Gavia troviamo invece la bella ed isolata cima del Monte Gavia che con i suoi 3223 metri sul livello del mare rappresenta una delle cime più selvagge ed isolate del valico, anche se all’apparenza sembra a pochi minuti di cammino dal ciglio della strada. La forma a guglia e il colore rosso intenso delle rocce fanno di questa montagna un must per gli amanti dell’avventura e dell’esplorazione.
Se le tre cime sopra descritte hanno come punto di partenza proprio il piazzale del Rifugio Bonetta la Valle del Gavia è invece scrigno di altri eccezionali itinerari alpinistici di alta montagna e degli amanti dell’esplorazione. La Battaglia del San Matteo rappresenta uno dei combattimenti più cruenti e difficili della Grande Guerra, in queste montagne chiamata Guerra Bianca, ed è stata per molti decenni la battaglia combattuta alla quota più elevata sul livello del mare.
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La Magia della Valle di Gavia
Per coloro che invece cercano la pace e la tranquillità senza particolari sforzi fisici le piane selvagge del Passo Gavia e della vallata omonima non aspettano altro che una visita. Troverete trincee, costruzioni militari, facili sentieri, prati dove sdraiarsi ad ammirare il colore blu del cielo e incantevole silenzio. La Valle di Gavia rappresenta uno dei più begli esempi di morfologia glaciale. L’ampio profilo a U testimonia dell’immane lavorio compiuto dai ghiacciai nel creare questo paesaggio d’alta quota, popolato da animali e vegetali adattati ai rigori climatici e alla brevissima stagione estiva.
Salendo verso il Passo omonimo, oggi sopravvive, ultimo retaggio di questo antico passato, solo il Ghiacciaio della Sforzellina, in fase di rapido regresso. Facilmente raggiungibile grazie a un sentiero tematico che si sviluppa su antiche mulattiere militari, è uno dei ghiacciai più studiati dagli scienziati.
Da Bormio, la Valle di Gavia si raggiunge grazie alla Strada Provinciale numero 29 del Passo di Gavia seguendo le indicazioni per S. Caterina Valfurva e proseguendo poi fino al Passo.
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