Storia Italiana: Un Riassunto per Stranieri
È importante conoscere la storia del paese in cui vivi. L'Italia ha una storia molto antica e conosciuta in quasi tutto il mondo.
Dalle Radici dell'Impero Romano all'Unità d'Italia
Da sempre l’Italia è centro e luogo d’incontro di grandi civiltà. L'Italia ha una storia molto antica, il periodo più importante è stato il periodo dell’Impero Romano, che inizia nel 27 a.c. L’Impero Romano nasce in Italia, ma grazie alle molte conquiste, i romani avevano il controllo di tantissimi altri territori. Dal II secolo a.C. al III secolo d.C., l’Impero di Roma sottomise e unificò politicamente l’intero bacino del Mediterraneo.
Dopo la fine dell’Impero Romano inizia un periodo chiamato Medioevo. Medioevo significa “età di mezzo”, in questo caso periodo di mezzo tra l’età antica e quella moderna. Questo periodo è chiamato anche “periodo buio”, perché ci sono moltissime guerre, povertà e molte malattie, come la peste.
Il periodo dopo il Medioevo, che va dal 1400 al 1500 è molto importante nella storia del paese e dell’Europa. Questo periodo si chiama Rinascimento. Durante il Rinascimento si sviluppano l’arte, l’architettura, la letteratura, la filosofia e la scienza.
Tra il terzo e il quinto secolo d. C. la progressiva decadenza dell’Impero romano rese man mano più difficoltosa la circolazione del latino nei territori della Romània. La lingua volgare scritta, da cui avrebbe avuto origine la lingua italiana, si afferma però solo nel ‘200, quando viene utilizzata anche nei testi letterari. La lingua italiana, come la conosciamo oggi, è il risultato di un lungo processo di evoluzione e dibattito iniziato nel Seicento sulla forma corretta della lingua da utilizzare sia nello scritto che nel parlato.
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Fino al 1800 il territorio italiano è diviso in tanti piccoli stati. La penisola italiana restò politicamente ancora a lungo divisa tra una moltitudine di stati diversi, in gran parte soggetti al dominio straniero. L’aspirazione sempre più diffusa all’unità nazionale diede vita, nei primi decenni dell’Ottocento, ai moti e alle guerre del Risorgimento.
Le Guerre d'Indipendenza e la Nascita del Regno d'Italia
Il nostro Paese conquistò l'indipendenza dopo una serie di moti rivoluzionari, che diventarono poi vere e proprie guerre contro gli occupanti stranieri.
- La prima guerra d'indipendenza scoppiò nel 1848: il re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia, assecondando i patrioti lombardi, dichiarò guerra all'Austria.
- La seconda guerra d'indipendenza scoppiò nel 1859: durò circa tre mesi e di nuovo fu combattuta contro l'Austria dal Regno di Sardegna, questa volta alleato con la Francia.
Il 17 Marzo del 1861 viene proclamata l’unità e l’indipendenza dell’Italia. L’Italia nasce, come estensione del regno di Piemonte e della casata dei Savoia, il 17 marzo 1861. Rispetto ai confini attuali mancavano il territorio del Lazio (appartenente allo Stato Pontificio), il Veneto, il Friuli e l’Alto Adige ancora parte dell’impero Austriaco. Nelle stesse settimane re Vittorio Emanuele II mosse l'esercito per conquistare le Marche e l'Umbria, regioni controllate dallo Stato Pontificio e, evitando il Lazio, scese con i soldati fino in Campania dove, il 26 ottobre 1860, Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi si incontrarono a Teano, nei pressi di Caserta: l'Italia era praticamente unita.
Nel 1870, accade un evento importante. L’esercito italiano entra a Roma per conquistare lo Stato della Chiesa e unirlo all’Italia. Roma passò all’Italia nel 1870 con la famosa breccia di Porta Pia; Veneto e Friuli furono annesse in seguito alla III guerra di indipendenza nel 1866 (Prussia e Italia contro l’Austria). Dopo varie battaglie l’esercito italiano sconfigge l’esercito della Chiesa e dichiara la fine dello Stato della Chiesa che viene unito all’Italia. Infine l’Alto Adige, Trieste e la Dalmazia furono annesse in seguito alla I guerra mondiale.
