Ricerca sul Turismo: Definizione e Tipologie
Il turismo rappresenta l'insieme di attività e servizi polivalenti legati al trasferimento temporaneo di persone dalla loro residenza abituale a un'altra località. Questo trasferimento è motivato da svago, riposo, cultura, curiosità, cura, sport e altri fini simili.
L'interesse suscitato dal turismo ha portato a diverse definizioni, talvolta contrastanti. Mentre alcuni lo vedono come qualsiasi movimento di persone che entrano in un paese straniero per almeno 24 ore trasferendovi denaro, altri lo considerano l'insieme dei rapporti e dei fenomeni derivanti dal viaggio e dal soggiorno di persone non residenti, a condizione che il trasferimento non porti a insediamento o attività lucrative.
Presso alcune civiltà antiche si riscontra qualche tipo di spostamento da parte di persone appartenenti alle classi superiori (per motivi religiosi, di studio, sportivi, di cura termale ecc.), che si avvicina al moderno concetto di viaggio turistico. Durante il Medioevo, oltre ai pellegrinaggi dei cristiani verso i luoghi santi, assunsero importanza quelli dei musulmani verso la Mecca; dopo la fondazione delle prime università, si aggiunsero i viaggi di studiosi e di studenti e quindi quelli degli artisti invitati alle varie corti. È questo il periodo in cui, nei maggiori centri europei, agli alloggi locati da privati e alle foresterie delle istituzioni religiose, comincia ad affiancarsi un’organizzazione ricettiva di tipo alberghiero, la cui esistenza è anche dimostrata dal sorgere di vere e proprie arti.
Nel Rinascimento, mentre nei paesi interessati dalla Riforma scompaiono i pellegrinaggi diretti ai luoghi mariani o ai luoghi dei santi, si manifesta il desiderio di arricchire il proprio spirito con esperienze personali. Dal Cinquecento in poi si hanno molti esempi di viaggi a fini culturali, oltre che per motivi commerciali e militari, testimoniati da attente descrizioni. Alcuni di questi possono essere ricondotti al grand tour, tipo di viaggio che nel 18° e 19° sec. venne di moda per i giovani gentiluomini inglesi, desiderosi di conoscere l’Europa continentale.
Un ruolo decisivo per quanto riguarda il coinvolgimento nel t. di un più consistente numero di persone fu l’avvento della ferrovia e in particolare l’istituzione degli excursion-trains, in Gran Bretagna, verso la metà del 19° secolo. Altri contributi allo sviluppo della mobilità per diporto furono offerti dalla diffusione della bicicletta (dal 1855 in poi) e dell’automobile (ultimo quarto dell’Ottocento). Per un’estensione del t. dalla élite dotata di mezzi finanziari e, in certi casi, di mezzi di trasporto individuali a una massa sempre più vasta di persone occorre attendere, però, il periodo compreso fra le due guerre mondiali.
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Dopo la Seconda guerra mondiale, la generalizzazione, nei paesi economicamente più evoluti, dell’automobile e l’affermazione dei voli transcontinentali e transoceanici hanno permesso di raggiungere agevolmente qualsiasi regione del mondo.
Aspetti Fondamentali del Turismo
Il complesso fenomeno turistico si articola in tre aspetti o momenti fondamentali: quello attivo, quello della circolazione e quello passivo.
Il momento della circolazione, cioè quello del trasferimento spaziale del turista, è fondamentale sia nel t. proprio, sia in quello improprio. Esso può assumere due forme diverse: quella del trasferimento, quando non si effettuano soste intermedie e il reddito predestinato viene totalmente speso nella meta prescelta; quella dello scorrimento, quando invece si effettuano soste intermedie, con conseguente disseminazione del reddito nei luoghi di sosta.
Infatti, mentre per i primi il momento attivo corrisponde all’istante in cui il potenziale turista decide di partire dal luogo di abituale residenza, sulla base di un impulso di carattere psicologico, per gli altri il momento dell’irradiazione è considerato passivo, in quanto il luogo di residenza subisce una perdita netta per effetto del trasferimento spaziale di redditi prodotti in loco. Di contro, il momento che i geografi definiscono passivo perché l’attrezzatura ricettiva della meta prescelta deve sopportare la domanda del soggetto di cui sopra, ormai divenuto turista, è considerato attivo dagli economisti, in quanto la meta medesima si avvantaggia ricevendo redditi altrove prodotti.
