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Quartieri non Turistici di Roma: Consigli per un'Esplorazione Autentica

La Città Eterna, celebrata come una delle città più belle del mondo, offre molteplici spunti per itinerari non turistici, adatti a chi ha già visto Pantheon, Musei Vaticani e i tanti luoghi imprescindibili per chi visita l’urbe per la prima volta. Esplorare i quartieri a Roma meno noti significa immergersi in atmosfere inaspettate, lontane dai percorsi convenzionali. Al di là delle iconiche piazze e dei monumenti più celebri, esiste un universo fatto di quartieri di Roma ancora poco esplorati, angoli nascosti dove il tempo sembra essersi fermato e dove si può respirare l’autenticità della Capitale. Se il centro storico rappresenta il cuore pulsante della città, è nelle zone di Roma più nascoste che si può ancora assaporare la quotidianità romana senza il frastuono dei grandi flussi turistici.

Il Quartiere Coppedè: Un Gioiello Architettonico

Nel vasto elenco dei quartieri di Roma, pochi luoghi riescono a stupire come il quartiere Coppedè, un piccolo gioiello architettonico che sembra uscito direttamente da una fiaba. Situato a metà strada tra la Via Salaria e la Nomentana, il quartiere Coppedè è un complesso residenziale di palazzine e villini tra i più caratteristici di Roma. Progettato dall’architetto Gino Coppedè all’inizio del XX secolo, questo quartiere di Roma è un vero e proprio unicum nella Capitale. Realizzato negli anni Venti dall’architetto Gino Coppedè, il quartiere è un sofisticato esempio di sperimentazione tra generi architettonici diversi, dal Liberty al Neo-Gotico, passando per il Barocco e il Modernismo. A differenza di altri quartieri a Roma, qui non si trovano monumenti famosi né grandi piazze, ma ogni edificio è un’opera d’arte che invita a perdersi nei dettagli. Rimasto incompleto a causa della morte dell’architetto nel 1927, il quartiere è stato soprannominato “Il villino delle fate” per via della sua atmosfera fiabesca e dei numerosi simboli nascosti nei palazzi, da maschere apotropaiche a gargoyle, fino al ragno che tesse la sua tela nell’omonimo palazzo.

Per via della sua unicità e delle sue atmosfere esoteriche, è stato scelto da diversi registi, soprattutto di genere horror, come location per i propri film, da Dario Argento che vi ha girato alcune sequenze di Inferno e L’uccello dalle piume di Cristallo, al capolavoro americano Il presagio diretto da Richard Donner. Non poteva che essere questo il punto di partenza della nostra guida alla Roma meno turistica.

La Centrale Montemartini: Arte Classica in una Centrale Elettrica

Tra i tantissimi musei di arte antica e scultura, nella nostra piccola guida non turistica di Roma ve ne proponiamo uno dei più particolari: la Centrale Montemartini, che offre la possibilità di fruire le bellezze dell’arte classica nell’insolita sede di una centrale termoelettrica.Il museo è nato per un caso fortuito, quando nel 1997, durante la ristrutturazione dei Musei Capitolini, parte della collezione fu spostata negli ambienti della vecchia centrale elettrica nella zona industriale della città. Quando le sale furono aperte al pubblico, il connubio tra arte classica e i macchinari d’epoca stregò i visitatori a tal punto che si scelse di lasciare le opere in pianta stabile, trasformando l’ex centrale in un museo, dove la bellezza fragile e senza tempo dell’Afrodite Cnidia dialoga con vecchi motori e travi in acciaio.

Street Art nei Quartieri di Periferia

Amatissima dai writers, Roma pullula di quartieri interamente ricoperti di coloratissimi murales nell’ottica di riqualificare le zone periferiche, al punto che Il New York Times ha dedicato un articolo al fenomeno dal titolo «Roma più di Berlino».Da San Basilio al quartiere universitario di San Lorenzo, dall’Ostiense a Tor Pignattara, non mancano le opportunità per scoprire Roma da un punto di vista inedito, anche allontanandosi dal centro.

