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Rifugio Citelli: Escursioni e Sentieri sull'Etna

Nei giorni di caldo estivo, un'escursione in uno dei luoghi più belli - e freschi - dell’Etna è l'ideale. Una mattinata o una mezza giornata al Rifugio Citelli sul fianco nord del vulcano renderà la vostra giornata migliore e indimenticabile. Il Rifugio Citelli è un ottimo posto in cui fermarsi a riposare, ma è anche il punto di partenza per alcune delle più belle escursioni sul territorio dell’Etna.

Citelli: Un Dono alla Montagna

Il rifugio Salvatore Citelli porta con orgoglio il nome di un medico catanese, appassionato di montagna, che nel 1934 comprò il terreno per la costruzione di questa struttura di accoglienza. Lo fece nel nome del CAI e di tutti coloro che, come lui, amavano l’Etna e le passeggiate tra i suoi boschi. Il rifugio fu edificato tra il 1935 e il 1936 e affidato alla custodia della guida alpina Peppino Strano, di Zafferana. Nel 1975, il rifugio cadde in abbandono. Fu recuperato dieci anni dopo e passò alla cura del comune di Sant’Alfio, nel cui perimetro ricade.

Il rifugio possiede un piccolo bar-ristorante in cui i turisti possono rifocillarsi, ma ha anche delle camere in cui fermarsi per la notte. Con 21 posti letto e 4 bagni, può ospitare fino a 36 persone (prezzi, da 35 a 60 Euro a notte con prenotazione) con ogni comodità del caso, oltre agli escursionisti di passaggio che si fermano solo per un panino o per usare il bagno. Un lato del rifugio si affaccia, con un balcone, sulla vallata sottostante. Sul davanti, invece, un ampio piazzale è circondato da alberi di pino e da betulle dell’Etna.

Escursioni dal Rifugio Citelli

Si può arrivare al Rifugio Citelli soltanto per ammirare il panorama, gustare un panino imbottito seduti nell’area pic nic tra le betulle, oppure prendere un gelato con vista panoramica sulla costa. Ma se amate il trekking e l’avventura, Citelli è il punto di partenza e di ristoro per una serie di belle escursioni da fare nei dintorni. Seguiti da una brava guida, che magari vi porterà a destinazione con un fuoristrada attrezzato, potrete portare con voi l’occorrente per un pic nic o per una escursione in quota. Ecco perché vale la pena sceglierlo come meta estiva.

Sentiero per la Grotta di Serracozzo

Si parte dal Citelli per andare lungo il sentiero che conduce alla grotta di Serracozzo. Il sentiero parte dal rifugio e si inoltra nei boschi di betulla fino a sbucare sull’orlo di Valle del Bove (lato nord-est). Da lì sale ancora per alcuni metri fino a incontrare la grotta.

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L’ escursione ha come punto di partenza il piazzale di fronte al Rifugio Citelli a quota 1740 mt. Il tracciato nella parte iniziale si svilupperà all’interno di un meraviglioso bosco costituito da specie vegetali uniche nel suo genere, come la betulla (betula aetnesis - specie endemica dell’Etna). La vegetazione sarà interrotta da canali levigati dalle acque di scioglimento delle nevi, dopo circa 1 km e mezzo si raggiungerà una valle che accoglie al proprio interno la Grotta di Serracozzo (1851 mt) un tunnel di scorrimento lavico generatosi durante l’eruzione del 1971. Successivamente in salita si raggiunge il punto panoramico chiamato Belvedere di Serracozzo 2100 mt dal quale è possibile ammirare la Valle del Bove e i crateri sommitali.

L’imbocco del sentiero è ubicato sulla destra appena 100 metri prima di giungere al Rifugio Citelli ed evidenziato dall’apposita segnaletica che ne indica l’inizio. Dopo una decina di minuti di cammino, si incontra un piccolo ovile superato il quale si punta sulla sinistra. Esso offre all’escursionista un iniziale viaggio tra le betulle dell’Etna, che insieme a tre/quattro canali costituiti da grandi spessori di colate laviche levigate dallo scorrimento fluviale, testimoniano oggi il clima freddo e il grande apporto di acqua avuto in passato a seguito dello scioglimento dei ghiacciai avvenuto post-glaciazione.

