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Regolazione Escursione Leve Freno Shimano Ultegra: Guida Dettagliata

La corretta regolazione dei freni è fondamentale per la sicurezza di ogni ciclista. Quando è necessario rallentare e/o fermarsi, l’efficacia dei freni non è trascurabile. Non si può pensare di cavarsela con “ops dovevo fermarmi”, perché si rischia la buccia e certi controlli prima di una pedalata sono assai importanti.

Purtroppo sulla materia freni ed, in particolar modo, sulla regolazione della potenza frenante esiste una casistica ampia, un universo potremmo dire. Passiamo poi alla questione delle verifiche, della manutenzione e regolazione dei freni.

Regolazione della Distanza della Leva dal Manubrio

Chi ha le mani piccole, ad esempio, spesso fa fatica a raggiungere la leva del freno. Girando in senso orario si aumenta la distanza della leva dal manubrio, in senso antiorario la si riduce. Bisogna quindi prestare una certa attenzione, perché su alcune pieghe, per esempio alcune compact dal drop ridotto, la leva finirebbe per essere troppo vicina al manubrio.

Regolazione della Corsa a Vuoto della Leva

La regolazione della corsa a vuoto della leva permette di personalizzare lo stile di frenata. In pratica, questa regolazione modifica la lunghezza della corsa a vuoto della leva prima che le pastiglie inizino a mordere sul disco.

IMPORTANTE: la corsa a vuoto è regolabile solo per i gruppi meccanici/di2 disc Ultegra e Dura Ace e per il nuovo Shimano 105 di2 disc.

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Quando la corsa a vuoto smette di aumentare, interrompere l’allentamento della vite di regolazione della corsa a vuoto. Non stringere troppo la vite di regolazione della corsa a vuoto.

Freni a Pattino: Diverse Tipologie

Per semplificare la questione in modo spicciolo vediamo di dividere il mondo dei freni a pattino in tre fette: Bici da corsa / City Bike / MTB

Freni a Pattino: Bici da Corsa

In questa “fetta” del mondo-bici prendiamo in esame una categoria di freni denominata “ad archetto” o tiraggio laterale. I freni a tiraggio laterale sono montati su gran parte delle bici da corsa, sono rimasti pressoché immutati fino all’inizio degli anni ottanta, epoca in cui vennero introdotti i freni a doppio fulcro. In breve, un freno è composto da un sistema di due archetti che lavorano su un perno.

I freni ad archetto si infangano facilmente, motivo per il quale non sono indicati e non si usano per le MTB; tutti i freni a tiraggio laterale (facendo eccezione per modelli davvero economici) hanno meccanismi che richiedono poca (fortunatamente semplice) manutenzione.

Un freno ben regolato mantiene equidistanti i pattini dal cerchio. Non servono grandi regolazioni, mezzo giro di vite fa molta differenza. Questo non basta? Una vite eccessivamente stretta non consente alla molla del freno di lavorare… se troppo serrata può lavorare a scatti oppure bloccarsi del tutto, sensibilità certosina e non forza bruta.

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Freni a Pattino: City Bike

Questa “fetta del mondo-bici è figlia di un Dio minore.. nel senso che gli impianti frenanti sono frutto dell’evoluzione di altro mondo ciclistico e sono poi stati trasferiti oppure adattati alla bici di tutti i giorni. Non si trovano gli impianti ad archetto di cui sopra, a meno che la bici in questione non sia stata trasformata da un precedente utilizzo e per la manutenzione rimando a quanto già descritto sopra. Viceversa, il trasferimento degli impianti derivanti dal mondo della MTB è assai più frequente. Per questi, trasferisco il problema alla descrizione del mondo MTB.

Freni a Pattino: Mountain Bike

I freni sono elemento speciale per chi pedala in fuoristrada, su fondi scivolosi, sconnessi, fangosi. I freni cantilever sono dotati di “vite di regolazione” su ognuno dei due lati, alcuni (più anziani) su uno solo.

Per la regolazione occorre agire sul lato del pattino più vicino al cerchio, girando in senso orario per aumentare la tensione della molla ed aumentare la distanza tra pattino freno e cerchio ruota. Occorre precisare che l’equilibrio e l’equidistanza è importante anche qui, per avere una frenata efficace. Che si può fare? Staccate il pattino dal cavo del freno ed usate della carta vetrata per ripristinare un livello adeguato ad evitare lo scalino.

Freni a Disco

Da circa un decennio esistono sul mercato biciclette da corsa equipaggiate con freni a disco. Impianto frenante inizialmente vietato nelle competizioni ufficiali dell’Unione Ciclistica Internazionale, è oramai diventato lo standar produttivo per il medio-alto di gamma. La frenata resta più efficiente e modulare, ma meno sensibile. Inotre, in termini di manutenzione c’è è una notevole differenza: i freni a disco funzionano su un principio idraulico, non meccanico, quindi occorre operare nella sostituzione dell’olio interno ai cavi, oppure la sostituzione del disco. Questo tipo di operazione richiede esperienza superiore rispetto ai tradizionali impianti con il cavo. Ne parleremo in un prossimo articolo, per ora non complichiamoci la vita.

Ormai la prevalenza delle MTB esistenti sul mercato è equipaggiata con freni a disco. Grande efficacia e minore necessità di manutenzione. Come detto in precedenza i freni a disco funzionano su un principio idraulico, non meccanico. Questo tipo di operazione richiede esperienza superiore rispetto ai tradizionali impianti con il cavo ed il pattino.

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Regolazione Comandi Freno a Disco Idraulico (Dura Ace e Ultegra)

Sia Dura Ace che Ultegra condividono la medesima tecnologia per la regolazione della distanza leva. Per il Dura Ace ci serve un cacciavite piatto per agire sulla posta sul retro del corpo comando, nella parte superiore. Per tutti i comandi la prima operazione è sollevare il copricomando dal davanti.

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