Il Viaggio come Metafora della Vita: Un'Esplorazione Poetica
È una delle esperienze umane più affascinanti: il viaggio. Al viaggio, essenza dell’esperienza, sono state dedicate le opere più importanti della letteratura. Pensiamo all'Odissea o al Milione di Marco Polo.
Il viaggio è un tema da sempre molto affrontato dagli scrittori, che hanno elogiato le virtù di un'esperienza capace di aprire la mente e regalare emozioni. Tante poesie e molti aforismi hanno come tema il viaggio: opere di poeti, scrittori, esploratori e cantanti. La vita è un viaggio, non un destino.
Il Viaggio nella Poesia: Baudelaire e "Il Viaggio"
Charles Baudelaire, il grande poeta parigino che ha dato avvio alla corrente del Simbolismo, la pensava così. Nella sua importante raccolta poetica, “Les Fleurs du mal”, Baudelaire dedica larga parte dei suoi versi al topos del viaggio, e il componimento che chiude la celebre raccolta è proprio incentrata su questo tema.
“Il viaggio” di Charles Baudelaire è la poesia che chiude l’ultima sezione, intitolata “La morte”, dell’edizione del 1861 de “I Fiori del male”. Articolata in ben 8 parti di lunghezza diseguale, questa poesia è la quintessenza del senso ultimo della raccolta baudelairiana. Vediamo insieme perché.
Già dal titolo, veniamo proiettati in un universo caratterizzato da emozioni positive: il viaggio è, nella maggior parte dei casi o almeno nelle aspettative, un’esperienza bella, desiderabile e desiderata, un momento in cui ci si allontana dalla noiosa quotidianità per immergersi in una vita nuova, più rilassata, o semplicemente diversa. In effetti, l’immagine del ragazzo assetato di avventura che colleziona “mappe e stampe”, ci infonde ancora di più l’idea che questo sia un componimento tradizionale, incentrato sul viaggio in quanto tale. È andando avanti che ci accorgiamo di quanto i versi siano profondi e intendano parlare di un viaggio di ben altra entità.
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Ed infatti, al ragazzo dall’“appetito smisurato”, alle “mappe”, alle “stampe”, ai desideri dei viaggiatori che “hanno la forma delle nuvole”, si sostituisce un lessico molto più intimo, con termini quali “anima”, “destino”, “speranza” … E quello che prima ci era sembrato un evento felice come il viaggio, si trasforma in qualcosa di negativo, in un diversivo, in un modo per sfuggire al destino.
Fra dialoghi, meditazioni, rivelazioni, il componimento ci regala un’altissima espressione della poesia di Baudelaire, e ci mostra il senso della raccolta stessa, che è anzitutto un viaggio poetico. Noi cerchiamo di sfuggire alla noia - lo spleen - e al tempo che passa utilizzando diversivi come il viaggio, senza sapere che anche la morte è un viaggio, quello supremo. Non possiamo sconfiggere il tempo e lo spleen, nostri nemici supremi.
Il Viaggio come Metafora della Vita: Ulisse e Itaca
Per la letteratura greca è Odisseo (Ulisse) il protagonista di un viaggio di ritorno alla sua Itaca. Un viaggio che diventa molto di più del semplice desiderio di tornare in patria, di tornare alla vita normale , dopo la partecipazione con gli Achei all’assedio di Troia e alla sua espugnazione; di tornare agli affetti e soprattutto alla sua Penelope che lo attende fedele facendo e disfacendo una tela che è una specie di compromesso per i Proci che la chiedono in moglie in assenza appunto di Ulisse.
Un viaggio dell’errore che per Dante diventa il simbolo della ricerca dell”uomo : “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza” un appello contro l’imbarbarimento dell’essere umano e , in quanto uomini, a fare tesoro della nostra intelligenza e a seguire la strada della virtù,. (verso 119 del canto XXVI dell’Inferno, la prima delle tre cantiche che compongono la Commedia.), Un viaggio che diventa ricerca anche per il poeta Costantino Kavafis che scrive :“Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze.
Così Itaca è la meta di un viaggio di ritorno. Quello che ogni viaggiatori ad un certo punto deve intraprendere per tornare all’origine , per rientrare nel proprio “bozzolo”, per rincontrare se stesso. Partire e arrivare. Arrivare e tornare. Una sequenza che spesso si ingarbuglia e crea quello che il viaggio può diventare un imprevisto.
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Kavafis e l'Insegnamento di Itaca
Costantino Kavafis compose la poesia Itaca, considerata il suo capolavoro. Nella lirica il riferimento al mito e alla classicità appare evidente fin dal titolo: Itaca, la terra natìa di Ulisse, la promessa universale del ritorno. Per questo motivo il poeta greco nella prima strofa fa un’affermazione quasi paradossale: “Devi augurarti che la strada sia lunga”.