Superata la fascia boschiva, dopo circa venti minuti di cammino, il sentiero si apre ad una valletta in cui si osserva un interessante fenomeno di ingrottamento lavico nota come Grotta di Serracozzo, formatasi a seguito dell’eruzione del 1971 avvenuta lungo una frattura. L’entrata di tale grotta si trova a monte delle bocche ed è costituita da un piccolo ingresso che richiede di fare molta attenzione e di abbassarsi, ed è percorribile all’interno per circa una cinquantina di metri solo da persone dotate di caschi di protezione e torce.

Di fronte le bocche, il percorso riprende poi quota con una salita piuttosto ripida, raggiungendo un affaccio panoramico sulla Valle del Bove a quota 2095 m s.l.m., all’interno della quale è possibile osservare una serie di dicchi magmatici che al tempo stesso fungono protezione dall’erosione della valle stessa, lungo una cresta conosciuta come Serracozzo, seguendo una traccia abbastanza evidente. Il ritorno può essere fatto più agevolmente percorrendo la cresta fino a 2150 m s.l.m., per iniziare a scendere lungo un’ampia distesa sabbiosa costituente la variante 723A che attraversa le bocche eruttiva del 1928, fino a ricongiungersi al percorso principale fatto all’andata a quota 1865 m s.l.m. in prossimità dell’ovile.

In alternativa, da quota 2150 m s.l.m., si può proseguire fino a Rocca della Valle leggermente sulla destra deviando un sabbione a quota 2738 m s.l.m. percorrendo un tratto di circa 1610 metri, oppure Pizzi Deneri a quota 2847 m s.l.m., percorrendo ulteriori 740 metri. Lungo questo tratto, è possibile osservare esempi della cosiddetta lava cicirara, ovvero rocce basaltiche ricche di grossi cristalli di plagioclasio biancastri.

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In corrispondenza di Rocca della Valle, il percorso si articola tra rocce con una pendenza media prossima al 50 %, che lo rende particolarmente impegnativo.

Altri Itinerari

  • Serra delle Concazze: una salita lungo la lava del 1928 che distrusse Mascali con punti panoramici sulla costa, per una difficoltà media.
  • Monti Sartorius: Una escursione più facile è quella che dal Citelli arriva ai Monti Sartorius.
  • Grotta dei Ladroni: dista soltanto 30 minuti in facile discesa.
  • Pineta Cubania: Più lunga e faticosa l’escursione che porta, dopo 9 km, a Pineta Cubania.

Poco più giù c’è il sentiero del bosco della Cubania in cui si può ammirare una magnifica faggeta e alberi monumentali come la Trofa du Camperi e il Fau du Sanareddu. La Cubania è un bosco molto variegato, infatti camminerai tra faggi, pini, betulle, aceri, querce e ginestre. In questa stessa zona si trovano anche altri rifugi con la tipica architettura di montagna, ovvero il Rifugio Ragabo e lo Chalet Clan dei Ragazzi. Raggiunti i 1741 metri slm sarai arrivato a destinazione e potrai goderti il panorama, il paesaggio unico e la natura vulcanica di questi luoghi.

Informazioni Utili sul Rifugio

Stagione

È sempre possibile salire al Citelli e godere di una mattinata di relax tra le betulle, ma meglio evitare la stagione invernale, a meno che non si sia attrezzati per affrontare la neve alta e il ghiaccio sulle strade. Autunno e primavera sono le stagioni migliori per fare escursioni.

Come Arrivare

Si sale da Zafferana Etnea, passando il paese di Milo e raggiungendo Fornazzo. Dalla piazzetta, qui, parte la strada - ben indicata - Mareneve che conduce al bivio per il Citelli e, più avanti, a Piano Provenzana. Si può arrivare anche dal lato di Messina, tramite autotrada A18 per Catania, uscendo a Fiumefreddo e seguendo le indicazioni per Linguaglossa.

Altre Informazioni

  • Il Rifugio Citelli prende il suo nome dal Dott. Salvatore Citelli, otorinolaringoiatra di Regalbuto con la passione per la montagna.
  • Al Rifugio Citelli puoi trovare 21 posti letto e 4 bagni ma può ospitare un totale di 36 persone a prezzi modici (dai 35 ai 60 euro a notte, su prenotazione).

Tabella Riepilogativa Escursioni

EscursioneDifficoltàDistanza (circa)Caratteristiche
Grotta di SerracozzoMediaVariabileGrotta lavica, Valle del Bove, boschi di betulla
Serra delle ConcazzeMediaN/ALava del 1928, panorami costieri
Monti SartoriusFacileN/AAdatta a tutti
Grotta dei LadroniFacile30 minuti (andata)Breve discesa
Pineta CubaniaImpegnativa9 kmLunga escursione nella pineta

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