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Esempi e Progetti di Turismo Sostenibile in Italia

Il concetto di turismo sostenibile si riferisce a una forma di turismo che tiene conto del proprio impatto economico, sociale e ambientale, cercando di minimizzare gli effetti negativi e di massimizzare quelli positivi per le comunità locali e il pianeta. Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata una priorità non solo per i turisti, ma anche per gli operatori del settore turistico. La pandemia di COVID-19 ha accelerato questa tendenza, portando a una maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali e sociali legate ai viaggi.

Secondo un report di Deloitte pubblicato a fine 2022, i consumatori italiani mostrano un crescente interesse per le pratiche sostenibili. Il 75% degli intervistati ritiene che la crescita del turismo sostenibile sia essenziale per la transizione ecologica ed energetica strutturata e diffusa in Italia.

Le abitudini dei turisti stanno cambiando anche in termini di esperienze ricercate. I viaggiatori oggi preferiscono attività che permettono loro di entrare in contatto con la natura e le culture locali in modo rispettoso e autentico. Qualche esempio? Il trekking nei parchi nazionali, le visite a borghi storici, già citate o la partecipazione a laboratori di artigianato o cucina locale.

Il turismo sostenibile in Italia rappresenta un’opportunità, specie se consideriamo che nel nostro paese l’attività turistica incide per circa l’11% del PIL (Dati Confindustria, fine 2023). In Italia ci sono diversi esempi di turismo sostenibile: non solo destinazioni ma anche progetti, start up, piani di sviluppo urbano.

Normative e Incentivi per il Turismo Sostenibile

Nel nostro paese il turismo sostenibile è supportato da una serie di norme e incentivi che mirano a promuovere pratiche ecologiche e responsabili nel settore turistico. Una delle iniziative più recenti è il Fondo per il Turismo Sostenibile, istituito dal Ministero del Turismo. Anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) gioca un ruolo cruciale nel supportare il turismo sostenibile.

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Il PNRR destina risorse significative per modernizzare l’infrastruttura turistica italiana, con un forte accento su pratiche sostenibili. In questo contesto si inseriscono anche gli standard internazionali, come gli ISO 13009 e ISO 21401, che stabiliscono criteri rispettivamente per la gestione sostenibile delle spiagge e delle strutture ricettive.

Con il Decreto Ministeriale del 22 marzo 2023 recante “Disposizioni applicative per il riparto e l’erogazione delle risorse stanziate sul Fondo istituito dall’articolo 1, comma 611, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, destinate al potenziamento degli interventi finalizzati alla promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile” il Ministero ha dato attuazione a quanto previsto all’articolo 1, commi 611-612, della legge 29 dicembre 2022, n. sostenere le strutture ricettive e le imprese turistiche nelle attività utili al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.

In sintesi, l’Italia sta compiendo passi importanti per incoraggiare un turismo più sostenibile, attraverso una combinazione di finanziamenti mirati, normative rigorose e l’adozione di standard internazionali.

Esempi Concreti di Turismo Sostenibile in Italia

Il turismo sostenibile non è solo una moda, ma una necessità per garantire che le destinazioni possano prosperare nel lungo termine senza compromettere la loro identità o la qualità della vita locale. Il turismo deve contribuire a costruire un futuro migliore, e questo può avvenire solo attraverso una gestione attenta e consapevole dei flussi turistici.

Ecco alcuni esempi di progetti e iniziative di turismo sostenibile in Italia:

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  1. I Cammini d’Italia: Rappresentano un’iniziativa di grande successo per il turismo sostenibile, nata nel 2017 e consolidatasi nel corso del tempo. L’esperienza permette di immergersi nella natura e nella cultura locale, sostenendo allo stesso tempo le economie locali e riducendo l’impatto ambientale dei viaggi.
  2. Gli alberghi diffusi: Sono un modello di ospitalità che contribuisce alla valorizzazione dei borghi storici e dei piccoli centri abitati.
  3. Festival IT.A.CÀ: Dedicato al turismo responsabile, si svolge annualmente in diverse città italiane.
  4. Start up innovative: In Italia si muovono nel settore del turismo sostenibile. Si tratta di una piattaforma web nata dall’idea di due imprenditori italiani che offre guide digitali urbane e servizi di guida per escursioni e attività outdoor, tutte progettate per minimizzare l’impatto ambientale.
  5. La città di Siena: È un esempio significativo di come le destinazioni turistiche possano impegnarsi nel turismo sostenibile. Questa certificazione attesta l’impegno della città nel promuovere pratiche che rispettano l’ambiente e migliorano la qualità della vita dei residenti.