Altri territori, sia europei sia extraeuropei, furono occupati dall’esercito italiano per rispondere ad un (malinteso) ideale di progresso e potenza: Somalia, Libia, Etiopia, Rodi e varie isole del Mediterraneo, Albania.
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La struttura politica fu quella di una monarchia conservatrice con modeste aperture verso forme di democrazia in linea con gli altri paesi europei; il parlamento era il cuore del potere legislativo, ma la Corona rimaneva il fulcro del potere statale, come dimostra il ruolo di isolato decisionismo che ha contraddistinto l’azione dei re italiani.
Il XX Secolo: Guerre, Fascismo e Repubblica
La modernizzazione della società fu lenta. Solo all’inizio del XX secolo si costituì infatti una base industriale; ma la fase di espansione economica non risolse però i profondi squilibri già esistenti tra il Nord e il Sud del paese.
La Prima guerra mondiale si svolge tra il 1914 e il 1918. L’Inghilterra, la Francia e la Russia (e dopo Italia e Stati Uniti) combattono contro la Germania e l’Austria-Ungheria. Alla fine del conflitto l’Italia è distrutta e molto povera.
La grave crisi economica di quegli anni favorì l’ascesa al potere del fascismo. Prima la svolta autoritaria di fine secolo - di fronte alle sempre più pressanti richieste del movimento socialista - poi l’entrata in guerra, infine la nomina di Mussolini - leader di un minoritario movimento di facinorosi - a capo del governo. E naturalmente l’avallo di venti anni di politica fascista: la fine delle libertà civili, la persecuzione degli oppositori politici, il varo della legislazione razzista e antisemita, la rottura con le nazioni democratiche per allearsi con la Germania nazista e la decennale preparazione alla guerra. A causa della colonizzazione italiana, in questi paesi è possibile ancora oggi vedere l’influenza italiana, nei nomi delle strade, dei palazzi o in alcune parole di uso comune.
Nel 1922, dopo pochi anni dalla fine della Prima guerra mondiale, il Partito Fascista guidato da Benito Mussolini diventa il partito più importante del Paese. Nel 1925 il suo governo diventa una dittatura: vuol dire che lui governa da solo e che tutti devono essere d’accordo con lui.
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Verso l’esterno si riprese la politica imperialista (che si concretizzò con la breve occupazione dell’Etiopia) e furono stretti legami con la Germania nazista. Al suo fianco l’Italia entrò in guerra nel 1940. Infine la guerra. Scatenata da Hitler con l’invasione della Polonia, il primo settembre 1939, la guerra viene abbracciata con entusiasmo da Mussolini solamente pochi mesi dopo, nel maggio 1940. La Seconda guerra mondiale viene combattuta dal 1939 al 1945. Per fermare queste conquiste, Inghilterra e Francia dichiarano guerra alla Germania. Anche in questa nuova guerra combattono molti Paesi dell’Africa, del Medio Oriente e dell’Asia per conto dei paesi occidentali.
Gli italiani si ritrovano impantanati in battaglie drammatiche in terra di Russia, in Jugoslavia, in Grecia, in Nord Africa. Gli italiani si ritrovano impantanati in battaglie drammatiche in terra di Russia, in Jugoslavia, in Grecia, in Nord Africa. Durante la guerra l’Italia fascista, insieme alla Germania nazista, contribuisce ad uno degli eventi più tristi della storia: l’Olocausto. L’Olocausto fu lo sterminio degli ebrei che vivevano in Europa e di tutte le persone che il governo nazista riteneva “inferiori” per motivi politici o di razza.
Se Stalingrado fu l’argine ad est dell’avanzata tedesca e il ribaltamento delle sorti stesse della guerra, il NordAfrica fu l’argine a sud, con il successo degli alleati (Usa e Uk principalmente) e lo sbarco sul continente europeo proprio in Italia, in Sicilia. Siamo nel luglio 1943 e di lì a pochi giorni iniziarono anche i bombardamenti alleati sulle città italiane. Il paese era allo stremo e il regime allo sbando. Il 25 luglio - Il Gran Consiglio Fascista, guidato da Grandi e Farinacci, vota la sfiducia a Mussolini. Il re Vittorio Emanuele III (lo stesso che nel 1922 gli consegnò le chiavi del governo e i destini della nazione) rese esecutiva la sfiducia e lo fece arrestare.