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Si consiglia in particolare una visita al Quadraro, nella periferia sud est di Roma, quartiere noto come borgata ribelle per la sua storia. Tristemente ricordato per essere stato nel 1944 teatro del secondo più grande rastrellamento nazifascista di Roma, dopo quello del Ghetto, il quartiere è stato insignito della Medaglia d’oro al valore civile per il ruolo avuto durante la Resistenza. Memoria storica che viene tramandata anche attraverso gran parte dei 21 murales che lo animano e che compongono la collezione del Museo di Urban Art (MURo), museo a cielo aperto di Roma.

Garbatella: Un'Anima Autentica

Se tra i quartieri di Roma si cerca un luogo che incarni l’anima più autentica della città, la risposta è Garbatella. Camminando tra le sue stradine si possono ammirare le caratteristiche “case a lotto”, edifici progettati secondo un modello urbanistico innovativo che prevedeva spazi verdi condivisi e un forte senso di comunità. Oltre al suo fascino architettonico, Garbatella è famosa per la sua vivace scena culturale e gastronomica.

Ostiense e Testaccio: Modernità e Tradizione

Per chi desidera esplorare le zone di Roma più moderne e dinamiche, il binomio Ostiense e Testaccio rappresenta una scelta perfetta. Il quartiere Ostiense, un tempo cuore dell’industria romana, oggi è un luogo dall’anima underground, dove i vecchi gasometri si stagliano contro il cielo creando un paesaggio post-industriale affascinante. A pochi passi, il quartiere Testaccio è il luogo ideale per chi vuole scoprire la tradizione gastronomica romana senza rinunciare a una vivace scena notturna.

L’Orto Botanico di Roma

I viaggiatori provati dalle lunghe camminate e dalle interminabili visite ai musei potranno trovare refrigerio in uno dei polmoni verdi della città, l’Orto Botanico, situato tra le pendici del Gianicolo e il Tevere, nell’antico parco di Villa Corsini. Di proprietà dell’Università La Sapienza di Roma, che si occupa della cura e della manutenzione dei dodici ettari di terreno su cui si estende e delle 8mila specie di piante provenienti da tutto il mondo, l’Orto botanico vanta l’albero più antico della città, la cui età è stata stimata in più di 500 anni. Imperdibile la serra con le piante tropicali, il boschetto di bambù e il giardino giapponese, soprattutto nei mesi primaverili per via della fioritura degli alberi di ciliegio.

Said e le Trattorie Storiche: Sapori Autentici

La cultura appaga ma non sazia, dunque nella nostra guida di Roma non potevano certo mancare i suggerimenti culinari. Se visitate la città nei mesi freddi, non lasciatevi scappare Said, la cioccolateria più antica di Roma, aperta nel 1923 e ubicata nel vivace quartiere universitario di San Lorenzo. Se invece desiderate provare la cucina romana tradizionale sono numerose le trattorie storiche pronte a deliziare i palati dei viaggiatori. Da provare almeno una volta Armando al Pantheon, storico locale a gestione familiare aperto negli anni Sessanta, che si fregia di una cantina di vini di oltre 400 etichette, e Sora Lella, in origine a Campo de’ Fiori e ora sull’isola Tiberina, di proprietà della mitica Sora Lella, all’anagrafe Elena Fabrizi, volto simbolo della romanità, nonché protagonista di celebri pellicole di Mario Monicelli e Carlo Verdone. Da non perdere i tonnarelli alla cuccagna, una sorta di carbonara con 18 ingredienti che deve il suo nome proprio alla Sora Lella: «Ma ‘sti tonarelli so’ ‘na cuccagna!».

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Tabella riassuntiva dei luoghi consigliati

Quartiere/Luogo Caratteristiche Consigli
Quartiere Coppedè Architettura unica, atmosfera fiabesca Ideale per gli amanti dell'architettura e del mistero
Centrale Montemartini Arte classica in una centrale elettrica Da non perdere per un'esperienza museale insolita
Quadraro Street art, storia e memoria Visita per scoprire l'arte urbana e la storia della Resistenza
Garbatella Case a lotto, senso di comunità Ideale per chi cerca un'anima autentica
Ostiense e Testaccio Modernità, tradizione gastronomica Da visitare per la vita notturna e la cucina romana
Orto Botanico Natura, tranquillità Perfetto per una pausa rilassante
Said Cioccolateria storica Per una dolce pausa
Armando al Pantheon e Sora Lella Trattorie storiche Per assaporare la vera cucina romana

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