Progetti di Visit Italy per un Turismo Responsabile

Visit Italy supporta le aziende nello sviluppo di progetti di sostenibilità nel settore turismo ed eventi. Primo Modello esclusivo di autovalutazione per le organizzazioni nell’ambito della sostenibilità e della qualità. Sistema gratuito, semplice e veloce che permette una prima ma accurata valutazione del livello di sostenibilità.

Come CEO di Visit Italy, ho potuto osservare da vicino il crescente interesse per viaggi più responsabili e attenti all’ambiente. Sempre più viaggiatori cercano esperienze che rispettino la cultura locale, preservino le risorse naturali e promuovano un impatto positivo sulle comunità. Ma cosa significa davvero turismo sostenibile e come può essere messo in pratica?

L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) definisce il turismo sostenibile come quello che “soddisfa i bisogni dei turisti e delle regioni ospitanti, proteggendo e migliorando le opportunità per il futuro”.

Ecco alcuni progetti significativi a cui Visit Italy ha lavorato:

  1. Salude & Trigu (Sassari): Questo progetto mira a promuovere il turismo nell’entroterra sardo, lontano dalle affollate località costiere, creando esperienze legate alle tradizioni locali e al territorio agricolo. L’obiettivo principale è la destagionalizzazione: spostare i flussi turistici dalle stagioni di punta, valorizzando l’offerta culturale e naturalistica anche durante i mesi meno frequentati.
  2. Arezzo: Stiamo lavorando per migliorare la visibilità della destinazione online attraverso strategie digitali di marketing territoriale. Questo progetto non solo ha contribuito a ridistribuire i flussi turistici all’interno della città, promuovendo aree meno frequentate, ma ha anche incentivato il turismo nei mesi meno affollati.
  3. Marche (Provincia di Fermo): Stiamo collaborando con 10 comuni per sviluppare una narrazione che valorizzi le gemme nascoste del territorio. L’obiettivo è quello di promuovere destinazioni autentiche, lontane dai circuiti turistici di massa, in grado di offrire esperienze uniche e meno affollate. Attraverso questa campagna, non solo vogliamo migliorando la visibilità di queste piccole località, ma stiamo anche contribuendo a creare un modello di turismo che sostiene le comunità locali, garantendo che i benefici economici siano distribuiti in modo equo.
  4. Courmayeur: Abbiamo sviluppato una campagna che ha messo in luce la doppia anima della destinazione: non solo una località sciistica di eccellenza, ma anche un rifugio estivo immerso nella natura incontaminata delle Alpi. Promuovendo il turismo nei mesi estivi, stiamo lavorando per destagionalizzare i flussi turistici, riducendo la pressione sui periodi di punta e valorizzando le risorse naturali e culturali del territorio.
  5. Grotte di Frasassi (Marche): Stiamo realizzando una campagna innovativa con l'obiettivo di aumentare la visibilità della destinazione, ma anche promuovere un turismo sostenibile, che riduca l’impatto sull’ambiente circostante.

Il Ruolo dell'Unione Europea

Creare un hub sostenibile per la gestione delle destinazioni turistiche in tutta l’Unione Europea, con un centro di competenza innovativo e comunitario. La Commissione intende ripensare il turismo continentale aggiornandolo al punto tale da supportare le destinazioni in merito alle tendenze del mercato, alle fonti di dati, agli sviluppi normativi in materia di politica e utilizzo dei dati, con collegamenti attivi per la condivisione delle informazioni con i meccanismi di supporto a livello dell’Eurozona per il percorso di transizione per il turismo.

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Infatti, si tenderà verso la costituzione di un polo di conoscenza ben strutturato sulle destinazioni turistiche, aggiornato al punto tale da supportare le destinazioni in merito alle tendenze del mercato, alle fonti di dati, agli sviluppi normativi in materia di politica e utilizzo dei dati, con collegamenti attivi per la condivisione delle informazioni con i meccanismi di supporto a livello dell’Eurozona per il percorso di transizione per il turismo.

