Rifugio Lagoni: Escursioni e Sentieri nell'Appennino Parmense
Per chi frequenta i versanti meridionali dell’Appennino, il paesaggio che si apre presso il Rifugio Lagoni è insolito: un grande lago di origine glaciale si insinua ai piedi delle montagne, tra crinali e creste rocciose. Il rifugio è una grande costruzione in pietra, immersa nella faggeta. Ha camerette e camerate di varie dimensioni e una sala da pranzo dall’aspetto antico e magico con un grande ritratto di gnomo sul camino.
Il Rifugio Lagoni: Un Punto di Partenza Ideale
Il Rifugio Lagoni è un punto di riferimento nel Parco dei 100 Laghi. Situato all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, è contraddistinto da panorami sconfinati e da un ambiente incontaminato con piccoli laghi di origine glaciale. Per arrivare sull’Appennino Parmense, il mezzo migliore è l’auto. Arrivati al Parcheggio Cancelli/Lagdei finisce l’asfalto e inizia la strada sterrata (5 km circa). Per lasciare l’auto potete scegliere: arrivate vicini al Rifugio Lagoni oppure lasciate l’auto lungo la strada sterrata.
Sentieri e Percorsi
Dal rifugio si possono seguire vari sentieri. In questo parco si possono fare diversi sentieri di diversa difficoltà. Sono sentieri con terreno dissestato per lo più e abbastanza “selvaggio”. Non è un sentiero adatto a tutti e non è uno sterrato turistico. Necessarie quindi scarpe adatte da trekking soprattutto in condizioni meteo particolari. Attenzione in caso di pioggia, il terreno può essere molto scivoloso. In autunno facile sia umido e scivoloso in alcuni punti. Consigliato per escursionisti esperti per la durata di quanto fatto da me (15 km per quasi 6 ore di trekking) e per le parti esposte.
Itinerari Dettagliati
Sentiero 711: Alla scoperta del Lago Nero
Un percorso breve e remunerativo segue il segnavia 711, costeggiando sulla destra il grande lago del rifugio. Dopo circa mezz'ora di cammino si arriva al “dorso di balena”, un dosso di roccia piallata dagli antichi ghiacciai. La roccia è liscia e si vedono le striature lasciate dallo scorrere del ghiaccio. Il sentiero prosegue fino a un cartello dove a destra c’è l’indicazione per il Lago Nero, raggiungibile con altri cinque minuti di salita. Il Lago Nero è un bellissimo lago di color verde scuro incastonato nella corona di pareti a picco e boschi di faggio.
Percorso ad Anello: Rifugio Lagoni - Passo Fugicchia - Lago Bicchiere
Facile e panoramica escursione ad anello che dal Rifugio Lagoni sale al Passo Fugicchia, toccando il Lago Scuro e il più piccolo Lago Bicchiere, per poi ridiscendere verso le Capanne di Badignana. Da Parma saliamo verso Bosco di Corniglio e proseguiamo verso Lagdei fino al bivio in località Cancelli. Qui teniamo la sinistra e proseguiamo lungo la strada sterrata. Dopo circa 5 km arriviamo al Rifugio Lagoni (1350 m), posto sulla sponda settentrionale del Lagone inferiore.
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Percorso: Imbocchiamo il sentiero acciottolato che costeggia la sponda orografica sinistra del Lagone inferiore. Superata una costruzione che si riflette nelle acque del lago, il sentiero, sempre ben segnalato, sale abbastanza rapidamente, nel bosco. Segnavia 711. Torniamo sulla mulattiera e proseguiamo nel bosco tra faggi secolari e vivaci ruscelli fino al bivio che conduce al Lago Scuro (1507 m), sovrastato dai severi speroni rocciosi del Monte Scala che si riflettono nelle acque color verde scuro. Segnavia 715. Ignoriamo il segnavia che sulla destra conduce al Monte Scala e tenendo la sinistra continuiamo a salire attraverso la faggeta fino ad una bellissima zona prativa punteggiata da cespugli di mirtilli.
Raggiungiamo il Passo di Fugicchia (1657 m), superficie che separa il Monte Scala dal Monte Matto. Facciamo ora una piccola deviazione. Girando a sinistra e tenendo come riferimento il segnavia 717 si raggiunge in pochi minuti il piccolo Lago Bicchiere (1725 m), un piccolo lago senza emissario la cui capacità è molto variabile nel corso dell’anno, si vuota e si svuota proprio come un bicchiere. Da qui il suo caratteristico nome. Da qui è possibile raggiungere la sella del Monte Matto (1837 m) dove ci si congiunge all’Alta Via dei Parchi, segnavia 00, sentiero di crinale che attraversa il Parco dei Cento Laghi.
Notevole il panorama sulle Apuane e il mare Toscano che si può ammirare dalla sella del Monte Matto. Proseguendo su segnavia 00 è possibile raggiungere il Monte Sillara (1859 m) con gli omonimi laghi. Il crinale è spesso spazzato da forti venti che rendono il percorso più insidioso ma non è oggi il caso, anzi. Siamo a fine ottobre ma le temperature sono tipicamente estive.
