Cosa Vedere a Ortigia, Siracusa: Un Itinerario Indimenticabile
L’aria di mare nei vicoli, le barche dei pescatori, i palazzi eleganti, le vecchie botteghe, la pietra che abbaglia, gli scorci sul blu: Siracusa è un concentrato di emozioni che ti affascinerà all’istante. Siracusa è una delle città siciliane più belle, premiata dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità e non può mancare nel tuo viaggio in Sicilia orientale!
Ortigia è il centro storico di Siracusa, un insieme di palazzi, templi, chiese, castelli e fontane di una bellezza straordinaria. Ortigia è anche il luogo perfetto per un aperitivo al tramonto, per una passeggiata serale e per sedersi nei locali tipici e assaggiare la cucina siciliana. Quest’isola, direttamente collegata a Siracusa, è un piccolo gioiello, una delle perle della Sicilia. La sua bellezza e particolarità è tale, che il centro storico è annoverato nel patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Ortigia è un’isola di circa un chilometro quadrato che affiora dal blu del mar Ionio. Ortigia è da visitare a piedi, perdersi nel labirinto di vicoli e piazzette, e poi tornare sui propri passi: c’è sempre qualcosa che sfugge in questo concentrato di bellezza. Se la visiterai durante l’estate, potrai anche scendere fino al mare per fare un bagno rinfrescante grazie alle sue spiaggette.
Ecco un itinerario a piedi per visitare l’isola di Ortigia in un giorno o anche più giorni: le prime tappe sono le più vicine ai ponti e alla costa, poi si prosegue verso Piazza Duomo e l’estremità opposta, dove si trova il Castello Maniace.
Dove si trova Ortigia
Ortigia è una piccola isola adiacente a Siracusa, con cui forma un grande golfo che dà vita al porto Grande di Siracusa. Ortigia si trova sulla costa orientale della Sicilia, verso l’estremità più meridionale dell’isola. Geologicamente fa parte dei monti Iblei ed ha la particolarità che sotto la sua roccia calcarea scorre acqua dolce, alimentata da una falda freatica.
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Come raggiungere l’isola di Ortigia
Raggiungere l’isola di Ortigia è semplicissimo e anche piuttosto veloce. Nonostante sia in tutto e per tutta un’isola, è collegata al resto dell’isola siciliana per mezzo di ponti che puoi percorrere sia in auto che a piedi (senza pagare alcun pedaggio). Considerati gli spazi dell’isola e la carenza di posti auto, il modo migliore per raggiungere l’isola di Ortigia è a piedi, dopo aver parcheggiato a Siracusa. Un’altra valida opzione è quella di prendere un bus per arrivare fino a qui da Siracusa.
1. Il mercato di Ortigia: Un tuffo nella vita siciliana
Il mercato di Ortigia si svolge in via De Benedictis, è aperto al mattino, dal lunedì al sabato, chiuso la domenica. Visitare il mercato significa calarsi nella vita locale, tra bancarelle colorate colme di ogni delizia, dove il profumo della frutta si mischia a quello del pesce, tra le grida in dialetto dei commercianti sempre in cerca di nuovi clienti.
Sotto i tendoni vedrai cassette piene di agrumi, frutta, ortaggi, formaggi, olive e capperi, spezie, salumi e conserve. E poi il pesce, il protagonista indiscusso. Enormi tranci di tonno, pesce spada, montagne di cozze, sarde, crostacei e polpi appena pescati riempiono i banchi delle pescherie.
Il mercato di Ortigia è il luogo perfetto per assaggiare il cibo locale. Ecco un paio di indirizzi:
- Caseificio Bordieri, via De Benedictis n.6, un tripudio di ricotta fresca, formaggi (dai più tradizionali ai provoloni al vino nero d’Avola e ai formaggi al nero di seppia), salumi, olive e pomodorini sott’olio. I panini della casa, con ingredienti autentici di Sicilia, sono ormai diventati una celebrità.