Tipologie di Turismo
Il confine tra turismo proprio, realizzato per diporto o motivi culturali, e turismo improprio, realizzato per altri motivi, è tutt'altro che netto. I motivi di questa incertezza includono la mancanza di distinzioni nelle rilevazioni ufficiali, l'uso delle stesse organizzazioni di viaggio e attrezzature ricettive da parte di entrambi i tipi di turisti, e il fatto che anche i turisti "impropri" dedichino parte del loro tempo libero al diporto.
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In ogni modo, il t. proprio può essere distinto in tipi secondo vari criteri:
- motivazioni (o impulsi) alla base dello spostamento dal luogo di abituale residenza;
- caratteristiche temporali, cioè la durata e il periodo della settimana o dell’anno in cui lo spostamento viene attuato;
- categorie dei soggetti interessati e interdipendenti modalità di organizzazione dello spostamento;
- posizione geografica della meta o delle mete prescelte rispetto ai luoghi di partenza;
- modi in cui avviene lo spostamento e mezzi di trasporto impiegati;
- caratteristiche delle attrezzature ricettive utilizzate.
Tenendo conto degli impulsi che sono alla base di un viaggio turistico in senso proprio si possono distinguere vari tipi di t.: naturalistico, balneare, lacuale, rurale, sportivo, culturale, religioso, enogastronomico ecc., che trovano corrispondenza nelle ‘vocazioni’ dei vari luoghi turistici.
Nell’elenco possono essere inclusi anche i viaggi di ritorno nei luoghi d’origine degli emigrati, i viaggi di nozze, il t. industriale (attivato dalle aziende che consentono la visita agli stabilimenti), il t. commerciale (attivato dalle fiere e dai mercati nei confronti di chi pure non è interessato agli affari), il t. di esplorazione (che mira alla scoperta di realtà alla moda, anche lontane), il t. ludico (imperniato sui grandi parchi di divertimento).
In base alla durata, si distingue un t. di breve periodo (con un massimo di quattro pernottamenti) dalla vera e propria vacanza (cinque o più pernottamenti). In particolare, quando il numero dei pernottamenti si allunga, si parla di t. di soggiorno o stanziale. Considerando la natura dei giorni utilizzati, si contrappone un t. feriale a un t. festivo. Tenendo conto delle stagioni in cui si svolge, si distinguono un t. estivo, un t. invernale, un t. delle stagioni intermedie.
In stretta connessione con il distribuirsi del movimento nell’anno solare, si può accertare, per ciascun luogo turistico, una tipica stagionalità, che ha forti implicazioni di carattere economico-finanziario, riflettendosi soprattutto sui costi fissi. In relazione con questa, le tariffe dei servizi di pernottamento e di ristoro sono spesso differenziate in base alla alta, media e bassa stagione.
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In stretto rapporto con l’accresciuta velocità degli spostamenti è il t. di transito, che comporta una sosta massima, nel centro ricettivo, di uno-due giorni.
I viaggi compiuti dal singolo individuo, o da questi con la propria famiglia o con un limitato numero di persone amiche, sono manifestazioni del t. individuale, solitamente (ma esistono eccezioni) autorganizzato, perché l’interessato sceglie autonomamente gli itinerari, i mezzi di trasporto e le attrezzature di cui servirsi. Questo tipo di t. si contrappone, perciò, al t. collettivo, o di gruppo, solitamente organizzato da parte di speciali agenzie. Talvolta viaggi a fini d’incentivo sono anche programmati da aziende industriali o di servizi, per gratificare i propri concessionari, rappresentanti, dipendenti.
Tenendo conto, poi, del livello reddituale e culturale delle categorie di persone che attivano i flussi turistici, si contrappone un t. elitario a un t. di massa, mentre per t. sociale s’intende quel tipo di t. in cui, attraverso un’adeguata politica dei prezzi (talvolta non perseguendo lucro), si realizzano intenti sociali, o in cui i partecipanti appartengono a strati di popolazione economicamente debole e perciò alla ricerca di un t. agevolato o assistito. In rapporto con la seconda definizione, nel t. sociale rientrano il t. giovanile, e in particolare quello scolastico, il t. della terza età, il t. dei portatori di handicap, il t.
Fra i tipi principali del t. improprio sono il t. per motivi di salute, il t. congressuale e seminariale, il t. d’affari, di servizio e doganale, il t. diplomatico, mentre il t. per motivi di famiglia assume connotazioni diverse, potendosi configurare come una manifestazione sia del t. proprio, sia di quello improprio; così pure il t. per motivi di studio, che può intendersi sia come una forma di t. culturale, sia come un fenomeno simile al t. congressuale. Ulteriori tipi di t. improprio sono il t. d’affari e il t. di servizio, attivati da chi lascia la propria residenza per esercitare un’attività professionale, traendo nel luogo di soggiorno un reddito maggiore di quello che spende con i suoi consumi. Un sottotipo del t. d’affari può essere considerato il t. doganale, che si manifesta in alcune regioni confinarie per sfruttare le differenze di prezzo delle merci che si registrano fra paesi contermini. Un fenomeno a sé è costituito, invece, dal t.
