Il Pino dei Viaggiatori: Un Albero Tra Storia, Natura e Avventura
Il mondo degli alberi è ricco di specie affascinanti, ognuna con la propria storia e caratteristiche uniche. Tra queste, il Pino dei Viaggiatori, noto anche come Pinus heldreichii o Pinus leucodermis, merita un'attenzione particolare. Questo articolo esplora le diverse sfaccettature di questo albero, dalla sua identificazione e habitat, fino alle storie di viaggiatori che lo hanno incontrato lungo il loro cammino.
Identificazione e Nomenclatura
Il nome scientifico corretto del Pino dei Viaggiatori è Pinus heldreichii. In Italia, è più conosciuto con il sinonimo Pinus leucodermis, attribuito per via del colore grigio-argenteo della corteccia dei tronchi e dei rami giovani. Il nome “loricato” deriva dalla corteccia che, negli esemplari ultra centenari, ricorda la corazza dei soldati romani (la lorica) o la pelle di giganteschi rettili.
Christopher J. Anche Baykushev utilizzò il nome scientifico P. leucodermis coniato da Antoine nel 1864, perchè evidentemente non era a conoscenza che già Christ nel 1863 aveva utilizzato per la stessa specie il nome P. heldreichii.
Habitat e Distribuzione
Il Pino dei Viaggiatori è una specie a diffusione prevalentemente balcanica (Grecia, Albania, Bulgaria, Bosnia, Montenegro). Questa sua distribuzione trans-adriatica suggerisce che in passato, prima o durante le glaciazioni, avesse una diffusione più ampia, intorno all'Adriatico.
In Italia, si trova in diverse località, tra cui:
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- Monte Manfriana
- Serra Dolcedorme
- S. delle Ciavole
- S. Monte Pollino
- S. a sud La Montea
- Palanuda
- Cozzo del Pellegrino
- a nord M. la Spina
- Alpe di Latronico
Esiste qualche sconfinamento fuori dal territorio del parco di giovani esemplari. Ne ho trovato qualche esemplare nel comune di Laino Borgo difficili da distinguere da occhi non esperti dal simile Pino Nero molto abbondante nei rimboschimenti.
Queste due specie sono accomunate dall'essere grandi alberi che vivono a quote altimetriche elevate fino al limite superiore del bosco. Il primo preferisce i substrati calcarei, il secondo quelli silicei.
Quindi il Pino loricato si chiama "Cherna mura" (черна мура) che significherebbe il "pino d'alta quota nero", mentre il Pino della Macedonia si chiama "Bialo mura" (бяла мура) che sta per "pino d'alta quota bianco".
Alberi Secolari e Longevità
Al Pino Loricato appartengono alcuni degli alberi più vecchi d'Europa, tra questi "ITALUS" datato di recente per una età prossima ai 1300 anni. Nell'area balcanica non è improbabile che si possano trovare esemplari ancora più vecchi, ma al momento non si hanno informazioni in proposito.
L'età stimata di questo esemplare è di oltre 1300 anni. Quando si parla di stima evidentemente il valore è molto approssimativo. Inoltre non sono riuscito a capire se la stima è stata fatta direttamente da Baykushev o successivamente. Se fosse stata fatta da Baykushev sono passati 100 anni!
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Il Pino dei Viaggiatori e l'Avventura
Oltre al suo valore botanico e storico, il Pino dei Viaggiatori evoca anche un senso di avventura e scoperta. Visitare la penisola balcanica è un ottimo modo per capire meglio il Pollino e in generale il meridione d'Italia, sia dal punto di vista storico che naturalistico.
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