- Salumeria Fratelli Burgio, Piazza Cesare Battisti n.4, caponata, crema di capperi, cipolle in agrodolce, filetti di acciughe, sono solo alcune delle preziose conserve realizzate seguendo antiche ricette. Per scoprire quante più sapori possibili qui si ordina il tagliere con assaggi misti.
2. Tempio di Apollo: Il più antico tempio dorico di Sicilia
Praticamente all’ingresso dell’isola di Ortigia ti troverai davanti ai maestosi resti del tempio di Apollo. Questo rappresenta il tempio dorico occidentale più antico tra i templi greci. A pochi passi dal mercato di Ortigia, in Largo XXV Luglio, sorge il Tempio di Apollo. A dire il vero, oggi non rimane molto, ma quando lo vedrai potrai facilmente immaginare l’imponenza di un tempo.
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Risalente al VI secolo avanti Cristo era dotato di peristasi in pietra con sei file di diciassette colonne monolitiche. Il fatto che le colonne fossero in pietra anziché in legno era una grande novità per l’epoca. Il Tempio di Apollo risale al VI secolo a.C. ed è il tempio dorico più antico di Sicilia. Nel corso degli anni subì numerose trasformazioni: divenne una chiesa, poi moschea e addirittura una caserma!
3. Fontana di Diana: Un’icona della città
Procedi poi fino a piazza Archimede, la cui costruzione è relativamente recente. Infatti fu aperta solo tra il 1872 e il 1878. Su questa bella piazza sorge la celebre fontana di Diana, ma vale la pena dare un occhio anche ai palazzi che occupano l’intero perimetro di questo spazio. Vera protagonista di piazza Archimede è la fontana di Diana, che occupa una posizione centrale in questo spazio. Nonostante sia relativamente recente, risale infatti al 1907, è presto diventata un’icona della città.
Diana, dea della caccia, cerca di difendere la Ninfa Aretusa in fuga da Alfeo, innamorato di lei ma non corrisposto. In questa fontana la vera protagonista è la figura di Diana, dotata di arco e cane, classici attributi della dea della caccia. La scelta di Diana non è casuale, infatti lei era la protettrice di Ortigia durante l’epoca greca. Ai piedi della dea, c’è Aretusa, che si allunga mentre è in essere la trasformazione in fonte. Dentro la vasca ci sono quattro tritoni che cavalcano due cavalli marini e due pistrici.
Palazzo dell’Orologio
A far da sfondo alla fontana di Diana c’è il palazzo dell’Orologio, ovvero il palazzo che in passato ospitò la banca d’Italia. Il suo nome è legato all’orologio meccanico posto sulla sommità dell’edificio e che si innalza sul resto del palazzo dal 1882.
Palazzo Lanza Bucceri
Su piazza Archimede si affaccia anche il palazzo Platamone, anche noto come palazzo Lanza Bucceri. Questo edificio risale al quattrocento, quando venne costruito come una tipica casa catalana con le sembianze da fortino, grazie alla sua originaria unica apertura al centro, con un arco a tutto sesto cordonato. Le altre porte al piano terreno furono aggiunte successivamente quando i cosiddetti bassi, inizialmente rivolti solo verso l’interno, furono trasformati in attività commerciali.
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4. I vicoli di Ortigia: Un labirinto nel cuore di Siracusa
Ortigia è un labirinto di viuzze dove camminare per scorgere palazzi raffinati, portoni ricamati, cortili interni e chiese nascoste. Lasciata la fontana di Diana tieni la destra e imbocca via Landolina, un caratteristico vicolo del centro storico con botteghe artigiane e piccoli ristoranti. Sarà difficile resistere ad una sosta golosa: tra cannoli e granite c’è solo l’imbarazzo della scelta! Quando la via si apre, trattieni il fiato, davanti a te sta per aprirsi una delle piazze più belle d’Italia: Piazza Duomo. Non dimenticarti di percorrere anche la via parallela, via Roma e Piazza Minerva, tra le zone più belle e sorprendenti di Ortgia.
Chiesa del Collegio dei Gesuiti
Procedendo verso il cuore del centro di Ortigia ti imbatterai nella chiesa del collegio dei Gesuiti, anche nota come chiesa di San Giuseppe di Sant’Ignazio di Loyola. Costruita tra il 1635 e il 1687 sui resti di una precedente chiesa dedicata a San Giuseppe, venne rivista dopo pochi anni a causa del devastante terremoto del 1693.