È in questo clima di smobilitazione che possiamo far iniziare la storia della Repubblica italiana. La guerra finisce il 2 settembre del 1945. Gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica sconfiggono la Germania nazista e l’Italia fascista. I partigiani antifascisti sono un gruppo di persone italiane, principalmente operai e contadini, che lottano per liberare l’Italia dai regimi nazista e fascista.
La Nascita della Repubblica Italiana
Agosto - Truppe tedesche scendono in forze in Italia, mentre da sud gli alleati proseguono l’avanzata verso Napoli. 8 settembre - Data cardine della storia d’Italia. Il capo del governo maresciallo Pietro Badoglio annuncia l’armistizio e la fine delle azioni belliche del regno d’Italia. La tragedia fu che il governo abbandonò a se stessi gli italiani con l’intero territorio nazionale occupato da eserciti stranieri.
Il 9 settembre viene fondato il Comitato di Liberazione Nazionale per organizzare le azioni delle truppe di partigiani che iniziavano a formarsi nelle montagne del centro-nord occupato dai tedeschi. Il 12 settembre un reparto di paracadutisti tedeschi libera Benito Mussolini dal suo carcere (ritenuto inattaccabile) a Campo Imperatore sul Gran Sasso; il 23 settembre si ricostituisce uno “Stato fantoccio” a Salò guidato dallo stesso Mussolini. 25 aprile - liberazione di tutto il nord Italia.
Marzo 1944 - Rientra in Italia il segretario del Partito Comunista Italiano da un lungo esilio in Urss, e compie la cosiddetta “Svolta di Salerno”: il Pci riconosce il governo Badoglio e abbandona ogni velleità rivoluzionaria in vista del comune orizzonte antifascista. Con questi presupposti a Salerno prende vita il governo Badoglio II (22 aprile) con la partecipazione di tutti i partiti antifascisti: Dc, Pci, Psi, Pli, Pri, Partito d’Azione. 4 giugno - Roma viene liberata e dichiarata “città aperta”. 23 novembre - Proclama Alexander. In pratica migliaia di ragazzi fuggiti in montagna per non rispondere alla chiamata nell’esercito della RSI furono abbandonati a loro stessi.
Nel periodo dopo la guerra gli italiani vivono in povertà, in un Paese che è stato distrutto dalle bombe. Il 2 giugno 1946 - Il referendum sancisce la fine della monarchia e la nascita della Repubblica italiana. Il 2 giugno del 1946 ci sono delle elezioni speciali che si chiamano referendum. Per la prima volta nella storia italiana anche le donne possono votare alle elezioni. Questo fenomeno è chiamato “suffragio universale”. Il suffragio universale è quando tutti i cittadini di una paese al di sopra di una certa età (ora 18 anni) votano per le elezioni politiche o per questioni che riguardano il futuro del loro paese.
Nello stesso giorno ci furono le elezioni per l’assemblea costituente: DC 35.2%, PSI 20.7%, PCI 19% (a seguire gli altri partiti). Luglio 1946 - Secondo governo De Gasperi. Diminuì la presenza dei comunisti nei vari ministeri. Nella prima parte della Costituzione sono scritti i diritti fondamentali di tutti i cittadini italiani. Il potere di fare le leggi (potere legislativo) è del Parlamento. Il Parlamento è composto da due Camere: la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica. Al posto del re viene scelto il Presidente della Repubblica, che viene nominato dai deputati.
Dalla Ricostruzione al Miracolo Economico
Seguirono vari altri governi a guida De Gasperi, fino alla estromissione assoluta della sinistra dal governo (precisa indicazione degli alleati statunitensi). 1° maggio 1947 - Strage di Portella della Ginestra. I governi successivi ostacolarono o smussarono fortemente gli effetti della riforma agraria, che era un passaggio assolutamente indispensabile per lo sviluppo del Meridione. Il motivo numero uno dell’arretratezza meridionale è senz’altro la mancata riforma agraria.
1° gennaio 1948 entra in carica il presidente della Repubblica provvisorio Enrico de Nicola. 18 aprile 1948. Sono le elezioni che nell’immaginario collettivo segnarono l’orientamento internazionale dell’Italia: sotto tutela Usa in caso di successo della DC, sotto tutela sovietica in caso di vittoria di socialisti e comunisti. In ogni caso la propaganda anticomunista funzionò, così come le promesse di benessere legate al Piano Marshall; il risultato fu la Dc al 48% e la coalizione Psi-Pci al 31%.