Gli ostacoli incontrati lungo la strada assumono le sembianze di creature mitologiche, come i Lestrigoni e i Ciclopi. Kavafis invita l’uomo ad affrontare la paura, i pericoli e i dolori perché solo attraverso queste esperienze potrà conoscere veramente se stesso. Ritorna tra le righe il diktat dell’Oracolo di Delfi “Nosci te ipsum” (“Conosci te stesso”). L’eroe è chiamato ad affrontare i demoni che si annidano nel profondo della sua anima, deve provare l’inquietudine e le turbolenze del mare: il viaggio è questo, null’altro.
Itaca, nelle parole di Kavafis, assume i connotati immateriali, incorporei della “Saggezza”. Nella conclusione il poeta dice: “Già avrai capito quel che Itaca vuole significare” e con queste parole enigmatiche intende che l’uomo, giunto alla fine della propria esistenza, capirà che in fondo la meta non è poi così importante.
Itaca viene infine a rappresentare una tensione dell’anima verso l’alto, l’assoluto, l’irraggiungibile. Per chi crede potrebbe trattarsi di Dio, o di una presunta divinità. Il senso della vita è nella vita stessa, vuole dirci Kavafis, e in questi versi invita l’essere umano a governare i flussi della sorte come l’eroe greco di omerica memoria, Ulisse, assettato di conoscenza e di sapere.
Altre Prospettive sul Viaggio
“Le mie foglie sono le mie mani, centomila mani verdi,” canta invece il poeta Nazim Hikmet. Una poesia che ci fa respirare i profumi e vedere i colori del Bosforo.
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Tutto cambia con l’avvento del cristianesimo. Il viaggio diventa la metafora della vita . Su questa terra siamo dei pellegrini appunto in viaggio perso l’ultima meta . Un grande peregrinare in attesa dell’ultimo viaggio verso l’altra vita. Un viaggio che ci porta al grande passaggio tra la vita terrena e quella celeste. Nasce così anche l’esigenza di purificazione attraverso i pellegrinaggi in luoghi di culto, mete mistiche che rappresentano appunto un mondo diverso da quello in cui si è costretti quotidianamente a vivere.
Nel viaggio Fernando Pessoa, il poeta di Lisbona, trova la perfetta metafora della vita. “Viaggiare? Per viaggiare basta esistere” scrisse nei suoi versi spesso rimaneggiati in forma lapidaria di aforisma. Ciò che chiediamo al viaggio, argomentava Pessoa, era la fuga dalla claustrofobica monotonia del vivere, uno spiraglio, un inganno capace di mettere a tacere la nostra sommersa inquietudine.
Nella poesia “La nostra vita naviga su un mare” (o “Non abbandonarti”), contenuta nella raccolta “Gitanjali” (Canti Sacri) pubblicata nel 1910, Rabindranath Tagore riflette sulla vita usando la metafora del mare. La nostra vita naviga su un mare mai navigato che si increspa di onde vorticose quando il cambiamento ci raggiunge e sembra quasi affogarci.
Aforismi sul Viaggio come Metafora della Vita
Il viaggio porta scoperte, incontri, imprevisti e, anche se pianificato, non sarà mai come te lo aspettavi. Ecco alcuni aforismi sul viaggio capaci di concentrare in poche righe un aspetto della vita e di trasmettere un’emozione profonda:
- “Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo.” (Lao Tzu)
- “Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella metà. Il senso del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare." (Tiziano Terzani)
- “Camminare da solo è possibile però il buon viaggiatore sa che il gran viaggio, quello della vita, richiede compagni.” (D.H. Càmara)
- “Mentre attraversi la vita, devi vedere le valli così come le vette.” (Neil Young)
- “Il viaggio non è mai una questione di soldi ma di coraggio.” (Paulo Coelho)
- “Non lasciare mai che i tuoi ricordi siano più grandi dei tuoi sogni.” (Douglas Ivester)
- “Se l’obiettivo è la felicità - e dovrebbe esserlo, le avventure dovrebbero essere la massima priorità.” (Richard Branson)
- “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.” (M. Proust)
- “La chiave per una vita meravigliosa è non smettere mai di vagare nella meraviglia.” (Suzy Kassem)
- “E la fine di tutto il nostro esplorare sarà arrivare dove siamo partiti. E conosceremo il luogo per la prima volta.” (T.S. Eliot)
Tabella Riassuntiva: Viaggio e Metafore di Vita
Autore | Opera/Concetto | Metafora del Viaggio |
---|---|---|
Charles Baudelaire | "Il Viaggio" | Fuga dalla noia e dal tempo, la morte come viaggio supremo. |
Omero (Ulisse) | Odissea | Ritorno a casa come metafora della ricerca di sé. |
Costantino Kavafis | "Itaca" | Il viaggio come esperienza e conoscenza, Itaca come saggezza. |
Nazim Hikmet | "Il Noce" | Connessione e scoperta attraverso i sensi. |
Fernando Pessoa | Viaggio (in generale) | Fuga dalla monotonia e ricerca dell'identità. |
Rabindranath Tagore | "La nostra vita naviga su un mare" | La vita come un viaggio attraverso un mare inesplorato. |