Secondo quanto immagina l’Unione Europea, il centro di competenza sulle destinazioni turistiche dovrà avere un chiaro valore aggiunto per la doppia transizione verso un ecosistema turistico più sostenibile e più digitale; le conoscenze trasferibili, sviluppate con specifici stakeholder di destinazione, devono essere rese disponibili per tutte le destinazioni dell’Unione Europea e devono essere sviluppate strategie forti e a lungo termine per mantenere i risultati del progetto aggiornati e disponibili anche dopo il periodo di finanziamento.

L’hub inoltre deve sostenere le pratiche di gestione e condivisione dei dati tra le destinazioni e le regioni, nonché all’interno di un ecosistema di destinazioni.

Per partecipare al bando sulle destinazioni turistiche occorre presentare una proposta progettuale da un partenariato composto da almeno 4 componenti (massimo 7), stabiliti in almeno 3 (massimo 5) Stati ammissibili. È inoltre incoraggiato il coinvolgimento come membri del consorzio di due uffici statistici regionali e/o nazionali.

Il progetto sulle destinazioni turistiche avrà una durata prevista di 30-36 mesi con un budget complessivo di 3 milioni di euro; il contributo coprirà fino al 90% dei costi ammissibili di progetto; sarà finanziata una sola proposta progettuale (un solo hub). La scadenza del bando sulle destinazioni turistiche è fissata per il 26 aprile 2023.

Turismo Accessibile

Sul tema del turismo accessibile riscontriamo ancora una forte difficoltà, sia per gli attori pubblici che per quelli privati, nell’intraprendere progetti ed iniziative mirate e ben coordinate. Quasi tutti gli attori riconoscono il turismo accessibile come un “dovere morale”, molto meno ne comprendono il grande potenziale di mercato.

Il turismo accessibile è oggetto di interesse per molte categorie di persone, tanto che i suoi numeri sono in costante crescita. È un turismo di qualità, attento ai servizi offerti dal territorio e spesso concentrato nei periodi di bassa stagione, quando la confusione e il caos sono minori.

Se vuoi fare della tua destinazione o del tuo evento una meta accessibile, Progetto Turismo può aiutarti nella definizione del piano di adeguamento dei tuoi servizi e delle tue strutture, definendo una strategia organica di sviluppo.

Impegno Globale per la Sostenibilità nel Turismo

Misurare, ridurre e compensare le proprie emissioni di gas serra. E’ l’obiettivo fissato dal World travel and tourism Council dopo l’adesione all’iniziativa Climate Neutral Now delle Nazioni Unite.

I viaggi e l’attività turistica incidono per il 10% sul Pil globale. Un settore cardine, che non può rimanere escluso dalla lotta contro il clima.

Per questo il World travel and tourism council (Wttc) ha annunciato, durante l’annuale summit che si è svolto in aprile a Buenos Aires, una partnership con l’Unfccc, il segretariato delle Nazioni Unite che coordina la lotta al climate change, volta ad impostare una strategia in grado di contrastare i cambiamenti climatici nel settore dei viaggi e del turismo.

Il Wttc dunque, con i suoi 150 membri in tutti il mondo, aderisce al ClimateNeutralNow, il programma delle Nazioni Unite impegnato al raggiungimento della neutralità climatica entro la metà del secolo.

“I viaggi e il turismo hanno un ruolo enorme nell'affrontare i cambiamenti climatici. Il Wttc si impegna a diffondere tra i suoi partner le migliori pratiche di sostenibilità e cercherà di ridurre del 50% le emissioni totali di carbonio del settore entro il 2035.

Per dimostrare il suo impegno in favore dei cambiamenti climatici e della sostenibilità, il Council ha avviato da tempo il premio “Tourism for tomorrow”, l’iniziativa che premia le best practice nel turismo sostenibile a livello globale.

Il concorso è dedicato alle organizzazioni e alle imprese del settore turistico che vogliono candidare i loro progetti che intervengono in uno dei seguenti settori: rispetto dell'ambiente, protezione del patrimonio culturale e naturale e generazione di benessere sociale ed economico nelle popolazioni locali.

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