Palazzo Chiaramonte
Raggiungi ora palazzo Chiaramonte, questo è uno dei palazzi più antichi di tutta Ortigia e Siracusa. Il nome è legato alla famiglia Chiaramonte, che lo fece costruire durante il trecento. Guardando la facciata potrai riconoscere uno stile barocco e gotico, con un portale ad arco cuspidato, affiancato a una finestra laterale bifora.
5. Piazza Duomo, il Tempio di Athena e il Duomo di Siracusa: Un’esplosione di bellezza
Tra le piazze più belle di Ortigia non si può non annoverare la piazza Duomo. Questa lunga piazza dalla forma semiellittica deve il nome alla chiesa più importante della città che proprio qui si affaccia. Piazza Duomo è bella da togliere il fiato. Il selciato di pietra lucida, i palazzi eleganti, le chiese e gli antichi templi: Piazza Duomo ti abbaglierà di luce e fascino.
Cuore della città, essa stupisce per la sua architettura soprattutto alla luce del tramonto. Man mano che il sole scende, Piazza Minerva si anima di gente che va e viene dal lungomare e dalle vie circostanti. Qui è piacevole sedersi al tavolino di un bar o sui gradini della chiesa e fermarsi semplicemente ad osservare, godendosi la frescura serale.
Sulla tua sinistra compare immediatamente il Duomo di Siracusa. Osservando il Duomo di lato, ti accorgerai subito che dalla parete sporgono immense colonne greche. Queste colonne appartenevano al Tempio di Athena, costruito nel 480 a.C. per celebrare la vittoria di Siracusa su Cartagine. La chiesa fu costruita successivamente dai bizantini, nel VI secolo d.C., e inglobò le colonne nelle mura esterne.
Purtroppo, la facciata originaria del Duomo e il campanile furono distrutti dal devastante terremoto del 1693 che colpì la Sicilia. La facciata di oggi è un’esplosione del barocco del Settecento. Alla fine della scalinata si innalzano colonne, statue degli apostoli, angeli, decori e una grande nicchia con la Vergine Maria. Il Duomo di Siracusa, il cui vero nome è Cattedrale Metropolitana della Natività di Maria Santissima, è di una bellezza sconvolgente.
Adesso è arrivato il momento di entrare e scoprire anche l’interno. La chiesa è a tre navate, con pareti bianche e sobrie. Visita le splendide cappelle laterali che incontri sulla destra, sono un tripudio di marmi, stucchi e affreschi. In una cappella si trova un simulacro in argento con le reliquie di Santa Lucia, patrona della città, mentre un’altra è interamente affrescata con scene dell’Antico Testamento.
Il duomo di Ortigia è la cattedrale metropolitana della Natività di Maria Santissima e rientra tra i beni patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. Le sue dimensioni sono maestose e oltre all’alta facciata, è di forte impatto anche il fianco sinistro che si estende in profondità, mentre l’altro lato della chiesa è direttamente collegato ad alcuni palazzi. Quando venne costruito nel VII secolo, il duomo di Ortigia, incorporò al suo interno il tempio sacro dedicato ad Atena. Divenne così la prima chiesa cristiana dell’occidente. Durante la dominazione araba, i musulmani convertirono il duomo in moschea facendo alcune modifiche alla struttura. Ulteriori modifiche vennero poi operate dai normanni, che ripristinarono il culto cristiano.
La facciata venne quindi ricostruita in stile barocco. Qui ci sono due ordini separati da una trabeazione merlata. Il piano inferiore è scandito da sei colonne di ordine corinzio che sorreggono un timpano spezzato con sopra una statua della Madonna. Gli esterni sono barocchi e rococò, mentre all’interno ci sono elementi originari del tempio greco e altre parti risalenti all’epoca medievale.
