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Assegno Sociale e Requisiti per Cittadini Stranieri in Italia

L'assegno sociale è un aiuto economico dello Stato italiano riservato agli anziani in condizioni economiche disagiate. Nei giorni scorsi, l'INPS ha fornito chiarimenti importanti per il riconoscimento del diritto a tale beneficio, soprattutto per quanto riguarda i cittadini stranieri.

Chi può richiedere l'Assegno Sociale?

Anche i cittadini stranieri possono richiedere l'assegno sociale. L'assegno sociale può essere richiesto dai cittadini italiani, dai cittadini Ue e dai loro familiari extraUe, e ai cittadini extraUe e apolidi titolari di protezione internazionale o di un permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo.

Requisiti Fondamentali

Oltre ai requisiti di età (almeno 67 anni), di reddito (inferiore all'importo dell'assegno) e di residenza in Italia, si aggiungono quelli di cittadinanza e anzianità di residenza.

  • Età: Almeno 67 anni.
  • Reddito: Inferiore a 6.947,33 euro annui (13.894,66 euro se coniugato). Chi non possiede alcun reddito riceve l'intero assegno.
  • Residenza: Risiedere in Italia. La prestazione non è esportabile e non può essere riconosciuta se il titolare risiede all'estero, salvo allontanamenti temporanei.
  • Soggiorno Legale e Continuativo: Dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (art.20, comma 10, del decreto legge 25 giugno 2008 n. 112).

Il Requisito del Soggiorno Legale e Continuativo

Dal 2009, uno dei requisiti fondamentali per l'ottenimento dell'assegno sociale è il soggiorno legale e continuativo in Italia per almeno 10 anni al momento della domanda. Questo requisito è stato oggetto di diverse precisazioni da parte dell'INPS.

A differenza della residenza, il requisito dei 10 anni continuativi di soggiorno in Italia una volta conseguito, è definitivo. Pertanto la sua sussistenza va accerta solo in sede di domanda di riconoscimento dell'assegno e, come chiarito nella circolare INPS 105/2008, il possesso del requisito dei 10 anni continuativi di soggiorno in Italia va accertato indipendentemente dall'arco temporale in cui s’è verificato.

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Pertanto, pur dovendo essere concentrato in un segmento temporale della vita del richiedente (di almeno 10 anni continuativi), il soggiorno può essere collocato anche in un periodo temporale distante dal momento di presentazione della domanda di prestazione assistenziale.

Ad esempio, il requisito è considerato valido nei confronti di un richiedente che presenta la domanda nel 2022 in presenza di un soggiorno legale e continuativo in Italia tra il 2000 ed il 2010.

Interruzioni del Soggiorno

Il periodo decennale si considera interrotto in caso di assenza dal territorio italiano per più di 6 mesi consecutivi o per 10 mesi complessivi in un quinquennio. Tra le altre cose, la circolare n.13 del 12 dicembre 2022 contiene precisazioni sul requisito dei 10 anni di soggiorno continuativo (che non si considerano interrotti da assenze inferiori a sei mesi consecutivi e non superiori a complessivamente dieci mesi per quinquennio) e su come le strutture territoriali dell’INPS possono verificarli.

Permesso di Soggiorno di Lungo Periodo

I nuovi chiarimenti sull’assegno sociale sono arrivati dall’INPS tramite il messaggio n. 1268 del 3 aprile 2023, che ha ribadito come il requisito del soggiorno continuativo per almeno 10 anni costituisce un requisito anagrafico autonomo rispetto al permesso per lungo soggiornanti, rispetto al quale si pone come ulteriore e non alternativo.

L’Inps ha precisato che qualora sussista continuità delle date di rilascio di due permessi di soggiorno di lungo periodo, il requisito del soggiorno legale e continuativo di 10 anni non deve ritenersi ex se soddisfatto, essendo comunque necessaria l’ulteriore verifica, da parte dell’INPS competente, dell’effettivo soggiorno continuativo decennale nel territorio dello Stato italiano.

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No, il permesso di soggiorno di lungo periodo di per sé non prova la permanenza legale continuativa in Italia, che dovrà comunque essere verificata dall’INPS.

NOTA: La legittimità del requisito del permesso di lungo periodo è stata confermata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 50/2019, la quale ha ritenuto che tale richiesta non venisse assorbita da quella dei 10 anni di residenza. Con l’ordinanza del 30.04.2024, la Corte Costituzionale ha disposto di sottoporre alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione relativa alla compatibilità con il diritto dell’Unione della norma che impedisce ai titolari del solo permesso unico lavoro di richiedere tale misura.

Redditi Esteri e Autocertificazioni

In merito ai redditi prodotti all'estero, utili per l'accertamento dei requisiti reddituali per l'accesso alla prestazione, l’Inps, con la circolare n. Inoltre, dà indicazioni relative alla Dichiarazioni dei redditi esteri da parte di cittadini extraUe, analoghe a quelle per l’access al Reddito di Cittadinanza.

In sede di presentazione della domanda di Assegno sociale il richiedente può autocertificare il possesso del requisito.

Importo e Modalità di Erogazione dell'Assegno Sociale

L’importo dell’assegno per il 2024 è pari a 534,41 euro per 13 mensilità. Il pagamento dell'Assegno inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda. Il beneficio ha carattere provvisorio e la verifica del possesso dei requisiti socioeconomici e della effettiva residenza avviene annualmente.

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