L’escursione di oggi non prevede di proseguire sul crinale, vi avevo detto che questa al Lago Bicchiere è solo una breve deviazione. Torniamo sui nostri passi verso il Passo di Fugicchia per riprendere il percorso ad anello e scendiamo verso Fontana del Vescoso (1595 m), una fonte d’acqua fresca e dissetante. Tra prati e torbiere scendiamo fino alle Capanne di Badignana (1475 m), un vecchio ricovero per pastori trasformato in un accogliente e tranquillo bivacco per escursionisti. Questa zona è caratterizzata da pascoli alternati a boschi di faggio.
Seguendo una ampia e comoda mulattiera che si snoda tra i tronchi di una faggeta da alto fusto facciamo ritorno al parcheggio del Rifugio Lagoni.
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Salita al Monte Sillara e Paitino
Dal parcheggio antistante il Rifugio Lagoni (m. 1340) ci portiamo immediatamente sulle rive del Lago Gemio Inferiore dove prendiamo, sulla destra, l’inizio del sentiero 711. Attraversiamo una lussureggiante faggeta e incontriamo poco dopo le prime aperture con il tracciato ricavato su muretti di sostegno. Poco oltre il tracciato bordeggia alcune rocce montonate che hanno la loro origine nell’effetto erosivo di un antico ghiacciaio che molti secoli or sono occupava questa zona.
Ritorniamo sul sentiero e proseguiamo superando prima una conca palustre ridotta a torbiera e poi un bivio dove tralasciamo le indicazioni per sentiero 715 verso Lago Scuro e continuiamo sul segnavia 711 fino ad arrivare ad un’ampia distesa prativa con in bella vista le Capanne di Lago Scuro (m. 1537, fontana d’acqua). Il sentiero transita presso la cosiddetta “Falesia del Canyon” (m 1615), impressionante solco racchiuso tra due notevoli pareti d’arenaria che si apre a destra del tracciato. Subito a monte della falesia è presente un solco ancora più stretto e profondo: la Buca della Neve.
Ultimi passaggi tra roccette e raggiungiamo un valloncello delimitato a sinistra dall’imponenente cresta che unisce il Monte Paitino alla Rocca Piumacciolo, giungendo infine alla Sella Paitino e sul crinale 00 (m. Raggiungiamo in breve la massima elevazione del Parmense (m. 1861), il Monte Sillara. Il panorama è di quelli che non si dimenticano e arriva, nei giorni più limpidi, sino alle cime innevate dall’arco alpino: i Laghi Sillara, di origine glaciale, raccolti come magnifiche gemme subito sotto crinale in una bella conca del lato emiliano: da notare, sullo sfondo, la piramidale, tozza cima dell’Alpe di Succiso.
Sul versante toscano non è difficile osservare la costa e il mar Ligure che non sono affatto distanti, mentre più impegnativo, ma non impossibile, è scorgere le cime più alte della Corsica ergersi dal mare al limite dell’orizzonte. Osserviamo inoltre, verso sudest, il proseguo del crinale appenninico percorso fedelmente dal sentiero 00 con i Monti Losanna e Bragalata quali cime successive al Sillara; sullo sfondo le imponenti guglie delle Alpi Apuane chiudono l’orizzonte.
A seguito di una meritata sosta torniamo sui nostri passi e transitati oltre il grande ometto di pietre troviamo l’evidente traccia che sale ripida sulla sinistra in direzione della nostra seconda cima. La deviazione presenta alcuni segnavia ed in breve accediamo alla vetta del Paitino (m 1817 - 3 ore circa dalla partenza).
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Discesa e Ritorno
Il proseguo avviene poi tenendo il segnavia 00 sul filo di cresta che ci porta dritti all’ultima vetta della giornata. Presso una selletta lasciamo a destra l’evidente traccia per il Lago Bicchiere (segnavia 717) che possiamo già scorgere, risalendo invece le pendici sommitali del Monte Matto. Poco oltre la cima inizia la via di discesa. Caliamo infatti a destra in direzione del lago Bicchiere (m 1725) dove intercettiamo inoltre il segnavia 717 che seguiamo verso sinistra con lo sfondo del curioso sperone roccioso di Monte Scala.
Caliamo moderatamente di quota sino all’importante sella del Passo di Fugicchia(m 1664), importante crocevia di sentieri. Dal passo prendiamo il segnavia 715 che, dopo essere giunto sulle sponde del Lago Scuro (m 1526), vira decisamente per giungere al primo bivio incontrato all’andata.
Consigli Utili per l'Escursionista
- Segnaletica: Presente quella canonica CAI e diversi cartelli.
- Periodo: Evitate i weekend se potete. Il weekend questo Parco è davvero molto frequentato.
- Alloggio: Possibile dormire il sabato sera nei mesi autunnali e invernali (ma senza cane) al Rifugio Lagoni aperto nel weekend.
- Tecnologia: Scaricare gratuitamente “Sentieri Appennino” e trovate le mappe gratis anche se su supporto digitale.
- Equipaggiamento: Scarpe adatte da trekking soprattutto in condizioni meteo particolari.
- Condizioni: Attenzione in caso di pioggia, il terreno può essere molto scivoloso. In autunno facile sia umido e scivoloso in alcuni punti.
- Esperienza: Consigliato per escursionisti esperti per la durata di quanto fatto da me (15 km per quasi 6 ore di trekking) e per le parti esposte.
Tabella Riepilogativa Percorsi
Percorso | Difficoltà | Dislivello in salita | Tempo di percorrenza |
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Sesta-Madoi e i Lagoni | E - Escursionistico | 1000 m | 6 ore 30 minuti |
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