Su Piazza Duomo di Ortigia si affacciano altri splendidi edifici:
- Palazzo Vermexio, detto “Palazzo del Senato”, oggi sede degli uffici del Sindaco e del Comune. Oltre al simbolo del potere religioso, su piazza Duomo c’è anche il simbolo del potere politico, ovvero palazzo del Vermexio, il municipio di Ortigia. L’edificio risale agli inizi del seicento, quando il governo commissionò all’architetto Giovanni Vermexio la costruzione di un nuovo palazzo che sostituisse la camera regionale di Siracusa. Venne quindi appositamente costruito come sede del senato e del governo della città e, ancora oggi, al suo interno ci sono gli uffici del municipio e del sindaco.
- Palazzo Arcivescovile, sede della Curia e di un’antica biblioteca, è la porta di accesso all’ipogeo di Siracusa, un intricato dedalo di gallerie e cunicoli scavati fin dall’età greca.
- Chiesa di Santa Lucia alla Badia, in onore della santa Patrona di Siracusa, chiude la piazza con la sua splendida facciata barocca.
- Palazzo Beneventano, una dimora privata, considerato uno dei palazzi barocchi più eleganti di Siracusa, ospitò l’ammiraglio Nelson durante le battaglie contro Napoleone. Tra gli importanti palazzi presenti su piazza Duomo, c’è anche il bel palazzo Beneventano del Bosco. Fatto costruire nel quattrocento dalla nobile famiglia Arezzo, ospitò in seguito uffici amministrativi e giuridici. Successivamente passò nelle mani della famiglia Beneventano del Bosco.
- Palazzo Borgia del Casale, costruito da un discendente della potente famiglia Borgia, tra le più chiacchierate del rinascimento italiano che arrivò fino al papato.
- Palazzo Arezzo della Targia, fatto erigere nel 1850 dalla nobile famiglia Arezzo. Particolare è la sua forma curva, che segue l’andamento ellittico della piazza. Questo palazzo è il risultato dell’unione di altri edifici precedentemente presenti, tra cui anche delle vecchie carceri dismesse nel 1835.
- Palazzo Bonanno Toscano, un bel palazzo settecentesco che conserva uno stile barocco. Venne fatto erigere dalla famiglia Bonanno, esponente dell’aristocrazia locale.
- Palazzo Vescovile, affiancato al duomo, sede della curia arcivescovile e del seminario. Lo stile a metà tra il tardobarocco e il classico è il risultato di alcuni lavori settecenteschi che trasformarono l’edificio duecentesco di cui rimane traccia solo in un’antica cappella conservata nel cortile.
6. Palazzo Borgia del Casale: Un tuffo nel Settecento
Per rivivere l’epoca della nobiltà siracusana del Settecento entra a Palazzo Borgia, dimora di una delle famiglie più potenti dell’epoca. Palazzo Borgia del Casale si affaccia su Piazza Duomo, l’ingresso però avviene da via Picherali n 10. Dopo aver percorso uno scalone arriverai al piano nobile. Qui ti attendono eleganti stanze impreziosite da stucchi, soffitti affrescati e balconi con vista mozzafiato sulla piazza.
7. Fonte Aretusa: Natura e mito nel cuore di Ortigia
Dopo pochi passi, tra le case apparirà il blu del mare: sei arrivato alla Fonte Aretusa. Fonte Aretusa è un luogo che segna l’incontro di due mondi diversi: qui l’acqua dolce sgorga a pochi metri dal mare, formando un piccolo laghetto. Tra l’acqua e il verde della vegetazione si riconoscono i grandi papiri. Siracusa è uno dei pochissimi luoghi in Italia, e in Europa, dove queste piante crescono spontaneamente.
Dopo aver attraversato Piazza Minerva, si oltrepassa la Chiesa di Santa Lucia in fondo alla piazza e si prosegue verso il mare fino alla Fonte Aretusa, un bacino semicircolare di acqua dolce in cui crescono rigogliose piante di papiro. Come accennavo qualche riga fa, i Greci fecero ricorso al mito e alle divinità per spiegare la presenza di acqua dolce a soli quattro metri dal mare.