Dopo la guerra l’Italia è molto povera, ma intorno al 1950 avviene un forte sviluppo e una forte crescita che viene chiamata un “miracolo economico”. Al Nord ci sono la maggior parte delle industrie del paese. Invece al Sud ci sono poche industrie e molte persone in cerca di un lavoro. Proprio per questa differenza nella qualità della vita molte persone che abitano in Sud Italia, come per esempio in Calabria, in Puglia o in Campania, decidono di trasferirsi al Nord.
L’Italia entra nella Nato (1949) ed è tra i fondatori della Comunità Economica Carbone e Acciaio CECA nel 1951. Nel 1954 la guida della DC passa ad Amintore Fanfani che imprimerà un rotta completamente diversa al grande partito centrista. 3 gennaio 1954 - La Rai inzia le trasmissioni televisive in Italia.
Anni di Cambiamento e Trasformazioni Sociali
1955 - Il Psi di Pietro Nenni, stanco di una politica relegata alla opposizione perpetua, rompe l’alleanza con il Pci e risponde alle aperture di Fanfani. 25 marzo 1957 - Trattati di Roma, nasce la Comunità Economica Europea (CEE).
Nel 1960 governo Tambroni - lo stop imposto a Fanfani produsse un governo di transizione spostato a destra, guidato da Fernando Tambroni e appoggiato da Monarchici e Msi. Con il Concilio e l’enciclica Pacem in Terris il “Papa buono” lanciò un appello alla conciliazione internazionale e a superare la logica della “guerra santa”.
Da quel momento, con il ritorno di Fanfani, anche la Dc abbandonò (nella sua linea ufficiale), qualunque suggestione di governi vicini ad ambienti di estrema destra. La linea democratica di apertura verso l’interno e distensione nella politica internazionale contribuì a creare un clima favorevole ai governi di centro-sinistra (considerati, dalla nuova amministrazione Usa, l’unica soluzione per fare le riforme e per isolare il Pci).
Marzo 1962 - Primo governo di centro-sinistra. Presidente del Consiglio Amintore Fanfani, maggioranza parlamentare sostenuta da Dc, Psdi e Pri. Il Psi appoggiò l’esecutivo dall’esterno chiedendo tre riforme, considerate condizione “sine qua non” per la collaborazione politica: 1. Nazionalizzazione industria elettrica 2. Scuola media unica 3. Istituzione delle Regioni. Anche la scuola media unica fu un grande successo del centro-sinistra.
Dagli Anni di Piombo alla Società Contemporanea
Oltre alla crisi economica, dalla fine degli anni ‘60 all’inizio degli anni ‘80 l’Italia vive una grave crisi sociale e politica. In politica nascono e si affermano nuovi partiti. Alle elezioni del 1994, un anno dopo la nascita del partito, Forza Italia riceve la maggioranza dei voti e Silvio Berlusconi diventa capo del governo.
Tra il 1989 e il 1991 nasce anche il partito Lega Nord, con l’obiettivo di dare autonomia e indipendenza dal governo centrale alle regioni del Nord del paese. In questi anni la televisione diventa il più importante mezzo di comunicazione di massa. Fino alla fine degli anni ‘70 la storia dell’Italia è una storia di emigrazione. Negli anni ‘80, per la politica di apertura verso altri paesi e il bisogno di molte persone di vivere una vita migliore, l’immigrazione in Italia inizia a essere un fenomeno importante.
Negli anni ‘90 avviene la prima immigrazione di massa. Migliaia di cittadini albanesi lasciano l’Albania dopo la fine della dittatura comunista e arrivano in Italia perché è un paese molto vicino con buone condizioni economiche. Negli anni cresce molto il numero di persone immigrate da Romania e Ucraina, dalla Cina, da altri paesi africani (come Ghana, Nigeria, Costa D’Avorio) e da paesi dell’Asia meridionale (come Bangladesh, Pakistan e India). Oggi in Italia ci sono circa 6 milioni di persone provenienti da altri paesi. Tutte queste persone contribuiscono in maniera consistente allo sviluppo economico e sociale del nostro paese con nuove idee, forza e diversità.