Dal primo punto di vista si possono distinguere almeno tre grandi tipi di t.: terrestre, marittimo e aereo. Sotto il secondo punto di vista, un’altra dozzina di tipi: a piedi, a cavallo, in bicicletta, in motociclo, in automobile o con mezzi a essa assimilabili (t. automobilistico, tipicamente itinerante), in treno (t. ferroviario, promosso con speciali facilitazioni tariffarie), in barca o con mezzi a essa assimilabili (t. nautico), in nave (t. navale, un sottotipo del quale è il t. croceristico, tipicamente di circuito), in elicottero (eliturismo), in aereo (t. aereo).
Alla decisione di fare t. e di scegliere l’una o l’altra meta, insieme alle disponibilità reddituali, contribuisce l’informazione. Questa proviene dalle guide e dalle carte turistiche, dai pieghevoli pubblicitari, dai mass media, e oggi soprattutto da Internet, dove, oltre a una consistente messe d’informazioni su storia e attrattive delle località turistiche, modalità di spostamento, opportunità di soggiorno, si possono trovare numerosi portali dedicati all’organizzazione di viaggi e alla ricerca di servizi turistici.
In relazione con la posizione delle mete rispetto alle aree di irradiazione, si distingue un t. interno da un t. straniero. L’espressione t.
I centri turistici specializzati o monofunzionali presentano dotazioni diverse, dal punto di vista delle attrezzature, a seconda del motivo di attrazione che li individua. Ancor più complessa è la struttura dei centri polifunzionali, poiché essa dipende dalla particolare combinazione dei motivi di attrazione che caratterizza i centri stessi. Analoghe osservazioni possono riservarsi per le regioni turistiche, tratti di territorio più o meno estesi, comprendenti luoghi fra loro simili dal punto di vista delle attrattive e spesso contraddistinti da unitarietà di paesaggio.
In alcuni casi le regioni turistiche, sviluppatesi disordinatamente o non del tutto affermate, sono soggette a interventi pianificatori e perciò definite comprensori turistici.
Nei centri turistici, ma non esclusivamente in questi, si concentrano le attrezzature per il pernottamento (ricettive), per la ristorazione (pararicettive) e di supporto alle precedenti (complementari). Le attrezzature ricettive si distinguono in alberghiere ed extralberghiere (campeggi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi, case e appartamenti in locazione, colonie, bed and breakfast ecc.); fra le attrezzature pararicettive sono inclusi vari tipi di esercizi per la ristorazione, mentre fra le attrezzature complementari, rivolte al soddisfacimento dei bisogni di svago dei turisti, si distinguono alcune tipologie comuni a più forme di t.
Sia i flussi in irradiazione sia quelli in circolazione sono solitamente accertati tramite stime. Rilevazioni complete (a parte le distorsioni derivanti dall’evasione fiscale) sono invece disponibili riguardo al movimento turistico che si registra negli esercizi ricettivi (alberghieri ed extralberghieri). Le unità di misura sono costituite dagli arrivi (ospiti registrati all’atto dell’ingresso) e dalle presenze (o pernottamenti, accertabili solo dopo la partenza). Come il numero dei posti-letto può consentire la gerarchizzazione di determinati centri o di determinate aree sotto il profilo strutturale (dell’offerta), il numero delle presenze può consentire di graduarli so...
Turismo in Italia
L'Italia, con il suo ricco patrimonio culturale, storico, artistico, enogastronomico e paesaggistico, attrae turisti da tutto il mondo. Esistono diverse forme di turismo in Italia, che si sono evolute nel tempo.
Turismo incoming: si riferisce ai servizi e alle attrazioni offerte ai turisti stranieri che visitano l'Italia. Questo tipo di turismo è economicamente vantaggioso e contribuisce al PIL del paese.
Turismo outgoing: riguarda i servizi turistici messi a disposizione dei turisti italiani che vogliono soggiornare o fare una vacanza all'estero.
Turismo leisure: è la forma di turismo più importante, dove i viaggiatori si spostano per piacere o svago.
Turismo business: una forma di turismo particolarmente importante soprattutto negli Stati Uniti,dove si tende a viaggiare per scopi legati al lavoro,per concludere affari commerciali, partecipare ad eventi,meeting,convention,esposizioni,fiere,mostre ecc.