Secondo la leggenda, la dea Artemide trasformò una delle sue ninfe, Aretusa, in una fonte d’acqua dolce per aiutarla a sfuggire dalle attenzioni di Alfeo, un cacciatore che si era innamorato di lei dopo averla incontrata durante una battuta di caccia. Disperato per la perdita dell’amata a causa di Artemide, Alfeo chiese aiuto a Zeus che, impietosito dalle sue sofferenze, lo trasformò a sua volta in un fiume per concedergli di riunirsi ad Aretusa. Secondo il mito infatti, il fiume Alfeo scorre sotto terra dalla Grecia fino a Ortigia, dove raggiunge la fonte Aretusa e ne alimenta le acque.
8. Lungomare Alfeo: Un tramonto indimenticabile
Il tour di Siracusa continua. Lasciati la fonte alle spalle e prosegui sul lungomare Alfeo: è il luogo perfetto per un tramonto vista mare. All’ora dell’aperitivo i locali si animano, la musica riempie l’aria, sui tavoli compaiono cocktails, taglieri di salumi e piatti colmi di pesce.
Volete sapere cosa fare a Ortigia la sera? La scelta è facile. Una passeggiata mentre il sole scende verso la linea d’orizzonte: il momento più dolce della giornata, quando si alza il vento che porta via l’afa. Partite dalla Fonte Aretusa e proseguite verso destra, oltrepassando il Giardino Aretusa e la capitaneria di porto. Più avanti il Passeggio Adorno è calmo e tranquillo.
Quando arrivate in fondo al molo, tornate indietro e dirigetevi verso il Lungomare Alfeo: un viale pedonale con vari locali dove ordinare un aperitivo con qualche stuzzichino e catturare le luci del tramonto.
9. Castello Maniace: Tra vento e mare
Percorri il lungomare Alfeo fino al termine, segui la strada che svolta a destra, poi di nuovo a destra, pochi passi e sei arrivato al Castello Maniace. Il Castello Maniace sorge sulla punta estrema dell’isola di Ortigia, dove le nuvole corrono veloci e il vento soffia forte: la sensazione che si prova è di essere davvero in mezzo al mare. Il castello di Siracusa fu costruito nel 1200per volere dell’imperatore Federico II. La fortezza è in posizione strategica, per difendere la città dagli attacchi nemici.
Un ponte separa il castello dall’Isola di Ortigia. Il castello ha una pianta quadrata, è protetto da una spessa cinta di mura e agli angoli da quattro possenti torrioni. La suggestiva sala ipostila, con alte volte a crociera e grandi colonne, spesso è sede di mostre.
Gli orari variano in base ai mesi dell’anno, qui puoi consultare il sito ufficiale. Prezzi del biglietto di ingresso al Castello Maniace: intero euro 6,00, ridotto euro 3. A questo si aggiungono i costi per accedere a mostre ed esposizioni.
10. Lungomare d’Ortigia e Cala Rossa: Relax con vista
Dopo la visita al Castello Maniace continua a scoprire l’Isola sul lato opposto e prosegui per il Lungomare d’Ortigia. Proseguendo incontrerai delle scalette che scendono verso il mare: sotto si nasconde la spiaggia cittadina di Cala Rossa. Sabbia e ghiaia sono bagnate da acque limpide, il luogo ideale per un momento di relax in pieno centro storico.
Mentre cammini sul lungomare, girati indietro, verso l’estremità dell’Isola di Ortigia: il panorama sulla città vecchia, con palazzi e chiese a picco sul mare, è una cartolina d’altri tempi, da lasciare senza fiato.
11. Bagni Ebraici: Un tesoro nel sottosuolo
Sull’Isola di Ortigia le sorprese sono anche nel sottosuolo, come i Bagni Ebraici, nel quartiere della Giudecca, in Via Alagona n. 52. Durante i lavori di restauro di un edificio, solo pochi anni fa, venne scoperto un cunicolo che portava a 18 metri di profondità. Al termine di una ripida scalinata si apre una stanza scavata nella roccia con all’interno vasche colme d’acqua pura sorgiva.
