Picchio Rosso Maggiore: Habitat e Alimentazione
Il Picchio rosso maggiore (Dendrocopos major) appartiene all’ordine dei Piciformi e alla famiglia dei Picidi. È una specie prevalentemente sedentaria, ampiamente diffusa in Italia, in zone pianeggianti, collinari e montane, ma manca in buona parte della Puglia e della Sicilia. È ben distribuito in tutte le regioni italiane e in Sardegna e Corsica è presente con la sottospecie Dendrocopos major harterti (Arrigoni, 1902).
Aspetto e Dimensioni
Ha dimensioni simili a un Merlo, lungo circa 20 cm, con un'apertura alare tra i 65 e gli 86 millimetri. Il becco è nero, appuntito e robusto, con muscoli del collo ben sviluppati. Le zampe sono dotate di due dita avanti e due dietro per favorire la presa sui tronchi, e la coda è rigida per attutire i contraccolpi.
Il dorso è nero con grandi macchie bianche sulle spalle, mentre le parti inferiori sono grigio-bianche con sottocoda rosso vivo in entrambi i sessi. Nel maschio adulto, a differenza della femmina, è presente una macchia rossa sulla nuca. Il giovane ha abbondante rosso sulla testa.
Habitat e Distribuzione
Il Picchio rosso maggiore è una specie diffusa con diverse sottospecie in Europa, Asia ed Africa nord-occidentale. Le popolazioni più settentrionali possono essere migratrici o invasive, mentre quelle meridionali appaiono tendenzialmente sedentarie. Abita la maggior parte degli ambienti alberati tra il livello del mare e il limite superiore del bosco. In assenza del suo habitat ideale colonizza anche altri ambienti quali: parchi, giardini, coltivazioni di pioppo.
Specie forestale ad ampia valenza ecologica, si osserva nella maggior parte degli ambienti alberati tra il livello del mare e il limite superiore del bosco, virtualmente senza soluzione di continuità. In mancanza di formazioni boscate naturali può occupare con successo ambienti artificiali o antropizzati: parchi cittadini, alberature campestri, coltivazioni di pioppo, purché trovi risorse trofiche sufficienti e piante di diametro adatto alla nidificazione (indicativamente superiore ai 20 cm).
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Condizione essenziale è la presenza di alberi di diametro sufficiente per la nidificazione. La presenza di legno secco o di piante stramature rende gli habitat forestali più attraenti per la specie e può giustificare la maggiore densità osservabile in boschi non gestiti unicamente a scopo produttivo.
Comportamento
Tranne che nel periodo della nidificazione, ha abitudini solitarie. Si arrampica con grande abilità sui tronchi, mentre sul terreno, ove si posa per ricercare il cibo, saltella. Possiede un volo caratterizzato da tratti compiuti con potenti battute d’ala alternati con tratti ondulati ad ali chiuse.
Il grido più frequente è un rapido e acuto “kik” emesso in rapide sequenze in caso di allarme. Il maschio tambureggia spesso in primavera, con lunghe sequenze di colpi di becco su superfici che risuonano come alberi secchi.
Specie forestale spiccatamente territoriale, poco tollerante con gli individui della stessa specie. Si osserva spesso su pali o alberi, raramente sul terreno, al contrario del Picchio verde.
Alimentazione
L’alimentazione è più variata rispetto agli altri picchi. Si ciba principalmente di Insetti del legno e loro larve, ma pure di altre specie di Insetti che trova a terra, sui rami o tra le foglie, di ragni, di vari tipi di semi e di bacche. Si nutre essenzialmente di Artropodi forestali, sebbene integri la sia dieta anche con semi e bacche. Alle nostre latitudini l’alimentazione è basata soprattutto su forme adulte e larvali di Artropodi forestali (soprattutto corticicoli e fillofagi, ma anche xilofagi), ma può essere ampiamente integrata con semi e frutti, in funzione della disponibilità stagionale.
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Per aprire le pigne utilizza un sistema ingegnoso: le cosiddette “fucine dei picchi”.
Riproduzione
Gli accoppiamenti sono preceduti da voli nuziali caratteristici e da rincorse a spirale lungo i tronchi. È in genere il maschio che sceglie il sito per la nidificazione, spesso rappresentato da una cavità esistente già utilizzata come nido in una precedente occasione. In questo periodo manifesta comunque la spiccata abitudine a scavare saggiando col becco le superfici dei tronchi vicini e praticandovi piccoli fori; tale comportamento ha probabilmente solo uno scopo dimostrativo.
Scava cavità per il nido in tronchi e grossi rami di alberi, preferibilmente con legno tenero. La deposizione delle uova ha luogo a partire da aprile e nell’anno compie una sola covata. La femmina depone un’unica covata di 4-6 uova, spesso in corrispondenza del periodo di maggior abbondanza di insetti utilizzati per nutrire i pulcini. Le 4-6 uova deposte sono incubate soprattutto dal maschio per 11-13 giorni. I pulcini sono nidicoli e vengono alimentati da entrambi i genitori.
Stato di Conservazione
La specie in Europa ha uno stato di conservazione favorevole. Il Picchio rosso maggiore non è minacciato a livello europeo. Le popolazioni italiane mostrano un buono stato di conservazione, grazie alla notevole plasticità ecologica, alla tolleranza al disturbo antropico e alla buona disponibilità di superfici boscate anche di dimensioni ridotte su buona parte del territorio nazionale.
Livello di Protezione
Il Picchio rosso maggiore è specie:
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- rigorosamente protetta (Convenzione di Berna, all. II);
- particolarmente protetta (Legge nazionale 11 febbraio 1992, n. 157, art.
Relazioni con l’Uomo
Nella mitologia indoeuropea il picchio è l’uccello del fuoco e del fulmine, simboleggiato dal segno rosso che lo contraddistingue e dal fatto che il suono che produce somiglia a quello del legno quando viene sfregato per accendere il fuoco.
Tabella Riassuntiva
Caratteristica | Dettagli |
---|---|
Nome scientifico | Dendrocopos major |
Ordine | Piciformi |
Famiglia | Picidi |
Lunghezza | Circa 20 cm |
Apertura alare | 65-86 mm |
Distribuzione | Europa, Asia, Africa nord-occidentale |
Habitat | Ambienti alberati, parchi, giardini |
Alimentazione | Insetti, larve, semi, bacche |
Stato di conservazione | Favorevole |
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