Turismo Bleisure: coniuga i termini Business e Leisure e sta ad indicare quel tipo di turismo che permette alle persone di conciliare il turismo d’affari con le occasioni di svago e di piacere. È sicuramente un trend emergente da non sottovalutare in termini di spesa per viaggiatore.
Turismo del benessere: mira a migliorare il benessere fisico, mentale, emotivo ed energetico dei turisti.
Turismo del gusto ed enologico: si concentra sulla scoperta e sul godimento del cibo e del vino locale.
Turismo culturale: si viaggia per scoprire nuove culture,tradizioni,usi,costumi e folklore locali,oppure per ammirare e rimanere affascinati dall’arte contemporanea,moderna,storica.
Turismo esperienziale: coinvolge attivamente il viaggiatore, rendendolo protagonista della propria vacanza.
Turismo culturale: consiste nella visita di luoghi di particolare interesse storico o artistico, che in Italia non mancano di certo.
Turismo balneare: L’Italia ha più di 8000 km di coste e un elenco quasi infinito di località che si affacciano sul mare. Dobbiamo inoltre considerare che le spiagge, a seconda del tratto in cui si trovano, hanno caratteristiche differenti e questo rende l’offerta ancora più vasta e attrattiva.
Turismo montano: Le catene montuose regalano all’Italia alcune suggestive località sciistiche, che in inverno diventano mete turistiche affollate.
Turismo congressuale: è una forma particolare di turismo incentrata sulla partecipazione a convegni, incontri e meeting.
Turismo di studio: è in costante crescita, anche grazie all’aumento dell’offerta formativa che spazia dalle università ai corsi di lingue presenti in tutte le principali città d’Italia.
Turismo religioso: è un viaggio che si svolge prevalentemente in vicinanza di luoghi sacri e di culto. In Italia, negli ultimi anni, questa tipologia ha rappresentato una percentuale variabile tra l’1 e il 4% delle presenze turistiche complessive.
Turismo sportivo: il turismo sportivo d’interesse generale coinvolge un gran numero di praticanti amatoriali di tutte le età, con un livello di preparazione atletica molto variabile; il turismo sportivo d’elite, interessa chi pratica lo sport a livello professionistico o quasi.
Turismo sostenibile: è quello che tiene conto dell’impatto ambientale, economico e sociale del viaggio, guardando sia alle esigenze della clientela che a quelle delle comunità ospitanti e del territorio.
Impatto Economico del Turismo
Il turismo è un fenomeno socio-economico che si traduce nei movimenti di un'enorme quantità di persone e capitali. Contribuisce direttamente al 3,6% del PIL mondiale, una percentuale che sale a oltre il 10% se si considera anche l'indotto. Nel 2018, ci sono stati 1,4 miliardi di arrivi internazionali.
Organizzazioni e Gestione del Turismo
OGD: Organizzazioni di Gestione della Destinazione, costituite a livello territoriale e riconosciute dalla Giunta regionale del Veneto ai sensi dell’art. 9 della L.R. n.
STL: i Sistemi Turistici Locali sono una ripartizione del territorio non più vigente, ma ancora rilevante sul piano statistico. Il Veneto dal punto di vista statistico fa riferimento a 16 Sistemi Turistici Locali.
Con l’ottica di trattare il turismo in modo scientifico, rigoroso e ordinato per raggiungere obiettivi comuni, nasce nel 2018 Aperiturismo, un ciclo di incontri tematici ideato e promosso dal Consorzio UNO.
#1. FARE. Pensiamo sia necessaria una nuova cultura del Turismo, disciplina economica e seria, in un mercato sempre più competitivo, dove la vera differenza la farà il perché e il come. Con Aperiturismo vogliamo accendere un faro, dotarvi di metodologie, processi e strumenti, aiutarvi in un percorso di senso, collettivo e individuale.
#2 SQUADRA. Vogliamo facilitare l’incontro tra imprese, risorse e talenti, mettervi in dialogo e dialettica costante e nelle condizioni di poter scegliere. Pensiamo che due teste siano meglio di una e che condividere un obiettivo comune porti risultati inimmaginabili con importanti ricadute nel territorio.
3# CON METODO. Siamo letteralmente ossessionati dai dati. Pensiamo che, senza di questi, non si possa controllare ed intervenire su nessuna variabile economica. Pensiamo che una piccola, ma vivacissima, realtà universitaria come la nostra possa essere il connettore ideale tra formazione, impresa e territorio.
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