Le vasche erano usate in passato per i tradizionali bagni di purificazione, le persone si immergevano per lavarsi dai peccati. I bagni ebraici di Siracusa, chiamati miqweh, si pensa risalgano al VI secolo d.c., sono tra i più antichi e più importanti d’Europa, grazie all’ottimo stato di conservazione.
Per scendere nel sottosuolo e addentrarti in questo luogo segreto, consulta gli orari sul sito ufficiale, variano in base al periodo dell’anno.
Cosa fare a Ortigia: esperienze imperdibili sull’isola di Siracusa
Andare al mare a piedi: le spiagge di Ortigia sul lungomare di Levante
Per me è una delle cose più belle da fare a Ortigia. Scendere in piazza con una piccola borsa, fare colazione al bar con cappuccino e una brioche gigantesca, e poi andare al mare ciabattando fra i palazzi storici. Ci vogliono solo cinque minuti di orologio per raggiungere una delle piccolissime spiagge sul Lungomare di Levante dalla Cattedrale di Siracusa. Lì al mattino presto non c’è quasi nessuno. Lasciate in albergo cellulari, portafoglio e tutto il resto, qui non serve nulla se non un asciugamano, un libro e la crema solare.
Conoscere e gustare la Sicilia più autentica: il mercato di Ortigia
Alle porte dell’isola, non lontano dal Tempio di Apollo, si trova il mercato di Ortigia che si svolge in Via De Benedictis tutte le mattine dalle 07.00 alle 14.00 (tranne la domenica). È una buona idea andarci la mattina presto, quando i banchi di frutta, verdura, spezie e pesce sono stracolmi di colori e odori.
Dove mangiare ad Ortigia
Dopo il tour di Ortigia è giunto il momento di riposarsi e assaggiare la cucina siciliana. Ecco alcuni ristoranti di Siracusa che mi sento di consigliarti:
- Pizzeria Schiticchio, in via Cavour n. 30, a pochi passi dal Duomo. In un palazzo antico del 1400 la pizza è preparata con materie prime eccellenti. Nel menù anche varie proposte ispirate ai prodotti locali di Sicilia.
- Osteria da Seby, in via Mirabella 21 piatti tradizionali e ottimo pesce, in un ambiente curato e famigliare. Non perdere: l’antipasto misto siciliano, per un viaggio culinario tra i sapori dell’isola.
- Ristorante Porta Marina, a pochi passi dalla darsena, in via dei Candelai n 35, serve materie prime eccellenti in un ambiente raffinato, con pareti in pietra e volte a crociera. Tra creatività e tradizione, il pesce è il protagonista del menù.
Cosa vedere nei dintorni di Siracusa
Nella Sicilia sud-orientale, tra borghi incantevoli e città ricche di storia, hai davvero tante alternative. Ecco qualche idea:
- Noto, la capitale del Barocco a 38 km, con splendidi palazzi, vicoli e chiese. Non perdere il tramonto, quando il sole infuoca il cielo e i colori della pietra locale si moltiplicano.
- Marzamemi, borgo marinano sospeso nel tempo, a 68 km, dove ti consiglio di sostare per un pranzo vista mare o una cena all’imbrunire;
- Ispica, a 57 km, per il loggiato a semicerchio e la Basilica di Santa Maria Maggiore;
- Palazzolo Acreide, 42 km, un borgo tutto da esplorare (cucina compresa!) tra i Monti Iblei;
- Modica, a 71 km, un labirinto di vicoli, chiese e palazzi abbarbicati sul monte, leggi qui l’itinerario a piedi nel centro storico di Modica, tra barocco e cioccolato;
- Ragusa e Ragusa Ibla , a 77 km, affascinante città barocca tutta da scoprire, leggi qui la guida passo passo a Ragusa con i punti panoramici più belli;
- Scicli, 78 km, salotto del barocco e luogo del Commissario Montalbano, leggi qui cosa vedere a Scicli.
Spiagge di Siracusa
Dopo avere percorso chilometri a piedi alla scoperta di Siracusa, di Ortigia e dei borghi vicini, è arrivato il momento di rilassarsi al mare. Le spiagge più belle della Sicilia sud-orientale sono facilmente raggiungibili da Siracusa.
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